Il sequestro del Coppolarossa è un atto di pura arroganza da parte delle istituzioni e dei poteri forti.

Ieri mattina su disposizione dell’Autorità Giudiziaria
sono stati posti i sigilli all’ex macello comunale di
Adelfia, da 7 anni strappato al degrado ed
all’abbandono e sede del Centro Sociale Occupato
Autogestito Coppolarossa, e sono stati raggiunti da
informazione di garanzia 15 compagni.
L’episodio appare come il colpo di coda degli ambienti
più conservatori presenti nelle istituzioni ormai
senza alcuna copertura dopo la sconfitta elettorale
delle destre e l’arresto dei mazzieri di Forza Nuova.
Non si spiegherebbero altrimenti la gravità e
l’assurdità dei reati contestati e delle ricostruzioni
fatte e delle gravi omissioni compiute nell’ordinanza
del P.M..
Perché, nella ricostruzione della vicenda, si è
tralasciato citare che le due operazioni di “sgombero
forzoso” compiuto dalla cooperativa sociale “Spazio
Esse” non erano supportate da alcuna ordinanza e,
pertanto, illegittime?
Perché, rispetto alla medesima cooperativa, non si
sono ricordate le ombre sulla gestione e sulle
ramificazioni che la contraddistinguono e per le quali
è anche aperto un procedimento giudiziario?
Perché si è omessa la vergognosa speculazione edilizia
compiuta con la vendita dell’ex mattatoio e dell’area
circostante, trasformata il giorno dopo la
stipulazione del contratto da area agricola ad area a
servizi?
Perché non si è fatto alcun cenno alle attività a
favore dei minori e degli anziani, al rifugio per cani
abbandonati, alle iniziative di solidarietà, compiute
attraverso l’autofinanziamento dei concerti a
sottoscrizione?
Perché non si è fatto alcun riferimento alle numerose
iniziative politiche organizzate?
E, soprattutto, perché ed in base a quali circostanze
si è parlato di violenza, di sassate contro gli agenti
di polizia, quando, invece, bastava rileggere i
giornali di quei giorni, per verificare che nessuna
violenza fu compiuta e che, invece, grazie alla
mediazione della Digos e degli avvocati presenti si
raggiunse una soluzione tra le parti?
Al di là delle persone coinvolte (alcune delle quali
davvero estranee alle attività sociali) ciò che più
c’indigna e ci fa pensare è proprio il tentativo di
farci passare per quello che non siamo e che non
vorremmo essere: violenti ed imprenditori del
divertimento?
Le testimonianze di solidarietà che ci pervengono in
queste ore da tutta Italia da associazioni no profit e
sindacali, da parlamentari e partiti politici, da
chiese e parroci, e da tutti coloro che hanno
incrociato il nostro percorso sono un segno
inequivocabile su chi siamo e su ciò che abbiamo fatto
e facciamo, e parlano della necessità di dare una
risposta pubblica, pacifica, ma determinata.

