In relazione al comunicato stampa diffuso...

In relazione al comunicato stampa diffuso nei giornis corso dalla FIMI, federazione dell'industria musicale italiana, circa una petizione firmata da 60 noti artisti contro il peer to peer e lo scambio di file musicali in rete, il GM ha diramato il seguente comunicato. (per vedere la petizione fimi: http://www.fimi.it/dettaglio_documento.asp?id=457&idtipo_documento=1)

Il GM - gruppo mediattivismo, nell'esprimere la propria soddisfazione per la petizione dei sessanta artisti, annuncia l'autoproduzione di "peer to peer compilation 2004", in cui saranno inseriti i successi degli ultimi album dei nostri 60 eroi. Il cd sarà autoprodotto e liberamente distribuito (gratis) inizialmente in 3000 copie in centri sociali, centri culturali, feste ed iniziative di piazza, ma anche in spiaggia e nelle piazze.. In questo modo il GM vuole rendere pubblica la propria gratitudine ai 60 per una battaglia non solo giusta, ma sacrosanta.

GM - Gruppo Mediattivismo del Roma NordEst Social Forum

"Free the culture, free the world"
"Our world is not for sale"

www.romanordestsocialforum.org/mediattivismo/index.html

E allora ?? Quelli, i 60 vogliono i soldi delle royalities......... Siete fuori di testa? oppure e' una provocazione? Nel secondo caso mi sa che sarete emarginati.. Il P 2 P si basa sulla massima condivisione possibile della BANDA di telecomunicazione...... e non nello spaccio gratuito di cd.

probabilmente dei 60 non me ne piace 1...
ma il CD me lo prendo cmq, x la causa!

ringrazio questi mediattivisti, perchè io che sono un'ammiratrice di molti cantanti che hanno firmato questa
petizione, sono d'accordo con loro.
che eros nun se ricorda che era un ragazzo pure lui, e che al giorno d'oggi i cd costano troppo, e che se ce li scambiamo è
solo un atto d'amore????
viva questi GM, e con loro la musica italianaaaaaa

"siamo ragazzi di oggi, pensiamo sempre all'americaaaa"

Ancora con 'sta storia che ti condannano a morte se copi le loro canzonette. C'è un sacco di bellissima musica libera da copyright in rete e questi divetti non sono più bravi, ma solo meglio pubblicizzati. Noi siamo al nostro secondo disco, musica non facile, liberamente improvvisata di impronta jazzistica, la musica è liberamente scaricabile dal sito e copiabile quanto vi pare, se volete il disco ce lo ordinate (costa poco) e pure lui ve lo copiate quante volte vi pare purché non a scopo di lucro (si chiama copyleft). Il primo disco ha venduto un fottio (tredici settimane primo nelle classifiche di Vitaminic...) soprattutto a Filadelfia, dove andava di moda averne una copia scaricata ed una comprata per sostenere il gruppo. Seriamo bene per il secondo. Anche per i concerti siamo contro le mafie: quest'anno non ne abbiamo fatto neanche uno in Italia, tanto con i voli low cost potevamo andare fuori ogni weekend a suonare una volta a Londra, una a Berlino e così via, senza dover scendere a compromessi con nessuno e sempre suonando la musica che ci pare e piace. Ma sono tanti come noi, serve soltanto il coraggio di smettere di ascoltare la roba che vi propinano le major e provare la bella musica che si trova in rete. Provate a cercare su open music registry: lì c'è roba buona, altro che le merendine premasticate che vi offrono i padroni dello showbusiness.

chaussetteverte.tripod.com

Invece di informare le persone che esiste una alternativa underground *gratuita* di musica libera si passa dalla parte del torto calpestando il diritto al copyright.

Complimenti. Così non fate altro che promuovere la musica commercializzata da quei discografici, perchè il punto su cui insistono tutti i critici della DMCA, MPAA e SIAE è che il file sharing *promuove* la vendita della musica. Dati che vengono confermati dalle statistiche degli anni 2000 e 2001 e che solo recentemente hanno visto una perdita nei profitti derivanti dalla vendita di musica, derivante dall'alienazione causata proprio dai metodi intrapresi da queste corporazioni.

Mi viene veramente da ridere al solo pensiero che una iniziativa del genere possa veramente danneggiare e indurre ad un dietrofront la SIAE, la quale sotto sotto ringrazia per tanta pubblicità ai suoi artisti e all'opportunità di confermare che file-sharing == pirateria == furto.

Complimenti davvero...

Come provocazione mi sembra una vera idiozia.
Una volta le battaglie di libertà erano cose serie e condotte seriamente non da quattro ragazzetti che fanno gli alternativi. Date spazio a chi fa musica non commerciale piuttosto! E' esattamente come dire che siccome le lacoste costano care noi le lacoste ce le rubiamo. Ma non vi rendete conto che è il principio del volere la lacoste che è sbagliato??? Che ci sono mille altre magliette non firmate???!!! Mi fate proprio incazzare.............