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[G5 a Firenze] un po' di notizie
by mj Friday, Oct. 15, 2004 at 12:27 PM mail:

-


FIRENZE: PREFETTO, NON PREOCCUPATO PER CORTEI PROTESTA G5

Firenze, 13 ott. - (Adnkronos) - Si dichiara ''tranquillo'' sullo svolgimento delle manifestazioni di protesta, dicendo di contare sulla ''correttezza dei partecipanti'' il prefetto di Firenze, Gian Valerio Lombardi, in merito alle iniziative annunciate dagli antagonisti per contestare il vertice che vedra' riuniti a Firenze i cinque ministri dell'interno di Italia, Spagna, Inghilterra, Francia e Germania, il 17 e il 18 ottobre prossimi.
''Le forze dell'ordine - ha spiegato Lombardi - hanno messo a punto un piano per garantire il sereno svolgimento del vertice e assicurare il diritto di manifestare''. Il corteo di protesta si svolgera' sabato pomeriggio, quindi alla vigilia del G5, con partenza alle 16,30 da piazza San Marco. Il prefetto dice comunque di essere ''fiducioso nella correttezza dei manifestanti, che in analoghe circostanze a Firenze hanno dimostrato senso di responsabilita', come in occasione del Social forum europeo'' del novembre 2002. (segue)
(Fas/Zn/Adnkronos)

***

http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=fsel&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=38450

13.10.2004
Migranti, a Firenze vertice a cinque dei ministri europei. Con corteo di protesta
di red

Mentre a Londra il popolo degli "altrimondialisti" discuterà dei mali del mondo, Firenze domenica 17 ottobre e lunedì 18 ospiterà il vertice del G5 tra i ministri dell’Interno di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Tema portante sarà l’immigrazione. Come affrontare l’ondata di arrivi di questi mesi e soprattutto come intervenire sul versante accoglienza.

Due giorni di incontri informali che arrivano proprio quando l’Italia ha ormai definitivamente svuotato il centro di prima accoglienza di Lampedusa, trasferendo tutti gli stranieri sbarcati sulle nostre coste in Libia (dopo l’accordo con il leader Gheddafi).

Londra proporrà negli stessi giorni il diritto di residenza: no alle espulsioni di massa, riaffermazione del diritto d’asilo. Cosa invece, proporrà il G5 sulle stesse questioni non è ancora dato sapersi. Di certo la politica adottata dal governo Berlusconi in materia di immigrazione si distanzia enormemente dai temi solidali del popolo del Forum. La Bossi-Fini ha già avuto numerosi richiami dagli osservatori internazionali, oltre a due elementi di incostituzionalità sollevati dalla Consulta (proprio sulla materia che regola le espulsioni coatte e sul riconoscimento del diritto d’asilo, per nulla tutelato nel corpo della legge).

Lontano dagli slogan della manifestazione conclusiva del forum di Londra, il G5 verrà contestato lo stesso. Gruppi di autonomi e della sinistra antagonista hanno organizzato per domenica pomeriggio un corteo con partenza da piazza San Marco (il percorso è da definire) ed un' assemblea nazionale del Movimento antirazzista domenica. Organizzatori della manifestazione, il movimento antagonista toscano e il movimento di lotta per la casa di Firenze. Hanno aderito anche la confederazione dei Cobas, il Comitato italiano immigrati e l' associazione 3 febbraio.

«Chiederemo che siano eliminati in tutta Europa i centri di detenzione temporanea finalizzati all' espulsione, che sia riconosciuto il diritto d' asilo ai migranti provenienti da paesi in guerra, e che sia esteso il diritto di soggiorno», hanno affermato i promotori delle manifestazioni in una conferenza stampa.

***

http://www.interno.it/salastampa/discorsi/pages/d_000000288.htm

Testo integrale del rapporto sullo stato della sicurezza in italia - il ministro pisanu dixit

***

http://www.liberazione.it/giornale/040817/LB12D6C0.asp

Pisanu scopre i cimiteri marini. Calderoli: «Ci vuole la forza». Buttiglione «molto interessato» ai Cpt in Africa
Migranti, «mille caduti in mare»
Il "mare nostrum" avrebbe ingoiato 1.167 migranti negli ultimi anni, tanti (pochi) ne ha contati il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, per sostenere la sua richiesta d'aiuto al resto d'Europa. Numeri in difetto, ovviamente, ma che il Viminale ha presentato il giorno di Ferragosto per esprimere «gravi preoccupazioni» per il futuro, nonostante l'esodo via mare - a detta dello stesso Pisanu - rappresenti «soltanto il 10% dell'immigrazione nel nostro Paese» ed oltretutto è «in diminuzione». Secondo i dati forniti dal Viminale infatti, il numero di immigrati irregolari sbarcati sulle coste italiane è diminuito nell'ultimo anno - dal luglio 2003 al giugno 2004 - del 48,2%.

