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CARICHE NELLA NOTTE A PIANURA - NAPOLI.60 FERITI
by laboratorio ambiente Thursday, May. 20, 2004 at 2:16 PM mail:

Solidarietà ai feriti, denunciati, e a chi continua i blocchi alla discarica di Pianura


Negli ultimi tre giorni gli abitanti di Pianura hanno bloccato una delle cinque discariche che accerchiano le zone abitate. Un blocco che nasce dalla necessità di impedire la riapertura dei capannoni di proprietà dei La Francia, chiusa dieci anni prima.

E’ infatti altissimo il numero di malattie tumorali riscontrato nella zona, irrespirabile l’aria, imprecisabili i danni alla produzione agricola e alla vivibilità del territorio.

Ancora una volta, come è già successo altrove, chi protesta non merita di essere ascoltato soprattutto se abita alla periferia di Napoli, fuori dagli itinerari turistici, lontano dai palazzi del potere, dalle vie dello shopping cittadino.
Chi protesta intralcia il lavoro della macchina “emergenza rifiuti” che, a suon di commissariamento spartisce milioni di euro per una raccolta che non risolve alcun problema, se non quelli elettorali.

Non si esita nel reprimere con la bruta forza della Celere, delle denunce, delle percosse le Sacrosante rivendicazioni popolari dei comitati.
E’ facile infierire, umiliare, terrorizzare pacifici cittadini con la forza. Una giornata di cariche, una sessantina di feriti tra i manifestanti, famiglie del quartiere, donne incinte, anziani, bambini travolti dalla furia delle divise che, lontano dalle telecamere calpestano chi si era sdraiato a terra per impedire il passaggio dei camion. Scene che ricordano la Palestina.
Se è facile liberare un blocco non è altrettanto facile risolvere il problema rifiuti, soprattutto attraverso il ritorno alla Discarica come strumento di un’emergenza infinita.

In realtà non c’è alcuna voglia di risolvere un problema così redditizio.
Chi protesta deve partire da questa considerazione.
Solo con la mobilitazione popolare, con i blocchi, con la protesta è possibile cambiare le cose.
Non sarà certo la politica dei partiti di destra o di sinistra che ricordano le periferie solo per imbrattarle con i loro osceni e offensivi manifesti elettorali, non saranno le parole dei quaquaraqua in giacca e cravatta, a spostare una sola virgola a favore dei cittadini/e.
Dopo le cariche a Ariano Irpino e a Pignataro, le lotte i Pianesi, che hanno affrontato a mani nude un’intera giornata di cariche, senza che giornali e televisioni si “accorgersero” di ciò che polizia, carabinieri e finanza stavano facendo nella massima tranquillità della periferia napoletana, sono degne del massimo rispetto e vanno appoggiate fino in fondo.
Ci vuole la “raccolta differenziata di emergenza”, ci vuole la gestione pubblico-sociale nella gestione rifiuti. Senza queste risposte verranno occupati nuovi territori dalle colonie dei rifiuti,verranno create nuove discariche sempre più vicine ai centri abitati.
Massima solidarietà ai feriti, ai denunciati e a chi sta continuando a lottare per la propria terra, contro la sua devastazione.




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Titolo Autore Data
foto cariche imc napoli Monday, May. 24, 2004 at 9:36 PM
Chiedete A Bassolino Pesce Spada Friday, May. 21, 2004 at 7:01 AM
secondo me ciaps Friday, May. 21, 2004 at 6:35 AM
altri appuntamenti lab. ambiente Thursday, May. 20, 2004 at 8:34 PM
aggiornate aggiornate Thursday, May. 20, 2004 at 2:46 PM
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