Il governo Cinese deve urgentemente fare riforme per i diritti umani, i diritti dei lavoratori e la libertà di stampa prima delle Olimpiadi del 2008, ha detto Human Rights Watch. Il prossimo 29 Agosto, alla cerimonia si chiusura dei giochi, la città di Atene consegnerà la bandiera olimpica alla città di Pechino. Secondo HRW, con il prestigio che la Cina riceve ospitando le Olimpiadi del 2008 arrivano anche le responsabilità, e i continui abusi nei confronti dei diritti umani non sono il modo giusto per accogliere il mondo a Pechino.
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Il governo Cinese deve urgentemente fare riforme per i diritti umani, i diritti dei lavoratori e la libertà di stampa prima delle Olimpiadi del 2008, ha detto Human Rights Watch (HRW). Il prossimo 29 Agosto, alla cerimonia di chiusura dei giochi, la città di Atene consegnerà la bandiera olimpica alla città di Pechino. Secondo HRW, con il prestigio che la Cina riceve ospitando le Olimpiadi del 2008 arrivano anche le responsabilità, e i continui abusi nei confronti dei diritti umani non sono il modo giusto per accogliere il mondo a Pechino.
HRW ha lanciato un sito per monitorare le censure, gli sfratti illegali, e gli abusi sul lavoro che si verificano nella corsa verso il 2008.
La Cina - continua HRW - dovrebbe fermare la censura sui media e su internet, permettere ai lavoratori Cinesi di riunirsi in sindacati indipendenti, e garantire protezioni per le persone sfrattate dalle loro case a Pechino per dar posto alle infrastrutture olimpiche. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) dovrebbe chiedere libertà di espressione, non solo per i giornalisti internazionali, ma anche per tutti i cittadini Cinesi prima, durante e dopo i giochi olimpici. Gli sponsor olimpici e i partner dovrebbero chiedere di rispettare gli standard dell'International Labor Organization (ILO).
Con i riflettori mediatici puntati sulle Olimpiadi 2008 ci sono maggiori opportunità per la Cina di migliorare la sua posizione nella comunità internazionale. Ma ciò non potrà avvenire se il governo non prende seriamente la questione dei diritti umani.
Decine di migliaia di giornalisti nazionali ed internazionali andranno a Pechino per le Olimpiadi del 2008. Incontreranno una censura di stato invasiva, la realtà di siti internet chiusi e arresti di editori, giornalisti e cyber attivisti. Molti sentiranno per la prima volta di numerosi utenti internet che rischiano l'arresto solo per l'invio via email di notizie censurate o per lo scambio di opinioni. Il nuovo sito olimpico di HRW sta raccogliendo post da utenti Cinesi e li sta traducendo in Inglese per mostrare ai lettori il tipo di informazione che i cittadini Cinesi cercano e che il governo cerca di vietare.
Un incidente avvenuto il 7 Agosto durante la finale dell'Asian Cup non è di buon auspicio per la libertà di stampa alle Olimpiadi. Durante uno scontro tra la polizia e le folle che protestavano per i risultati dell'incontro, diversi poliziotti hanno colpito con manganelli e dato calci a un fotografo dell'Associated Press, distruggendo la sua macchina fotografica, e spinto un fotografo dell'AFP. Entrambi i giornalisti stavano fotografando gli incidenti da dietro la linea di sicurezza e si erano identificati come membri della stampa.
Permettere ai giornalisti di fare il loro lavoro snza interferenze sarà un elemento centrale per il successo dei giochi di Pechino. Il CIO dovrebbe anche essere preparato per rispettare la sua Carta e assicurare piena copertura mediatica.
Le Olimpiadi stanno attirando investimenti internazionali e spingendo lo sviluppo economico. Le aziende che sponsorizzeranno le Olimpiadi traggono benefici dall'essere legati ad un evento così prestigioso. Ma in Cina, gli investimenti olimpici sono sporcati dalle restrizioni imposte dalle leggi Cinesi sui diritti dei lavoratori. Le leggi nazionali impediscono ai lavoratori di organizzarsi in sindacati indipendenti. Di conseguenza, non hanno la possibilità di chiedere miglioramenti quando le condizioni di lavoro sono inadeguate, i salari bassi e le misure di sicurezza assenti. Gli sponsor olimpici dovrebbero chiedere al governo Cinese di rispettare i diritti dei lavoratori e la libertà di associazione.
A Pechino, il rapido sviluppo urbano, alimentato dai preparativi per le Olimpiadi, sta implicando lo sfratto forzato di decine di migliaia di abitanti dalle loro case in violazione della legge Cinese e degli standard internazionali sul diritto all'abitazione. Gli sfattati hanno poche possibilità di fare ricorso alla giustizia. Molti stanno occupando le strade per protestare, ma incontrano la repressione della polizia. La leadership Cinese deve garantire che i diritti dei manifestanti pacifici siano rispettati.
Il mondo guarderà per vedere se la Cina è capace di aprirsi e permettere ai suoi cittadini di esercitare le libertà fondamentali. Altrimenti, i giochi potrebbero mostrare la repressione in Cina anziche' il progresso.
Risorse sulle Olimpiadi di Pechino: Olimpic Watch | Boycott Pekin 2008
Fonte originale: Human Rights Watch, traduzione di Fabio Quattrocchi
Fonte iconografica: Indiana University Students for a Free Tibet(IUSFT)
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