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Ancora sul FSE di Londra
by Piero Bernocchi Confederazione Cobas Saturday, Oct. 23, 2004 at 4:13 PM mail:  

ancora sul FSE di Londra


"A scanso equivoci. Ieri è stato inviata, impropriamente, a Indymedia
una lettera firmata dagli esponenti delle varie aree e organizzazioni
italiane che più hanno lavorato per il FSE di Londra, e che era indirizzata in
realtà alla lista europea del FSE. In essa si prendevano le distanze, seppur - proprio a causa della destinazione - nel linguaggio "diplomatico" delle relazioni internazionali, dal comportamento del Comitato
organizzatore britannico non solo a proposito delle giornate conclusive del Forum e si segnalava a tutte le strutture europee il ruolo svolto da buona parte della delegazione italiana per evitare che la situazione
degenerasse ulteriormente. Poichè tra i firmatari, al di là del testo prodotto, ci sono forti divergenze sui termini della critica al Comitato britannico (e a chi ha non lo ha conttrastato adeguatamente) che hanno impedito ad esempio che altri firmassero il comunicato Cobas di netta condanna del Comitato
stesso; e poichè il linguaggio generico su alcuni punti importanti del comunicato comune potrebbe essere mal interpretato come una attenuazione delle nostre critiche,approfitto dell'ospitalità di Indymedia (alla quale rinnovo la nostra totale solidarietà per le campagne repressive che puntualmente la aggrediscono) non solo per ribadire tale nostra inequivocabile condanna, ma anche per precisare alcuni punti importanti del percorso del FSE di Londra.
1) Gli "spazi autonomi" a Londra non ci sarebbero mai stati se fosse dipeso dal Comitato britannico (e in primo luogo dal Socialist Workers Party, da Socialist Action - il gruppo del sindaco di Londra Ken Livingstone-, dai sindacati britannici coinvolti e dalla CND di Kate Hudson) e si sarebbe arrivati allo scontro frontale tra tali organizzazioni e aree e gli "orizzontali".
2) Fin dall'inizio del processo i Cobas hanno lavorato insieme agli "orizzontali" britannici e alle loro strutture di base per difendere il loro diritto ad essere protagonisti, insieme agli altri /e, nel FSE di Londra; e si sono battuti in tutte le riunioni europee perchè le loro posizioni fossero rispettate e incluse nel lavoro comune.
3) Verificato ripetutamente che buona parte delle decisioni prese in sede europea venivano poi, in patria, annullate o distorte dal Comitato britannico e che ogni apertura in sede europea era poi di fatto offuscata
da una gestione UK autoritaria ed escludente al limite del banditismo, come Cobas abbiamo appoggiato (sopratutto nell'assemblea preparatoria di Berlino) la richiesta che veniva da tutte le aree "orizzontali"
britanniche (Forum locali, strutture "grass root", Indymedia, wombles ecc..) di garantire a tali aree spazi autonomi, pagati dal FSE e inclusi nel programma ufficiale. E, aiutati da altre componenti della delegazione
italiana e da altre delegazioni europee, sottoscrivevamo e facevamo approvare la mozione, presentata da Xavier, principale referente londinese di Indymedia, che sanciva la creazione di tali spazi. Infine, al lavoro
in tali spazi i Cobas hanno partecipato nei tre giorni del FSE.
4) La lotta contro l'andazzo "escludente" è stata condotta davvero con decisione solo da alcune forze o aree italiane ed è stata spesso resa più difficile dall'appoggio sostanziale (o la tacita "complicità") che sopratutto l'SWP (e, diciamolo, il progetto di RESPECT, che li vede protagonisti) ma anche i sindacati coinvolti hanno ottenuto da influenti forze italiane ed europee presenti nel FSE, che spesso non prendevano posizione in un "ponziopilatismo" che in varie occasioni ci ha costretto a condurre la battaglia davvero in pochi, fino all'"incidente diplomatico" della lettera interna (firmata dal sottoscritto, da Benzi, Mecozzi e Russo), altissimamente critica verso l'andazzo dei britannici, che, circolata "urbi et orbi", ha fatto credere al Comitato UK che volessimo abbandonare come italiani l'intero Forum e li ha ricondotti, per un po', a
più miti consigli.
5) Se fosse stato per i britannici la protesta di wombles/"orizzontali" di sabato pomeriggio avrebbe dovuto fronteggiare la polizia e le guardie private e si sarebbe risolta in scontri catastofici davanti all'Alexandra
Palace. Insieme ad altre delegazioni, ci siamo opposti sia alla venuta di Livingstone sia ad ogni tipo di intervento della polizia e dei guardiani privati, abbiamo imposto che alla protesta venisse data piena
