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autogestioni?
by ex studente sempre piu' deluso Wednesday, Feb. 09, 2005 at 9:51 PM mail:

parliamo di cio' di cui ho esperienza: Galfer e Gobetti

Ho mollato da tanti anni la scuola. Nonostante questo ho contatti con due licei grazie al mio fratellino. Questi due licei, il Galfer e il Gobetti di Torino, si sono messi in "autogestione"... Una parola molto interessante, una parola che vuol dire autonomia, autodeterminazione, liberta' dai vincoli imposti dal corpo insegnante.
Pare che pero' le cose non siano piu' in questi termini, infatti sono venuto a sapere due cose che mi hanno sconcertato: la prima e' che al Gobetti gli studenti sono perfettamente agli ordini degli insegnanti, non si azzardano a pretendere nulla ne a discutere una decisione (pare che abbiano preferito riunirsi fuori da scuola che impuntarsi per poter entrare un pomeriggio, e tutto questo durante il periodo di "autogestione"); la seconda e' che al Galfer la lista dei relatori che si intendevano invitare per tenere seminari durante la autogestione e' dovuta essere preapprovata dal consiglio di istituto (e pare che parecchi nominativi siano stati scartati).

Sentite queste cose mi verrebbe da chiedere agli studenti: ma cos'e' una autogestione? cosa significa autogestire? che significato ha assunto per voi questo gesto?
E' diventato una sorta di rituale?
Un qualcosa vuoto di qualunque senso?
Una parodia di se stessa?
Che senso ha?
L'autogestione non dovrebbe avere le sue radici nella democrazia diretta, nella condivisione delle scelte, nell'analisi dei problemi?

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infatti
by a Wednesday, Feb. 09, 2005 at 10:00 PM mail:

Infatti queste che hai descritto si chiamano cogestioni..
Purtroppo i ragazzi d'adesso non sanno neanche più cosa sia un autogestione.
Purtroppo non hanno modelli da imitare o da cui apprendere metodi di autogestione dentro e fuori scuola.
Probabilmente le autogestioni ed occupazioni degli ultimi anni erano già diventate da tempo vuoti rituali (e sappiamo che purtroppo era così da anni).
Si tratta da parte dei ragazzini di ripercorrere o meglio riscoprire percorsi e pratiche politiche che dovranno fare da soli con tanta volontà e cervello.... chissà..

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Autogestioni?
by Luca Wednesday, Feb. 09, 2005 at 10:19 PM mail:

Dunque, io sono uno di quegli studenti del Gobetti che ha partecipato ed organizzato l'autogestione...innanzi tutto, vorrei che prima di dire determinate cose facessi attenzione a che le tue "informazioni" siano corrette...mi riferisco a ciò che hai detto sul fatto di tenere un collettivo fuori da scuola in periodo di autogestione...allora, tengo a precisare che l'unico pomeriggio che non abbiamo passato a scuola è stato il pomeriggio dell'assemblea d'istituto, quando ancora, effettivamente, la scuola non era in autogestione...capirai allora che la cosa si fa un attimo diversa e che ci possono essere state delle motivazioni diverse se non siamo entrati a scuola in quel dato pomeriggio [tra l'altro, non sto quì a dare delucidazioni ma credo che tu avresti dovuto essere in quel frangente per capire come si sono svolte le cose...]..cmq...senza stare a parlare di un singolo avvenimento che spero avremo chiarito e che cmq non ha un riscontro fondamentale in quanto da te intavolato, procedo a rispondere...
Nella nostra scuola, lo ripeto il Gobetti, prima di fare questa autogestione si è discusso a lungo sul come, sul perchè, sui motivi per fare un'autogestione e su mille altre cose...
Ora, quello che ti dirò non è quanto è venuto fuori da queste discussioni, quanto più un mio personalissimo parere: l'autogestione di per sè, ha perso il suo valore reale e fondamentale, e cioè quello della protesta...mi spiego, questa forma di protesta era nata anni ed anni addietro, sicuramente ne saprete pià di me in merito, quando ancora, effettivamente, c'erano delle motivazioni che facevano prospettare un tale tipo di protesta quale poteva essere l'autogestione ed in altri casi anche l'occupazioni di determinati luoghi [fabbriche, caseggiati, etc etc...]...perchè si compivano questi atti? Perchè in quei tempi non ci si limitava a protestare per un ideale politico, non ci si limitava a protestare a parole, ma si protestava per qualcosa che veramente avrebbe potuto cambiare la vita a migliaia di persone, si protestava perchè la fame, le condizioni sociali erano talmente assurde che non si vedeva altro modo per dimostrare questa loro controversia e questa loro ostilità verso un mondo che cmq, in ogni caso, avrebbe dovuto permettere loro di vivere in maniera decente e [almeno in parte] soddisfacente...
A questo punto, la domanda che sorge è, come tu hai ben inteso, che significato ha, ORA, l'autogestione? Io credo che dovremmo distinguere due cose: la prima è un autogestione di tipo informativo...ormai se ne discute da anni ed anni, gli studenti non sono contenti perchèp a scuola non gli vengono insegnate determinate cose, perchè a scuola si fanno sempre le stesse attività, etc etc...bene, in un autogestione di questo tipo si cerca di dimostrare che gli studenti sono in grado di organizzarsi da soli delle "lezioni" [passami il termine] che spazino su argomenti che non sono i soliti che ci vengono insegnati a scuola ma che possano farci imparare delle cose che forse, differentemente, non apprenderemmo...si tratta di cultura generale, quella cultura che spesso si impara di persona o con determinate esperienze ma che a scuola non possiamo provare e non ci vengono insegnate...questo, per me, ha già un vero e proprio significato, sintomo del fatto che qualkosa cmq non va, che chi vive 5 ore al giorno, 6 giorni su 7 a scuola, non è soddisfatto e non si sente realizzato da quanto gli viene insegnato ma che vuole saèere di più, e su argomenti che non siano sempre i soliti ma che gli permettano di farsi una cultura sua e che lo inducano, in alcuni casi, a crearsi una coscienza critica che lo faccia diventare più razionale e coscienzioso...
Ora, il secondo tipo è quello di protesta...come detto poco prima, credo che ora come ora, non ci siano più quelle determinate motivazioni che possano spingere una scuola a dichiararsi in autogestione, soprattutto per il motivo che, alcune cose, ci vengono concesse senza che noi neppure ne siamo a conoscenza...tuttavia, tuttavia, esistono dei diritti che ogni studente ha e che, alcune volte, vengono lesi...nel momento in cui questo accade, in cui uno studente non si sente rispettato e trova che non gli venga concesso di fare qlkosa che cmq risulta essere un suo diritto, si entra in un campo in cui l'azione di protesta, se così possiamo chiamarla, diviene lecita ed in alcuni casi, secondo me, anche obbligatoria...
Non starò a dilungarmi, tutto questo che ho detto è servito semplicemente a dire che non bisogna vedere l'autogestione come una singola via, come un azione di protesta come veniva vista anni fa perchè, ora come ora, non è possibile, non avremo più le manifestazioni del 68, manifestazioni sulle quali noi tutti siamo cresciuti, non avremo più quel simbolo che esisteva in quegli anni, ma ciò non vuol dire che non possano esseci altri simboli, simboli per cui combattere e per cui tirare avanti..non fermiamoci all'apparenza, a volte, il gesto più insignificante, può risultare il più utile...

Ciao
Luca

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si vero
by maltese Wednesday, Feb. 09, 2005 at 10:21 PM mail:

si dici bene... cogestioni... peccato che, almeno per quanto ho visto io, non ci sia la coscienza di questa condizione, ne da una parte ne dall'altra.
Sono cogestioni che tutti vivono come delle situazioni di conflitto, cioe' come se fossero Autogestioni o peggio...
Scazzi con le presidenze, grandi discorsi pieni di parole di fuoco, atteggiamenti da ribelli, il tutto per ritrovarsi poi con un qualcosa di identico ad una assemblea... Per non parlare poi di quegli studenti che alla domanda "perche' autogestire?" rispondono "perche' e' giusto", "perche' e' bello", "perche' si e' sempre fatto".
E da parte di presidenze e insegnanti irritazione, stizza, superiorita', imposizione...

