MASADA 1-1-2005, n° 39, Ode al cavalletto
…il cavaliere treppiedato…
Notizia Ansa: “Un giovane turista di Mantova, Roberto Dal Bosco di 28 anni, in Piazza Navona ha lanciato in direzione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che passeggiava nella piazza, il treppiede della macchina fotografica. Il 28enne, che fa il muratore e stava trascorrendo a Roma una vacanza, é stato prontamente bloccato dalla scorta del presidente e consegnato alle forze dell'ordine. Berlusconi ha subito una leggera contusione tra l'orecchio destro ed il collo che gli ha provocato un piccolo ematoma. Il premier è rientrato a Palazzo Grazioli dove è stato visitato, a scopo precauzionale, dal medico di Palazzo Chigi.” Lo aspetterà, si immagina, l’intera equipe svizzera di chirurghi plastici addetti alla ristrutturazione.
Mentre i capi politici ipocritamente trepidavano e portavano pseudo messaggi fintamente solidali al collo-ferito, il non inquadrato popolo degli internauti esultava e si sbracava all’unica buona notizia di questo sciagurato anno, al grido di ansia unanime: “E’ stato disinfettato il treppiede?”, e cataloghi di treppiedi di varie misure e dimensioni passavano di video in video, al peana di battaglia: “Roberto, sei tutti noi!” Gente che non aveva fatto una foto nemmeno per la comunione del figlio primogenito o il giorno in cui ebbe un lavoro a tempo indeterminato, giura che comprerà il due gennaio una macchinetta giapponese di carta da 5 euro con un treppiede monumentale da 47 chili in ghisa, piombo e catene chiodate. Occhio d’ora in poi nelle istituzionali piazze romane a finte monache barbute coi polsi da metalmeccanico, false irachene in burka con scarpe n° 47, solide statue di giapponesine dorate alte due metri con occhi da precariato. buteda ora in poi nelle istituzionali piazze romane a finte monachwe a giapponese da 5 euro con un treppediede monumentale da, forestali della Basilicata travestiti da alberi di Natale e finti punkabestia statali con 4 cani pastori, tutti dotato di treppiedi giganti, pure i cani.
V. scrive: “Roberto, ci dispiace soltanto che invece di fare fotografie non stavi trivellando la piazza. ..siamo preoccupati per il lifting, perché, se hai beccato proprio il punto di sutura, al prossimo discorso gli casca la faccia”.
Da tutta la penisola arrivavano grida:
“a ti lla lléasa in culu....”
“..o ‘mpestao”
“fattela impia’ bene”
“vattelaa piaa’ ‘n del …”
“Coddaproccusu!”
“Ce fatto a’ uallera a’ pizzaiola”
E Gigi prontissimo: “...propongo l'immediata fondazione dei Gruppi di Azione Fotografica "Roberto Del Bosco" (GAF-RDB). E' già pronto l'inno (note dell'internazionale):
Su, lottiam! i treppiedi
dritti in testa lanciam
e i premier mafiosi
mai piu' ci opprimeran...
Su, colpiamoli in fronte
e facciamogli mal:
la preterintenzionale
nuova plastica faccial”
Anche dai lidi europei arrivò a noi un grido: "Getting a tripod just on your stupid neck does not make you a photographer".
Come la cometa ad annunciare una nuova era questo post apparve nella notte sul newswire di Indymedia: “L'intoccabile è stato toccato. "Questa" è la notizia, la buona novella. Roberto Del Bosco dà voce al sentimento profondo del Paese e al desiderio represso dell'Italiano medio. E' l'atto liberatore. Il sasso di Balilla. Il Re è nudo e un fantino il Cavaliere! Qui inizia il declino di Berlusconi e il crollo del suo regime. Il gesto infrange l'incantesimo malefico, qualifica pubblicamente il premier per ciò che è e mostra le Istituzioni solidali, omertose e conniventi, nemiche del Popolo. Il treppiedi gettato nella palude del servilismo e della sudditanza nazionale avvia uno tsunami politico che non lascerà niente come prima. Cadranno tutti a catena come birilli, come piroli. Lui coi suoi cortigiani e anche gli altri corrotti e venduti. Per primo D'Alema, fino a Bertinotti. L'autore del gesto genuino è un bravo ragazzo, un muratore, tranquillo, dei DS, figurarsi! la quintessenza della legalità. Mica un commando anarcoinsurrezionalista. Devastante! Ha agito da solo. Preda di un raptus irresistibile. Decodifica messaggio.. - Quello li' ha una faccia da schiaffi, te li strappa dalle mani con quei sorrisi esagerati! Qualsiasi risposta è perdente. Con la linea dura il regime armerebbe interi arsenali di treppiedi. Con quella morbida sotto il lifting mostrerebbe lo sfregio e le crepe. Le solenni esternazioni di esecrazione e solidarietà del fatto faranno icona e leggenda e ne recheranno notizia nelle più remote contrade. L'evento è figlio di quel che prova il Paese! Rabbia, disgusto, esasperazione, furore. Il boss adulato dai servi agli uomini liberi ispira rancore! Il 2005 non poteva iniziare in modo più aulico! Quello che solo... un anno fa non solo non si poteva dire, ma nemmeno pensare, oggi è all'ordine del giorno. Quello che sta scritto in tanti cuori e sul muricciolo sotto casa riempie le pagine dei giornali e dei media nazionali. Era ora! - Va’ a quel paese Berlusconi ! Ci hai rotto…! - ROBERTO LIBERO !!!”