Si ha l’impressione che l’utilizzo del “bilancino”
nella giustizia appaia come l’ennesimo tentativo per
rinvigorire la “teoria degli opposti estremismi”,
magari per legittimare anche nell’opinione pubblica le
violenze subite dagli appartenenti al collettivo
Coppolarossa, dimenticando che i 7 anni di vita del
centro sociale l’hanno, nei fatti, già smentita: la
violenza non ha mai fatto parte, e non fa parte, del
nostro bagaglio politico e culturale!!
Appare paradossale, peraltro, che in un’area
metropolitana caratterizzata dal disagio e dalla
criminalità giovanile, dove è facile riscontrare “il
mito del boss” ed essere sparati per strada, si
sigilla un’esperienza dove, attraverso la
partecipazione, la solidarietà, l’impegno sociale e
politico, si formano i veri anticorpi alla malavita ed
alla criminalità.
Ed è altrettanto paradossale che proprio quando si
riconosce la valenza sociale e culturale dei centri
sociali (pare che la nuova Amministrazione Comunale di
Bari voglia istituirne, attraverso le circoscrizioni,
uno per ogni quartiere) viene chiusa quella che da 7
anni è stata l’unica alternativa nel territorio alla
strada, al disagio ed alla precarietà.
Abbiamo più volte rivendicato una struttura
alternativa, abbiamo più volte incontrato gli
operatori della cooperativa per trovare una soluzione
compromissoria, abbiamo scritto al Prefetto e, a
fronte di ciò, ci troviamo oggi dinanzi all’arroganza
delle Istituzioni e dei poteri forti che, anziché
essere al servizio dei cittadini e magari perseguire i
veri criminali, utilizzano il falso e l’accanimento
giudiziario per zittire una voce scomoda.
In una terra ad alto inquinamento criminale e mafioso
colpiscono un gruppo di giovani che in questi sette
anni ha espresso esigenze e bisogni, ha costruito
un'esperienza che ha rappresentato un argine
all'emarginazione, alla droga o al reclutamento in
qualche "famiglia”.
È questa la giustizia di cui parlano?
Sulla stampa si affrettano ad annunciare che sigillati
i cancelli del coppolarossa, tutto è chiuso, che tutto
è finito, hanno vinto la partita.
Per costoro è una vittoria di Pirro, i prossimi giorni
diranno qualcosa.
Dove? Quando? Come? E chi lo sa?
Intanto giovedì 1 luglio ci sarà una street parade a
Bari per la ri appropriazione di spazi, reddito e
diritti per tutti
I semi della ribellione, trasportati dal vento della
disobbedienza, possono germogliare ovunque e sempre.
Nessuno si senta escluso, perché il nostro impegno e
le nostre lotte continuano, ad Adelfia, Bari e in
tutta la provincia!

I disobbedienti del Coppolarossa.

Sono profondamente colpito da quello che é successo e nutro un enorme rispetto per voi e per tutti coloro che cercano di arginare la criminalità e il degrado partendo dal "basso"!
Non mollate ragazzi!

Leggo con dispiacere dello sgombero. Sono un pugliese emigrato per lavoro nel lazio e mi dispiace sapere che l'unico centro sociale di tutta la provincia di bari non ci sia più.
Detto questo, cari conterroni, vorrei spingervi a riflettere sul perchè siate rimasti così soli, sul perchè la provincia intera non sia venuta a schierarsi davanti ai cancelli per impedire lo sgombero. I motivi sono gli stessi per cui sempre meno persone hanno partecipato alle vostre attività, avevate creato un luogo chiuso, con le bodyguard davanti ai cancelli quando c'erano i concerti. Ci avete esasperato con la storia che se non paghi tutto non entri, avete dimenticato che quel luogo era di tutt* e che voi stavate lì per restituirlo alla collettività e non per alzarci qualche soldo con il bar.
Quanto alle attività, forse è meglio sorvolare perchè è imbarazzante pensare a quello che definite il rifugio per cani; come è ridocolo il fregio di centro anti deviazione che vi affibiate pensando che non una volta vi siete aperti alla cittadina che vi ospitava. Un laboratorio informatico, una compagnia teatrale, il doposcuola per i bambini, un corso di fotografia, una mezza esperienza collettiva e gratuita l'avete mai fatta?
il mio augurio è che presto a Bari ed in provincia ci siano cento nuovi centri sociali, e che dagli errori del passato si possa migliorare il modo di gestirli.

ho appena letto e scontata vi giunga la nostra solidarietà!
In marzo di quest'anno veniva sgomberato il Cinema aSTORIA DI mONSELICE (padova) CON UN SEQUESTRO PREVENTIVO, da noi impugnato e vinto!
Il sequestro preventivo non può sostituire il percorso giudiziario che porta allo sgombero. Sono due cose diverse e quindi con il sequestro non si pùò ottenere lo sgombero!
Lo sgombero lo può richiedere solo il leggittimo propietario ma ha un'iter diverso da quello del sequestro!
Se il sequestro è stato notificato agli occupanti, questi entro 10 giorni possono presentare ricorso e ottenere il dissequestro ed in questo caso (vista la notifica) si crea un vincolo reale tra occupanti ed immobile!
é ovvio che insieme al ricorso è necessaria la mobilitazione e la più ampia solidarietà attiva e d'opinione.
Ma penso che già sia in atto!
P.s. dopo il dissequestro, se va bene, entro un mese, l'immobile è nuovamente rioccupabile senza il problema della violazione dei sigilli! Comunque alla fine, A Monselice lo abbiamo rioccupato, violando i sigilli, perchè gli sbirri, che dovevano toglierli e dissequestrare di fatto il Cinema, erano più disobbedienti di noi e non hanno obbedito al giudice che imponeva il dissequestro!
Un saluto fraterno!
Disobbedienti euganei!