Quella che mi e' sembrata di vedere quest'anno era quasi una commedia surreale in cui ogniuno recita la sua parte... Peccato che in tutto cio' quello che si perde e' l'interesse degli studenti, l'incisivita', lo spessore politico... Ma forse sono cose troppo faticose da continuare a portare avanti, perche' richiedono riflessione e discussione, cioe' le ultime cose che mi e' capitato di vedere negli ultimi collettivi che ho bazzicato.

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mah
by non so Wednesday, Feb. 09, 2005 at 10:46 PM mail:

<si cerca di dimostrare che gli studenti sono in grado di organizzarsi da soli delle "lezioni" [passami il termine]>

ciao, non sono più uno studente medio, ma ho rappresentato per anni gli studenti nel consiglio d'istituto della scuola che frequentavo e ho bazzicato sempre collettivi e non studenteschi...non sono per niente d'accordo su quello che dici, perchè gli studenti, non sono in grado di organizzarsi da soli delle lezioni [passatemi il termine pure a me va]. lo dimostra il fatto che l'autorganizzazione manca del tutto. non puoi negare che a organizzare siano sempre i pochi, pochissimi eletti, che ci credono veramente in quel che fanno e si sbattono anche molto se vogliamo...ma l'autogestione, lo spontaneismo, insomma il germe della rivolta non esiste...la gente non vuole solo fare un cazzo di niente...ed è lecito figurati, io mica attacco questo...

però mi trovo d'accordo su tutto il resto che dici...

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CIARLONI DEL CAZZO
by teo Wednesday, Feb. 09, 2005 at 11:29 PM mail:

parlate parlate parlate, sapete solo infamare chi lavora.


buongiorno a tutti, tanto lo sapete chi sono, sono il rappresentante di istituto del LSS Galileo Ferraris.


adesso sono le ore 22.12 e domani mattina inizia la tre giorni di laboratori studenteschi della mia scuola, un'iniziativa che si ripete per il secondo anno nella nostra scuola, una scuola che non ha mai avuto una storia perticolarmente legata al movimento studentesco se non nel più ristretto sessantotto sessantanove. l'utenza della nostra scuola è da sempre legata al quartiere della crocetta, una delle aree più benestanti di torino, con interi isolati di ville e villette sparse nel verde più lussureggiante e patriottardo dei viali del parco del fante d'italia.
certo la scolarizzazione di massa ha portato molti studenti anche dai quartieri confinanti ed effettivamente il galfer si colloca in una zona di confine tra crocetta s.paolo e s. rita.
ciò che non cambia è il costante e sistemantico menefreghismo della maggior parte degli studenti galferini, alienati da uno zuccheroso paradiso di discoteche e belle bambine sorridenti offertogli dai più esperti praticanti del settore divertimento a pagamento.

al galfer siamo 1300 persone chiuse in una scuola che straborda di deroghe, una struttura che non è mai stata concepita per essere una scuola, che possiede a stento i requisiti minimi per essere un edificio praticabile.

in questa scuola esiste un collettivo da 4 anni, un gruppo di persone che varia dai 5 alle 50 persone. su 1300 bello no?
però esiste, non è mai stato di nessuna realtà poltica (che non signfica solo partiti, perchè i magnoni ci son dappertutto) ma ha accettato sempre posizioni molto lontane tra loro.
esiste ed è sceso in piazza contro la guerra due anni fa ed ha chiamato in strada 400 studenti completamente vergini politicamente, dal bambino di prima con la toppa dei nirvana al fighetto di terza che si crede padrone della scuola, e che decide che forse per una volta vale la pena dare uno sguardo al mondo vero e proprio ed ai suoi problemi.
questo collettivo ha respinto più volte le provocazioni dei gruppi studenteschi di destra, che badate bene hanno i padri e i protettori tutti in crocetta, che a scuola non si vedono mai ma contano, contano.fidati.
questo collettivo ha raccolto anche fondi per le scuole irachene, ha mobilitato sulla riforma moratti, si è autofinanziato, ha portato 35 persone e un cazzo di strisicone con scritto basta guerre a roma il 20 marzo quando nessuno di quei cazzo di licei politicizzati -tanto protagonisti quando si tratta di litigarsi la paternità dell'enesimo slancio del movimento- ha portato un solo dico un solo studente in quel treno. io l'ho visto. li ho cercati e non li ho visti. perchè sapevo che un giorno qualcuno avrebbe fatto un discorso del genere. me lo immaginavo.

e l'unica cosa che mi viene da dire è:

VIENI AL GALFER COGLIONE!
VIENI ANCHE TU NELLA SCUOLA DEI MENEFEGHISTI!
VIENI ANCHE TU NELLA SCUOLA DOVE GLI STUDENTI SI PREOCCUPANO SOLO DELLA GITA SCOLASTICA!
VIENI ANCHE TU NELLA SCUOLA DOVE AI PIANI ALTI HAI I SINDACATI GOVERNATIVI CHE TI FANNO LE PULCI PURE SUI DIRITTI D'AUTORE DELLE CANZONI CHE SUONANO I GRUPPI MUSICALI!
VIENI ANCHE TU A FARE POLITICA AL GALFER, DOVE PER FAR VEDERE UN FILM IN AUTOGESTIONE DEVI PRENDERTI LA RESPONSABILITA' PERSONALE SULL'APPARECCHIO PERCHE' QUANDO CHIEDI QUALSIASI COSA TI SBATTONO IN FACCIA UNA COSA CHE SI CHIAMA MANSIONARIO MINISTERIALE TI PARLANO DI SOTTOCONSEGNATARI E DI FONDI VINCOLATI, DI INCONCILIABILITA' IN CORTE DEI CONTI, VIENI!

vieni e provaci tu, perchè noi in 50 (con la gente che se sbagli e gli rovini l'autogestione son pure capaci di incazzarsi) più di questo non riusciamo a fare.

io lavoro da un mese su questa autogestione, e non ho nemmeno il diritto di sentirla mia, di chiamarla tale, perchè qualcuno dall'alto, che sa bene come farmi capire che in fondo in fondo il coltello dalla parte del coltello ce l'ha lui, mi ha detto che la parola autogestione non gli piace. e io non posso dire nulla, perchè se no non se ne fa nulla. il permesso ce lo da lui, e se a te non piace la cosa ti fotti perchè tu non lo sai ma altro io non posso fare. perchè se il preside mi nega l'autogestione perchè non ho seguito la procedura non pensare che gli studenti siano con me. perchè alla maggioranza degli studenti del galfer la procedura piace, non interessa il come e il dove. a molti interessa farsi 3 giorni di vacanza. ad alcuni interessano le discussioni. ma nessuno pensa ad un progetto politico di movimentO studentesco, e nessuno vuole mettere la bella autogestione in discussione per una causa che non sente.
perchè al galfer se non l'hai capito la causa non esiste, esiste per 3 giorni se vuoi.

vieni tu a dire signorno al capo, e vedi che resti da solo.
allora io non so te ma io le cose da solo non le faccio, preferisco una 3 giorni sfottuta da tutti gli ex rampanti della pantera che un antagonismo alienato da tutto e tutti.
e l'accordo col preside lo voglio, lo voglio perchè non c'è altrnativa, perchè non ci sono le condizioni, e in 50 su 1300 le condizioni le crei pian piano, visto che il crollo del capitalismo pare un po' in ritardo.

