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Nella notte fra lunedì e martedì i soliti ignoti hanno bruciato il c.s.a. Pacì Paciana: ci sono giunti comitati di solidarietà da tutta Italia, da tantissimi fratelli e sorelle, compagni e compagne che ci hanno voluto fare sentire come il calore, quello del fuoco sulle mura di uno spazio liberato, genera energia. Su "l'eco di bergamo" compariva, in questi giorni, anche una solidarietà "strana": Daniele Lussana, coordinatore dei giovani di forza italia, esprimeva solidarietà per l'accaduto ai "ragazzi del pacì paciana", stigmatizzando però tutte le pratiche che il pacì paciana porta avanti da anni [e che neanche il fuoco ha bloccato]. Rispediamo - con tanti auguri di buone feste - la solidarietà al mittente: in tutta italia la destra [che sia lega nord, AN o forza italia] lancia campagne e leggi contro immigrati, centri sociali, consumatori di sostanze. A bergamo il clima "avvelenato" contro il pacì paciana è creato dagli alleati di forza italia, da quei bottegari leghisti bercianti che non perdono mai l'occasione per vomitare odio con chi cerca di creare una società diversa. A Daniele Lussana non possiamo far altro che dire che se cerca di farsi pubblicità come politico rampante può evitare di mettere bocca su quello che ci è successo: non lo riguarda, non sa cos'è [e basta informarsi prima di parlare: mai raccolto soldi per la resistenza irachena] e in più condanna quella che è l'attività del centro sociale... le sue parole sono vuote e non ci interessano, il pacco-dono della solidarietà di questa gente non trova domicilio da noi.
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