Testo dell'interrogazione parlamentare del deputato Ghiglia di AN che riprendendo le dichiarazioni del capo dipartimento analisi del SISDE sostiene che i centri sociali della zona di Torino siano centri di reclutamento per "terroristi di matrice anarco-insurrezionalista, marxista-leninista, islamica e internazionale"

Allegato B
Seduta n. 525 dell'11/10/2004
http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed525/bi00r.htm

INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:


GHIGLIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dagli organi di stampa, il capo dipartimento analisi Sisde, Alfredo Mantice, avrebbe affermato «Oggi in Italia esistono energie eversive molto organizzate e radicate, soprattutto nell'asse pedemontano tra Milano e Torino, sono presenti vecchi militanti del partito armato che stanno facendo campagna di reclutamento in alcuni centri sociali particolarmente effervescenti. Siamo molto preoccupati per la penetrazione di questi elementi nel mondo del lavoro (...)»;
secondo l'analista queste formazioni si «organizzano in vista di scadenze particolari per poi disperdersi» con il superamento
delle barriere ideologiche che hanno sempre separato il mondo anarchico da quello marxista-leninista;
secondo l'interrogante, il reclutamento terroristi non sarebbe solo di matrice anarco-insurrezionalista o marxista-leninista ma anche di matrice islamica ed internazionale;
più in particolare, nella zona di Torino (nella sola città sono presenti circa 15 centri sociali), i principali gruppi di anarco-insurrezionalisti sarebbero quelli di Askatasuna, Gabrio e Barocchio;
solo nel luglio scorso i centri sociali «Rosalia» e «El Paso» sarebbero stati passati al setaccio da parte dei carabinieri del Ros in un'operazione antiterrorismo;
più volte alcuni degli occupanti di stabili del comune si sono resi colpevoli di atti contrari alla legge;
malgrado le sollecitazioni alle istituzioni locali, da parte del ministero, di monitorare i gruppi anarco-insurrezionalisti non risulterebbe che il comune di Torino abbia ancora provveduto allo sgombero degli stabili di sua proprietà in cui alloggerebbero abusivamente esponenti di tali gruppi -:
se corrisponda al vero che, come si sostiene da anni attraverso ripetuti atti di sindacato ispettivo, alcuni centri sociali siano diventati luogo di reclutamento per terroristi di matrice anarco-insurrezionalista, marxista leninista, ma anche islamica ed internazionale;
quali urgenti provvedimenti si intendano adottare al fine di interrompere tale reclutamento;
quali siano i centri sociali, nella zona di Torino, particolarmente attivi nel reclutamento e nel compimento di atti di eversione;
se, ove ne sussistano i presupposti, si intenda provvedere straordinariamente allo sgombero dei centri sociali torinesi per motivi di sicurezza pubblica.
(4-11219)

www.camera.it

"effervescenti"??? Ma chi gli ha insegnato a parlare, a quest'uomo??

se tanto mi da tanto, tra qualche mese potremmo avere la visita di qualche buttafuori giaccablù dell'FBI, convenuto a Torino per "rogatoria". Magari con un comioncino per fregarsi l'hardware, cioè i panconi e i tavoli della sala mesa e i pentoloni della pastasciutta.
Da notare comunque che il fascismo vive e si rinnova.

secondo me faranno di tutto per arrivare alle olimpiadi del 2006 mostrando una torino pulita, borghese e senza centri sociali

Italia. Piemonte: Alleanza Nazionale vuole tagliare i fondi regionali al Gruppo Abele