e l'accordo lo prendo anche perchè possiamo benissimo restare lo zimblello di tutti i licei "movimentisti" di torino ma intanto in questi tre giorni parliamo del G8, della riforma moratti, di antivivisezione, di procreazione medicalmente assistita, di guerre globali, di balcani, di africa, di palestina, di globalizzazione, di disinformazione, di cinema e delle tremila altre cose. e di esterno ne è stato bocciato uno, non "parecchi", l'hai aggiunto te lo sai benissimo, e io odio la gente che distorce la realtà partendo dall'innocente aggettivo di circostanza aggiunto e facile da giustificare.

e queste tremila altre cose -bada bene- non sono organizzate a tavolino da un preside diessino compiacente o da un collettivo duro e puro di 10 persone, ma sono il frutto di pochi sconosciuti che anche quest'anno per la seconda volta spuntano dal nulla, dalla nebbiosa apatia giornaliera del galfer e propongono il loro laboratorio, lo organizzano, si preoccupano di gestire il materiale, gli esterni, l'orario. per il secondo anno vedo ragazzi sconosciuti, persone di qualsiasi età che con estrema goffaggine e inesperienza ma grandissima e magnifica volontà e spirito di gruppo portano il proprio contributo.

tu con le tue supponenze offendi profondamente queste persone, completamente al di fuori dei tuoi ideologismi (perchè al galfer questo sono), umilmente in sti 3 giorni CI PROVANO a dire la loro.

e noi ci proviamo, schiacciati dai sorrisi compiacenti di tanti nomi che mi piacerrebbe tanro sbattere qui sopra; tante persone che si barricano dietro la legge per ostacolare in tutto ogni nostra inziativa.
noi stiamo zitti e giochiamo il nostro gioco d'astuzia in cui siamo diventati bravi, e se di quel che chiediamo ci danno la metà, la rimanente ce la riprendiamo a costo di trovare una strada faticosa il doppio.
noi stiamo anche zitti perchè le alziamo la voce troviamo il silenzio attorno a noi, seguito da una grossa risata. quella delle stesse persone che tu pensi dovrebbero costituire il nostro sostegno contro la burocrazia legalista e blablabla.
se non ti piace la nostra strada legalista ti rispondo che non piace nemmeno a me e ti ripeto vieni al galfer o mandaci qualcuno che può farlo, perchè da lavorare ce n'è non preoccuparti, cerchiamo solo gente in più.

ci sto buttando l'anima su sta cosa e non certo tu mi vieni a dire cosa ho fatto di giusto e di sbagliato per un cazzo di esterno negato, quando non conosci nemmeno le dinamiche dell'accaduto. mi gioco un mese e mezzo su sta cosa, mi devo sfogliare le normative sulla sicurezza, imparo a conoscere la scuola. e non mi basta andare a pretendere l'autogestione "de iure" dal dirigente per averla. perchè non ho il potere di farlo, non ho il consenso necessario per una posta così alta, non ho un dirigente che mi lascia la scuola per una settimana e poi se ne corre a casa in vacanza.ho un dirigente che mi sfondera la legge in faccia e in 5 minuti mi smonta tutto il discorso sugli studenti, sui bisogni, sui diritti, sulla serietà della cosa, sull'autogestione che non significa disordine ma metodologia alternativa. e così imparo a difendermi anche su quel terreno, in attesa che quel che faccio crei consapevolezza, perchè son sicuro quel che ho fatto insieme a tutti i compagni di scuola del collettivo è servito e chi l'ha vissuto ed anche a chi vivrà i laboratori studenteschi del galfer 2005.


vai a criticare qualcun altro adesso, che c'è tanta gente che viene prima di noi, proprio tanta.


matteo

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sunto
by teo Wednesday, Feb. 09, 2005 at 11:41 PM mail:

ti sconcerta che il consiglio di istituto debba approvare?
bene, a me no, ma mettiamo che mi sconcerti, e che non sia d'accordo.
cosa faccio?
faccio una campagna dentro la scuola in cui parlo agli studenti e denuncio la cosa spiegando che in questo modo si snatura completamente il principio di autogestione, che si subordinano le istanze alla burocrazia???
la gente mi dice semplicemente di approvare sta cazzo di lista, di fare meno il rivoltoso che non vorrebbero ritrovarsi senza autogestione, che se qualche persona non viene chissenefrega.

tu cosa faresti?

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per maltese
by teo Thursday, Feb. 10, 2005 at 12:15 AM mail:


il termine cogestione generalmente identifica un approcio concertativo delle presidenze "autonomizzate" caratteristico delle politiche scoltastiche berlingueriane. ma dal punto di vista puù teorico-politico la cogestione prevede una gestione condivisa tra più entità. questo al galfer sui contenuti non succede, perchè sono solo gli studenti che propongono i laboratori. poi possono appoggiarsi a docenti o esterni per integrare il tutto, ma il diritto a promuovere uno spazione di discussione su una determinata tematica è unicamente dello studente. la "gestionte condivisa" consiste in tutti quei passagi che il tutto deve superare, che sono dettati dal situazione di oggettiva subordinazione del soggetto studentesco (se di soggetto si può parlare) per le cause sulle quali mi son dilungato.

tral'altro lalternativa a queste cose io voglio proprio vederla. in mano ho un calendario di laboratori tenuti da studenti. sono 31 al giorno + due assemblee in media, per 3 giorni. qualcuno mi tira fuori un progetto del genere fatto da qualche autogestione come vi piaciono?

ah quelli che fanno autogestione perchè è bello ci son sempre stati...non è certo una prerogativa di questi anni.
anzi, direi proprio che se c'è un momento in cui essere politicizzati a scuola sia democè è proprio questo, e molti preferiscono dire "l'autogestione è da zecche" piuttosto che venire perchè fa figo, visto che non lo fa più.


<<E da parte di presidenze e insegnanti irritazione, <<stizza, superiorita', imposizione...

prenditela con loro. però sappi che sei solo, perchè nessuno ti appoggerà. giusto per farti immedesimare.
lo spessore poltico non c'è più da molto tempo, e non è certo colpa di chi fa poltica in questo periodo, lo sai meglio di me.

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ciao matteo
by sgalfer Thursday, Feb. 10, 2005 at 12:26 AM mail:

ciao matteo, non t'incazzare, dai.

ai tempi del Klondike, non dirmi che non hai letto mai paperino, il nostro bel liceo lo chiamavamo sgalfer.

anche allora, mitici anni '70, non eravamo proprio l'avanguardia del movimento

però, nel gran rabelot della contestazione studentesca, un pò d'occupazioni si son fatte e qualche sciopero è pure riuscito bene

ma quel che è più importante, alcuni di noi hanno messo le basi per solide amicizie tra compagni, arivando a costituire piccoli nuclei di lotta che son riusciti a sopravvivere negli anni del riflusso, negli "anni di piombo", quelli delle P38 e delle pere di ero

dall'esperienza di lotta e di vita comune di quegli anni son venute fuori le prime due comuni urbane della città, qualche casale occupato nella verde umbria e sopratutto rapporti di amicizia e di lotta che reggono ancora oggi.
a stento forse, ma reggono.

anche per noi c'è stato lo scazzo e l'amarezza di veder andare tutto in vacca, con gli scazzi tra compagni, le accuse reciproche, le infamate, i piccoli giochetti di potere, per non parlare della repressione che ne è seguita,
dei compagni, pochi per fortuna, morti ammazzati dalla droga o dalla paranoia della clandestinità e della galera.

siete 50, tu dici, "giovani e forti", come da ricordi risorgimentali. Beh, godetevela la vostra libertà, coinvolgete le belle bambine, la rivoluzione sta dentro di noi, la rivoluzione vuole volti allegri e grandi sorrisi d'intesa, notti di discussioni e albe di desiderio

non sono cazzate, credemi, è tutto quello che poi ti resta dentro, che ti puoi portare dietro, che nessuno ti può levare, manco un robocop che ti pesta in testa.

e ancora un piccolo consiglio per queste "autogestioni":
mai come adesso la storia, la filosofia, la chimica, la fisica, la biologia vengono mistificate, negate, "revisionate".

lavorate su questo, sulla verità, sulle prove, sulla conoscenza.

pensate alla rivisitazione in atto sul tema delle foibe, all'equazione fascismo-comunismo, al nuovo colonialismo dell'impero, e, per contro, al rinascere di un becero squadrismo di destra e di un altrettanto becero cielodurismo di sinistra.

