da Aljazeera
Feroci battaglie di strada continuano a Falluja tra i combattenti della resistenza che difendono la città e le forze d'occupazione USA, che hanno lanciato attacchi missilistici dentro e intorno alle aree residenziali.
Un attacco aereo e d'artiglieria è stato condotto contro la grande moschea della città sunnita, distruggendola in grande parte. Gli ufficiali statunitensi parlano d'una operazione condotta per colpire 40 guerriglieri circa che si sarebbero rifugiati nel luogo sacro: sarebbero stati tutti uccisi...
Fotni ospedaliere dicono intanto che alle 13:00 il loro bilancio di civili uccisi dall'inizio degli assalti USA alla città sarebbe salito a 52. Più di altri cento sarebbero i feriti ricoverati.
Ventise di questi civili uccisi proverrebero da una stessa famiglia, o meglio dai quattro nuclei imparentati che sarebbero stati sterminati nello stesso palazzo in cui si erano rifugiati, distrutto dall'attacco missilistico di un elicottero USA stanotte.
"Hanno attaccato quartieri residenziali", dicono gli abitanti sui bombardamenti dell'aviazione statunitense. Intensi scontri a fuoco continuano per le strade.
Gli stessi abitanti di Falluja hanno poco fa rivolto un appello alle nazioni Arabe affinché intervengano per liberare dall'assedio gli oltre 300mila civili intrappolati dalla tenaglia delle truppe USA. Domandano davanti ai microfoni di ALjazeera: "Dove sono i leader arabi in questo momento?"...
E' nel frattempo fallito il terzo tentativo consecutivo da ieri sera dei marines USA di prendere il controllo della città. Dopo un ulteriore assalto da tutti i lati dal centro della città sunnita, le colonne degli occupanti hanno dovuto ritirarsi alla periferia.
Dall'inizio del blocco imposto alla città, domenica, i caduti iraqeni civili, secondo i bollettini medici ufficiali, sono 91; dozzine e dozzine i feriti.
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