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"Lavorare con lentezza" al CPA FI SUD
by Centro Popolare Autogestito Firenze Sud Thursday, Nov. 25, 2004 at 9:16 PM mail: cpa@ecn.org 

Venerdi 26 Novembre al CPA FI sud

"Lavorare con l...
lavorareconlentezza.jpggf5hoe.jpg, image/jpeg, 160x221

"Il 77 ?? Uno schifo!!!"
Gian Paolo Pansa
La Repubblica Novembre 2004

"La storia degli anni 70 in Italia è stata scritta nelle aule giudiziarie!!!2
Erri De Luca

Venerdi 26 novembre
ore 20.30 Cena Sociale (prenotarsi entro le 19.30)
Ore 21.30 Proiezione del Film "Lavorare con Lentezza"
di Guido Chiesa
a seguire dibattito
Interventi: Wu Ming (coautori della sceneggiatura)
Contributi: Da Roma a Firenze sul Movimento del 77

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wow!
by ahah Thursday, Nov. 25, 2004 at 10:49 PM mail:  

fate concorrenza alla cineteca di castello, domani! :)
ma io sapete che faccio?
dovevo andare là, ma cambio strada e vengo al cpa!

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Wow! fanno concorrenza all'incoerenza
by Voltèr di qua e di là... Friday, Nov. 26, 2004 at 10:16 AM mail:  


Mi raccomando, chiedete ai WM se credono ancora a Babbo Natale, alla centralità della pedofilia e che le camere a gas non siano mai esistite!

Taglio e incollo qua e là da indy:



WM1:
Anni fa cercai di spiegare le mie ragioni, e lo feci in modo troppo confuso, da ventenne quale ero. Si sono spiegati meglio di me Losurdo, Preve e altri intellettuali dell'area di Rifondazione, col loro "Appello per la liberta' di ricerca storica sull'Olocausto" (1995).
Tra non molto tempo saro' "dalla parte sbagliata dei trenta", e se indago su qualcosa non lo faccio per mera "provocazione". Per provocare non avrei bisogno di sbattermi tanto.
Ti capisco quando dici che il tuo tempo e' limitato e non puoi difendere tutti, ma nemmeno io difendo *tutti*, almeno non direttamente. Ho un interesse per i casi-limite, perche' sono proprio i casi-limite ad essere usati strumentalmente, come cavalli di troia dentro cui far passare inasprimenti repressivi *per tutti quanti*, come e' successo appunto con la "pedofilia". E' solo in questo senso che difendo "tutti"



Ricetta:
Si prende un dettaglio vero e ci si costruisce intorno un quadro falsificante. Poi lo si pubblicizza con le tecniche della ‘guerriglia informativa’. Beffe ai giornali, autoinsinuazioni vittimistiche, minacce presunte di sequestro, centinaia e centinaia di biglietti gratis con i soldi pubblici...
Come si chiama questo? REVISIONISMO.
Basta prendere il saggio ispiratore di Francesco Berardi (Bifo) sulla “Nefasta utopia” degli anni 70 per aver chiaro come funziona questo tipo di revisionismo: da una parte la creatività (legittima e vincente), dall’altra la lotta organizzata (nefasta e perdente).
Ma se ormai anche la destra difende tutti i “suoi” indifendibili anni 70!!! Ora è in lavorazione un film su i fascisti Mambro e Fioravanti e il regista Francesco Patierno ha dichiarato: “Attraverso la storia di queste due persone vogliamo tracciare un quadro della fine degli anni 70 in cui l'Italia era sull'orlo di una guerra civile”.
Quest’ORLO non si vede affatto in “Lavorare con lentezza”. Tutti i compagni escono dal film dicendo: “Sì, è carino”...


E chiedetegli anche questo:


Tremo...
by ;-) Monday, Nov. 08, 2004 at 8:52 AM mail:
Senti, bambina di Satana... il satanismo, come grandissima parte delle altre religioni, è gerarchica maschilista sessista e autoritaria. :-) Quel Dimitri che è il capo fondatore dei Bambini di Satana, quello che piace tanto ai revisionisti di Wu Ming, è stato difeso in tribunale da un noto avvocato fascista, ex dirigente del Fronte della Gioventù. :-) Contro il plagio e l’antiplagio, contro affaristi e sfruttatori, W la lotta di classe!



NB. Qui tirano in ballo anche voltèr, il filosofo della giravolta:

Sovente il nostro presunto "oltranzismo" su questi temi (che è poi lo stesso oltranzismo di Voltaire) ci ha attirato molte critiche (e addirittura calunnie e tentativi di censura). Alcuni di noi hanno preso posizione per la libertà di parola degli storici negazionisti contro la legge Fabius-Gayssot, dei neofascisti contro la Legge Mancino, dei dissidenti in materia di HIV/AIDS. In vicende ben note abbiamo difeso la libertà d'associazione dei satanisti. Per noi non si transige: alle idee, per quanto rivoltanti o sconvenienti le si possa considerare, vanno comunque opposte altre idee

Fanno concorrenza? Sì, è esatto: fanno concorrenza all’incoerenza.