www.monselice.org

esprimo piena solidarietà verso i compagni del coppola rossa cmq vorrei far rammentare ai compagni che allo sgombero hanno provveduto gli stessi apparati a cui questi compagni si sono rivolti dopo le aggressioni, e le numerose rappresaglie fasciste degli ultimi anni. l'unica giustizia è quella proletaria, mi duole dirverlo ma il primo complice di questo sgombero è la vostra linea pacifista che in passato più di una volta vi ha portato a scontrarvi con i compagni e a farvi rivolgere agli sbirri per essere protetti

esprimo piena solidarietà verso i compagni del coppola rossa cmq vorrei far rammentare ai compagni che allo sgombero hanno provveduto gli stessi apparati a cui questi compagni si sono rivolti dopo le aggressioni, e le numerose rappresaglie fasciste degli ultimi anni. l'unica giustizia è quella proletaria, mi duole dirverlo ma il primo complice di questo sgombero è la vostra linea pacifista che in passato più di una volta vi ha portato a scontrarvi con i compagni e a farvi rivolgere agli sbirri per essere protetti

è evidente che la gente com px fa le lotte dal pc di casa, altrimenti non si permetterebbe di giudicare dei compagni raggiunti da avvisi di garanzia con capi d'accusA abbastanza gravi, o dire quello che ha fatto o non fatto il coppola, e tu chi cazzo sei? chi ti ha mai visto. in merito a pugliese comunista, vabbè questi sono i soliti vetero che pensano ancora alla "spinta propulsiva della rivoluzione d'ottobre"...che tristezza, finta solidarietà per mascherare critiche e risentimenti, non si cApisce di chi e verso che cosa, non siete compagni, ma gentaglia.
per il resto, un abbraccio ai fratelli del coppola e a tutti coloro che dimostrano VERA solidarietà, e non stupide critiche su un newswire open publishing e non moderato.
VERGOGNA.

Piena solidarietà ai compagni del Coppolarossa, testimoni di un gravissimo e pesantissimo atto illegittimo.
In tutta italia abbiamo testimonianze di una continua e sempre più dura politica di repressione.

Qui a Milano si vive con un aria pesantissima, tra minacce di sgombero, denunce, arresti e retate.
L'unica soluzione è reagire insieme.

i Disobbedienti del Cantiere
coordinamento dei collettivi studenteschi

Massima solidarietà agli amici conterranei del Coppola Rossa...
RadioPAZ-Lecce

Collegamento a dei commenti precedenti. Quelli subito dopo la velina ANSA.

Amen

italy.indymedia.org/news/2004/06/574258.php

Vendetta contro il Coppolarossa


Lo sgombero del centro sociale Coppolarossa di Adelfia non è che la vendetta
della destra, consumata all'indomani della grande vittoria ottenuta dal
centrosinistra al Comune e alla Provincia di Bari; cioè proprio quando si
manifestava ormai la sintonia di questa esperienza con un movimento più grande e
più forte di nuova cittadinanza.
Non a caso la più recente iniziativa di approfondimento politico e culturale
promossa dai ragazzi del Coppola è stato un convegno sul nuovo municipio e sul
bilancio partecipativo.
Dopo sette anni di un impegno sociale e culturale che ha saputo conquistarsi
simpatie e apprezzamenti in Puglia e in Italia, il cammino di questo laboratorio
giovanile sorto nel deserto dell'assenza di socialità è stato interrotto con la
forza. E' l'epilogo a cui hanno puntato con accanimento le espressioni della
destra locale, intollerante e ostile a ogni movimento che progetti un uso
sociale dei beni pubblici.
Ai ragazzi del Coppolarossa va, come sempre, la solidarietà di Rifondazione
Comunista. La loro lotta, antagonista e nonviolenta, continua ed è anche la
nostra.