"Si' alla cultura della vita, no ai finanziamenti delle politiche di riduzione del danno". E' la parola d'ordine con cui la Federazione torinese di Alleanza Nazionale ha mosso un durissimo attacco contro l'attivita' del Gruppo Abele in tema di tossicodipendenze, arrivando con il proprio presidente Agostino Ghiglia a chiedere alla Regione l'esclusione dell'organizzazione di don Luigi Ciotti dai fondi antidroga.
La Federazione provinciale ha annunciato anche "una mobilitazione di tutti i suoi eletti per contrastare la pericolosa diffusione delle politiche di riduzione del danno. Dalla Regione alle Circoscrizioni, passando per tutti i Comuni della Provincia dove siamo rappresentati -ha affermato il presidente provinciale di An, il deputato Agostino Ghiglia- An presentera' un ordine del giorno finalizzato a impegnare le amministrazioni locali a dare la precedenza a quei progetti che puntano alla prevenzione, al recupero e al reinserimento sociale dei soggetti 'dipendenti', anziche' dare spazio alle teorie dannose, quando non criminogene, della riduzione del danno".
Nel mirino di An ci sono le distribuzioni di siringhe, la somministrazione controllata di sostanze, per non dire la proposta "non a caso sponsorizzata da don Ciotti e accolta con favore da Chiamparino, dell'avvento in Italia delle famigerate 'injecting rooms' o 'narcosalas'. "Cio' che la politica della riduzione del danno offre -insiste Ghiglia- non e' una speranza di vita, ma la miglior morte possibile".
Sull'argomento, l'assessore regionale alla Sanita' Antonio D'Ambrosio, anch'egli di An, ha detto di avere "sostanzialmente la medesima posizione di Ghiglia, peraltro condivisa nella Casa delle Liberta'. Tuttavia il mio ruolo istituzionale mi assegna il dovere di portare la mia posizione alla valutazione della giunta e del presidente". In tema di finanziamenti, D'Ambrosio ha dichiarato anche di non essere a priori "per l' esclusione di nessuno: pero' i progetti vanno attentamente valutati, finanziando quelli piu' meritevoli e non privilegiando sempre gli stessi soggetti. E' una questione di democrazia e correttezza".
Intanto, comunque, varie sono b>le prese di posizione in difesa di don Ciotti e del Gruppo Abele, compresa quella di Francesco Rutelli. "Sostenere, come ha fatto Ghiglia, che uomini come Don Ciotti -e' stato il commento della presidente della Provincia di Torino Mercedes Bresso e dell' assessore alla Solidarieta' sociale Maria Pia Brunato- abbiano fatto della lotta alla droga un business e uno strumento di clientela e' una nota stonata rispetto alla realta', e' un vero e proprio insulto all'impegno e ai risultati ottenuti". Le due amministratrici provinciali, che hanno sottolineato gli esiti positivi della collaborazione col Gruppo Abele hanno definito 'sconcertanti' le dichiarazioni di Ghiglia e hanno espresso "la piu' convinta solidarieta' nei confronti di Don Ciotti e di tutti i suoi collaboratori". "Un'interferenza indebita". Cosi' il Gruppo Abele definisce l'iniziativa dell'on. Agostino Ghiglia. "La Regione ha chiuso il bando da tempo -spiega il vice presidente del Gruppo Abele, Leopoldo Grossi- avendo stabilito i criteri per la presentazione dei progetti, che devono essere giudicati da un'apposita commissione. La richiesta di An alla Regione appare dunque come un'interferenza indebita, quanto meno poco attenta al lavoro della commissione". Per quanto riguarda inoltre le valutazioni sul lavoro del Gruppo Abele, secondo Grossi, "una maggiore informazione sarebbe senz'altro utile. Invitiamo quindi chi da' questi giudizi a frequentare il Gruppo, a rendersi conto di cosa facciamo, a vedere il nostro lavoro con i giovani. Noi restiamo attestati sulla linea europea nella lotta alle tossicodipendenze, che e' quella dei quattro pilastri: la lotta al traffico, di cui don Ciotti e' tra i principali esponenti anche col proprio impegno personale, la cura, la prevenzione e infine la riduzione del danno. Questi sono i principi fissati a livello europeo affinche' i metodi di lotta alla tossicodipendenza siano piu' efficaci, anche se non risolutivi". E sul discusso tema delle 'narcosalas', Grossi spiega che quella attuale e' solo una fase di esame. "Se un Comune mette in piedi una commissione per valutarne l'efficacia, noi ci siamo dentro. Si tratta di capire se le esperienze europee siano utili o meno, e vedere se ci siano risultati tali da condurre all'avvio di una sperimentazione".

