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4 NOVEMBRE, LUTTO NAZIONALE
by syd Thursday, Nov. 04, 2004 at 1:21 PM mail:  

La "Festa" del 4 Novembre, data che dovrebbe essere considerata un Lutto Nazionale ed essere "usata" per ragionare sugli orrori della Guerra e sulle sue dinamiche

 

4 NOVEMBRE, LUTTO NAZIONALE

di Odorici "Oddo" Marco *

Ed eccoci ad un nuovo 4 Novembre, l’ennesimo. Santificato all’altare della "Vittoria", questo triste giorno viene ricordato in tutta Italia come Festa delle Forze Armate, come giorno della fine della 1° Guerra Mondiale che ci vide vittoriosi. A Trieste avremo anche il Capo dello Stato che celebrerà un 4 Novembre particolare: il 50° del ritorno della città Giuliana all’Italia.

Tutti si dimenticano però che in guerra se c’è chi gioisce c’è anche chi piange; all’Italia la "vittoria" costò qualcosa come 650mila morti e un milione tra mutilati e feriti. In Italia chi morì in quella guerra furono soprattutto i figli del Popolo. Con la guerra i territori di Trieste e Trento furono ripresi, anche se un trattato li aveva già concessi. Nessuno ricorda nemmeno che con tanti Italiani che esultavano per il ritorno di Trieste all’Italia ci furono anche diversi abitanti di quella città che furono costretti a non essere più considerati Austroungarici.

Per una Patria ritrovata una Patria che si è persa. Chi ha ragione? Ha ragione chi chiede pace, dignità e diritto alla vita nella diversità di etnia, razza e religione, almeno il buon senso dice ciò. E anche a scapito di interessi vari.

Ma non lo pensano così i Capi di Stato, gli industriali e i trafficanti di armi. Non lo pensavano nel 1915 non lo pensano ora. L’unica differenza è che all’inizio del ventesimo secolo si mascherava tutto con l’eroismo mentre ora, pur provandoci ancora, non ci si riesce perchè il cinismo dell’interesse economico è talmente grande che solo chi è cieco non può vedere! La realtà è sempre quella: in una guerra chi soffre è la popolazione, la gente normale non certo i ricchi, i Governanti, gli industriali. Con una sostanziale differenza prima si soffriva per la perdita dei figli al fronte ora invece si soffre e si muore perché il fronte è ogni città, in ogni Quartiere! La guerra in Iraq e lì a dimostrarlo.

Anche questo anno, come l’anno scorso, scelgo pubblicamente di NON PARTECIPARE a nessuna celebrazione della "Festa" del 4 Novembre, data che dovrebbe essere considerata un Lutto Nazionale ed essere "usata" per ragionare sugli orrori della Guerra e sulle sue dinamiche. Scelgo di essere contro e di stare dalla parte di chi manifesterà contro tutte le guerre e ne denuncia l’ipocrisia.

Ad un anno di distanza nulla è cambiato, anzi se si può è tutto peggiorato; la guerra in Iraq si sta dimostrando un pantano "Vietnamita" dove gli unici sconfitti certi, oltre alla popolazione civile sono gli Americani che passando da uno scandalo all’altro si dimostrano incapaci di prendere possesso di quella Nazione. Ad un anno di distanza si diventa sempre più consapevoli che il terrorismo di cui ci parlano non è l’unico terrorismo esistente; c’è quello mediatico dove i cattivi sono solo arabi ed i buoni sono solo i "democratici occidentali"; c’è il terrorismo di Stato come quello di Israele che dice che è cosa buona e giusta distruggere le case dei Palestinesi e le loro uniche coltivazioni di Olivo per fare passare un muro al cui cospetto il Muro di Berlino impallidisce e pare veramente poca cosa. Così come al contrario in mezzo ai terroristi Iracheni si scopre che esiste anche una Resistenza che combatte per la libertà del proprio popolo chiedendone l’autodeterminazione e la fine dell’occupazione.

Di fronte a questa situazione credo che l’unica strada percorribile per vivere un 4 Novembre pieno di significato sia stare dalla parte di chi denuncia l’ipocrisia della guerra, chi chiede la fine dell’intervento militare in Iraq. Sottolineo infine, in positivo, la finezza del Comune di ricordare la fine della Grande Guerra citando i morti che ne sono derivati. Ma questo, a mio avviso, non può bastare ed è per questo che non parteciperò a nessuna manifestazione ufficiale mentre, al contrario, parteciperò all’iniziativa Antimilitarista Casalecchiese del 6 Novembre.

