MO: ISRAELE, TRIBUNALE VIETA INGRESSO GIORNALISTA "RISCHIA DI ESSERE STRUMENTALIZZATA DA TERRORISTI".
(ANSA) - TEL AVIV, 25 AGO - Il tribunale per le questioni amministrative di Tel Aviv ha respinto oggi un appello presentato dalla giornalista britannica Ewa Jasiewicz, alla quale l' 11 agosto era stato negato il permesso di ingresso in Israele per via della sua passata attivita' politica in favore dei palestinesi. In queste due settimane Jasiewicz ha ingaggiato una tenace battaglia legale, giungendo fino alla Corte Suprema, affinche' le fosse consentito di entrare in Israele, dove vorrebbe realizzare una inchiesta sulla sinistra israeliana e sulla sua opinione circa la Barriera di separazione in Cisgiordania. Nel corso del dibattito il rappresentante dello Shin Bet (sicurezza interna) ha riferito che in passato Jasiewicz ha partecipato nei Territori ad attivita' dell' International Solidarity Movement (Ism) che hanno ostacolato le attivita' militari. Ha aggiunto che un anno fa la giornalista e' riuscita a entrare in Israele con documenti falsi. Il giudice Deborah Pilpel ha cosi' respinto l' appello della giornalista rilevando che ''non e' possibile stabilire che essa rappresenta un pericolo per Israele, ma non si puo neppure escludere che la sua ingenuita' e la sua passione politica siano sfruttate, magari a sua insaputa, da quanti cercano di organizzare attentati''. Jasiewicz ha subito annunciato che ricorrera' di nuovo alla Corte Suprema.
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