Grandi manovre e speculazioni per la gestione della privatizzazione dell'acqua.
Appello di Ciro Crescentini della Cgil-Edili
"Sulla privatizzazione dell'acqua a Napoli e Provincia sono iniziate manovre, speculazioni, business. Operai edili espulsi e licenziati dai cantieri e posti in cassa integrazione straordinaria; palazzinari, lobby di costruttori e di commercialisti che tramite finanziarie acquisiscono imprese "scassate" per potere entrare nel grande affare della gestione delle tariffe e degli appalti con gli Ato;E' necessaria una mobilitazione, sono indispensabili iniziative di lotta. Il caso dell'Impresa Icar della quale č socia di maggioranza, tramite delle finanziarie e societą lussemberghesi, Marilł Faraone Mennella e una cordata di amici commercialisti siciliani e napoletani, č un esempio: Hanno acquistato un'impresa, che, pur essendo indebitata, č stato un trampolino di lancio per entrare nell'affare di 1500 miliardi di vecchie lire per gestire tariffe e appalti di Ato 3 sul territorio sarnese-vesuviano. Gli operai edili sono stati posti in cassa integrazione straordinaria ed i lavori in corso dati in subappalto. Dobbiamo pretendere il controllo pubblico dell'acqua che č un bene sociale e non č una merce. Se non ci mobilitiamo per questo, per cosa ci dobbiamo mobilitare, compagni? Prepariamo appelli, usiamo il passaparola, prepariamo manifestazioni contro la privatizzazione dell'acqua, contro i palazzinari. Non basgtano gli ordini del giorno in consiglio comunale"
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