Grazie dell’attenzione

* Odorici "Oddo" Marco Capogruppo PRC a Casalecchio di Reno


-  BASTA CON IL MILITARISMO!
-  NO ALLA GUERRA!
-  PER DIRE BASTA AI GOVERNI CHE LEGALIZZANO LA MORTE DI PERSONE INNOCENTI!
-  PER DENUNCIARE LE GUERRE FATTE PER INTERESSI ECONOMICI!
-  PER DIRE BASTA CON L’IPOCRISIA DI CHIAMARE "FESTA" UNA DATA CHE DOVREBBE ESSERE UN LUTTO NAZIONALE!

PRESIDIO ANTIMILITARISTA

SABATO 6 NOVEMBRE 2004 ORE 15 IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA

(Angolo Via Marconi, Via Porrettana)

CASALECCHIO DI RENO (BO)

a.. La piazza sarà aperta a tutte quelle realtà che condividono queste nostre denuncie.

a.. Sarà allestita una mostra di poesie sulla guerra ed una rassegna stampa sulla relazione tra la produzione petrolifera e la vendita di armi.

a.. Sarà possibile firmare per il ritiro delle truppe militari dall’Iraq.

PROMUOVONO:

Associazione culturale "Il Tentacolo" Bazzano
Gruppo Consiliare PRC Casalecchio di Reno
Movimento "Food, Not Bombs"
Antimilitaristi Casalecchiesi


Di : Odorici "Oddo" Marco
giovedì 4 novembre 2004

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Fonte:www.bellaciao.org

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italiano vero
by italiano vero Thursday, Nov. 04, 2004 at 1:42 PM mail:  

ITALIA.....A NOI !

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la parata a Trieste
by . Thursday, Nov. 04, 2004 at 1:58 PM mail:  

ovviamente a Trieste il 4 novembre è stato celebrato come Seconda Redenzione in pompa magna. La giunta comunale di destra, come la Provincia, hanno speso miliardi nei preparativi "tricolori"...
Rai 1 ha fatto la diretta.

Ciò che non verrà detto è che la stragrande parte dei triestini, che dell'Italia ha le palle piene, NON HA MINIMAMENTE PARTECIPATO all'orgia tricolore, e che la gran parte della folla (nemmeno tanta, poi) era formata da "italiani" non triestini di AN e simili...
Quanto al 1954 (io c'ero), la stragrande parte della folla festante che si vede nei documentari ripetuti ossessivamente, non era formata da triestini, ma in gran parte meridionali, trasportati gratuitamente da migliaia di pullmann e decine di treni speciali gratuiti...

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mah
by diego Thursday, Nov. 04, 2004 at 2:55 PM mail:  

Non capisco davvero il ragionamento di costui....
Se c'è, come dice lui, e come senz'altro è vero, gente che ride e altra che piange alla fine di un conflitto, se c'erano gli austrungarici triestini che avrebbero voluto rimanere tali ...( ma sarà vero?) allora perchè tanto fervore per altri nazionalismi, perchè invocare la Patria Palestina, ad esempio?
Sinceramente andare a rimestare anche sulla prima guerra mondiale, crudelissima, con il senno di oggi non ha senso.

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caduti di Trieste
by maxim Thursday, Nov. 04, 2004 at 3:19 PM mail:  

Per la cronaca i sei caduti a Trieste tra il 5 e il 6 novembre del 53 erano tutti Triestini, ti ripeto i loro nomi:
Pietro Addobbati, Erminio Bassa, Saverio Montano, Leonardo Manzi, Francesco Paglia, Antonio Zavadil.
Quindi scusa, ma non capisco come tu faccia a dire che la piazza di allora era composta in gran parte da meridionali trasportati da pulman e treni!!!

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mah
by diego Thursday, Nov. 04, 2004 at 3:22 PM mail:  

Non capisco davvero il ragionamento di costui....
Se c'è, come dice lui, e come senz'altro è vero, gente che ride e altra che piange alla fine di un conflitto, se c'erano gli austrungarici triestini che avrebbero voluto rimanere tali ...( ma sarà vero?) allora perchè tanto fervore per altri nazionalismi, perchè invocare la Patria Palestina, ad esempio?
Sinceramente andare a rimestare anche sulla prima guerra mondiale, crudelissima, con il senno di oggi non ha senso.

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ipocrita
by paolino Thursday, Nov. 04, 2004 at 4:10 PM mail:  

Adesso uno stronzo di comunista ci viene a insegnare che cosa è la pace? ma vaffanculo!

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ehi paolino
by un tale Thursday, Nov. 04, 2004 at 5:19 PM mail:  

vai a cagare!

