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[Bolivia]: report mobilitazioni 6/05
by econoticiasbolivia(trad.garabombo) Saturday, May. 08, 2004 at 1:19 AM mail:  

da econoticiasbolivia.com e bolivia.indymedia.org

LA COB comincia a fare pressione dalle strade

La Paz -6 maggio 2004-
Diverse migliaia di maestri rurali, lavoratori del settore della salute, minatori ed ex lavoratori del settore petrolifero si sono conentrate nelle città di La Paz e Cochabamba, chiedendo la nazionalizzazione del gas e del patrolio e delle risposte immediate alle loro richieste.

Per l'otto maggio la COB ha programmato per le principali città del paese una gigantesca mobilitazione con la partecipazione dei piccoli commercianti, dei maestri, degli universitari, degli affittuari terrieri, dei lavoratori di fabbrica e dei disoccupati.

Presumibilmente in contemporanea scatterà il blocco dei campesinos guidati da Felipe Quispe nella zona dell'Altiplano, mentre il blocco dei caminos nella zona sudest del paese sarà affidata agli indigeni guaranì, che negli ultimi giorni hanno rinforzato i blocchi nelle zone d'ingresso (nel Caco boliviano) di diverse terre e pozzi ptroliferi sfruttati dalle multinazionali Repsol, TGSB, Maxus e Andina.
Gli accessi a queste zone sono chiusi e i lavoratori stanno ricevendo il cibo attraverso degli elicotteri.
Questa battaglia si gioca sulla rivendicazione di "recupero del gas e del petrolio boliviano" e di "annullamento della Legge sugli Idrocarburi presentata da Carlos Mesa";
al momento sono circa 4mila i guaranì che hanno intensificato l'accerchiamento.
Andres Segundo, leader dell'Assemblea dei Popoli Guaranì ha assicurato che senza un incontro con il Presidente della Repubblica le mobilitazioni non cesseranno e anzi proseguiranno con più forza.

Intanto nella zona est altri 500 indigeni e campesins proseguiranno la loro marcia verso la città di Santa Cruz con le stesse parole d'ordine: recupero delle risorse di gas e della terra.


LA MARCIA DEL 6 maggio

Il leader della COB (central obrera boliviana) ha guidato a La Paz la mobilitazione dei maestri rurali dei lavoratori della Salute e della Cassa Nazionale della Salute anche in segno di sfida rispetto a quella parte dell'opposizione partitica boliviana che ha nuovamente invitato i movimenti sociali ad incalanare la protesta verso prospettive elettorali ed istituzionali.
Dai lavoratori del settore della Salute parte la propsettiva di uno sciopero generale illimitato, vista l'assenza di risposte da parte del governo e le prospettive piuttosto di "privatizzazione" del settore.
Sul fronte di guerra anche maestri urbani e rurali.

-A Cochabamba i manifestanti hanno sfilato per le strade della città, solidarizzando con i lavoratori del settore petrolifero.

-A Potosì i lavoratori del settore della Salute e dei Servizi Dipartimentali delle vie Autostradali minacciano di intraprendere uno sciopero della fame di masse a partire dal prossimo lunedi, mentre sempre da lunedi nella zona di Chiquisaca si preparano dei blocchi stradali per cingere d'assedio la città.

- I maestri urbani di Santa Cruz, Sucre e Tarija sono in mobilitazione permanente e hanno dichiarato a partire da lunedi uno sciopero di 48 ore.















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