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Università degli Studi della Calabria lezioni in piazza
by mariaf Tuesday, Oct. 26, 2004 at 9:04 PM mail:  

Protesta contro il DDL Moratti, oggi lezioni in piazza a Cosenza.


Oggi, nella centrale piazza 11 settembre a Cosenza, si poteva assistere ad alcune lezioni dell’Università degli Studi della Calabria, ennesimo segno di dissenso al DDL Moratti. Questo benedetto decreto non va proprio giù agli studenti dell’Uni.Cal. riunitisi in un Comitato studentesco. Abbiamo parlato questo pomeriggio con alcuni di loro. Questi ci hanno spiegato come il comitato medesimo riunisca, al proprio interno diverse realtà accomunate dal dissenso verso il decreto in questione. Notizia freschissima, da oggi è stata concessa al comitato l’aula 41 della zona polifunzionale adibita a centro informativo. Le riunioni sono giornaliere e vedono il costante impegno di molti studenti universitari ma attualmente si registra anche un interesse e l’attivismo da parte di molte scuole superiori, in particolare il liceo scientifico “Pitagora” di Rende (Cosenza).
I ragazzi del comitato, a proposito delle lezioni in piazza, affermano di aver riscontrato le simpatie, talvolta anche la partecipazione, di molti cittadini in particolare si mostrano sensibili le persone mature, molti dicono “dovete occupare tutto, fate ogni giorno lezioni in piazza” mentre alcuni giovani sembrano essere, stranamente, più distratti a riguardo delle problematiche che illustra loro il comitato. In linea generale si assiste, tuttavia, ad una maggiore partecipazione studentesca, effettivamente sono molti i ragazzi le ragazze, seduti sulle scalinate di palazzo degli uffici (fra l’altro sede storica del movimento cosentino) che prendono appunti, ascoltano e seguono i docenti di sociologia, informatica ed inglese. Recandoci questa mattina al campus di Arcavacata, avevamo notato i numerosi cartelli e striscioni di protesta verso il decreto, molti studenti che andavano venivano indaffarati nei preparativi delle varie manifestazioni in programma. Un clima così non si vedeva davvero da tanto tempo all’Università della Calabria, segno questo di una matura consapevolezza degli eventi che funestano il futuro della ricerca e della cultura in Italia.
In seguito alla piacevole chiacchierata con i giovani del comitato che gridano “svegliamoci! La riforma Moratti fa male al tuo futuro” abbiamo parlato con il prof. Osvaldo Pieroni, Discipline Economiche e Sociali. Questi ci ha illustrato la valenza di questa iniziativa, che accanto alla precedente che ha visto svolgere sedute di laurea a mezzanotte, si colloca come momento di rottura rispetto alle tradizionali forme di manifestazione del dissenso. Il prof. Pieroni ha spiegato come il portare le aule in piazza significa dare valenza e visibilità ad una protesta già da tempo avviata, effettivamente l’Università della Calabria già dallo scorso mese di Marzo si era mobilitata contro il DDL Moratti. Le lezioni in piazza sottolineano anche quanto ci sia di lavoro non retribuito svolto dai ricercatori e dai docenti, effettivamente la loro protesa ha posto gravi disagi al sistema didattico dell’università. Questa nuova forma di protesa intende anche coinvolgere le forze politiche ed istituzionali, si vuole effettivamente far prendere coscienza ai medesimi soggetti, delle valenze negative che il DDL in questione contiene. L’Università è in pericolo poiché si sta tentando di delegittimare lo status della università pubblica. Si elimina la figura del ricercatore, si creano fasce di professori. le università possono valutare periodicamente l’operato dei docenti, secondo propri criteri di valutazione, questo implica la possibilità di controllo politico ed ideologico da parte delle medesime. Il finanziamento delle aziende private significa possibile controllo delle aziende sulla ricerca, infatti sostiene il prof. Saranno le aziende a decidere chi entra come professore e su quali obiettivi puntare la ricerca? L’abolizione fra tempo pieno definito significa cancellare il rapporto esclusivo fra i docenti e le università ed un loro conseguente porgessimo ed irreversibile disimpegno, con chiare implicazioni negative sulla didattica. Il DDL Moratti, nella realtà meridionale, porterà conseguenze ancora più nefaste. Il mercato è debole non vi sono grandi aziende capaci di sostenere adeguatamente la ricerca. La creatività, una delle maggiori ricchezze di terre come la Calabria sarà, con questo decreto, fortemente minacciata. Si tratta allora, di protestare non contro un semplice decreto ma si tratta di salvaguardare la ricerca la cultura la creatività.
Una protesta allora che non riguarda esclusivamente i ricercatori, i professori gli studenti di una o delle università italiane, ma si tratta di salvaguardare un intera società che si rispecchia nelle sue forme di trasmissione e sviluppo dei saperi. In un paese dove la ricerca ha le ali strappate o indissolubilmente legate ad interessi aziendali le vie di uscite diventano due, a nostro parere, chiudersi in un eremo disimpegnandosi completamente, nella attesa di una palingenesi esterna non dipendente dalle nostre azioni, ma finiremo nel circolo degli ignavi e quelli sono già tanti e non c’è alcuna necessità di ingrossare le fila, oppure fuggire all’estero, abbandonare la propria città, il proprio paese ma lasciare qui il nostro cuore e la nostra anima, ovvero abbandonare quello che ci ha spinto a passare anni, anni e ancora anni, sui libri convinti che quello che stavamo facendo sarebbe stato utile per la nostra vita che è qui e non altrove, il resto, l’emigrazione, diventa solo prostituzione ai fini della sopravvivenza.
“Noi vogliamo restare nella nostra terra a studiare le piante dei boschi silani, la fauna marina del tirreno, la costellazione che si osserva dal castello svevo di Cosenza, la storia dell’Accademia Cosentina, le vicende della filosofia della natura nata proprio a Cosenza con Telesio, i reperti archeologici di Locri. Vogliamo restare qui con tutta la dignità e il rispetto che ci meritiamo, perché abbiamo studiato, studiamo e non poco. Non è giusto che un Decreto ci impedisca di lavorare per la nostra terra e per noi stessi.” Queste le parole di una giovane studentessa dell’Uni.Cal. con le quali ci pare giusto concludere questo nostro intervento.
In ultimo gli appuntamenti attualmente previsti:
Mercoledì 27 ottobre
- ore 10.00 corteo lungo il ponte “P. Bucci” Università degli Studi della
Calabria,
- ore 22 anfiteatro Bar mensa Uni.Cal. “suoniamole alla Moratti” musica all night con all’interno stand gastronomico
Venerdì 29 ottobre
- ore 15.00 aula Magna Uni.Cal. confronto/dibattito coi deputati e senatori calabresi sul DDL Moratti.

Ringraziamo i ragazzi del comitato studentesco, il prof. Osvaldo Pieroni, la giovane studentessa dai grandi occhi neri.

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