legittimità e come Cobas abbiamo discusso di tutto ciò con gli "orizzontali"/wombles che erano di fronte all'Alexandra Palace. Il Comitato UK, dopo che purtroppo la polizia aveva caricato il corteo esterno che i"protestanti" avevano fatto tornando in città dopo la contestazione interna, non solo non voleva intervenire, esprimendo un sostanziale "ben gli stà" ma si inventava un'aggressione - udite, udite - "razzista"ad un "vigilante" nero di stazza enorme che aveva cercato di fermare da solo i "protestanti" ed era stato
messo da parte con qualche spintone. Per cui abbiamo ascoltato l'incredibile: gli stessi che in plenaria avevano approvato qualsiasi "uso della forza" anti-Usa nel mondo, compreso quella dei taglia-gole e
degli sventra- alberghi, in UK ritevano "violenza intollerabile" l'interruzione di un'assemblea, lo spintone ad un "cristo" da 150 kg circa e addirittura il supposto furto di un telefobnino allo stesso "cristone". Insomma, i
"british as usual" che bombardano allegramente nel mondo, che cancellano Dresda con bombe incendiarie ad effetto Hiroshima ma guai a trattare male i passerotti (che comunque è bene trattar bene).
6) La contestazione al rappresentante di uno dei partiti "comunisti" iracheni e di uno dei sindacati in odore di collaborazionismo, durante la plenaria sull'Iraq, è stata pienamente comprensibile. Ci eravamo opposti, in sede di definizione del programma, a tale intervento, sostenuto invece a spada tratta dai sindacati britamnici. Ma non potendo porre veti alle proposte di un'altra delegazione, avevamo sperato nel ruolo positivo di Fabio Alberti, dagli italiani/ei proposto per la plenaria. Ma ci sembra piuttosto normale che questo non potesse bastare.
7) Il corteo di domenica è stato gestito banditescamente. In testa c'era tutto il servizio d'ordine e l'apparato del SWP e delle altre organizzazioni "complici". Il segretario generale del SWP Alex Callinicos (quella che ha parlato di "black bloc all'assalto del Forum") ha invitato me e Sophie Zafari della delegazione francese a stare al centro dello striscione iniziale (fatto che qualcuno su Indymedia mi ha anche rimproverato come segno di "collusione") ma eravamo circondati ai lati e dietro dai british del Comitato e del SWP, e Callinicos mi ha minacciato ripetutamente quando una esponente del Manchester Social Forum si è messa accanto a me in "rappresentanza " degli spazi autonomi e quando ho dato in escandescenze, visto che la testa del corteo veniva bloccata per permettere il passaggio di un migliaio del SWP (travestiti da "Stop the war coalition"), che hanno costituito per almeno un km la vera testa del corteo
(fin quando le mie urla e qualche altra protesta degli "europei" hanno convinto Callinicos a far ritirare il gruppo). Arrivata la notizia degli arresti, ci siamo sgolati per far intervenire i british che se ne sono
strafregati e la trattativa con la polizia l'abbiamo dovuta fare come italiani, insieme ai parlamentari accorsi.
E arrivati davanti al palco, abbiamo assistito ad una sequenza di atti banditeschi: non solo il palco
era stato "requisito" dal Comitato UK, non solo è stato impedito a me e agli altri italiani di montare sul palco per dare la notizia dell'accaduto; ma contemporaneamente è iniziato un comizio con una quindicina di
interventi tutti british, dopo che per giorni ci era stato garantito che il corteo si sarebbe chiuso solo con il concerto, preceduto da un breve messaggio di saluto e di "congratulazioni" reciproche.
Gli orizzontali/wombles hanno chiesto ripetutamente che venisse detto qualcosa dal palco sugli arresti e Xavier, persona ultrapacifica, si è offerto di farlo ma è stato letteralmente consegnato alla polizia da quelli/e del servizio d'ordine dopo che gli spintonamenti wombles (peraltro così poco "violenti" da consentire ad una decina di "canacci" SWP, loro sì esperti nell'"uso della forza", di reggere la pressione di un centinaio di
persone) non avevano sortito alcun effetto. Dunque, chi sono i veri "violenti"?
E chi i veri "violentati/e"?
8) Comunque, anche al di là di tutti questi gravi episodi, la discussione a Londra ha evidenziato come oramai sia diffusa la critica a questo modello di Forum, oramai insufficiente a rappresentare ed organizzare le reti
europee anti-liberiste e anti-guerra nonchè il conflitto conseguente all'altezza delle necessità. E a Parigi, il 18-19 dicembre, nell'Assemblea europea "straordinaria", convocata per dare vita ad una radicale modifica
del modello stesso, verificheremo se c'è davvero, oltre alla volontà di cambiare sul serio, anche quella di garantire sempre e dovunque la massima inclusione e di evitare che episodi come quelli di Londra abbiamoa
ripetersi mai più.

Piero Bernocchi Confederazione Cobas

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se c'è qualcosa di patetico... * Sunday, Oct. 24, 2004 at 11:36 AM
patetico hzt Sunday, Oct. 24, 2004 at 8:21 AM
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