C'è ancora molto lavoro da fare, e molto da proporre agli indolenti e ai rassegnati.

informatevi, usate la rete di comunicazioni di internet,
collegatevi sin d'ora con il movimento dei precari, tra pochi anni toccherà a voi di esserlo.

pensate al resto del mondo sfigato che sta alle porte di questa nostra società sempre più di classe e iniqua.

non disdegnate alleanze con quella parte di nuovo proletariato culturale che sono i vostri insegnanti, vivono con una miseria di salario e vedono anche loro sempre più negata ogni forma di serietà e libertà culturale

stringete alleanze, cogliete nel segno

buon lavoro

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: )
by teo Thursday, Feb. 10, 2005 at 12:36 AM mail:

una risposta sensata, tranquilla, bella.

grazie caro, mi ha fatto piacere leggere quello che hai scritto, non sa di catrame come tutto il resto.
la tua risposta sa di comprensione, e hai detto cose che sogno da tempo.
a proposito dei docenti tra l'altro qualcuno sopra ha scritto male di loro, mentre sono gli unici che spesso ci aiutano, senza chiedere in cambio nulla. certo non tutti, ma trovo ingiusto tirarli in ballo in una questione che -per quanto riguarda il Galfer- non li vede certo responsabili dello stato in cui riversiamo.

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ma và a cagare, và
by indign Thursday, Feb. 10, 2005 at 1:02 PM mail:

teo...
Ma se oggi al galfer c'era MARRONE, ex fuan ora azione giovani, a tenere il forum sull'immigrazione...
domani c'è haider a parlare di shoà?
stai zitto che ridicolizzi soltanto te e il movimento... quello vero

basta don i ds/ss

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taci
by teo Thursday, Feb. 10, 2005 at 1:59 PM mail:

certo, e tutti noi l'abbiamo saputo stamattina, doveva venire un'altro a parlare di immigrazione con flavio arzarello della fgci. illaboratorio è stato proposto da un paio di persone e noi non l'abbiamo segato perchè se l'avessimo fatto sarebbe venuto su un casino, è evidente che non conoscete l'ambiente del galfer e le persone che lo influenzano.

c'è stato marrone per un'ora, è entrato, è stato smontato sulla bossi fini e se n'è andato.

per chi non lo sapesse al galfer ci sono anche attivisti di azione giovani, e tutta una serie di persone di assicurano che essi possano ottenere agibilità poitica quanto basta perchè possano ogni tanto venirsene fuori con le loro iniziative, da sempre cadute nel nulla o più semplicemente osteggiate per l'esplicito riferimento al partito di alleanza nazionale.

detto questo noi non abbiamo la possibilità di censurare queste persone che -ripeto- hanno la garanzia di poter agire da persone decisamente più influenti di noi rappresentanti.
in ultima analisi mi sembra una soluzione sensata quella di confinare queste persone in un aula in cui vengono zittite da una controparte piuttosto che agire di forza, senza nessun appoggio di consenso, rischiando di perdere tutta la credibilità necessaria per tutte quelle vertenze che ci troveremo a discutere nei prossimi mesi.

se quanto andavi te a scuola i fasci non cerano o era facile zittirli (visto che non faccio moralismi, piacerebbe pure a me) non devi pensare che sia così dappertutto.

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hahaha teo
by incredibile Thursday, Feb. 10, 2005 at 2:51 PM mail:

la tua è la politica del meno peggio...è orribile.

un autogestione approvata da un consiglio d'istituto non è un autogestione...se non ti crea problemi piegare la testa allora ti becchi le critiche on line...se no, potresti fare qualcosa di veramente rivoltoso e beccarti le critiche a scuola e gli elogi qua...
3 giorni di autogestione non servono a nulla, se non a strumentalizzare ideali e studenti, abituandoli a questa piccola vacanza, ma non abituandoli a lottare...un piccolo scotto da pagare per il preside che da ora in poi ti risponderà semplicemente: <l'autogestione l'avete fatta? ora lasciaci lavorare senza rompere le palle per l'inagibilità della scuola e per tutti gli altri problemi>
si è bello dire che tu impari cme funziona la scuola mentre la gente si gratta, ma diciamo anche che ormai essere rappresentante degli studenti è fare la "palestra del piccolo politicante"...soprattutto per quelli che arrivano dalla tua area. dimmi di no finchè vuoi, nega, scrivi poemi ma i fatti restano...e sono quelli...

ben inteso, ho fatto il rappresentante in consiglio d'istituto per 3 anni consecutivi, so benissimo di cosa stai parlando...

la soluzione? non fare il rappresentante di tante piccole teste di cazzo...se no, ripeto, beccati le critiche e stai zitto, perchè ti sei candidato volontariamente non ti hanno obbligato...la gente vuole solo cazzeggiare, se vuoi fare politica, falla dova ha senso. in una scuola ormai non ha senso...lo avrà quando la scuola sarà in mano ai fasci e credimi, ci metteranno molto poco...

ciao

------------------
CI SI VEDE TUTTI ALLE 19:00 IN PLAZA CASTELLO
NON FATE GLI ASSENTEISTI PER DIANA!
------------------

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...
by teo Thursday, Feb. 10, 2005 at 3:40 PM mail:

la mia politica del meno peggio è l'unica possibile e fa schifo pure a me, considerando che sono obbligato a farla, visto che alternative non ce ne sono.

io non piego la testa, io voglio coscientizzare le persone e voglio coinvolgerle, per questo non m'interessa nulla che non sia partecipato.

forse non hai ben capito, ma io non agisco in base a chi mi fa le critiche (tanto me le prendo dappertutto pure ora) ma in base al fine. ed il fine è una scuola dove la gente è critica.

nella nostra scuola o si fa autogestione così o non si fa.
occupare non c'è gente.
fare casino per un'autogestione vera viene considerato da tutti una presa di posizione dannosa ed estremista.

tu cosa faresti?

3 giorni di autogestione servono a creare in una piccola parte ci persone l'interesse su un argonento, nessuno ha la pretesa di insegnare verità assolute.
l'abitudine a lottare non interessa a nessuno al galfer.

il preside non paga nessuno scotto, è pure contento della sua creazione, visto che di tutto lo sbattone che ci facciamo una buona fetta se la prende per lui.

tu non sai per nulla di cosa stiamo parlando, dimmi un po' in che scuola hai fatto il rappresentante, tira fuori il nome.

e poi fammi capire per te la politica ha senso solo dove risci a farla? e tutto il resto? non esiste? lo lasciamo ai fasci?
per me il galfer è un posto dove far politica o cercare di farla ha senso, perchè non è una passeggiata.
la scuola sarà in mano ai fasci per colpa di gente come te, capaci solo di parlare e teorizzare. mentre prevedi tutto il tuo scenarietto io lavoro, e vediamo chi avrà ragione

io in piazza caltello ci sarò come sempre.

