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NOTIZIE DAL VENEZUELA
by cstriker@tiscali.it Saturday, Aug. 07, 2004 at 10:28 PM mail: cstriker@tiscali.it

Notizie dalla stampa locale di CARACAS nel mese cruciale del referendum indetto dall'opposizione golpista contro il governo Chavez.

Notizie dalla stampa locale di CARACAS nel mese cruciale
del referendum indetto dall'opposizione golpista contro il
governo Chavez.

**************************************
Questo referendum è lo strumento previsto dalla
costituzione bolivariana voluta dal governo Chavez nel 99
(a un anno dalla sua elezione nel 98) per revocare il
presidente della repubblica. L'opposizione della destra
oligarchica ha fallito più volte nel tentare di
istituirlo,nonostante abbia operato colossali truffe
e gonfiando il numero di firme necessarie per la sua
indizione, facendo sottoscrivere più volte le stesse
persone o persone inesistenti o addirittura
morte. Ed è stato nel mese di giugno di quest'anno
che l'imperialismo nordamericano ha mostrato la
sua arrogante ingerenza negli affari venezuelani
quando il presidente dell'OSA (Organizzazione degli
stati americani) Gaviria e il Centro Carter fecero
"pressioni" perchè le firme fossero contate e ricontate e
poi accettate e il referendum definitivamente istituito.
**************************************


Caracas 31/07/2004. 14 milioni (ndt su un complessivo di
oltre 23 milioni di venezuelani) è il totale degli
elettori che saranno idonei al voto per il
referendum revocatorio della presidenza del paese il
prossimo 15 di Agosto come ha stabilito il registro
elettorale definitivo approvato ieri dal Consiglio
Nazionale Elettorale (CNE). Il CNE dichiara che non
annuncerà il risultato il 15 di Agosto se le cifre non
saranno sufficientemente ampie per garantire l'annuncio
di un trionfo indiscutibile di una delle due parti.
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).


Caracas 31/07/2004. Il CNE (Consiglio Nazionale Elettorale)
ha esortato ancora una volta il Centro Carter a
conformarsi alla normativa sugli osservatori
(nazionali e internazionali) e ha avvertito questa
organizzazione che "non sarà permesso per nessuna ragione
contatti dei gruppi di osservazione con gli apparati del
CNE senza la debita richiesta e autorizzazione". Attraverso
un comunicato ufficiale l'istituto del CNE ha annunciato
che, dopo una visita effettuata da appartenenti al Centro
Carter presso tre stati del paese per sollecitare la
richiesta di informazioni a funzionari del CNE, il suo
presidente, Francisco Carrasquero e il rettore Oscar
Battaglini, coordinatore della Comision de Seguimiento
del Programa de Observacion Electoral Internacional, si
sono riuniti con i delegati per mettere in chiaro tre
aspetti: - che il Venezuela è un paese sovrano e che il
CNE, come potere autonomo, definisce e stabilisce i
parametri relativi alla materia elettorale inclusa la
questione degli osservatori internazionali. - che
conformemente al regolamento i gruppi di monitoraggio
inizieranno ad operare il 9 di Agosto - che questi
rimarranno inattivi fino alla segnalazione delle autorità
statali competenti.
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).

Caracas 31/07/2004. In accordo con una nota diffusa da
Venpress, il presidente del sindacato Suttis (ndt
sindacato dei metalmeccanici, di sinistra) del Sidor
(ndt settore della metallurgia venezuelano),Ramon Machuca,
annuncia la possibilità di convocare uno sciopero generale
nel caso che l'opposizione non riconosca il trionfo del
NO (ndt al referendum revocatorio del 15 di Agosto). "Se
l'opposizione golpista non accetta il risultato
dispiegheremo la nostra forza di lotta. Discuteremo con i
lavoratori del settore petrolifero perchè non ci sia
neanche una goccia di petrolio per gli Stati Uniti... La
risposta dei lavoratori sarà forte, non ce ne staremo con
le mani in mano." ha sottolineato Machuca. ...
Posizione dell'UNT(ndt sindacato di sinistra,maggioritario
nel paese e nato con la presidenza Chavez). Da parte sua,
il coordinatore generale della Union Nacional de los
Trabajadores (UNT), Orlando Chirinos, ha rigettato
l'opzione dello sciopero generale, smentendo così le
dichiarazioni di alcuni dirigenti (ndt del UNT) che
hanno preso in considerazione questa possibilità nel
caso in cui l'opposizione non dovesse accettare il trionfo
del governo nel referendum revocatorio. Chirinos ha
preferito parlare dell'intensificazione della lotta
sindacale a sostegno della rivoluzione. Ha detto di
confidare nel trionfo del NO per "ratificare il
presidente Chavez". Ha colto l'occasione per annunciare
l'iniziativa di oggi al Poliedro chiamata "Lavoratori
nella battaglia" a cui parteciperanno 630
organizzazioni di tutto il paese; si pensa ci saranno
15 mila persone. Ha annunciato la presenza e la
partecipazione di diversi dirigenti sindacali di Spagna,
Brasile, Francia,Argentina. "Questi ospiti rimarranno
fino al 15 di Agosto perchè assisteranno al referendum
come osservatori".
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).

