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Le "streghe" di Abu Grahib
by mantide anti-religiosa Sunday, May. 09, 2004 at 2:30 PM mail:  

Chi seminba vento raccoglie tempesta


Osservando le foto delle torture nel carcere di Abu Grahib in particolare quella che ritrae un prigioniero irakeno al guinzaglio di una agente donna penitenziario si potrebbe pensare che ad Abu Grahib si sia verificata la Legge del Contrappasso. Non si vuole ovviamente sdoganare la gravità di tali atti ma superata questa fase emotiva a mente fredda si può fare una riflessione. E' notoria infatti la pesante condizione che affligge le donne dei paesi musulmani considerate nel vero senso della parola "esseri inferiori".
Donne che indossano per tutta l'esitenza un pesante guinzaglio psicologico.Si pensi ad esempio che le donne possono subire molte frustate pubbliche per il solo fatto di aver guidato con il gomito scoperto fuori dal finestrino dell'auto. Per non parlare poi della orribile condanna per lapidazione ovviamente pubblica a cui sono sottoposte le adultere. Ma questi sono solo due esempi di ciò che deve subire la donna quotidianamente nei paesi musulmani. Ecco quindi che le tre soldatesse che interrogano l'imam nudo assurgono al ruolo di vendicatrici della tanta sottomissione subita dalle donne nell'islam. Un imam a cui viene consegnato un tanga di pizzo rosso per coprirsi durante l'interrogatorio. Sfregio ad Allah o al super-maschilismo islamico?

esatto
by tutto torna Sunday, May. 09, 2004 at 2:51 PM mail:  

Ciò che dici dimostra una tesi lanciata da qualcuno: quelle immagini, reali, sono state create apposta per i motivi che elenchi, in maniera "scientifica", con lo scopo di 1) far credere che si tratti di cose minimali e rare; 2) provocare traumi, e dunque reazioni nel mondo musulmano, in modo tale da far lievitare e dunque proseguire il c.d. scontro di civiltà, o guerra permanente, quella voluta dai neocons sion-americani.

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huuu
by che analisi acuta Sunday, May. 09, 2004 at 3:39 PM mail:  

Che riflessione acuta che fa la mantide.

Dunque la questione guerra in Iraq riguarda solo un problema di genere (nel senso sessuale).

Il petrolio, pertanto, non ha nessuna importanza.
Saddam non avrebbe mai stretto la mano a Rumsfeld e non avrebbe mai fatto il gioco dell'Occidente.
La famiglia Laden non ha mai avuto rapporti commerciali con la fam. Bush, con i Cheney, coi magnati del petrolio texani.
I talebani si sarebbero creati da soli, a prescindere dall'invasione sovietica dell'Afghanistan.

Cazzo, quante cose che si imparano in Indymedia: la guerra è solo una questione di sesso, un po' come la guerra di Troia per il caso "rapimento di Elena"

Che gente geniale che scrive in Internet...

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ma vai a cagare
by ku klux klan Sunday, May. 09, 2004 at 3:46 PM mail:  

Veramente disgustoso.

Le donne musulmane hanno infinitamente piu' dignita' di quello che hanno in testa certe p***ane che non ci possono credere di trovarsi un bel giorno in condizione di nuocere. Tale condizione, oltretutto non e' il risultato di una emancipazione, ovvero conquista cosciente di un potere che ti appartiene, ma il solito "fare i conti a cavallo del cazzo" ovvero del potere maschile in versione occidentale (a te lo raccomando per sempre).

Stravolgendo un "ruolo" che esiste soltanto nella mente paranoica di certe carogne (maschi e femmine), si pensa di vendicarsi di un aguzzino che, in fin dei conti, e' l'ombra dell'aguzzino che si ha nell'anima. Parte integrante della stessa anima.

Dove stavano le condizioni umilianti per le donne in iraq, un paese laico e immune dai fondamentalismi da decenni, dove le donne vanno (andavano) a scuola senza condizionamenti e accedono (accedevano) ad ogni grado sociale e culturale. Oltretutto, se dici questo non ci dovrebbero essere magistrati donna in Iran, e invece non e' vero: ci sono, nell'iran della rivoluzione islamica ci sono donne protagoniste nei vertici della societa' e le percentuali possono essere discutibili come lo sono qui.

Donne protagoniste, no puttane, come te che vieni a fare apologia dell'appendice malforme di un boia, anzi di una catena di boia. Quelli che sono andati in afghanistan perche' le donne portavano il velo. Lo portano ancora il velo, anche con i fantocci occidentali ispirati da Condoleeza Rice, ma lo portano anche per il lutto oltre che per un retaggio culturale la cui evoluzione dipende solo dalla loro crescita, non dagli atti masturbatori di un guardiano/a bastardo e sadico.

La tua osservazione fa veramente cagare, spero che i musulmani aumentino come popolazione in italia, forse cambierebbe anche il fine intelletto di certe pseudo-femministe.

Di nuovo

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L'esito finale della guerra
by Child Sunday, May. 09, 2004 at 3:48 PM mail:  

Sono d'accordo con chi parla di scontro di civiltà. Si vorrebbe provocare una guerra nella quale musulmani e sionisti si rompano le ossa a vicenda. Esattamente come avevano progettato Pike e Mazzini nell'Ottocento. Le cose che succedono vengono da lontano.
Tuttavia, parlando per assurdo, anche Mantide ha un po' di ragione. La protervia musulmana nei confronti delle donne non è mai stata una buona cosae forse c'è davvero un po ' di contrappasso.

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