:::::::::::::::::::::::::::::::::: Da San Petronio a San Precario a Bologna sabato 30 ore 19 in piazza Ravegnana un cocktailblock per battezzare l'apertura dei punti San Precario DEVOTE/I DI SAN PRECARIO ACCORRETE!!! ::::::::::::::::::::::::::::::::
INAUGURAZIONE I PUNTI SAN PRECARIO Stiamo per aprire i Punti San Precario a Bologna. Così come altri lo stanno facendo a Milano, Roma, Venezia, Trento, Monza, Trieste, Padova, Bari. I Punti San Precario saranno luoghi dedicati a quel santo patrono di tutti i lavoratori flessibili-atipici-precari-cognitari e la cui ricorrenza cade nella data precaria del 29 febbraio. I Punti San Precario nascono dalla rete Precog (precari + cognitari), un insieme di progetti, realtà autogestite ed individualità di varie città italiane che ha organizzato e preso parte all‚Euromayday svoltasi a Milano il 1° maggio di quest‚anno: una giornata di lotta e di festa che ha visto la partecipazione di 100.000 lavoratori precari/cognitari.
I Punti San Precario si occuperanno di cose diverse a seconda dei problemi specifici di ogni territorio. Nel caso di Bologna, assistiamo da ormai molti anni ad un proliferare di lavoro cognitivo e creativo che si sviluppa soprattutto nei settori della cultura e della comunicazione. Questo tessuto produttivo ˆ fatto di singolarità, associazioni, cooperative, circoli, spazi autogestiti - caratterizza Bologna, ne fomenta lo sviluppo, ne amplifica l‚attrattività territoriale, lo rende laboratorio d‚innovazione dei linguaggi. Eppure, questo moltiplicarsi di saperi e desideri va a scontrarsi con una situazione di precarietà crescente. Non ci sono più garanzie sul piano previdenziale e sanitario. Chi vuole un figlio, non se lo può permettere. Dal punto di vista meramente reddituale, stiamo tutti diventando working poors: lavoriamo molto ma non guadagniamo a sufficienza per vivere. Allora, la cosa più importante è rompere l‚isolamento in cui la ricerca del reddito tende a cacciarci. Creare spazi di relazione, di scambio di conoscenze. Ricercare forme di lotta, ma allo stesso tempo nuovi modelli di socialità e relazione tra gli individui perché il piano sociale ed economico non è più scindibile da quello della vita in generale.Riconoscere che lavorare ad orari strani e fare cose molto diverse tra loro permette di sperimentarsi secondo la nostra creatività e di valorizzare attraverso percorsi lavorativi non canonici i nostri desideri e le nostre capacità e che questa è una ricchezza individuale e collettiva che sta a noi mettere a valore. Sempre nello specifico di Bologna, sarebbe possibile aprire una vertenza sociale che richieda un investimento delle risorse pubbliche in servizi in comune. Ovvero che tutti, a rotazione, possano accedere a servizi come: libero accesso agli spazi pubblici (sale comunali, teatri convenzionati, ecc.), libero accesso ad uffici e computer, servizi gratuiti ed in comune di promozione ed ufficio stampa, servizi gratuiti di tutoraggio fiscale, possibilità di autocertificare la formazione, accesso al credito per chi non ha garanzie patrimoniali. Dare, insomma, una possibilità d‚avvio per tutti i lavoratori cognitivi e creativi e per tutti coloro che ancora devono entrare nel mondo del lavoro. I Punti San Precario apriranno a novembre ad opera dei nodi bolognesi della rete precog (PopLab, Sexyshock, Rete per il Reddito) e di altri spazi cittadini. Noi della rete Precog vogliamo inaugurare lotte per trasformare la società,per realizzare i nostri desideri, per aumentare la qualità della vita il che significa, soprattutto, moltiplicare l‚aggregazione, la ludicità, la sensualità, i modi diversi di vivere assieme.
Le Precog e i precog di Bologna
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