samuel.clarence.com

Qualcosa di destra…



Altro cavallo rampante della nuova destra è Agostino Ghiglia. Viene dalla militanza, all’ombra dell’attuale, potentissimo leader piemontese e viceministro a Roma Ugo Martinat, il quale, con Tatarella, e l’attuale presidente del gruppo parlamentare alla Camera, Ignazio La Russa, fu uno degli artefici della candidatura di Gianfranco Fini alla segreteria e da sempre è uomo di fiducia del leader nazionale. Torinese, da sempre residente nel quartiere Barriera di Milano, Ghiglia ha cominciato a fare politica nel 1978. Aveva appena 13 anni, stava nel Fronte della Gioventù. Quando compì 21 anni, Giorgio Almirante, lo cominciò a promuovere. Nel 1992 divenne segretario provinciale del Msi. Consigliere comunale nel ‘93 a Torino, all’opposizione del sindaco Valentino Castellani, e consigliere regionale nel ‘95, nel 2001 il capofila di quella che alcuni hanno definito la “destra nordica d’assalto” ha compiuto la sua scalata al Palazzo dei Palazzi con l’elezione alla Camera dei deputati. I suoi valori, tra l’altro, sono quelli coltivati nel passato di missino: «La difesa della Vita, la tutela della Famiglia, il diritto al Lavoro, l’identità nazionale, il diritto alla Sicurezza». Nel testo di presentazione del suo sito Internet ha voluto scriverli tutti con la maiuscola, per dimostrare che deve essere questo il punto di forza della vecchia e nuova generazione cresciuta all’ombra della Fiamma. E perché, come lui stesso ha sottolineato, «idee e progetti devono essere flessibili, ma i valori che li ispirano sono saldi, indiscutibili, resistono al flusso del tempo, al relativismo culturale, alle mode di pensiero, agli opportunismi, ai compromessi, alle logiche parlamentari, all’appiattimento moderato, alla globalizzazione, alla nevrosi consumistica, alle tentazioni nichiliste, al delirio fondamentalista».

Negli ultimi tempi, poi, Agostino Ghiglia, non senza con ciò sfidare un certo conformismo all’interno del partito, ha assunto posizioni nette e decise. Ha detto “qualcosa di destra”… Come quando si è complimentato con Jean Marie Le Pen per il notevolissimo risultato ottenuto alle presidenziali francesi. O come quando se l’è presa con chi, anche all’interno del centro destra, si dichiarava favorevole alla concessione della grazia ad Adriano Sofri, ricordando le tante vittime missine della violenza degli extraparlamentari di sinistra, di cui Sofri era leader riconosciuto.

Valori netti.

COMUNICATO STAMPA
Le dichiarazioni del deputato di AN Agostino Ghiglia secondo cui il Festival Internazionale di Cinema a tematica omosessuale di Torino altro non sarebbe che una rassegna “inquietante e volgare” sono l’ennesima dimostrazione del pregiudizio e dell’intolleranza della destra torinese nei confronti della cultura omosessuale. Già l’edizione dello scorso anno era stata segnata dalle affermazioni dell’allora candidato sindaco di Torino per il centrodestra Roberto Rosso, secondo cui i finanziamenti pubblici al Festival erano eccessivi, tanto che “l'apertura verso pochi si è ormai trasformata in una chiusura verso la maggioranza”.
Questa pervicacia ed insistenza della Casa delle “cosiddette” Libertà di Torino nell’attaccare una rassegna che è giunta ormai alla sua 17esima edizione e che anno dopo anno si conferma come una delle più rilevanti a livello italiano ed internazionale non può che destare grandi preoccupazioni sul pericolo che correrebbe l’autonomia della cultura se si desse retta a certi personaggi.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà agli organizzatori del Festival “Da Sodoma a Hollywood” che ogni anno purtroppo sono costretti a dover fronteggiare polemiche di così basso livello.
Invitiamo il Comune di Torino, la Provincia di Torino e la Regione Piemonte - attaccate da Ghiglia per i finanziamenti concessi al festival - a non farsi intimidire da queste dichiarazioni fasciste e intolleranti.
Invitiamo altresì il Ministro della Cultura Urbani - se davvero vuole dimostrare il proprio sostegno al Festival - a contribuire ad esso con un cospicuo finanziamento e respingendo così nei fatti le insinuazioni del deputato di AN secondo cui gli apprezzamenti alla rassegna giunti dal Ministero sarebbero stati frutto dell’errore di qualche sconosciuto funzionario ministeriale.

particolarmente odiosa questa presa di posizione contro don ciotti ed il gruppo abele, una delle poche realtà positive che ci siano a torino, uno che tutta la vita si è sbattutto per i più beboli, contro la mafia, facendo coltivare i campi sequestrati all'andrangheta.......

bisogna essere veramente carogne per prendersela con il gruppo abele

massimo disgusto

LAVORO: ART.18 - GHIGLIA, ASTENSIONE CONTRO REFERENDUM AMMAZZA IMPRESE

Torino, 13 giu. (Adnkronos)- Un invito ad astenersi dall'andare alle urne domenica e lunedi' prossimo in occasione del referendum sull'articolo 18 arriva dal parlamentare di Alleanza Nazionale Agostino Ghiglia che sollecita gli elettori ''a disertare le urne per impedire il raggiungimento del quorum. Le modifiche all'articolo 18 - sottolinea l'esponente di An - costituirebbero un vero e proprio omicidio nei confronti di piccole e medie imprese che costituiscono il nerbo dell'economia italiana''.

