Segue il testo del volantino distribuito durante l'odierno
corteo studentesco in occasione della giornata internazionale
per il diritto allo studio.

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LA LOTTA IN DIFESA DELL'ISTRUZIONE NON SI FERMA...


Finalmente siamo giunti al primo appuntamento locale in piazza di questa nuova stagione.
Lo sciopero nazionale unitario di tutti i settori dell'istruzione dello scorso 15 Novembre ha, senza ombra di dubbio, dimostrato quanto sia crescuita durante l'anno l'opposizione alla riforma scolastica. I punti e la gravità di una riforma simile sono ormai ben noti, non quanto il complessivo disegno politico in cui essa si inserisce.
Peculiarità dell'operato di questo governo è stato il completo smantellamento del welfare, introducendo nuove figure lavorative, nuove tipologie contrattuali, che coinvolgono ogni settore, escluso quello pubblico, non modificato direttamente dalla riforma Biagi.
Il Contratto di somministrazione (vero e proprio affitto di lavoratori), il lavoro intermittente e il lavoro a coppia; sono solo alcuni dei contratti all'avanguardia nel campo dell'interinalità ora presenti.
Il precariato si appresta a diventare la nuova realtà lavorativa dominante, creando individualità sempre disponibili ad un impiego e sempre stimolate ad un rendimento ottimale; questo è ormai un principio ben consolidato per chi attualmente si affaccia sul mondo del lavoro, grazie ad una convenienza per le aziende imparagonabile ai contratti a scadenza ideterminata.
Ciò comporta una crollo verticale della distrubuzione del reddito, riducendo drasticamente la garanzia occupazionale e la tutela dei lavoratori, gettandoli in balia del più becero sfruttamento.

Un cambiamento di tale portata, non può che essere supportato da una relativa riforma dell'apparato formativo, per preparare gli studenti, ovvero i futuri precari, ad un rassegnato ed “indolore” inserimento lavorativo.
La settorizzazione del percorso di studio, a partire dal termine del primo ciclo di 8 anni, ne è la dimostrazione più evidente. Il tutto, supportato, da una conversione diretta di alcuni istituti tecnici in licei, da un complessivo taglio di fondi ed organico e da un potenziamento, di carattere regionale, agli istituti privati.
Quanto di più catastrofico non poteva accadere, ma solo ora, dopo 2 anni, si inizia vagamente a percepire una compatta unità di opposizione.
C'è persino chi si sedette al tavolo della trattativa con il governo per sottoscrivere e dare via libera a questo attacco deliberato allo stato sociale, e che solo recentemente, dopo nuove e sempre più incombenti ipotesi di massiccie riduzioni di organico dell'ordine di migliaia di docenti, eprime con titubanza la sua opposizione, tentando ancora disperamente di difendere la propria inesistente coerenza politica.

Oggi gli Studenti Autorganizzati intendono portare in piazza questi contenuti, ripartendo dalla forte volontà di continuare verso la costituzione di un valido ed autonomo movimento studentesco torinese.
Contenuti, che in una giornata come questa di diritto globale all'istruzione, assumono un valore ancor più consistente.
Crediamo che una totale opposizione alla riforma scolastica non possa che coincidere con una ben più ampia opposizione di fronte alle nuove forme di sfruttamento e di controllo.
Ricordiamo a tutti, in particolar modo a chi vorrebbe fare della diristribuzione di cioccolata all'esterno delle scuole uno strumento di lotta, che quest'ultima è appena cominciata, e spetta a noi crearla ed alimentarla.

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