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Smetetela
by Ciacci Saturday, Nov. 27, 2004 at 9:40 AM mail:  

Ma che state a scannarvi tra superpuri e supervenduti, tra revisionisti e ortodossi, tra quello amico dei fasci e quello nemico! Sta per arrivare la PESTE AVIARIA che ci spazzerà via todos, mentecatti e geniali ecco la verità

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Antologia della critica
by da contropotere Tuesday, Nov. 30, 2004 at 8:54 AM mail:  

una che ha fatto il 78
(no login) meglio Radio Freccia....
No score for this post November 28 2004, 2:21 AM


Ieri sera al CPA c'erano un centinaio e passa di compagni: proiettavano "Lavorare con lentezza", poi i Wu Ming e il regista Guido Chiesa hanno parlato... ammettendo di avere fatto un grosso incasso (altro che la ricompensa per gli scavatori del tunnel) ma, non invidio.
Il loro punto forte è di rispondere al giornalista Pansa che dice che il 77 ha fatto schifo. Rispondere a Pansa come a un qualsiasi giornalista opinionista-spandinchiostro mi sembra il minimo storico. Spero che il film non sia nato con queste intenzioni....
Confesso che il cinema italiano non mi piace ma seguo sempre tutti i film interessanti che escono, ma poi i film italiani riescono quasi sempre a mancare di coraggio perché inseguono costantemente l'ammiccamento con il pubblico, la simpatia da bar sport, quella del "sappiamo già come vanno le cose, meglio che non ci sbilanciamo troppo". Allora, alla simpatia italiana, preferisco lo humor inglese, perché sì è vero che le cose si possono raccontare con ironia e leggerezza (indice di intelligenza da sempre), ma senza rendersi simpatici per forza. Un po' perché i produttori non sono affatto dei mostri di simpatia ma dei grandissimi paraculi che pensano alle loro tasche molto di più che alla salute del cinema, un po' perché pare che in Italia siamo tutti in famiglia e ci si voglia tutti bene, e alla fine, nonostante le cose orrende che succedono, la simpatia è obbligatoria per non urtare il pubblico + tarallucci e vino, pizza ammore & spaghetti.
Parliamo del film in questione. Simpatico Mastandrea, come sempre. L'impatto estetico è molto forte, bellissima la fotografia, bello il montaggio, bella la canzone di Enzo Del Re e le altre musiche, certi flash sono geniali, un film tutto sommato gradevole, sbroccato, difuorista, ridanciano e dissacratorio com'è giusto che sia, anche duro a tratti, giustamente critico verso il lavoro e lo spettacolo della merce, abbastanza folle, e forse schiettamente filo-dadaista rispetto all'appiattimento generale che stiamo vedendo, e poi, che non lascia indifferenti, specialmente per le immagini sull'uccisione di Francesco Lorusso.... però, aldilà di questo??
Avendo amato molto gli Area, mi sono vergognata dell'imitazione scialba di Demetrio Stratos! se non si trovava una voce così, dio cane, meglio rinunciare e optare per gli Skiantos. Abbastanza pietoso il remake di Woostock (aiuto!), meglio il flash back sul primo cinema dei Lumiere. Sentivo la mancanza dei fumetti di Paz. Ovviamente Bifo spadroneggia, c'è un uso sapiente di limonamenti in automobile e tettine adolescenti delle "sbarbine" messe in tutte le salse, mentre gli indiani metropolitani, questi fratellini scemi del movimento (ma scemi fino a un certo punto) sono scomparsi. Gli anarchici? ma vah. Mai esistiti. Ogni tanto appare qualche falce e martello. Le A cerchiate scomparse. Non dovevano farli fuori appena ci fosse stata la rivoluzione? Due generazioni a confronto, dicotomia assoluta: i giovani ribelli o gli anziani conformisti. E i vecchi partigiani? scomparsi. Possibile che lo scontro sia stato solo generazionale? E poi, come in altri film che raccontano le storie di un'Italia sempre troppo provinciale e "maccherona", in questo caso "tortellina"... perché accanirsi a voler presentare le forze dell'ordine con tanta simpatia, come se stessimo parlando di rapporti paesani tranquilli al massimo conditi da qualche ammonimento paternalista?
Ma la cosa che, da donna, mi ha colpito di più è stata questa. La totale assenza delle donne. Le donne non esistono, o sono zoccole o sono crocerossine. E vabbè che così era veramente (nel 77) ma solo nell'immaginario dei maskietti. A Radio Alice ci parlava qualche compagna in gamba (che ho conosciuto) ma tutto viene filtrato dalla "sensibilità" testosteronica del regista e quindi, come possono emergere figure femminili sanguigne, in estrema sintesi, le donne si dividono in due categorie: o te la danno o non te la danno (perché fanno separatismo). Oltretutto banalizza il movimento femminista, riducendolo alla macchietta solita, quella stereotipata delle isteriche, con frecciatine della serie "ci avete rotto il cazzo" che poi il regista (davanti a una platea composta al 50% da compagne... mettendo le mani avanti, giustifica e minimizza dicendo che si tratta di un modo di vedere "coatto" che molti avevano). Insomma, ognuno tira l'acqua al proprio mulino, e "Lavorare con lentezza" non fa eccezione.
Tutto sommato rimanendo nel cinema di provincia, ho preferito "Radio Freccia", l'ho trovato meno furbo.