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x maxim
by Diego de Trieste Thursday, Nov. 04, 2004 at 9:09 PM mail:  

Hai ragione non erano solamente meridionali... erano esuli istriani che, dopo essere scappati come conigli dalla propria terra, vennero in massa qui a Trieste coll'intento di trasformarla in un immenso villagio istriano (quindi per loro doveva essere "italianissimo" e intollerante verso qualsiasi altra cultura o etnia che non fosse quella italiana).
La DC ne favori' il loro stanziamento a Trieste nelle zone che politicamente erano a maggioranza comuniste o slave cosi' da sminuirne la compattezza elettorale e per rendere queste zone un saldo bacino elettorale DC (ma anche MSI) e cosi' si venne a crare cosi' una potente lobby istriana che ormai, qui a Trieste, comanda da più di cinquant'anni.
Inoltre gli USA in funzione anticomunista e filo italiana riempirono di soldi e di armi le associazioni irredentiste (lega nazionale) e degli esuli, i partiti filo-italiani (DC, PSVG, MSI etc.) e i sindacati italiani.

Tornando al 5-6 Novembre 53, infatti i caduti erano: 4 esuli istriani a cui vanno aggiunti 1 ex partigiano barese; l'unico triestino -di origini cecoslovacche- che rientra nella lista dei "caduti" non aveva preso parte agli scontri avvenuti ma era stato colpito da una pallottola vagante (ignoti sia la provenienza sia chi sparo') in una zona assai distante dai fatti.

Indagini sulle responsabilita' non vennero mai fatte ne' sotto l'amministrazione del GMA ma neanche sotto quella italiana. Per la cronaca.

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per Diego de Trieste
by maxim Thursday, Nov. 04, 2004 at 9:42 PM mail:  

Scusa ma perchè dici che scapparono dalla loro terra come conigli? Il trattato di pace di Parigi assegnava quelle terre alla Jugoslavia per cui loro avevano due sole scelte, o vivere sotto il tallone di Tito o andarsene. Non potevano mica combattere contro tutto il mondo per non cedere le loro terre, non credi? Quanto alla lobby istriana, scusa ma questo termine mi ricorda tanto la famigerata lobby ebraica usata dai nazisti, e io alle lobby in grado di condizionare nazioni intere sinceramente non ci ho mai creduto. Che molti profughi istriani poi andarono a vivere Trieste questo è sicuro, ma molti altri dovettero sparpagliarsi in giro per tutta l'Italia e anche in tutto il mondo, e patirono molti disagi, soprattutto in Italia, perchè inizialmente venivano additati ingiustamente come fascisti. A Bologna un treno di profughi venne preso a sassate, mentre invece ad Ancona una nave carica di istriani non potè scendere dalla nave per l'ostilità della gente del posto. Per cui caro Diego, scusami ma sinceramente non riesco proprio a capire il perchè di tutta la tua acredine verso questa gente.

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i fatti VERI del '53
by . Friday, Nov. 05, 2004 at 1:36 AM mail:  

a Trieste agiva un'organizzazione segreta finanziata da un "ufficio affari di confine", stranissimo ufficio con un fondo che gestiva all'insaputa dello stesso governo italiano (i comunisti erano sino al '47 nel governo!): il "terzo corpo volontari della libertà". Era rifornito di armi dall'esercito italiano, sempre all'insaputa dei comunisti italiani. Quelle armi sono state usate contro i comunisti ex partigiani. Ci furono decine di assassinii "misteriosi", centinaia di attentati dinamitardi a sedi comuniste, migliaia di aggressioni!

E' tutto documentato in due volumi editi a cura dell'Istituto di storia del movimento di liberazione del Friuli Venezia Giulia nel 1977, un ente giuridico istituzionale.

Il titolo è
NAZIONALISMO E NEOFASCISMO NELLA LOTTA POLITICA AL CONFINE ORIENTALE 1945-1975

Si apprende da quel ponderoso studio che
fu quell'organizzazione che provocò, con una bomba a mano gettata contro la Prefettura e tiri di pistola contro la Questura la reazione armata della Polizia Civile di Trieste, questa si formata esclusivamente di triestini ed istriani, in conseguenza della quale morirono i suddetti ragazzi ignari mandati allo sbaraglio.

E chi finanziava quella misteriosa organizzazione terroristica? Un certo Andreotti!!!!
Ricordiamo che c'era Pella al governo, e Scelba era ministro dell'Interno...

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Con questo non per dire che con Tito sarebbe stato meglio, anzi! L'aspirazione maggioritaria degli abitanti di queste disgraziate terre , dopo la dissoluzione dell'impero asburgico e dopo l'esperienza nefasta sotto l'Italia sabauda e fascista, era il TLT, il Territorio Libero di Trieste...

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protorazzismo
by x diego da Trieste Friday, Nov. 05, 2004 at 1:49 PM mail:  

Hai ragione. Con Tito di terroni, istriani, negri, non ne avremo visto neanche uno. Di questi tempi l'unico che ispira fiducia nella politica italiana è Borghezio.

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vedi il post
by . Saturday, Nov. 06, 2004 at 10:49 PM mail:  

http://italy.indymedia.org/news/2004/11/672851.php

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