Pasquale Martino
Segretario Regionale di Rifondazione Comunista

io sono uno di quelli che ci ha litigato con i compagni del coppola rossa, che ha occupato l'ex manicomio di via amendola, che ha pulito le officine meridionali, che ha partecipato a tante assemblee in ateneo ed a decine di manifestazioni in dodici con il compagno curdo che parlava in un italiano incomprensibile...
La situazione la conoscevo bene, e per questo mi incazzo con gli stronzi come te che non capiscono che se a bari non riusciamo ad avere situazioni stabili e solide è sempre per lo stesso motivo, invece di usare le iniziative per aggregare e proporre prospettive differenti a quelli che non la pensano diversamente; facciamo storie assurde agli studenti che vogliono vedere un concerto e piuttosto che parlare con chi ti chiede "perchè ti devo dare tutti i soldi se non li ho" paghiamo le bodyguard tipo discoteca...
Sei uno stronzo e se vuoi ti faccio vedere come faccio la lotta di persona e non dal pc.
A disposizione coglione

ma quale solidarieta` se questi del coppola rossa sono una manica di confidenti degli sbirri.
Fanno tanto i duri e poi quando gli dai due schiaffi chiamano i carabinieri!!!!!!!!!!
Onore ai compagni del nord-est.

voi contro il sistema lo siete solo con le parole. Siete contro il sistema, però quando sentite il pericolo andate a chiedere protezione alle forze dell'ordine. Siete dei vigliacchi, non avete un minimo di dignità! Fate ridere merde

siete i soliti menzogneri. Quello era un covo di drogati, tossico dipendenti, frequentato dalla feccia della società.
Strano che per entrarci bisognava pagare...
strano che prima siete contro lo stato e poi andate a chiedere aiuto proprio a loro.
La cosa che però mi disgusta maggiormente di voi è che siete vigliacchi e ipocriti.

Si vede che conosci bene la realtà barese.....il centro sociale si chiamava "Fucine Meridionali", non "Officine Meridionali".....stai dove stai và!

Con l'amaro in bocca devo appoggiare quest'opinione. L'amaro e' vedere come ci si riesce ancora ad autoisolare, a continuare negli anni a perpetuare gli errori senza capacita' di correggere la rotta.
Non parlo di rotta politica, figuriamoci! ma del modo di essere sul territorio.
Ricordo anni fa lo scritto di Dino Frisullo e di altri ai primi annunci di sgombero!
Ripeterebbe lo stesso appoggio? fossi in lui no! perche' arriva il momento di dire e dirsi, non si e' stati capaci, le modalita' erano sbagliate, elitarie, distanti!
Sarebbe stato piu' saggio chiudere piu' che farsi chiudere!
Ora e' tempo di ricominciare! ma l'autocritica per favore, mi piacerebbe sentirvela fare!
Se ancora una volta vi concentrate sull'abuso della polizia, piu' che sul fatto che nessuno (o pochi) sul territorio piangono per voi, vorra' dire la Luna e' ancora troppo lontana dal dito e forse e' stato meglio cosi'.
Ciauz

Ma che merda di commenti mi devo leggere...io ero convinto di tirarmi su di morale leggendo attestati di solidarietà ai ragazzi del coppola rossa, venendo a conoscere quanta gente anche in puglia si indigna se uno spazio libero e sociale viene chiuso e invece...cazzate.
Mi dispiace tanto perchè è proprio per queste puttanate che si leggono qua (tipo "amici degli sbirri", "siete poco aperti alla città", tralasciando poi il "covo dei drogati" perchè mi viene solo da vomitare) che in Puglia gli spazi sociali si contano su una mano.
Il coppola rossa era e ritornerà sicuramente ad essere uno fra i pochi spazi liberi pugliesi e i ragazzi del centro sono dei grandi e posso garantirvi che hanno dato lanima per quel posto e che daranno lanima per continuare la lotta...
Sono con voi...andata avanti senza pensare alle stronzate.
Ciao