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eccume
by eccume Thursday, Feb. 10, 2005 at 5:37 PM mail:

le alternative se non ci sono, si creano e questo lo sai già benissimo da solo.

tu dici: <nella nostra scuola o si fa autogestione così o non si fa.>
l'idea di non farla, non ti sfiora propio? non è obbligatorio, soprattutto visti i tempi, l'utenza scolastica e il fatto che sia una cosa totalmente fine a se stessa.
visto che me lo chiedi esplicitamente: io non l'avrei fatta un'autogestione...o almeno, così penso.
dato che al galfer a nessuno interessa lottare, una finta lotta autorizzata del consiglio d'istituto non mi pare una
cosa buona. tutto lì.

<e poi fammi capire per te la politica ha senso solo dove risci a farla?>
spero di non essere frainteso, ma si credo che sia così. in una scuola, sopratutto da come la descrivi, non ha senso. per capirsi poi bisognerebbe vedere, che cosa intende uno per politica, come la vorrebbe praticare, le possibilità e così via. ma l'argomento non è questo.

poi mi parli di lavoro: tu lavori...ti sbatti...spendi tempo ed energie...ma il risultato è quello di cui stiamo parlando? appunto un autogestione "istituzionalizzata" dal consiglio d'istituto che come dici tu serve
<...a creare in una piccola parte ci persone l'interesse su un argonento>?
una protesta(?) in cui non si protesta, ma si informa una piccola èlite...mentre il grosso degli studenti non ne viene toccata se non per l'aspetto ludico, perchè questa cosa è lontana dal loro mondo ed è lo stare fuori dall'aula la cosa che li interessa maggiormente? beh forse il tuo lavoro potrebbe essere impiegato in un modo migliore, no? non sta a me dirti quale, naturalmente, lo sai tu in cosa.

queste sono solo le mie idee, maturate sul mio lavoro e sulle mie esperienze a scuola. in teoria potrebbe anche bastare così no?
eh invece no!! servono le referenze...se no io non so per nulla di cosa stiamo parlando, quindi non vale nemmeno la pena prendere in considerazione cosa uno dice...rappresenti gli studenti della tua scuola con lo stesso ragionamento?

itis carlo grassi - torino

ora va meglio?

ciao

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rispondendo a teo
by maltese Thursday, Feb. 10, 2005 at 6:01 PM mail:

teo teo teo... non voglio entrare nel merito di cosa si faccia nel tuo liceo, nel senso che sara' certamente l'unica cosa fattibile etc etc etc, e nel suo genere credo anche sia una cosa bella... pero' porcodio non chiamarla "autogestione"... perche' sara' si frutto solo del lavoro degli studenti, ma non e' una "gestione autonoma della scuola", ma una "gestione della scuola sotto certe condizioni dettate dalla dirigenza scolastica"... e non parlo di condizioni da poco, perche' il fatto che tu non sia libero di far entrare chi vuoi (e per riflesso di organizzare _come_ vuoi i laboratori _che vuoi_), mina alla base l'idea di autogestione...

In tutto cio' credo che sia parecchio tempo che non si vedono autogestioni vere in giro... io l'altr'anno ero al gobetti, e facemmo una "diversa gestione" che avemmo l'infelice idea di continuare a definire autogestione, ma che riflettendoci bene non lo era minimamente...cio non toglie che sia stata un'esperienza gradevole.
Pero' ora credo che sia importante:
- uscire dalla routine di definire queste cose autogestioni.
- riflettere collettivamente su quale sia il significato del termine "autogestione".
- analizzare la relta' di fatto delle cose, descriverla, prenderne atto, e agire di conseguenza.
- cercare di distinguere il mezzo da fine: nel senso che il fine _non puo'_ essere autogestire per 4-5-6 giorni una scuola, quello e' il mezzo...

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Solidarietà al Galfer e a tutti quelli che si sbattono.
by ReN Friday, Feb. 11, 2005 at 12:34 AM mail:

Purtroppo qui non si parla solo di Galfer, ma di mondo..il Galfer (come molte altre scuole) è lo specchio di ciò che succede nel mondo..la gente è disinteressata, inibita, non gliene frega niente del mondo, l'importante è andare alla discoteca il Sabato sera e poi bom..per alcuni altri l'importante è farsi una canna al giorno..ma è la stessa cosa..certo, al Galfer la situazione è ancora peggiore per via della gente proprio DI MERDA che ci va, però è sempre quella..
E la colpa di tutto questo, naturalmente, è di chi sta al potere, e vuole mantenerlo, e perciò crea una società di robot, che nascono, vanno a scuola e lavorano, per farsi quella giornata alla settimana di ciò che credono sia "divertimento"..
Ormai non si occupa più..e neanche si autogestisce più..e anche se si facesse sarebbe un po' per moda, un po' per nostalgia (forse), e questo perchè la gente non ha voglia di sbattersi per qualcosa che non la riguarda (crede), la politica è del "fatti i cazzi tuoi che campi cent'anni"..daltronde, perchè faticare più del necessario?? Io ci vado già a scuola..e già quella mi toglie vita, cervello (curioso, questo) e personalità..è per questo che non voglio sbattermi di più del necessario..perchè dopo tutto questo chi ha ancora voglia?? ..ed è proprio questo quello che vogliono..
Ma per fortuna c'è ancora chi crede..chi crede che le ingiustizie possano essere represse..c'è ancora chi crede che si possa fare qualcosa per liberarsi da questa nefanda oppressione peggiore di quella del '20 (perchè non palese)..c'è ancora chi trova il coraggio di lottare anche se in numero nettamente inferiore alla maggioranza di automi, e proprio perchè si è in così pochi un giorno si dovrà arrivare a rimedi estremi per togliere di mezzo questi mali, proprio perchè sì è in pochi bisognerà lottare più duro..

Vi auguro tanta buona fortuna, trovate sempre la forza di andare avanti..
Prendete con la forza ciò di cui avete bisogno, usate l'intelletto, ma la libertà non si è mai conquistata a mediazioni, ne pacificamente..non concedete a chi sta al potere il lusso di plasmarvi come vuole, fategli capire che a voi non si comanda, ricorrete alle azioni..

Solidarietà al Galfer.

Chi non OKKUPA
PREOKKUPA!!
(A)

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per itis carlo grassi
by teo Friday, Feb. 11, 2005 at 12:44 AM mail:

carissimo le alternative si creano certo, ma non è tanto facile quanto dirlo, la realtà non è la logica, e alla mia scuola non ci sono le condizioni necessarie per iniziare un percorso di lotta autorganizzata. il collettivo ha bisogno di esistere prima di tutto, il consenso è come sempre al minimo, poichè minimo è l'interesse.
queste condizioni quindi vanno a loro volta create, e visto che non ho intenzione di aspettare la prossima guerra per trovare le aule piene il pomeriggio, cerco di interessare e creare coscienza su svariate tematiche. mi pare chiaro: informare informare informare, ricercare, fornire documentazione, ricostruire gli eventi, analizzarli, per farli capire, per interessare, per creare pensiero e coscienza. e tutto questo nn è fine a se stesso, ma è finalizzato sempre a creare le condizioni necessarie per iniziare un percorso di lotta che sia CONDIVISO e sentito all'interno di una scuola.
saltare la fase di coscientizzazione significa accetare l'idea di costituirsi avanguardia alienata dalla base degli studenti, negare le potenzialità stesse di questa base, e in ultima analisi il grande gesto di arroganza di costituirsi guida e mente di un ipotetico consenso passivo, che comunque al galfer non ci sarebbe nemmeno se non per quanto riguarda quel ristretto gruppo di ragazzi alternativi che si trova anche da noi.

