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[Aversa]Il Tar boccia il sito di Cappuccini
by tana Friday June 18, 2004 at 12:09 AM mail: tana@ecn.org 

fonte il mattino Aversa.Sorpresa: il sito di trasferenza dei rifiuti di Cappuccini è illegittimo e andrà rimosso. Ad affermarlo, per ben due volte di seguito, la prima sezione del tribunale amministrativo regionale della Campania con due recentissime sentenze.

Il Tar boccia il sito di Cappuccini

NICOLA ROSSELLI

Aversa.Sorpresa: il sito di trasferenza dei rifiuti di Cappuccini è illegittimo e andrà rimosso. Ad affermarlo, per ben due volte di seguito, la prima sezione del tribunale amministrativo regionale della Campania con due recentissime sentenze.
I giudici amministrativi, in pratica, hanno annullato sia gli atti di individuazione del sito che quelli di requisizione dei suoli occorrenti per la sua realizzazione sul presupposto che «la normativa straordinaria che regola la situazione emergenziale in discorso non consente isolate fughe in avanti non coordinate con il soggetto preposto alla gestione dell'emergenza nel suo insieme, ovvero con il commissario delegato (nella specie Corrado Catenacci) cui sono attribuiti poteri extraordinem ed in capo al quale più che cedere la competenza incombe la responsabilità di garantire la fuoriuscita dall'emergenza avuto unitario riguardo all'intero territorio commissariato».
Insomma, i sindaci non avrebbero, a leggere le motivazioni dei giudici amministrativi, potere in merito allo stoccaggio temporaneo dei rifiuti né per requisizioni ed occupazioni di urgenza né di proroga dell'esercizio delle discariche, di ampliamento dei volumi e di riapertura di quelle non più in esercizio.
Sempre secondo i magistrati del tribunale amministrativo napoletano, poi, «non si sarebbe potuto prescindere dalla valutazione di impatto ambientale» che, invece, non è stato assolutamente preso in considerazione.
Tutto questo avviene praticamente a tre mesi dai provvedimenti sottoscritti dal sindaco azzurro Mimmo Ciaramella, il 18 marzo scorso, e dopo le furiose polemiche e manifestazioni con Aversa divenuta, in quei giorni, capitale indiscussa dei rifiuti, tanto da essere soprannominata «Monnezza city» dagli organi di informazione.
Tre mesi che hanno portato, di fatto, il sito di stoccaggio di Cappuccini ad esaurirsi, come gli stessi esponenti della giunta Ciaramella affermano. Con la discarica ipercolma e il gran caldo di questi giorni non mancano le proteste dei cittadini della zona, in particolare del Parco Cerimele e di Parco Ida, che lamentano la presenza costante di un odore nauseabondo e chiedono l'immediata chiusura di quella che i ricorrenti definiscono, senza mezzi termini, discarica a cielo aperto.
Da parte sua il vice sindaco dimissionario Giuseppe Della Vecchia, che ha gestito insieme al sindaco (assente da Aversa per motivi personali) l'intera vicenda dell'emergenza rifiuti in città evidenzia come tutti gli atti siano stati sempre adottati d'intesa con il prefetto Catenacci e che «non appena avremo conoscenza ufficiale delle sentenze del tribunale amministrativo regionale proporremo appello». L'ente Comune era rappresentato in giudizio dal responsabile del proprio ufficio legale.
I due ricorsi erano stati presentati da una società, rappresentata dagli avvocati Antonio e Claudio Maria Lamberti, che sta realizzando un complesso sportivo nelle immediate vicinanze e per il quale ha già eseguito opere per circa tre milioni e mezzo di euro, e dalla proprietaria del terreno sul quale è stato realizzato il sito di stoccaggio, difesa dall'avvocato Luigi Maria D'Angiolella. I ricorsi erano rivolti, oltre che contro provvedimenti del comune di Aversa, anche contro atti dell'Asl Ce2, dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente della Regione Campania.


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