IL PENTITO
La telefonata Berlusconi-Dal Bosco La telefonata del premier è arrivata in casa Dal Bosco, a Marmirolo, alle 13,20 di martedì. Berlusconi ha chiamato il muratore mantovano poco dopo aver letto la lettera che il giovane gli aveva spedito. Pochi minuti, durante i quali Berlusconi ha parlato prima con Roberto e poi con la madre.
Berlusconi: «Buongiorno Roberto, come va?» Roberto: «Bene presidente. Mi scuso ancora per quello che ho fatto. Io non volevo farle del male». B: «Perché tanto odio nei miei confronti?» R: «L’odio non c’entra. Si è trattata di una stupidata» . B: «Vorrei che sapesse che non intendo sporgere querela nei suoi confronti, nessuna denuncia. Per me la vicenda finisce qui» . R: «Grazie presidente, comunque mi dispiace tanto, io non volevo» . B: «La prossima volta che verrà a Roma mi telefoni, così ci potremo incontrare e guardarci negli occhi. E capirà che io non voglio il male di nessuno. Adesso mi piacerebbe parlare con suo padre» . R: «Mio padre non c’è, è al lavoro. In casa c’è solo mia madre». B: «Me la passi, vorrei scambiare due parole anche con lei». R: «Grazie ancora presidente. Ora le passo mia madre» . B: «Buongiorno signora, vorrei scusarmi con lei per aver fatto passare a suo figlio un Capodanno in guardina» . Madre: «Ma sono io che devo scusarmi con lei per quello che ha fatto Roberto. Ha sbagliato e mi dispiace tanto» . B: «Non si preoccupi. Io invece capisco quello che lei ha dovuto passare come madre. Ho una mamma anch’io. Per questo le chiedo umilmente scusa. Un abbraccio a suo marito e vi auguro buon anno» . M: «Grazie presidente. Buon anno anche a lei»
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