l'idea di non farla certo che ce l'ho avuta, ce l'ho avuta parecchie volte, e non ho mai avuto paura di buttare tutto nel cesso per ricominciare qualora mi sia accorto di prendere una strada giusta solo in superficie.
solo che io ritengo importante questo momento, perchè è l'unico in tutto l'anno in cui veramente siamo a contatto con tutti gli studenti, in cui possiamo avere quella chance di radicamento che la prassi scolastica ci impedisce di esercitare tutti i giorni.
ripeto non si tratta di una lotta, ma di una preparazione ad essa, un testimone di sensibilizzazione che serve a suppplire tutte le mancanze in questo senso della scuola italiana e a mantenere viva una coscienza critica, aspettando il momento in cui essa possa esprimersi in tutto il suo antagonismo.
la politica non è una, varia dal contesto, e son ben contento che esistano luoghi in cui è possibile fare politica diversamente da come viene fatta da me a scuola, e spero proprio di capitarci in fretta in uno di sti posti.
io comunque penso che sia importante portare la politica dove più serve, dove meno interessa, poichè in questo senso il tuo compito è quello di creare uno spazio in cui trasformare l'approcio con la realtà delle persone indifferenti.
seguendo il tuo ragionamento -peraltro comune nell'ambiente studentesco di questi anni- in una scuola come la mia è inutile organizzare un'iniziativa del genere perchè tanto la gente ci viene per fare un cazzo.
il problema è proprio quello, il tuo compito è quello di far si che alla fine dell'iniziative almeno una piccola parte delle persone che erano entrate con l'unico pensiero di far vacanza escano con un qualcosa su cui pensare, una questione sul quale riflettere, una nuova domanda da porsi.
io sono sicuro che in posti come il galileo ferraris sia indispensabile come se non più che altrove.
il risultato del lavoro è un periodo istituzionalizzato quanto vuoi ma un periodo in cui di fatto si apropno spazi di dibattito gestiti dagli studenti su tanti temi importanti. l'istituzionalizzazione è una brutta cosa, ma non cancella l'oggettiva potenzialità della nostra iniziativa, anche poichè in questo caso la finalità di coscientizzazione non cozza troppo con il metodo istituzionale.
il rifiuto dell'istituzionalizzazione è una posizione che è possibile prendere solo ad un certo grado di maturazione politica di un soggetto politico affinchè sia una posizione solida e condivisa. noi questa maturazione non siamo ancora riusciti a crearla, siamo ad un passaggio precedente.
poi scusa ma inizi a delirare, poichè nessuno ha mai detto che la nostra è un'iniziativa di protesta.
non è per nulla vero che si forma un'elite anzi, proprio a causa dell'orizzontalità del metodo il carattere dell'iniziativa è così omogeneo.
gli studenti partecipano eccome, e se permetti l'aspetto ludico costituisce una parte del tutto da noi. se poi per la tua esperienza le discussioni nelle autogestioni si limitano a momenti di carattere ludico sono fatti tuoi. noi abbiamo un calendario di laboratori che nessuna autogestione ha proposto quest'anno, vatti a guardare l'orario, qualcuno ha postato anche il sito.
le tue idee sono giustamente maturate sulla tua esperienza, ma attenzione a non valutare situazioni defferenti a te sconosciute con le stesse coordinate con le quali tu ti orienti politicamente nella tua scuola.
se vuoi mettere in dubbio la mia rappresentatività vieni a scuola e chiedi di me alla prima persona che incontri.
non mi pare di non aver preso in considerazione quello che dici. resta il fatto che muovi obienzioni toeriche incompatibili con il contesto e giudichi seguendo criteri incongruenti con la nostra situazione.
sin'ora ho letto tanti commenti in cui si pretendeva subito di sfornare giudizi. ma prima di parlare qualche domanda non la fate? lo ritenete inutile?

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per malt
by teo Friday, Feb. 11, 2005 at 12:53 AM mail:

va bene maltese, questa disputa daltronde non m'interessa.

sin'ora ho sempre visto il termine in contrapposizione a cogestione, solo che non credo sia corretto identificare i laboratori studenteschi come cogestione, poichè i contenuti sono unicament espressione della volontà degli studenti, e immagini bene quale possa essere il "contributo" dei non studenti.

per quanto riguarda le autogestioni vere in giro son daccordo, e mi piacerebbe tanto essere in una scuola dove se non ti concedono 4 giorni dove gestisci tutto tutta la scuolasi mobilita. mi piacerebbe proprio.


hai fissato dei punti interessanti in cui mi ritrovo pienamente, riconosco l'errore terminologico, in effetti è un po' un'illusione collettiva. resta comunque un discorso legato a noi, nel senso che per un qualsiasi studente galferino il nostro discorso è assolutamente incomprensible.

per quanto riguarda il discorso mezzo-fine è proprio quello che dico. ciò che noi stiamo facendo è tutto finalizzato ad altro, non è che un mezzo, l'unico che siamo un grado di utilizzare per cause esterne alla nostra volontà e per la mancanza di alternative che non sacrifichino il carattere partecipativo e collettivo proprio di una seria lotta nelle scuole.

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ah beh
by carlo grassi Friday, Feb. 11, 2005 at 1:36 AM mail:

guarda, hai un modo di esprimerti da politicante che è una cosa impressionante...ti sei dilungato su cose inutili, non dando risposte piene alle tante domande poste.

continuare la discussione francamente non mi interessa, perchè non è costruttiva, ma su 2 cose voglio ancora controbattere.

1 - il mio delirio probabilmente ne svela uno più grande...scusa ma l'autogestione E' una protesta, E' una rottura verso l'ambiente esterno, E' presa di coscienza e ribellione. inutile che ti metti a scrivere valanghe di parole...l'autogestione è protesta punto e basta, se poi tu la usi per far carriera scolasticamente sono problemi tuoi, io la sera dormo tranquillo lo stesso.

2 - non avrò sicuramente tempo di venire a vedere il galfer, però è un peccato, perchè un corridoio pieno di gente cazzeggiante vale più di tue mille parole...peccato per me. anche perchè tu puoi dire cosa vuoi, per quanto tempo vuoi...ma è così, è così per tutte le scuole. alla gente non interessa e queste iniziative traballanti servono a pochi intimi e lo sai pure te. quando agli studenti verrà dato ciò che vogliono allora vedrai in quanti verrano.

colgo una frase nel mucchio...
<una piccola parte delle persone che erano entrate con l'unico pensiero di far vacanza escano con un qualcosa su cui pensare, una questione sul quale riflettere, una nuova domanda da porsi.>
allora lo dici da solo che sarà a èlite uscire con qualcosa su cui pensare e quindi tutto l'apparato organizzativo è finalizzato a far uscire quelle poche persone con un pensiero. allora lo vedi che lavori per pochi e non per la massa...lo vedi che si tratta di èlite, lo vedi che ti parli addosso....

teo, massimo massimo puoi avere 19 anni...ma ti sembra normale esprimerti in un modo così sfarzoso? parla come mangi, siamo tutti bene o male giovani qui...sembri un carabiniere: li hai presente nelle interviste? cercano di utilizzare un linguaggio forbito, ma costruiscono delle sole linguistiche pazzesche...non fare il carabiniere su...

ps posti dove fare politica? ce n'è a bizzeffe. posso permettermi un consiglio? comincia strappando la tessera GC...il resto verrà da se...