per andare oltre alle edificanti e frizzanti biografie del fascista di turno

oltre all'intima soddisfazione che i duri e puri del movimento devono aver provato nel sentirsi nel mirino di cotanti investigatori, nazionali e imperiali,

vorrei ricordare, mai ce ne fosse bisogno, ai compagni dei centri sociali di torino, e in particolare agli amici del barocchio, che le sortite parlamentari dei fasci sono avvisaglie inequivocabili di un blitz di pulizia etnica che sta per partire a scala nazionale ma con torino come laboratorio di eccellenza, in vista dell'appuntamento delle esecrabili olimpiadi 2006, avvenimento veloce ma non indolore, drammaticamente grottesco ma fortemente mediatico, e che ci cascherà sulla testa tra breve.

nella agenda del comune, affidato ad una sedicente sinistra tra le più liberiste e reazionarie del paese, vero comitato d'affari con forte presa sul mercato edilizio, Totino Pulita vuol dire anche Pulizia Etnica e non tanto verso gli immigrati extracomunitari, tanto utili alla sommersa economia mafiosa degli appalti olimpionici, quanto verso la stanca ma pur sempre diffusa presenza di elementi socialmente irrequieti e sommariamente organizzati attorno ai centri sociali e alle radio di movimento. Sono loro che con la loro ben nota creatività oltraggiosa potrebbero guastare la festa olimpica.

okkio alle alleanze trasversali, ai patti "orribili" tra destra e sinistra, sono in ballo decine di miliardi e tangenti correlate.

non aspettiamo che partano i gipponi e inizino le chiusure dei centri per, messe da parte le mene da opposte tifoserie, creare un coordinamento anti-repressione

se passa la legge Fini sulle droghe, le benamate forze dell'ordine avranno "solidi" motivi per perquisire, sgombrare e chiudere in "flagranza" di reato.

Qui sotto un editoriale di Ghiglia - sulle tematiche in questione - risalente all'inzio di quest'anno (23 febbraio 2004)

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CENTRI SOCIALI: BISOGNA SGOMBERARE

Negli ultimi mesi Torino è stato lo scenario di svariati e gravissimi episodi inscenati da squatter ed autonomi: aggressioni ripetute, aumento esponenziale delle occupazioni abusive , intollerabili prese di posizione a favore del terrorismo e contro i caduti di Nassirya, tanto per citarne alcuni. Il Ministro dell´Interno Pisanu ha individuato in questi personaggi elementi pericolosi per l´ordine pubblico e per la sicurezza nel nostro Paese. Mentre però le indagini in corso portano ad ipotizzare legami operativi tra gli anarco-insurrezionalisti e le nuove Brigate Rosse, è ancora tollerata la presenza nella nostra Città di numerosi centri sociali. Si sta dimostrando ciò che AN ha sempre sostenuto: i centri sociali non sono altro che un luogo di organizzazione e reclutamento di delinquenti e pericolosi terroristi politici. Basterebbe applicare la legge per evitare che la sicurezza pubblica sia ulteriormente messa in pericolo. Il Sindaco disponga lo sgombero immediato (l´occupazione abusiva è in reato) dei gruppi insurrezionalisti che proprio nelle strutture comunali hanno collocato le loro basi logistiche.

On. Agostino Ghiglia

www.autistici.org/kraken

zio fa...

ghiglia l'infame ci veniva a bastonare al liceo, lui e tutta la prima linea del fronte della gioventu'. pero' due ceffoni un paio di volte se li e' presi, vero ago? lo so che sei li' che leggi piezzemme'. di un po' ma non ti prudono le mani con tutti sti doppiopetti che ti fanno indossare? ah il sano e buon tirapugni, la 131 blu piena di bastoni... quanta nostalgia tu e tutti i tuoi bocchinari. una curiosita' li soddisfavi tutti?

vabbe' quello che mi spinge a postare un commento e' il fatto che vorrei che tutti noi pedempontani riflettessimo sul post di sgarabombo.

l'ultima volta che c'e' stato qualcosa di incredibile a turin e' stata la manifestazione per sole e baleno.

mica che ci dobbiamo suicidare tutti per sollevare la citta', dico io.

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FATTI TERRORISTA!
Le iscrizioni all'Associazione Anonima MItra sono aperte per tutta la stagione autunno inverno nelle peggiori case occupate di Torino.
Anche tu puoi avere la Patente del Terrore, dovrai solo lasciare il tuo nome di battaglia, se vuoi saperne di piu' vieni sul nostro sito.

http://www.inventati.org/fenix/