A tutti i compagni che propagano Reggae Music con Dance Hall e Selecter….Sveglia!!!!

Sizzla non rinnega i testi

Sizzla: non rinnego le mie canzoni

"Non sono io che devo scusarmi per le mie lyrics ma sono gli altri che devono chiedere scusa a Dio perchè non rispettano le sue leggi,per questo bisogna bruciare gli omosessuali".
Questa è la risposta che Sizzla dà durante un'intervista radio alla BBC dopo che lo speaker gli aveva chiesto se voleva chiedere scusa per alcune sue canzoni contro gli omossessuali.
Il mese scorso Sizzla si è visto cancellare il mini tour che lo avrebbe portato in Inghilterra. All'artista non era stato concesso il visto di ingresso su pressione dell'associazione Outrage che aveva documentato come alcune sue lyrics incitassero alla violenza contro gli omosessuali. Addirittura Peter Teachell, presidente di Outrage, aveva paragonato Sizzla ad Hitler.
Dopo quasi un mese Sizzla ha deciso di rilasciare questa intervista alla BBC nella quale ha anche dichiarato:
"Perchè mi chiedete di condannare la corruzione?".
"Anche se dico di bruciare gli omosessuali, questo non significa che quando cammino per strada e ne incontro qualcuno, decido di fargli del male. E se a voi non piace quello che dico significa che non verrò nel vostro paese".

ma il reggae non è solo questo per fortuna...
purtroppo il rastafarianesimo ha una visione estremista
nei confronti degli omosessuali ma non credo che vada messo alla gogna

Giusto...
il ragga purtroppo è così, i pezzi spaccano ma i testi sono indecenti.
Già dieci anni fa Buju diceva "Boom bye bye inna batty bwoy head"... e a me fece abbastanza schifo, anche se il pezzo era bello.
La cosa ridicola è che gente come Buju o Capleton che 10 anni fa parlavano solo di soldi, donne, pistole e cazzate varie ora fanno i profeti.
E non si possono suonare pezzi che dicono di bruciare la gente...
quindi sveglia davvero... conscious lyrics!!

non può esistere una religione che rinnega gli omosessuali,ecco perchè dal cattolicesimo al rastafaresimo sono tutti uguali...nelle nostre danze mettiamo reggae e chi ne capisce cerca di evitare pezzi sessisti e omofobici,chi ha un microfono in mano deve pensare a mandare messaggi di pace,rispetto reciproco e di uguaglianza e non messaggi di tette e culi e bruciare i cicciman.....oooo ma siete fuori!!! e chi dice che "IN JAMAICA SONO COSI'" gli rispondo che in tutto il mondo è purtroppo cosi',il nostro compito è quello di dare una informazione reale usando la musica come mezzo sia ludico,ma anche sociale.Conosco tanti omosessuali che ascoltano reggae music....altro che finti rastaman pieni di soldi e razzisti!!! E COMUNQUE PORTO RISPETTO PER I VERI RASTAMAN E INVITO I SOUND INTELLIGENTI A TRADURRE UN PO' LO SLENG JAMAICANO PER CAPIRE CHE CAZZO DI PEZZI SI METTONO....FIDATEVI ALCUNI TESTI SONO ALLO STESSO LIVELLO DI EROS RAMAZZOTTI O GIGI D'ALESSIO!!!! Rispetto a tutte le vittime della repressione da parte della polizia jamaicana.....legalizziamola!!!!alias dj Wanted by CicciSound!!!!

Dietro le morbide e romantiche sonorità reggae, spesso si celano testi che inneggiano alla violenza e al razzismo, ma questa certo non è una novità, ricordiamoci che la religione rastafari per principio discrimina i bianchi e le donne.
Come non citare Bob Marley come piacevole eccezione? é stato lui ad aprire le porte del reggae ai mercati discografici occidentali con le sue canzoni-poesie sulla fratellanza e sull'amore. Egli combatteva la sua lotta in difesa delle etnie nere in tutto il mondo, ma certo non ha mai urlato nei suoi concerti:-Bruciamo i bianchi.-
La cosa che secondo me ha fatto più scalpore nel caso Sizla è che un rasta nero si sia permesso di fare del razzismo, quando invece per noi è più usuale sentire offese di bianchi sui neri, ma va ricordato che il razzismo non è una prerogativa dei bianchi.
Al "Sunsplash" ovvero il festival reggae a Udine di quest'anno se non erro c'era anche Sizla, che urlava contro i rasta bianchi nostrani (veri o presunti) che non sapendo l'inglese e senza essersi peoccupati di leggersi prima le traduzioni delle sue canzoni, si lasciavano inconsapevolmente insultare ballando e cantando felici, invece un mio amico che aveva intuito le intenzioni poco amichevoli di Sizla si è rinchiuso in tenda sdegnato. E qui mi scappa col sorriso un bel.."Beata ignoranza!"
gap

No, Sizzla non c'era al Sunsplash, ma la storia non cambia di tanto...
io ho visto Capleton, in effetti è stato disarmente sentirlo prenderci tutti per il culo, e la gente sotto in delirio...
e via con le fiammate dei tubi di lacca...
poi i pezzi non duravano + di un ritornello, lui non ce la faceva proprio, allora urlava "pull up!" E ciao.
E' risaputo che in questi concerti il "come again" è un classico però era un continuo...
mah... per fortuna la stessa sera c'erano i Culture ... comunque io continuo a suonare Studio One.

Sul rastafarianesi il discorso è complesso, è una religione nata tra gli schiavi come forma di resistenza.
Ha le sue contraddizioni, ma rimane una voce dal ghetto.
Teniamo conto che Sizla fa parte di un gruppo minoritario integralista: i Bobo Dread.
I Bobo sono sempre stati marginali è solo negli ultimi anni, con lo sfacelo dei legami comunitari provocato dalle politiche neoliberiste, che i Bobo sono diventati popolarissimi.

sterili polemiche,chiacchiere per chiacchieroni,il nostro sound propone solo conscius lirics ed è una libera scelta,la musica come tutto, va ascoltata e capita,se in jamaica cantano liriche razziste contro gli omosessuali, sono problemi loro,il nostro sound ha gia fatto la sua scelta,noi non selezioniamo quel reggae a costo di essere antipopolari,ma sopratutto basta un microfono e un po di chiacchiera per spèiegare e far prendere coscienza alle persone di che parla un testo od un altro...saluti dal TARANTATTAK,BIG UP A TUTTI I SOUND SISTEM...

sarà vero quel che dici?chi lo sa!!

meno male che i testi sono incazzati

che palle con il buonismo ed il politically correct