Il breve articolo pubblicato sul numero odierno de Il manifesto.

Un gruppo di 17 detenuti del carcere di Badu `e carros a Nuoro hanno inviato una lettera in cui denunciano il pestaggio da parte di agenti della polizia penitenziaria di un ergastolano, Roberto Nicolosi, «massacrato e buttato in cella d'isolamento». Di lui non avrebbero più notizie, e per questo «abbiamo timore che faccia la fine del detenuto Acquaviva, trovato impiccato tempo addietro» e per il quale sarebbe in corso un procedimento penale nei confronti di alcuni agenti. Sul caso ieri ha presentato un'interrogazione parlamentare il deputato verde Mauro Bulgarelli. Intanto oggi nel carcere minorile romano di Casal del Marmo si svolgerà un concerto di Emanuela Trane, in arte Dolcenera, vincitrice della sezione giovani del festival di Sanremo.

liberi tutti e tutte!
fuoco alle galere!

Sono stato detenuto a Bad'e Carros per circa un anno (1994), prima di riuscire ad essere trasferito in un istituto più vicino a casa mia, sono di Milano. Bad'e Carros è un carcere dove mandano per punizione chi rompe secondo loro, ed è un vero incubo. Ci sono 2 sezioni, una per i sardi, l'altra per i cosiddetti continentali, ed è ovviamente qui che succedono le cose peggiori. Le guardie parlano solo sardo stretto, per cui oltretutto non capisci niente di quello che dicono, anche se ovviamente non perdi molto non hai nemmeno la possibilità di difenderti verbalmente dagli abusi che subisci molto spesso. Una volta alla settimana concedono di andare al campo per 2 ore, il campo di calcio è pieno di rocce inamovibili e costruito in pendenza, l'ideale per il calcio. Per il resto devi stare in cella, c'è la socialità (cioè possono venire a cena 2 persone da un'altra cella), questo è il massimo consentito, revocato per il minimo pretesto. Le botte sono all'ordine del giorno, devi essere bravo nell'evitare situazioni difficili, se intervieni in difesa di qualche compagno sei rovinato. Altro che dignità della pena!