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ALCUE III: terzo vertice dell’Unione Europea, America Latina e Caraibi
by Eineki Tuesday June 01, 2004 at 10:42 AM mail:  

A Guadalajara in Messico il terzo verice UE-America Latina - Caraibi si è concluso. Pesanti strascichi per i manifestanti che sono stati duramente attaccati. Ripoto un brevissimo resoconto della situazione (rubato ad una mia lettera personale) e il comunicato stampa.

... sono nel centro di mediosindependientes, la situazione è difficile e stiamo lavorando duro: il corteo pacifico di ieri -organizzatosi per la III cumbre america latina-caraibi ed unione europea (guadalajara- stato di Jalisco)- è stato attaccato brutalmente dalla polizia e molti compagni sono stati detenuti. Stiamo negoziando con la pula e dalle ultime notizie sembra che libereranno 45 di loro, rimarranno detenuti 35 per delitti di diverso tipo, e 7 stranieri (tra cui un italiano) usciranno dal paese. Siamo stati caricati con gas lacrimogeni, spuma tossica, colpi di manganello, il corteo è stato furiosamente disperso in piccolissimi gruppi e le identificazioni e detenzioni sono continuate nella città durante la sera. Ci sono stati molti feriti, alcuni gravi, violati diritti umani fondamentali, del mio gruppo della batucada 4 sono detenuti, sembra che i presi abbiano subito vessazioni, il nostro amico poncho è detenuto con trauma toracico e cranico (sta nella foto della prima pagina del quotidiano "la jornada", maggiori notizie potete trovarle nel sito di indimedia-messico). La situazione è tesissima, preoccupante per los compañeros, noi stiamo dentro la casa dove il centro di medios indipendente lavora sodo in negoziazioni e informazione locale e internazionale ...


Di seguito il comunicato diramato stamane.
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Alla societá civile nazionale e internazionale

Alla stampa in generale

Al Presidente della Repubblica Vincente Fox Quezada

Al Governatore dello Stato di Jalisco Francisco Ramirez Acuña

Al Procuratore di Giustizia dello Stato di Jalisco



Per mezzo del presente comunicato vogliamo rendere note le brutali violazioni ai diritti umani alle quali sono stati soggetti tutti i compagni di differenti organizzazioni sociali, compresa la popolazione civile presente nella cittá di Guadalajara, Jalisco, durante la manifestazione avvenuta il 28 di Maggio del presente anno nell’ambito delle negoziazioni del terzo vertice dell’Unione Europea, America Latina e Caraibi (ALCUE III), per cui affarmiamo:



1- Che gli atti di intimidazione e repressione da parte dei corpi di polizia e di sicurezza federale e statale sono incominciati i giorni precedenti l’inizio del terzo vertice Unione Europea, America Latina e Caraibi, mediante una consistente campagna di continue pressioni non solo nei confronti degli attivisti delle distinte organizzazioni sociali ma anche della societá civile, dal momento che persone viste con abbigliamento diverso venivano detenute e interrogate; violando con ció il diritto alla libera circolazione.



2- Il giorno 27 di Maggio i compagni che si stavano accampando in Piazza Juarez sono stati oggetto di un sequestro collettivo, e sonon stati illegalmente privati della libertá per otto ore. L’accerchiamento è iniziato alle ore 20:00 e si è prolungato fino alle ore 3:00 della notte del giorno 28.



3- Durante la manifestazione del giorno 28 di Maggio, alle ore 18:00 circa, sono accaduti i seguenti avvenimenti: presenza di agenti di polizia infiltrati e provocatori; la polizia antimotines (antisommossa) che ha represso la manifestazione era composta da membri della polizia militare (PFP) e militari vestiti da civili (evidente dal loro modo di reagire e dalle strategie di intimidazione psicologica altamente coordinate).



4- Nella manifestazione del giorno 28 di Maggio sono state utilizzate armi di dispersione non convenzionali come gas lacrimogeno potenziato e spuma tossica, con l’uso di manganelli per colpire duramente i membri presenti.



5- Tutti gli arresti sono avvenuti in maniera arbitraria e con uso sproporzionato di violenza, nonostante il fatto che i manifestanti arrestati durante la manifestazione non abbiano posto resistenza e che la folla, dopo la manifestazione, si sia ritirati in modo pacifico. Inoltre si sono succedute retate per la detenzione di tutte le persone di aspetto giovane e con abbigliamento strano, è stato così violato il diritto alla loro libera circolazione, alla libertá di espressione, cosí come il diritto a manifestare.



6- Denunciamo inoltre, che una volta avvenuti gli arresti illegali, nessuna persona è stata detenuta per flagranza di reato, ma sono tutti stati inviati alla segrateria di sicurezza pubblica dello Stato; in questo lasso di tempo coloro che sono stati arrestati sono stati ripetutamente percossi dagli agenti che li avevano catturati. Per 24 ore le autoritá di polizia hanno mantenuto occultati gli arresti, impedendo qualsiasi tipo di comunicazione con persone di fiducia e negando inoltre che vi fossero stati fermi.



