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[Pisa] Gli anarchici diventano «terroristi»
by il manifesto by way of siringa rossa Wednesday, Dec. 08, 2004 at 5:12 AM mail:  

Gli anarchici di Pisa diventano «terroristi» Arrestati in estate per le «Cor», ora sono accusati di eversione. Rimarranno in carcere


Gli anarchici di Pisa diventano «terroristi»

Arrestati in estate per le «Cor», ora sono accusati di eversione. Rimarranno in carcere

SA. M.

Alessio Perondi sarebbe uscito dal carcere questa mattina, William Frediani avrebbe dovuto aspettare ancora un mese. Entrambi erano stati accusati nell'estate scorsa di far parte di quelle «Cellule di offensiva rivoluzionaria» con base a Pisa, che nell'ultimo anno hanno rivendicato una ventina di piccole azioni soprattutto nei confronti di esponenti di An, sedi di Cisl e Uil, agenzie di lavoro interinale e caserme. Da ieri, però, l'imputazione per loro, come per gli altri dieci indagati, è «associazione sovversiva finalizzata all'eversione» (270bis) con il risultato che i due rimarranno in carcere almeno per altri sei mesi. Quando furono arrestati dai carabinieri di Pisa - Perondi il 7 giugno Frediani e Francesco Gioia (ora latitante) ad agosto - i tre, insieme ad una decina di indagati, erano tutti accusati di «associazione per delinquere finalizzata al confezionamento, la detenzione e il trasporto in luogo pubblico di esplosivi». Proprio l'Arma aveva tenuto a specificare che le azioni degli arrestati «non sono (erano ndr) finalizzate a creare terrore diffuso» e che quindi l'idea di accusare questo gruppetto, composto per lo più da anarco ambientalisti vicini al centro sociale Silvestre, di essere dei terroristi non stava né in cielo né in terra.

A sei mesi da quella valutazione la procura pisana cambia idea. Lo fa sulla base di un documento che aveva in mano da luglio scorso. Un documento programmatico, non un semplice volantino, in cui le Cor auspicano l'unione delle differenti sigle «rivoluzionarie» anarchiche e antagoniste in un'unica organizzazione antagonista. In realtà di testi altrettanto pesanti ma meno articolati le Cor ne hanno firmati tanti nel corso della loro carriera. Alcuni inneggiavano perfino al «compagno Mario Galesi» (il neo Br ucciso durante la sparatoria che ha preceduto l'arresto di Nadia Lioce). Eppure fino all'estate scorsa, quelle parole ai magistrati non erano sembrate sufficienti per parlare di eversione.

La decisione di ieri da parte del gip Luca Salutiniè l'ultimo atto firmato a Pisa. Per il reato di associazione sovversiva l'indagine passa a Firenze. Sarà questa procura a dover giudicare gli elementi raccolti fin ora. Perondi, 21 anni, è finito in carcere il 7 giugno, incastrato da una telecamera a circuito chiuso che lo immortalava mentre acquistava una delle taniche utilizzate nell'attentato del 30 ottobre 2003 contro la caserma dei carabinieri in costruzione a Navacchio. Massimo Focacci il suo avvocato ha spiegato più volte che Perondi è gravemente malato ed avrebbe bisogno di uscire dal carcere.

William Frediani, 28 anni, è considerato il capo del gruppo. Passato dall'estrema destra all'estrema sinistra e quindi agli anarchici, secondo la procura avrebbe scritto al proprio computer il documento che rivendicava una molotov lanciata contro l'abitazione di Giovanna Fusco, giovane esponente di An a Pisa.