UN DECENNIO FA SI INIZIO A PENSARE SERIAMENTE AD UN LUOGO "SOCIALE" A BARI...QUANTI RICORDI AL "GABBIOTTO" PER ORGANIZZARE...I COMPAGNI ERANO NUMEROSI ,DAGLI STUDENTI AGLI OPERAI TUTTI SI DAVANO DA FARE.
DAL 1995 LA LOTTA SEMBRAVA DIVENTARE SEMPRE PIU' UN AMALGAMA DI RISORSE UMANE...FINO A QUANDO ARRIVARONO I SOLITI RIBELLI MUSICISTI,PARASSITI E CREATIVI DEL NULLA CHE SFASCIARONO IL MOVIMENTO BARESE...
GIA CON I ZONA 45 L'IPOCRISIA INCOMINCIO A GERMOGLIARE,POI UNA NUVOLA DI RAGAZZETTI CHE AVEVANO CAPITO L'ANDAZZO ITALIANO DEI CENTRI SOCIALI IN FUTURE ,FUCINE MUSICALI DI FALSI RIBELLI...ED ECCO IL PRESENTE I CENTRI SOCIALI IN GIRO DI QUALCHE ANNO SI SONO TRASFORMATI IN DISCOTECHE-CONCERTOTECHE ...COPPOLA ROSSA FORSE ERA L'UNICO CENTRO SOCIALE NATO GIA' COME UN CONCERTO PERMANENTE...
LO SGOMBRO NON E' UNA NOVITA' COME TUTTI GLI SGOMBRI AVUTI IN PUGLIA IN PASSATO...
FORSE IL PROBLEMA PRINCIPALE E' CHE DI DOVREBBE RECUPERARE IL CONCETTO DI CENTRO SOCIALE E LASCIARE LA MUSICA FUORI O COME SPASSO RICREATIVO SENZA PROGRAMMAZIONE SERIALE...
COMUNQUE IN DIECI ANNI SONO CAMBIATE TANTE COSE DALLE LOTTE ALLE BOTTE DAL GRIDO AL VOCALIZZO...

Sono in parte daccordo con te, anzi sicuramente...va recuperato il significato di Centro Sociale ma è indubbio che i concerti fanno parte del progetto di lotta di uno spazio libero...l'importante è che siano riempiti di contenuti e non esclusivamente bivacco fine a se stesso...
Per quanto riguarda la Puglia invece, credo che si potrebbe anche immaginare un incontro tra le province, un meeting intendo. Bisognerebbe cogliere l'occasione del dibattito intorno al coppola rossa per individuare metodi di lotta e di riappropriazione di spazi a livello regionale. Immaginate un incontro organizzato attraverso la rete (perchè no tramite indy) o giri di telefonate e varie, a metà strada tra FOggia e Lecce, per discutere di spazi liberi in Puglia, per pianificare una settimana di riappropriazioni in cui la critical mass fatta a Bari è fotocopiata a Lecce, Taranto e Brindisi, in cui se si occupa a FOggia si occupa anche solo una stanza anche a Brindisi e Lecce...Immaginiamo, pensiamoci, organizziamoci.
Non è fantascienza...

Ieri c'è stata un'occupazione a bari tenuta fino a notte dal movimento barese in tutte le sue espressioni;
ci saranno altre azioni simili nella provincia;
per lanciare una campagna d'appropriazione di spazi reddito e diritti, il primo luglio c'è una street parade a bari su questi temi...
http://italy.indymedia.org/news/2004/06/576995.php

per farvi contattare per eventuali iniziative mandate una mail con un vs. recapito a coppolarossa_2000@yahoo.it, prima possibile...
un abbraccio ai leccesi di paz e non solo (fatevi vedere da ste parti..)
alle sorelle ed ai fratelli di bari e provincia che ci sostengono, a tutti coloro che condividono il cammino con noi da anni..
COPPOLAROSSA SIEMPRE!

perfetto. Questo è un commento che vale la pena leggere.
Sotto a chi tocca!
Riappropriamoci degli spazi...partiamo dallla puglia.

Il 27 Giugno a Casamassima (Ba) alle ore 12 circa, in via Lapenna è stato occupato con un'azione dimostrativa l'ex asilo Bruno Ciari in solidarietà al Coppolarossa ed ai suoi attivisti e per ribadire l'esigenza di spazi nella provincia di Bari.
Ore 16.30 conferenza stampa
ore 19.00 assemblea aperta alla cittadinanza

Venerdi 25 a Bari, domenica 27 a Casamassima: così il movimento barese lancia la strategia "a macchia di leopardo" con occupazioni in tutta la provincia fino a quando non si otterrà una soluzione all'emergenza degli spazi;
rilanciando la street parade che si terrà giovedì 1 luglio a Bari per reclamare SPAZI, REDDITO, e nuovi DIRITTI per TUTTI!

