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Un milione e mezzo di palestinesi alle urne. Tensioni per l'accesso ai seggi dei Territori
by dall'unità Sunday, Jan. 09, 2005 at 12:01 AM mail:  

Un milione e mezzo di palestinesi alle urne. Tensioni per l'accesso ai seggi dei Territori.

Si sono aperti stamani alle 7 locali (le 6 in Italia) in Cisgiordania e nella striscia di Gaza gli oltre mille seggi per le elezioni presidenziali da cui dovrà uscire il successore di Yasser Arafat a capo dell'Autorità nazionale palestinese. Da Ramallah la commissione elettorale dell’Anp si dice soddisfatta per il momento dell’andamento del voto e dell’alta percentuale di votanti (eccezion fatta per Gerusalemme est). Tensioni ci sono state però in mattinata.

L'esercito israeliano ha impedito lo svolgimento regolare delle elezioni presidenziali in alcune zone dei territori. Lo ha dichiarato Mohammed Dahlan, ex ministro per la sicurezze interna palestinese molto vicino al candidato presidenziale Abu Mazen, denunciando il fatto che truppe israeliane ancora bloccano il passaggio con check point lungo la strada per Khan Yunis. Lo stesso Dahlan, che ha rilasciato la sua dichiarazione dopo aver votato nella cittadina della Striscia di Gaza, è stato bloccato al posto di blocco. Anche nella zona di Tulkarem un posto di blocco militare impedisce l'accesso a quattro seggi. Le truppe israeliane hanno anche aperto il fuoco contro un seggio elettorale ospitato in una scuola di Khan Yunis nella Striscia. Khan Yunis è una delle roccaforti di Hamas nei Territori e per ora non si sa se nella sparatoria ci siano stati feriti tra i capannelli di persone davanti al seggio bersagliato. Secondo fonti della sicurezza palestinese, i soldati isrealiani che presidiano gli insediamenti hanno impedito ai 5000 residenti di al Mawasi, enclave palestinese circondata dai coloni, di recarsi ai seggi. Una fonte ha riferito: «L'esercito israeliano ha chiuso il posto di blocco, impedendo alla gente di muoversi». Nella zona di Gaza City, invece, dove sono andati alle urne la maggior parte dei leaeder politici palestinesi, le operazioni di voto vanno avanti nella più assoluta tranquillità.

Nel Neghev settentrionale, territorio israeliano, pare che in mattinata tre razzi Qassam siano stati sparati dal confinante territorio palestinese senza causare danni o feriti.

Comunque l'ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, uno degli 800 osservatori internazionali incaricati di verificare che l'elezione abbia un corretto svolgimento, ha detto di aver avuto l'impressione che gli israliani stanno tenendo fede all'impegno di non ostacolare le operazion di voto. «Non ho visto alcuna intimidazione», ha affermato. L'ex capo della Casa Bianca è stato contraddetto dalle notizie arrivate da Gush Katif, un blocco di insediamenti ebraici nella striscia di Gaza. Secondo fonti della sicurezza palestinese, i soldati isrealiani che presidiano gli insediamenti hanno impedito ai 5000 residenti di al Mawasi, 'enclave« palestinese circondata dai coloni, di recarsi ai seggi. Una fonte ha riferito: »L'esercito israeliano ha chiuso il posto di blocco, impedendo alla gente di muoversi



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