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Il 1 di Agosto ULTIMAS NOTICIAS titola in prima pagina:
"Aumenta un pelìn el salario". L'incremento è del 10% per
completare il 30% decretato (ndt decretato il 1 Maggio di
quest'anno). La paga minima è ora di 321235 Bolivares
appena poco di più del paniere di base (ndt 1 euro = 3000
Bolivares).

pagina 23 Ultimas Noticias: L'aumento della paga minima non
soddisfa la gente. Il ministero del lavoro dice che ne
beneficerà un milione e settecentomila persone nel paese.
.... In un inchiesta,Ultimas Noticias, ha constatato che
la maggioranza della gente intervistata considera il nuovo
incremento insufficiente a coprire i costi degli alimenti
di base ne' per coprire altre necessità. La gente è
convinta che il crescente aumento dei prezzi degli
alimenti e dei servizi di base segua l'aumento di
stipendio. ... In un informativa del Banco Central de
Venezuela(BCV) si precisa che l'inflazione (Indice dei
prezzi al consumatore - IPC)(ndt inflazione non cumulata
annualmente) è stata di 1.9 nel mese di giugno mentre a
maggio era di 1.2%;ed è stata maggiore anche rispetto a
quella dello stesso mese di giugno del 2003 che fu
dell'1.4%.
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).



Caracas 01/08/2004 PDVSA tra le grandi imprese del mondo.
PDVSA guadagna posizioni significative nel ranking
mondiale delle imprese, e viene riconosciuta la solidità
finanziaria e operativa della stessa.

La compagnia petrolifera (ndt nazionale e pubblica)
del Venezuela (PDVSA) figura tra le imprese più grandi del
mondo secondo la graduatoria della rivista America Economia
e Fortune, prestigiosa pubblicazione del settore
finanziario e imprenditoriale. ... PDVSA registra una
produzione di 3,1 milioni di barili giornalieri;
raffinazione di 1,1 di barili giornalieri nel sistema
Venezuela-Isla; con un esportazione di 2,2 milioni di
barili al giorno. La sua capacità totale degli impianti
di raffinazione arriva a 3,3 milioni di barili al giorno
nell'ambito mondiale. Nel 2003, l'impresa ha totalizzato
un profitto netto di 3,8 migliardi di dollari su di un
volume totale mondiale di 46 miliardi di dollari.

in un riquadro nella stessa pagina dell'articolo precedente
si legge: OPEC rafforzata. Il rappresentante del Venezuela
per l'OPEC Ivan Orellana ha assicurato che la politica
sulla questione petrolio seguita dal governo del presidente
Hugo Chavez ha permesso di rafforzare la credibilità dello
stesso.
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).

Ci sono due ragioni geostrategiche che fanno
considerare agli Stati Uniti il governo Chavez come
elemento destabilizzante per l'America Latina:1) la
questione petrolio, 2) la politica del governo. In base
alle cifre che fornisce PDVSA, Venezuela conta 78 miliardi
di barili di riserva, che è equivalente alla metà di
tutto il petrolio esistente nell'emisfero occidentale.
Quantità di petrolio (ndt come materia prima) che
posizionano il paese al quinto posto a livello mondiale.
Se sommiamo questa quantità alle riserve della zona del
fiume Orinoco, risulta che il paese possiede la maggiore
concentrazione di combustibili liquidi del pianeta con 300
miliardi di barili. Inoltre conta molti milioni di metri
cubi di gas che lo posizionano al sesto posto mondiale per
possedimenti di gas naturale. ... Il bacino orientale e
di Maracaibo (ndt ma specialmente quest'ultimo dove ci
sono impianti per la raffinazione del petrolio) sono tra
le 10 più grandi del mondo e concentrano il 60% del totale
mondiale di idrocarburi.
FONTE: "Venezuela: bersaglio degli Stati Uniti - Rebelion",
W.E. Izarra.


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************************************** Va detto che nel
2003, dopo la vittoria sulla serrata padronale contro
il governo, l'ente nazionale e pubblico del petrolio
PDVSA è stato ampiamente riformato ed epurato dai
quadri dirigenti ma anche lavoratori che hanno
rappresentato per anni una parte importante
dell'oligarchia venezuelana nonchè con funzione
strategica agli interessi degli Stati Uniti nel
paese. Il presidente Chavez, all'inizio dell'anno
passato ha citato pubblicamente le decine di persone
cacciate da PDVSA. Il controllo di PDVSA ha permesso al
governo di stanziare una maggiore quantità di fondi(ma
anche di strutture che appartenevano a PDVSA)
destinandoli al sociale e per sviluppare altri impianti
di raffinazione della risorsa grezza petrolifera. Inoltre
il controllo di PDVSA ha consentito a Chavez di muoversi in
ambito OPEC andando a rafforzare la politica di rialzo dei
prezzi del greggio, proprio nel momento in cui era
imminente l'invasione imperialista in Iraq.
**************************************




