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[Piaggio] Una vera e propria epurazione di massa
by Liberazione by way of Rebeldía::ComunicAzione Sunday, Aug. 01, 2004 at 9:47 PM mail: rebeldia(at)inventati.org

La "controparte" questa volta è la Cgil, che in quel di Pisa ha pensato bene di dar corso al "randello" delle leggi e dei regolamenti interni ed espellere dal sindacato ben undici compagni (tra iscritti e rappresentanti sindacali) della sinistra sindacale.


Liberazione, 30.07.2004

Una vera e propria epurazione di massa. La "controparte" questa volta è la Cgil, che in quel di Pisa ha pensato bene di dar corso al "randello" delle leggi e dei regolamenti interni ed espellere dal sindacato ben undici compagni (tra iscritti e rappresentanti sindacali) della sinistra sindacale. Altri cinque sono stati sospesi. La risposta dei lavoratori, della Piaggio, non si è fatta attendere e a poche ore dalla sentenza, pronunciata dal Comitato di garanzia della Toscana, sono andati a protestare sotto le finestre della sede Cgil. Di che cosa vengono accusati i compagni? La lista è lunga circa dieci pagine. In sostanza li si accusa di essere "fuori linea". «Sentenza inaudita», è il commento del segretario nazionale della Fiom Giorgio Cremaschi. «Un fatto gravissimo e senza precedenti - continua - che non fa parte della certo della storia della Cgil. Una vera e propria espulsione di massa».

Sulla vicenda è intervenuto anche Paolo Ferrero, della segreteria nazionale del Prc. «Si tratta di un atto di repressione gravissimo che lede il diritto al dissenso all'interno dell'organizzazione sindacale e che non ha precedenti. La storia della Cgil - prosegue Ferrero - è storia caratterizzata da una ampia dialettica interna: questo atto di normalizzazione politica lede prima di tutto l'immagine della Cgil a cui chiediamo per tanto di ritornare sui suoi passi, riammettendo nelle proprie fila le compagne e i compagni espulsi». Alcuni dei lavoratori espulsi sono iscritti a Rifondazione, altri no. «Non è tuttavia la difesa di alcuni nostri militanti - sottolinea Roberta Fantozzi segretaria Provinciale Rifondazione Comunista Pisa - che ci spinge a prendere posizione con nettezza: 11 espulsioni sono di per sè un provvedimento disciplinare pesantissimo. Tanto più la decisione assunta appare grave e ingiustificabile leggendo la motivazione del dispositivo. Una motivazione fondata tutta sul dissenso del gruppo di lavoratori espulsi rispetto ad una serie di scelte della Fiom locale».

Fa. Seba.

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da quale pulpito
by fragio Sunday, Aug. 01, 2004 at 11:07 PM mail:

Sia in Liberazione che nel PRC di epurazioni se ne intendono, visto che dalla Calabria al Trentino ne stanno combinando delle "belle", e meno male che sono pacifisti e antistalinisti se no ci manderebbero tutte/i negli Stati Uniti

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x fragio
by tecnorganico Monday, Aug. 02, 2004 at 12:34 AM mail:

che cazzo di discorsi fai?
commissariare una federazione è la stessa cosa che espellere 16 iscritti perchè dissentono dalla linea nazionale?
si vede che a forza di parlare a slogan poi ci si pensa anche a slogan

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con i lavoratori espulsi dalla fiom
by cobas Monday, Aug. 02, 2004 at 5:18 PM mail: www.cobas.it


Con le lavoratrici e i lavoratori della Piaggio espulsi dalla CGIL



Con i loro delegati/e, con chi non vuole piegare la testa, con gli espulsi dalla fabbrica e dal ciclo produttivo, con i/le giovani a tempo determinato, con gli intermittenti senza diritti della legge 30, con chi lotta, si esprime, si mette in discussione, con chi rivendica vere forme di democrazia partecipata, con chi da battaglia in catena, nelle assemblee, dentro e fuori i cancelli: la Confederazione Cobas sta con questi, da Torino a Melfi, da Genova a Pontedera, contro le discriminazioni, i rapporti disciplinari, la concertazione, le “regole” della democrazia sindacale confederale.

La deriva burocratica che ha portato alle espulsioni e alle sospensioni dei/delle compagni/e in fabbrica la conosciamo bene. E’ lo stesso meccanismo che vorrebbe negarci assemblee, permessi, agibilità sindacale.

Non di meno conosciamo, perché siamo lavoratori e lavoratrici, la passione quotidiana, la misura, il senso di responsabilità, la fatica, di questi compagni.

Gli siamo vicini perché difendono gli stessi valori che sono la base delle nostre scelte. Valori - e lotte per le tutele ed i diritti - che vanno difesi ad ogni costo e che sono una costante nella tradizione del più genuino movimento di classe che unitariamente ci appartiene.

E’ per questo che, pur nelle differenze, esprimiamo piena solidarietà agli/alle espulsi-sospesi della Piaggio, sacrificati sull’altare della fittizia unità sindacale tra CGIL, CISL e UIL. Siamo stati al loro fianco contro il disastroso accordo del 1995 (che è costato migiaia di “esuberi” dalla fabbrica) come lo siamo stati nell’ultimo referendum sul precontratto, come siamo con loro nella lotta contro l’applicazione del TMC2, a Melfi come a Pontedera.

Questi lavoratori vengono puniti per le loro posizioni critiche all’interno di una Fiom e di una Cgil tra le più arretrate d’Italia, che all’indomani della battaglia di Melfi non hanno trovato di meglio che firmare con la Piaggio un’ulteriore accordo vergognoso che, lontano da miglioramenti salariali, intensifica ritmi produttivi, estende la flessibilità, ricorre massicciamente ai contratti precari e temporanei previsti dalla Legge 30 (Legge Biagi).

I valori della democrazia e delle partecipazione, la sincera battaglia politico-sindacale che questi lavoratori portano avanti non può essere cancellata con un atto di verticismo burocratico.



CONFEDERAZIONE COBAS
via San Lorenzo 38, Pisa – tel. 050 8312172 – email: confcobaspisa@inwind.it

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