Pisanu, che nei giorni scorsi ha lanciato un appello all'Ue perché si faccia carico fino in fondo dell'immigrazione, ha annunciato «proposte precise e fattibili» che presenterà al G5 di Firenze - l'incontro tra ministri dell'Interno di Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna a metà ottobre - e che «al momento debito giungeranno nelle sedi istituzionali dell'Unione europea». Pisanu si è detto certo di un riscontro alle sue proposte, confortato proprio ieri dal neo commissario per la Giustizia e gli affari interni, Rocco Buttiglione che annunciato l'esportazione delle galere temporanee, i famigerati Cpt, in Africa.

«Gli sforzi del nostro Paese e le ingenti risorse umane e finanziarie che impegniamo - ha aggiunto Pisanu - da soli non bastano. E tanto meno basteranno in futuro, con l'accentuarsi dei grandi squilibri economici».

Peccato che gli sforzi di Pisanu non siano piaciuti alla Corte dei conti. A distanza di quasi due anni dall'entrata in vigore della Bossi-Fini è critico il giudizio della Corte, nella sua relazione annuale al Parlamento, sullo stato di attuazione della legge. In particolare «non è stato emanato il regolamento che deve definire le modalità di funzionamento dello sportello unico per l'immigrazione», le cui funzioni «sono attualmente espletate dai cosiddetti sportelli polifunzionali» per la regolarizzazione dei lavoratori stranieri. Non solo: «è trascorso il termine per l'emanazione del "regolamento asilo"», che prevede, tra l'altro, l'istituzione dei servizi di accoglienza e del Servizio centrale di informazione. «Carente» pure «la programmazione dell'impiego delle risorse assegnate al Fondo politiche migratorie, destinate al sostegno all'immigrazione regolare». La Corte inoltre non ha avuto notizia «delle iniziative finanziate in programmi annuali e pluriennali, cosicché gli interventi risultano spesso tra di loro non coordinati e privi dell'indicazione delle misure di integrazione sociale che si intende realizzare». Inadempienze che hanno i loro costi, milioni di euro in stanziamenti arrivati al Viminale, per l'attuazione della Bossi-Fini su richiesta dello stesso Pisanu. Che fine hanno fatto?

La "governance" della migrazione paradossalmente fa acqua anche per la Lega. «A fronte di un apparente calo degli sbarchi si tiene nascosto il numero dei ritrovamenti, che invece è in aumento» ha precisato ieri il ministro per le Riforme, Roberto Calderoli. Per l'esponente della Lega la ricetta infatti è una sola: «Chiusura delle frontiere a chiunque non sia legittimato ad entrare nel paese; utilizzo della forza contro chi cerca comunque, con la forza, di entrare illegalmente nel territorio italiano; leggi ad hoc per contrastare il terrorismo islamico come quella varata dalla Gran Bretagna che consente l'arresto e la detenzione preventiva di chiunque sia anche solo sospettato di terrorismo islamico. E non faccio altro che chiedere l'applicazione della legge». Calderoli sogna unità navali di attacco alle imbarcazioni cariche di uomini, donne e bambini, come quella che ieri è arrivata Lampedusa. Centocinquantadue persone stremate, affamate, in fuga dagli orrori delle persecuzione e della guerra, tra le quali dodici donne e altrettanti bambini. Calderoli li avrebbe affogati? Peccato che l'uso della forza, evocato anche ieri dal ministro leghista, è in contrasto con tutte le Convenzioni umanitarie internazionali. Non a caso - come ha ricordato ieri il deputato Verde, Paolo Cento - la Bossi Fini è stata dichiarata illegittima in più punti, compreso il decreto a cui si richiama il ministro Calderoli.

Sabrina Deligia


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