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La Gioconda
(no login) Wu Ming & la lentezza mentale del risveglio
No score for this post November 28 2004, 11:42 AM


Non fa meraviglia che il film rappresenti le compagne in modo stupido e livellante. I WM sono quelli che quando si chiamavano Trasmaniacon sostenevano che il FEMMINISMO è una forma di RAZZISMO in quanto si tratterebbe di un differenzialismo identitario. A suo tempo sono giunti a sponsorizzare e giustificare aggressioni a gruppi di compagne lesbiche separatiste.

Dopo aver negato l’esistenza delle camere a gas...
WM: «Anni fa cercai di spiegare le mie ragioni, e lo feci in modo troppo confuso, da ventenne quale ero. Si sono spiegati meglio di me Losurdo, Preve e altri intellettuali dell’area di Rifondazione, col loro “Appello per la libertà di ricerca storica sull’Olocausto”...»

...dopo aver preso posizione per la libertà di parola degli storici negazionisti...
WM: «Sovente il nostro presunto “oltranzismo” su questi temi (che è poi lo stesso oltranzismo di Voltaire) ci ha attirato molte critiche (e addirittura calunnie e tentativi di censura)».

...dopo aver difeso i diritti “democratici” dei neofascisti...
WM: «Per noi non si transige: alle idee, per quanto rivoltanti o sconvenienti le si possa considerare, vanno comunque opposte altre idee».

...dopo aver composto il panegirico della pedofilia...
...dopo aver elogiato una setta di satanisti (i Bambini di Satana), difesa in tribunale da un noto avvocato fascista, ex dirigente del FUAN...
...dopo non essersi mai occupati se non di stravaganze confuse e commerciabili...
...insomma, DOPO..., il loro Edipo è maturato e hanno voluto applicare il loro revisionismo antiedipico anche alla memoria delle lotte, dalla lotta partigiana alla rivolta bolognese del 77. Non poteva uscirne un capolavoro e nemmeno un film politicamente decente. Lo sapevano e si sono scelti un interlocutore alla loro altezza, Pansa.

Ho già avuto occasione di mostrare che il revisionismo può interpretarsi come una tecnica autoritaria di montaggio: si colloca il dettaglio in primo piano, lo si isola, lo si ingigantisce, e tutto il resto si spera che non si veda più (ma c’è o c’era, e la memoria della verità filtra, magari distorta, al di sotto del controllo). Credo sia un’opzione estetizzante, un’estetizzazione della politica (nel senso di Benjamin).
Nel suo iperealismo pseudodada, il film è sterile e generico. L’ho già detto: avremmo bisogno di intelligenze pericolose, non di creativi da due soldi con le loro piccole nevrosi da scheletri multipli nell’armadio. Svegliamoci, e non fate più film bellini ma solo per vendere.




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***
(no login) Consigli del libraio
No score for this post November 29 2004, 7:48 PM


Se un libro presente in libreria viene rubato a chi pensate che verrà addebitato? Alla libreria? Al distributore? Alla casa editrice? all'autore? all'informazione indipendente?
L'unico soggetto che ci rimette è l'assicurazione della libreria, se la libreria ne ha una, oppure la libreria. Nessun altro.

Chi ci guadagna?
Il distributore, la casa editrice, l'autore, l'informazione indipendente.
Quindi se vengono rubati libri di wu ming, wu ming è contento, ancor di più sara' contena Mondadori e più di tutti il berlusca perchè riesce a criminalizzare il movimento e a guadagnare su tutti i libri che ha pubblicato e che gli sono stati rubati.

Quindi se in una libreria mondadori viene rubato un libro mondadori per mondadori non è un gran danno, anzi...

Il problema è che i wu ming di fatto garantiscono un guadagno sicuro a mondadori e questo sia in caso di normalità sia in caso di furti.
L'informazione alternativa targata mondadori finanzia chi la combatte.
Gli autori dell'informazione alternativa riempiono le tasche di chi li distruggerà o li userà a loro piacere.

I wu ming però non sono i soli ad essersi venduti, ce ne sono molti altri che quotidianamente lo fanno, vedi michael moore o anche in casa nostra il buon Giulietto Chiesa che pubblica il suo ultimo romanzo con la PIEMME!

Chi sono? Facile, Mondadori! Non ci credete? Guardate il link qui sotto:
http://www.mondadori.it/ame/it/gruppo/gal_pem.html

Volete finanziare l'informazione alternativa? Bene, fate una lista di chi è pulito e di chi non lo è, poi andate nelle librerie e saccheggiate solo i libri di chi è pulito. Quei libri risulteranno venduti.

Quale libreria? Scegliete pure quelle mondadori ma lasciate stare i libri mondadori altrimenti fate un bell'affare del cazzo.


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