Come alle Termopili metteremo qui una lapida dove è scritto:” Pellegrino che passi, ricorda che qui tirammo un cavalletto per obbedire alle leggi della democrazia!”
Dalla storia di Toti-delBosco: “Una prima body guard lo raggiunse, poi una seconda, ma egli non si mosse, una terza lo gettò violentemente a terra, allora del Monte afferrò il suo inutile cavalletto e sollevandosi con lo sforzo spasmodico di tutti i muscoli lo scagliò contro il nemico in una sfida suprema.” OLA….
Scrive Gigi: “Come andrà il processo a Roberto, il prode tripodòbolo? Naturalmente, sarà presentata istanza di rigetto per legittima suspicione, si invocherà il trasferimento del procedimento a Verona (sede dell'azienda costruttrice del cavalletto per competenza), si spolvereranno tutti i cavilli procedurali, e alla fine del Bosco sarà assolto per decorrenza dei termini di prescrizione.”
E aggiunge: “Ora capisco perché a Genova sono stati picchiati selvaggiamente fotografi e operatori....La polizia temeva un attentato a colpi di cavalletto!”
Ora il popolo di internet dovrà attivarsi per fare una colletta per l’amato Roberto. Non si tratta di solidarietà a un altro da noi ma di difesa alle nostre viscere. Ricorda, compagno, come alla battaglia di San Quintino, anche tu potevi essere là!
Gigi: “Ora ci vuole un buon avvocato, che sappia usare tutte le scappatoie per allungare il brodo. Io affiderei la cosa a Pecorella.”
Joer: “Il mafioso è detestato. Bisognerebbe far risuonare, per quanto possibile, l'eco profonda di una tale detestazione.”
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“Oggi lo spazio è splendido! Senza morsi né speroni o briglie,
via, sul vino, col cavalletto verso un cielo divino e incantato!”
Charles Beaudelaire
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“e all'angolo della strada
un solitario cavalletto da foto fuma e scalpita.
E poi… l'accensione dei fanali.”
Thomas Eliot
---G. Blanc- Inno del nuovo BalillaSiamo nembi di sementesiamo fiamme di coraggioper noi canta la sorgenteper noi brilla e ride maggio.Ma se un giorno la battagliaAlpi e mare incendierànoi saremmo i cavallettidella santa libertà.--- “Grande, mitico, il cavalletto. Da sembrare il dono di un dio benigno e generoso, non l’infausto inganno escogitato dal demone Setoth, ai danni degli Ukatan, come sostiene lo stregone” Da alicenelpaesedi.---Evento epocale: la prima istantanea della storia fatta da un cavalletto:
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…anche dalla Cina: I CAVALLETTI
Chi ama i cavalletti
potrebbe acquistare la terra, così che la sua casa sia circondata da spazi bellissimi, dove i cavalletti possano andare.
di Cheng Pan
--Un nuovo simbolo era nato.E la chiamarono ‘la rivolta dei cavalletti’ Romper il freno a' miei desir non posso,
mentre del suo le spese altrui mi face;
perch'il padron, che mi fa il bravo addosso,
piè nel ventre mi dà quanto a lui piace:
e mi rompe la carne, e ammacca l'osso,
se mal'io abbedisco in guerra e in pace;
ma del mio doler già non mi deggio,
perché so ch'in vecchiezza ò da star peggio.
da Mario Taroni
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IL BRIVIDO DELLA VITTORIA Anonimo Essere avvolti dal silenzio, sentire solo i battiti degli zoccoli... poi l'ostacolo... trattenere il respiro, l'ultima stretta di gambe, il cavalletto e via… un attimo dopo l'urlo della folla che felice esulta! Giù per la schiena un brivido di gioia, là una toccata sul collo del campione. ---
“Brindo alle belle donne e ai cavalletti!” Franz
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HO UN SOGNO di Rodolfo Lorenzini
Essere accampato di notte tra gli odori di maremma e vicino ai fuochi sentire i cavalieri che parlano di grandi cavalletti e cavalieri e vedere nella notte tra gli odori di maremma altri fuochi. E sapere che lì altri cavalieri parlano di grandi cavalletti e cavalieri
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” ….e d'improvviso un urlo, un grido, quasi minaccioso, fuorilegge: "basta con le scuregge"” (Da Victor Cavallo)
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"Io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare."
SAMUEL BELLAMY, Pirata alle Antille nel XVIII secolo (da "Le Nuvole" di Fabrizio De André)
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