OCCUPIAMO TUTTA LA PUGLIAAAA!
COMPAGNI MUOVETEVI, ORGANIZZATE OCCUPAZIONI, DI UN GIORNO O PERMANENTI, FACCIAMOGLI CAPIRE CHE IL MOVIMENTO NON SI FERMA! LO SO CHE E' ESTATE E STANNO TUTTI AL MARE, MA CHE CAZZO!
DAI DIAMOCI NA MOSSA!

Leggete qui:
http://italy.indymedia.org/news/2004/06/577304.php

ammetto l'errore, ero adirato con il mio interlocutore che mi accusava di essere un infame, e non ho controllato bene ciò che scrivevo, c'è anche un altro refuso se ci fai caso.
Mi piacerebbe, però, che la discussione si spostasse dal chi sono io e chi sei tu, al "perchè così tanta gente posta la propria distanza da quelli del coppola rossa?" tutti fascisti, nazisti, o infami?
Non ho intenzione di dividere ancora di più, io la mia storia la conosco e ciò che ho scritto l'avevo già detto de visu a quelli del coppola rossa.
Mi piacerebbe che si riparlasse di centri sociali e politica capendo gli errori, migliorando la presenza sul territorio, se possibile in maniera civile, senza insultare nessuno.
Comunque io sto dove sto che al momento bene ci sto.

pura arroganza da parte delle istituzioni???????
ma qua il mondo lo vedete al contrario!!!!!!!
occupate un suolo pubblico senza permesso e adesso che il padrone ci deve entrare dentro lo lasciate fuori, ma chi ca**o pensate di essere???????

sono una ragazza adelfiese che giudica positivo il comportamento del centro sociale in quanto questi giovani sono gli unici che si danno da fare per cercare di cambiare qualcosa in questo in questo paese che diventa giorno dopo giorno monotico. L'idea di iniziare un giornale aperto a tutti è un'ottima idea... bravi coraggiosi ,determinatie creativi non lasciate mai che la vostra voglia di vincere si spegni

sono una ragazza adelfiese che ammira le persone che fanno parte del centro sociale in quanto questi sono gli unici che vigliono cercare di cambiare l'andamento di questo pease che giorno dopo giorno diventa monotono per noi ragazzi... l'idea di iniziare un giornale è veramente ottima, per questo voglio dirvi solo di non spegnere mai la vostra voglia di vincee e solo con la determinazione che voi gia possedete questo pease ritornerà a brillare.

mi dispiace dello sgombero ma alla fine ognuno ha quello che si merita.
se continuate ad usare un linguaggio violento,a ghettizzarvi
dire sempre le stesse cose,gli stessi concerti(uniche iniziative del coppola),a fumare solo il puzzone dove credete di andare?
per comunicare con la cittadinanza non vi porta nulla andare puzzolenti e incazzarsi,ma provate a spiegare alla gente cosa sta succedendo alla loro terra con i tendoni,con gli ipermercati,organizzate tornei di 3.7 con gli anziani;anziche'comprare un etto la prossima volta compratene mezzo econ i restanti soldi prendete 2 alberelli e piantateli nella villa visto che il comune non lo fa.
fate capire alla gente che siete dalla loro parte.una cascata comincia da una goccia.adelfia ha un sacco di immigrati,anziche andare al campo a bari,lecce,brindisi....
a sfasciare tutto invitateli al centro aprendere un te 1a chiacchiera,corsi free di italiano,conoscere la ricetta albanese e poi offrirla aalla gente in piazza.
è noioso e offensivo il vostro discorso politico,va bene solo sulla carta dei volantini e per i 18enni incazzati(grazie a dio).comunicazione no polemica politica.la polemica lasciamola ai politici,bisogna costruire.
al coppola rossa noi si è mai fatto nulla di costruttivo
mai mai mai.vi voglio bene ma mi fate incazzare.SUERTE