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Rettifica al Manifesto
by Comitato contro la repressione Wednesday, Dec. 08, 2004 at 7:53 AM mail:  

E' stato inviato da parte del Comitato un apprezzamento alla redazione del Manifesto per un articolo che coglie il punto saliente della vicenda. Senza alcuna novità (negative anche le ricerche del DNA o di improne su oltre 400 corpi di reato) si è passati da una organizzazione "pacificamente non eversiva" al 270 bis.
Il Comitato ha chiesto alla redazione del Manifesto di rettificare la frase finale che riporta il rinvenimento del messaggio alla Fusco sul computer del Frediani: se così stessero le cose non vi sarebbe molto da discutere sull'eventuale colpevolezza. Ma nell'ordinanza di trasmissione degli atti a Firenze si legge che il documento della rivendicazione dell'atto contro la Fusco è stato ritrovato in un computer dell'Istituto di Storia dell'Arte, computer ad accesso libero.
Questa è la rettifica, non di poco conto, che abbia chiesto alla redazione del Manifesto.

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sveglia!
by roc Wednesday, Dec. 08, 2004 at 8:05 AM mail:  

...ma non vi sembra tutto l'articolo equivoco e subdolo?
Saluti e solidarietà ad Alessio, William e Francesco.

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Scientific Materialism
by Humanist Wednesday, Dec. 08, 2004 at 12:56 PM mail:  

Women are consumables, a renewable resource. Any single specimen is of negligible importance. There have been scores of exceptional women before one was born, there will be scores of exceptional women after one is dead. And a man is only a finite being however limitless his appetite is. Such is my cheerful nihilism.

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equivoci
by necrogremlins Wednesday, Dec. 08, 2004 at 1:52 PM mail:  

la vita è fatta di contradizioni....

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SOLIDARIETA
by COLLETTIVONEGATIVO Sunday, Dec. 12, 2004 at 11:43 AM mail:  

SOLIDARIETA AI COMPAGNI VITTIME DEGLI SGHERRI DELLO STATO!!!

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lettera sul Manifesto del 10/12
by Comitato contro la repressione - Pisa Wednesday, Dec. 15, 2004 at 3:16 PM mail: antirepressione[at]yahoo.it 

Alcune precisazioni Caro manifesto, l'articolo, «Gli anarchici di Pisa diventano `terroristi'», a firma Sa. M. del 7 dicembre, è nel giusto e rispecchia il sentimento che la stragrande maggioranza delle persone ha nella città di Pisa. Sono, però, contenute alcune inesattezze, che riguardano William Frediani, il quale, ad esempio, non sarebbe dovuto uscire tra un mese, ma il 21 dicembre, anzi sarebbe dovuto uscire il 7 novembre scorso a scadenza della custodia cautelare (custodia prorogata di 45 giorni, per altro, in ritardo - ricorso al Tribunale del riesame di Firenze il 10 dicembre - con il pretesto di concedere tempo per effettuare ricerche dattiloscopiche e di Dna su più di 400 corpi di reato: William ha allora sperato nell'esito di queste prove, che sono risultate in effetti negative, ma anche questo fatto è stato ignorato dalla Procura di Pisa). Quello che interessa è l'ultima frase riportata nell'articolo («William Frediani, 28 anni, è considerato il capo del gruppo. Passato dall'estrema destra all'estrema sinistra e quindi agli anarchici, secondo la procura avrebbe scritto sul proprio computer il documento che rivendicava una molotov lanciata contro l'abitazione di Giovanna Fusco, giovane esponente di An a Pisa»). Nell'ordinanza di trasmissione degli atti a Firenze si legge che il computer in cui si sarebbe ritrovata la rivendicazione dell'atto contro la Fusco è un computer ad accesso pubblico dell'Istituto di storia dell'arte. Questo fatto è ovviamente di estrema importanza e meriterebbe dunque la vostra attenzione. Per altro proprio il riscontro del documento su quel computer «a libera disposizione» può divenire uno dei cardini della difesa. Vi ringraziamo per il lavoro da voi svolto, auspicando un ulteriore interessamento in questa vicenda, così piena di lati oscuri. Cordiali Saluti.
Comitato contro la repressione, Pisa

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