moltov contro i rifiuti
Sempre più accese le proteste alla discarica di Sette Cainate Scontri con le forze dell'ordine. 4 arresti, contusi tra gli agenti Emergenza rifiuti a Giugliano I manifestanti lanciano molotov
GIUGLIANO (Napoli) - Si fa sempre più caldo il clima a Giugliano, nel napoletano, da alcuni giorno teatro di proteste contro la riapertura di una discarica. All'alba, i circa 300 manifestanti che presidiano la zona di Sette Cainate hanno dato vita a scontri con le forze dell'ordine. Bottiglie molotov sono state lanciate contro polizia e carabinieri. Si contano un ferito e tre contusi tra gli agenti. Quattro manifestanti sono stati arrestati.
I tafferugli sono iniziati quando i primi tir carichi di rifiuti hanno cercato di raggiungere l'invaso della discarica. Alcuni manifestanti hanno tentato di bloccare i mezzi pesanti. Qualcuno ha piazzato anche delle bande chiodate sul percorso dei tir. All'arrivo delle forze dell' ordine è iniziata una sassaiola. In un secondo momento, coinciso con l' arrivo di altro personale di polizia, sono state lanciate alcune bottiglie molotov. Gli agenti hanno risposto con i lacrimogeni.
Delle quattro persone arrestate, tre dovranno rispondere di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. L'autore del lancio di una molotov, un giovane incensurato di 23 anni, è accusato di possesso ingiustificato di arma da guerra.
La discarica di Sette Cainate, alla periferia di Giugliano, è al centro delle proteste da quando, il 24 maggio, il commissario di governo per l'emergenza rifiuti Corrado Catenacci ne ha ordinato la requisizione e la riapertura. Il 26 maggio, la discarica era stata data alle fiamme. Domenica i comitati di quartiere, che stanno raccogliendo le firme per l'istituzione di una riserva naturale nella zona avevano bloccato per diverse ore gli accessi la tangenziale, provocando code lunghissime.
(2 giugno )
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