LUCE DI RIVOLTA SUL BUIO RIVOLTANTE

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grassi...l'omonimia significherà qualcosa?
by teo Friday, Feb. 11, 2005 at 2:35 AM mail:

forse devi iniziare a prendere in considerazione l'ipotesi di essere tu a non aver capito cosa ho scritto.

il mio linguaggio è quello che ritengo adatto per esprimere le mie opinioni, se poi tu identifichi un vocabolario particolarmente pregno di termini specifici come "da politicante" solo per la tua incapacità a maturare una competenza dialettica decente sono fatti tuoi. mi appari decisamente inadatto ad affrontare questo discorso. potrei rischiverti tutto quel che ho detto in maniera più gggiovane ma ho poca voglia di farlo, e preferirei che invece di etichettare immediatamente un linguaggio a te estraneo come negativo ti impegnassi un attimo a leggrere con più lentezza, e vedi che le cose vengono fuori.

se no chiedi e ti sarà spiegato, non ci vedo nulla di male

tu dici chel'auogestione è "una presa di coscienza e ribellione"
bello lui, tutto insieme viene, tutto istantaneo e immediato.


la presa di coscienza è un fattore la ribellione un'altro,il primo in un certo senso è causa non necessariamente meccanica del secondo, e questo mi pare di averlo già detto.

non capiscocosa centri la carriera scoltastica, ti invito a non giudicarmi visto che non mi conosci, parliamo quanto vuoi del problema che è qui sorto, ma di venir giudicato per la mia etica politica ( etica politica è un termine troppo "politicante"?) dal primo rivoltosello che incontro proprio non mi va.


il punto due è il rifiuto della discussione. mi dici che -indipendentemente da cosa conosci o non conosci del galfer- sai per certo come e cosa succede, cosa produrrà questa nostra inziativa (implicito ovviamente c'è il giudizio).

a questo punto se per associazione di idee anche al galfer non si fa nulla tanto valeva che non commentavi nemmeno, tanto la ragione la possiedi tu!

io invece non mi rassegno che sia così in tutte le scuole, e questa rassegnazione non la tiro fuori mai nemmeno per giustificare le mie opinioni in un discorso, perchè sono convinto che non debba avere sede dentro di me.

quando scrivo che una piccola parte di coloro che faranno i laboratori solo per cazzeggiare cambieranno approcio con l'iniziativa durante il periodo della stessa mi limito ad asprimere la possibilità di questa maturazione che tu invece neghi, e quando critichi questo supposto elitarismo (ho detto pochi per avvicinarmi alla posizione meno favorevole al mio discorso, cercando di rimanere il più possibile oggettivo) hai la coscienza lurida, perchè critichi l'ipotetica minoritarietà di un processo che tu invece neghi a priori, il che mi sembra una grande incoerenza.

ti avviso in anticipo che le ultime 11 righe che ho scritto hanno un significato in se stesse, e non sono discorsi da politicante, se non resisti all'impulso di giudicarle tali sappi in anticipo che non le hai capite. mi permetto questa anticipazione più per sentore che per certezza.

"parla come mangi" è un detto che puoi benissimo tenerti, di ragionare sui binari del qualunquismo non ne ho nessuna voglia. non ho 19 anni ne ho 18.

cosa centrano i carabinieri poi lo sai solo tu...i termini che uso mi spiace dirtelo hanno un significato ben particolare, se non li capisci chiedi spiegazioni invece di bannarli come paroloni vuoti.

il fatto che siamo tutti giovani costituisce un motivo in più per avere una capacità di politicizzare seriamente un discorso, evitando magari di cadere nella retorica del riottismo giovanile in cui non trovo nulla di politico se non il bisogno insensatamente incostante di espressione svincolata da qualsiasi coordinata linguistica.

se intendi far politica a colpi di folklore giovanile e parolacce perchè "siamo tutti giovani" non ho intenzione di seguirti.

posti dove far la TUA politica (come se questo concetto potesse piegarsi alle mille interpetazioni del pimo arrivato, puah) ce ne sono a bizzeffe certo: si vede già solo dal fatto che si aprono 3 discussioni sui + sfigati degli sfigati che siamo noi del galfer quando oggi c'era la moratti al lingotto e il responso dell'asemblea (mi han riferito) è stato "è malata è quindi non viene" e tutti sanno che da sempre è la strategia usata, dice che viene, all'ultimo disdice per pararsi dalle proteste, e poi viene veramente.

ma io non penso di cercare quei posti che dici tu.

il consiglio non potevi permettertelo, però ovviamente me l'hai dato. un bel consiglio veramente. un partito in svendita al centrosinistra, preso in mano da un segretario ladro e mangione, una giovanile allo sbando e un'organizzazione che cade a pezzi, cosa fare? TOGLIERSI!!!SCAPPARE LONTANO, QUI LA GLORIA NON CE L'AVREMO PIU'!!VIAA!

al di la del simbolo che c'è sulla tessera o della realtà a cui fai riferimento, il tuo è un bell'esempio di come il riflusso e lo spostamento a destra dei soggetti politici sia direttamente proporzionale alla deresponsablilizzazione delle persone che ne fanno parte. mentre dovrebbe essere l'inverso. comunque per tua informazione non faccio politica coi i gc, sono iscritto ma al galfer non ho mai portato non dico una tessera, ma nemmeno un volantino. sto nel collettivo, insieme ad udiessini, umanisti, anarchici e altri ragazzi in cerca di se stessi e non m'interesssa portate a casa nessun voto, su questo nessuno può dirmi nulla.

luce di lampadina sul libro e meno retorica.

ps:il titolo non è facile da capire.

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HAHAHAHA
by HAHAHAHA Friday, Feb. 11, 2005 at 3:18 PM mail:

comincio dal fondo: infatti non ho mica capito cosa volevi dire col titolo...sai chi era carlo grassi, no? spiegami il titolo, che mi interessa.

poi...

<mi appari decisamente inadatto ad affrontare questo discorso.>
chissà perchè poi...spiegamelo.
vuoi fare a gara a chi è più capace a usare i paroloni? per me andrebbe anche bene, all'università mi obbligano a mantenere un linguaggio da politicante...non mi crea nessun problema usarlo con te :) però a me non piace...

<tu dici chel'auogestione è "una presa di coscienza e ribellione"
bello lui, tutto insieme viene, tutto istantaneo e immediato.>
hahahahahahaha, sei fantastico, quasi incredibile, forse anche un po inquietante...
non c'è bisogno che ti rispondo a questo...non rispondo a chi fa le pulci ad una frase per ottenere ragione ostentando conoscenza...potresti passare per ridicolo insomma, ma pazienza. anche perchè poi ci siamo capiti benissimo...

<se non resisti all'impulso di giudicarle tali sappi in anticipo che non le hai capite.>
HAHAHAHAHAH
MUAHAHAHAHA
sempre meglio. tu critichi qualcuno tacciandolo di avere la ragione in tasca e poi ti comporti allo stesso modo? e non ci siamo sai...non ci siamo propio.

qui dai il meglio
<cosa centrano i carabinieri poi lo sai solo tu...i termini che uso mi spiace dirtelo hanno un significato ben particolare, se non li capisci chiedi spiegazioni invece di bannarli come paroloni vuoti.>
bellissimo...io non voglio dire che non hai capito cosa intendo, perchè sono sicuro che hai capito benissimo...ed è propio perchè hai capito che l'unico modo di rispondere che hai trovato è stato un attacco...banale. non ho mai parlato di paroloni vuoti...però se me lo dici tu, vuol dire che un fondo di verità ci sarà anche...

<il fatto che siamo tutti giovani costituisce un motivo in più per avere una capacità di politicizzare seriamente un discorso, evitando magari di cadere nella retorica del riottismo giovanile in cui non trovo nulla di politico se non il bisogno insensatamente incostante di espressione svincolata da qualsiasi coordinata linguistica.>
questa me la segno...è fortissima...HAHAHAHAHA

<se intendi far politica a colpi di folklore giovanile e parolacce perchè "siamo tutti giovani" non ho intenzione di seguirti.>
nessuno ha parlato di folklore o di parolacce...hai sempre l'abitudine di girare le parole in bocca agli altri? no perchè ti viene bene sai...

<(come se questo concetto potesse piegarsi alle mille interpetazioni del pimo arrivato, puah)>
e tu tacci gli altri di essere gente che spara critiche a zero? ma con che faccia di tolla riesci a dire 'ste cose, dici una cosa e subito fai il contrario...propio bravo, complimenti.

