Reggio Emilia: protesta di animalisti contro allevamento di cani, 20 contusi

SAN POLO D'ENZA (Reggio Emilia) - Scontri tra animalisti e forze dell'ordine oggi pomeriggio a San Polo d'Enza, nel reggiano. Una ventina di manifestanti sono rimasti feriti o contusi durante alcune cariche delle forze dell'ordine. I manifestanti, aderenti a gruppi estremi di animalisti, protestavano contro l'azienda Morini che alleva animali, cani beagle in particolare. Alla manifestazione hanno partecipato circa 1.500 simpatizzanti animalisti, giunti da diverse regioni e anche dall'estero, che sono transitati in corteo dalla piazza del Municipio fino all'allevamento. (Agr)

20/11/2004

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La news parla di scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, ma in realtà non ci sono stati scontri. Le forze dell'ordine hanno caricato, probabilmente in modo premeditato, sicuramente in modo indiscriminato, i manifestanti.
Si è sfiorato il peggio quando alcune persone posizionate in via Don Bosco (strada di imbocco al lager), schiacciate dall'effetto della prima carica da cui fuggivano, sono cadute a terra l'una sull'altra.

Si parla di una ventina di feriti. Qualcuno anche in modo grave: è giunta notizia di un ragazzo a cui sarebbe stata distrutta la mascella e di un altro manifestante con le gambe spezzate.
Sulla via del ritorno erano più d'uno i ragazzi e le ragazze che presentavano evidente ferite alla testa.

Scene di violenza gratuita e intimidazione sono avvenute anche durante il 'deflusso' controllato verso San Polo.
Chi è stato fatto passare dai blocchi posizionati a chiusura delle vie limitrofe al fortino Morini, lo ha dovuto fare correndo sotto la minaccia del manganello alzato o sbattuto e di più voci, con toni altamente aggressivi, che intimavano di correre. Atteggiamenti di stampo nonnistico e degradante provenienti proprio da coloro che dovrebbero garantire la sicurezza del 'cittadino'.

La prima carica avventatasi sui manifestanti senza preavviso ha costretto alcuni a fuggire verso i campi limitrofi e ad attraversare la linea ferroviaria, generando un'ulteriore situazione di pericolo.

Dei manifestanti in fuga dalla brutalità, rei di essere entrati in alcuni gardinetti domestici perché imbottigliati, sono stati minacciati (qualcuno con una spranga) dai proprietari delle case circostanti.

Il lager Morini ieri, ha esteso il suo filo spinato e le sue violenze intorno a gran parte di San Polo, trasformata per l'occasione in una piccola Genova 2001.
Quel feudo industriale é l'eccezione che conferma la regola dell'Italia berlusconiana. Tutto il potere ai malfattori! (quelli veri, purtroppo)

di Domenica, 21 Novembre 2004 - 02:31 AM

Fonte:
http://www.anarcotico.net/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2103&mode=thread&order=0&thold=0