effettivamente c'è qualche dimenticanza nell'elenco dei perseguitati

si sente subito se chi scrive è stato o meno a Mathausen od Auschwitz..si sente subito, per esempio se ha preso la stradina che dal bel paesetto austriaco in riva al danubio, (un bel paesetto tutto fronzoli, alberghetti, ristorantini, tendine etc etc..) porta su al campo di lavoro, di sterminio, a quel che resta del campo, sede di una delle maggiori utopie capitaliste, un luogo dove il capitale è tutto e il lavoro niento, l'utopia del lavoro a costo zero sottomesso in tutto e per tutto.

uno che è andato veramente a Mathausen e che scrive della memoria non si sarebbe dimenticato, ad esempio del gran numero di bigliettini di parenti e foto di antifascisti spagnoli, catalani e baschi attaccati nelle vicinanze dei forni dove moltissimi esuli repubblicani e antifascisti furono sterminati e non si sarebbe dimenticato dei socialisti austriaci e tedeschi e dei molti comunisti e dei molti presi nelle retate tra le popolazioni antifasciste che sostenevano la resistenza in Italia e in tutta europa. Non si sarebbe poi dimenticato di citare il campo maggiore, quello che non c'è più, quello dove sono morti i più, quello dei prigionieri sovietici.

Questo furono dall'inizio i campi (come rammenta la beffarda tragica scritta arbeit macht frei): campi di sterminio degli antagonisti proletari e comunisti e antifascisti, di qui cominciò la grande purga degli imperialisti ascendenti che continuò poi contro gli ebrei contro i rom, i diversi, le popolazioni che sostenevano la resistenza antifascista.

è giusto ricordare. è ancor più giusto organizzarsi perchè il ventre di quella gran puttana che ha partorito il nazismo nel frattempo ha partorito altri fratellini che stanno rapidamente crescendo.