Caracas 02/08/2004. Chavez ha accusato la CD (ndt
Coordinadora Democratica - opposizione golpista) di voler
disturbare l'ordine pubblico nei giorni prima del
referendum revocatorio o nel giorno stesso della votazione.
"L'OPPOSIZIONE POTREBBE STARE PREPARANDO IL PIANO B" Il
presidente Hugo Chavez ha denunciato la possibile
esistenza di un "Plan B" dell'opposizione per generare
violenza durante i giorni prima del referendum o anche
durante la stessa giornata del 15 di Agosto.
"L'opposizione sembra disperata per il clima di sconfitta
inizia a respirare ed è disposta rompere la tranquillità
democratica del clima elettorale e anche a ricorrere alla
violenza prima e durante la giornata del 15 Agosto,
stanno dichiarando di non volere riconoscere un risultato
diverso da quello di una cacciata di Chavez" ... Dopo le
dichiarazioni dell'ex presidente Carlos Andrès Perez al
quotidiano El Nacional in cui disse: "Chavez meriterebbe di
morire come un cane" il presidente Chavez ha dichiarato
che "chiaramente, settori dell'opposizione spinti
dall'impero (ndt si riferisce unicamente agli Stati
Uniti) sono pronti ad alterare i regolare corso
elettorale referendario". Il presidente ha poi
affermato che il suo governo è pronto a
respingere ogni piano di destabilizzazione e che non
sarà tollerato niente che possa turbare il Venezuela
un'altra volta. "Dobbiamo evitare che le anime violente di
questa opposizione, spinte dall'impero, ottengano il loro
macabri propositi. Siamo pronti a prendere tutte le misure
necessarie per evitare questo." Nella sua denuncia
Chavez ha incluso anche il quotidiano El Nacional che ha
accusato prendere soldi dagli Stati Uniti attraverso la
NED (National Endowment for Democracy). ... Sul presidente
degli Stati Uniti, George Bush, ha aggiunto alle sue
costanti critiche, l'appellativo di alcolizzato: "lui
stesso disse di essere stato alcolizzato e di essersi
tirato fuori da solo. Però i medici dicono che un
alcolizzato non si può curare da solo per cui continua a
esserlo"ha detto Chavez.
FONTE: ULTIMAS NOTICIAS (CARACAS).


Caracas 02/08/2004. IL Comando Sud e il suo comandante in
capo. Il più significativo indicatore di allarme è
la designazione del nuovo comandante in capo del Comando
Sud. ... I rumori elettorali del referendum non hanno
coperto il suono dei tamburi di guerra che suonano con
persistenza nelle vicende geopolitiche della regione. Ed è
preoccupante il silenzio del Consiglio di Difesa Nazionale
convocato dopo la scoperta dei paramilitari catturati a El
Hatillo (ndt stato Miranda, zona rurale in cui in una
fattoria venne scoperta qualche mese fa una base
paramilitare con oltre 150 persone di cui molti
colombiani). ... La richiesta di Bush al congresso
americano per aumentare la forza del nordamerica nella
Colombia è un chiaro indizio dell'intenzione di
favorire un'escalation del conflitto interno in questo
paese per un coinvolgimento della totalità della regione
andina. Ma l'indicatore di allarme più significativo della
situazione nell'emisfero è la designazione del nuovo
comandante in capo del Comando Sud il generale Bratz J.
Craddock, assistente speciale del segretario della difesa
Donald Rumsfeld, il fondatore del concetto di guerra
preventiva. Un militare che rappresenta la linea dura,
favorevole all'impiego della forza per risolvere i
conflitti quando la diplomazia pare non funzionare. E'
certo che questo comando strategico (ndt il Comando Sud)
è considerato come "La Cenerentola" dai suoi omologhi
degli scenari geostrategici degli americani. Però è anche
vero che questa designazione mira a rafforzare la
"postura" militare di Washington nell'emisfero,
sicuramente nel segno di quello che viene denominato
"bilancia d'oltremare". Certamente lo sviluppo di un polo
di potere nel cono sud, con legami con Cina, India e
Russia, all'interno di come qualcosa puo' essere percepito
come una minaccia, deve aver acceso le luci di allarme per
gli strateghi del pentagono. E in questo senso, il
contrappeso a questa potenza in gestazione è la presenza
militare diretta nella regione andina dove il Venezuela
rappresenta la "piedra en el zapato". ... E non è
Bush la fonte della minaccia. Il suo eventuale
successore ha manifestato, attraverso un suo
collaboratore, Randy Beers, la sua totale adesione al
Plan Colombia, che oltretutto era stato un'idea di Bill
Clinton. Per questo è importante la formulazione di un
Concetto Strategico Nazionale, o in sua mancanza di un
piano di emergenza che si occupi di questo rischio.

FONTE: DIARIO VEA - Comprometido con Venezuela
(CARACAS).http://www.diariovea.com.

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