7- Di fronte all’azione arbitraria delle autoritá, in relazione agli arresti illegali della popolazione civile e dei manifestanti, parte integrante della societá civile, cosí come delle distinte organizzazioni (che hanno posto firma alla fine del comunicato), si è tenuto in forma pacifica un raduno di fronte alla segreteria di sicurezza dello Stato di Jalisco il 28 di Maggio alle ore 16:00.



8- L’attuale situazione dei detenuti infrange chiaramente la legalitá e viola i piú elementari diritti umani:



- non sono stati somministrati loro né liquidi, né alimenti nelle ultime 36 ore;

- sono state negate qualsiasi tipo di informazioni ai loro familiari o alle persone di fiducia;

- non sono stati notificati capi di accusa, non sono stati resi noti i nomi di chi ha sposto denunciai, in base a quali prove e per quali presunti reati;



- non é stato consentito agli avvocati di assumere la difesa degli accusati;



- le autoritá non hanno consegnato una relazione ufficiale sulle persone detenute;



- i detenuti sono stati fatti oggetto di minacce, agressioni fisiche e verbali; alcune donne sono state obbligate a fare esercizi fisici dopo essere state denudate;



- con forme diverse di pressione pressione, tutte le persone detenute sono state costrette a firmare dichiarazioni false di colpevolezza;



- la Comissione Statale dei diritti umani non ha difeso (in nessun momento) le garanzie individuali dei compagni detenuti;



- il Governo ha messo a disposizione avvocati d’ufficio “pro forma”;



- l’unica prova presentata dall’accusa sono le dirette testimonianze degli agenti che hanno effettuato gli arresti;



- i pochi compagni che sono stati liberati sono stati fatti oggetto di una pressione psicologica per intimidazione (come nel caso specifico di due ragazze seguite fino al loro hotel dove alloggiavano);



- non sono state prestate cure mediche adeguate alle persone detenute che presentavano lesioni lievi o gravi, queste ultime con urgente necessità di cure mediche specifiche;



- esistono compagni feriti in modo grave che non sono stati soccorsi; per loro potrebbero esserci conseguenze gravi se le cure prestate non risultassero adeguate ( come nel caso di Liliana Galavis Lopez, che presenta contusioni di un diametro maggiore di 10 centimetri, una considerevole ferita alla nuca e una al mento, non sappiamo di quale profonditá);



- diversamente da ció che le autoritá affermano (l’esistenza di prove a carico per le persone arrestate), molti sono stati arrestati per il solo fatto di essere casualmente presenti nelle vicinanze dei luoghi dove sono avvenuti i fatti, e non hanno interesse alla participazione politica nè fanno parte di alcun movimento.



- desideriamo far conoscere alla societá nazionale e internazionale i nomi delle persone detenute.



ESIGIAMO:



la liberazione incondizionata e immediata di tutte le persone detenute, cosí come l’annullamento di tutti i procedimenti penali cui sono sottoposti;
1. che le autoritá redigano una relazione veridica con tutti i nomi delle persone detenute;
2. la cessazione totale e immediata di tutte le azioni di intimidazione di cui sono stati oggetto tutti i detenuti, i loro familiari e coloro che già hanno ottenuto la liberazione;
3. esigiamo la totale garanzia che venga rispettata l’integritá fisica di tutti i detenuti e la cessazione immediata di tutte le torture da loro subite;
4. le organizzazioni che hanno scritto e sottoscritto il presente testo, cosí come i familiari dei detenuti, ritengono il Presidente della Repubblica Vicente Fox Quezada e il Governatore dello Stato di Jalisco Francisco Ramirez Acuña responsabili di quanto accaduto, della vita e dell’integritá fisica e psicologica di ogni persona detenuta e dei loro familiari, in quanto frutto di un’azione politica repressiva pianificata dal governo;
5. che venga permesso ad ogni avvocato difensore la comunicazione con i detenuti e la difesa degli stessi;
6.

Da tutto ció che é stato esposto, e dalle esperienze e avvenimenti vissuti da parte di tutti i membri delle organizzazioni e dalle persone della societá civile, possiamo concludere che le azioni promosse dal Governo federale e statale sono una dichiarazione di uno stato di guerra diretto contro la popolazione civile. Azioni che denotano chiare pratiche di vecchio stampo fascista.



Chiediamo a tutte le organizzazioni, a tutta la societá civile nazionale e internazionale di partecipare al giorno di azione globale convocato per il giorno 4 di giugno 2004, per esercitare pressione sul governo messicano ed esigere la liberazione di tutte le persone arrestate.

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