<il consiglio non potevi permettertelo, però ovviamente me l'hai dato.>
e io qui ti volevo, propio qui!
prima chiedi consigli ai compagni e poi rispondi così? per capire perchè dico così, vedi punti precedenti.
la prova eccola --> http://italy.indymedia.org/news/2005/02/728025_comment.php#728143

<TOGLIERSI!!!SCAPPARE LONTANO, QUI LA GLORIA NON CE L'AVREMO PIU'!!VIAA!>
non ci siamo assolutamente capiti...ma pazienza, dormo lo stesso.

a me pare che uno che reagisce così alle critiche mosse, con questo tono, fin dall'inizio, la coda di paglia un po ce l'avrà anche, no?

ciao

ps ma al posto che spulciare, parola per parola, cercando di mettere il torto o la ragione da qualche parte, non riesci a fare un discorso costruttivo? ci hai fatto cascare pure me...con costruttivo intendo anche scannarsi, ma cerchiamo di approdare da qualche parte, qua non si sta andando da nessuna parte...
se rispondi alle domande con un altro tono allora continuiamo anche la discussione...se il tuo scopo è cercare di dimostrare di esere più furbo, più preparato e migliore di qualcuno...beh hai sbagliato propio alla grande.

aspetto risposte

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il riso abbonda
by teo Friday, Feb. 11, 2005 at 4:45 PM mail:

questa risposta è geniale, in pratica non rispondi a nulla e mi rinfacci solo alcuni vizi di forma.
sull'presunzione che tu non abbia compreso il mio discorso mi scuso volentieri, mi piacerebbe vedere le risposte hai contenuti, e non solo su cose marginali come questa. comunque scusa.
ti ho detto che mi appari inadatto ad affrontare il discorso, ed è una mia personale opinione, che si basa sul tuo modo di etichettare il mio modo di scrivere come "politicante".
e ti ripeto che invece di criticare come mi esprimo potresti criticare cosa esprimo, e se non capisci perchè (sic) mi esprimo male, hai solo da chiedere delucidazioni.
detto questo le tue risposte alle mie obiezioni sono le seguenti:

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hahahahahahaha, sei fantastico, quasi incredibile, forse anche un po inquietante...
non c'è bisogno che ti rispondo a questo...non rispondo a chi fa le pulci ad una frase per ottenere ragione ostentando conoscenza...potresti passare per ridicolo insomma, ma pazienza. anche perchè poi ci siamo capiti benissimo...
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HAHAHAHAHAH
MUAHAHAHAHA
sempre meglio.
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dici di non aver mai parlato di "paroloni vuoti" peccato che nel primo commento inizi con le testuali parole:"guarda, hai un modo di esprimerti da politicante che è una cosa impressionante...ti sei dilungato su cose inutili, non dando risposte piene"se questo non significa giudicare vuoti i miei discorsi...
poi continuano le risposte pregne di proposta e positività:

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questa me la segno...è fortissima...HAHAHAHAHA
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parlo della TUA politica e poi affermo che non è possibile che la politica si pieghi alle interpretazione personali di oguno con la facci di chi semplicemente adopera un'espressione semantica (la tua politica) per farsi comprendere meglio da chi legge.
avrei potuto scrivere "quello che tu pensi sia politica" e sarebbe stata la stessa cosa.
per quanto riguarda i consigli, gradirei consigli serii e non le prime minchiate che ti passano per la testa.
un bel consiglio che mi piacerebbe ricevere potebbe riguardare ciò di cui stiamo parlando, ovvero della mia scuola e di come fare movimento studentesco li, e non della mia identità politica e della mia tessera.
se il consiglio migliore che sai darmi è quello di strappare la tessera lascia stare.
TU non stai approdando da nessuna parte, ti ricordo che sei TU quello che critica, io un modello da difendere ce l'ho, ed è quello del mio modo di far politica nella mia scuola, che io ritengo corretto.
sei tu che devi essere costruttivo, io penso che qualcosa di costruttivo lo stia già facendo.

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ok
by alllora Friday, Feb. 11, 2005 at 7:28 PM mail:

ti lascio alla tua costruttività...
gli spunti per risponderti ci sono anche ma mi hai stancato, sai, ho solo minchiate per la testa ed è una cosa faticosa scrivertele.

non trovo soddisfacenti le tue risposte e non mi hai spiegato la faccenda del titolo, ma pazienza.

passo e chiudo

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grassi risatoni
by teo Friday, Feb. 11, 2005 at 8:36 PM mail:

bene te ne sei accorto pure tu meno male.

ti brucia eh per il titolo??
:D guarda nulla di offensivo, Grassi è solo un burocrate stalinista di rifondazione.
un tempo scrivendo a proposito del terrorismo individualista trotzskji disse che il populismo spontaneistico e riottoso e la burocrazia stalinista sono due facce della stessa medaglia, io ogni tanto vedo riaffiorare qualcosa di simile, e comparando toni e ragionamenti a volte mi sembra che lo zio lev avesse capito qualcosa.

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vabeh
by ok Friday, Feb. 11, 2005 at 9:18 PM mail:

ok, finite la discussioni e i battibecchi personali, torniamo a cose piu' interessanti per tutt*.
Io leggendo questo treadh non ho ancora capito cosa intendano gli studenti per "Autogestione" ora come ora... non so... Teo, Luca, voi che siete studenti, mi sapete dare una risposta?

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mmm
by no Saturday, Feb. 12, 2005 at 2:56 PM mail:

teo non ci siamo propio...
carlo grassi, l'uomo a cui era intitolata la mia scuola era un contadino partigiano. prima che i partigiani liberassero la città ci furono durissime battaglie. lui, da solo, tenne testa a molti fascisti armati da dentro una cascina che era situata dove oggi è situata la scuola. resistette finoa quando furono troppi per difendersi e venne ammazzato. su una parete della scuola c'è una targa che lo ricorda, e tutti i 25 aprile ungruppo dipartigiani lo venivano a ricordare, lo so perchè una volta andai anche io.

forse dopo questa cosa tirenderai conto che non sai tante, ma tante cose...e sei anche solo un piccolo presuntuoso del cazzo...il solito comunista integralista.

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mmm
by no 2 Saturday, Feb. 12, 2005 at 3:00 PM mail:

mi sono accorto? accorto di che? che patli a vanvera? si allora si. che sei integralista? allora si. che non sei in grado di tenere una discussione pechè vuoi ottenere ragione? allora si. che sei anche molto disinformato e vuoi fare informazione? allora si...

ma vedi di andare va.

e per qunto riguarda il titolo, si mi brucia molto che uno usi impropriamente il nome di un eroe. tutte le persone che ora non verranno più a leggere rimerrano con in tesa la delirante spiegazione che hai dato te. mi brucia che al giorno d'oggi sidebbano fare queste discussioni, mi brucia che rimarrai nella tua ignoranza insieme a ciccio comu, biondina revolution e co.

più che dirti che sei propio un ragazzino non saprei cghe dirti.

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parole parole parole
by teo Saturday, Feb. 12, 2005 at 8:19 PM mail:

grazie so bene chi è carlo grassi, mi riferivo al cognome e per il paragone che intendevo fare ovvio che non mi sarei mai riferito al reale personaggio di carlo grassi.

continui a indignarti e pontificare ma non rispondi a quello che ho scritto..


critichi il modo in cui riusciamo (beninteso: "riusciamo") a fare politica al galfer? bene allora forniscimi un'alternativa invece di continuare a dire stronzate.

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abbassa i toni
by teo Saturday, Feb. 12, 2005 at 8:24 PM mail:

e comunque mi son rotto il cazzo di sentirmi rispondere risate, giudizietti affrettati, insulti ecc..
mi pare di aver spiegato la mia posizione, il perchè di QUELLA determinata politica nella mia scuola.
nonolstante questo continui ad arrogarti il dirittto di non rispondere e continui ad attaccare dandomi dell'ignorante, il che mi sta grandemente sul cazzo.
se devi continuare a postare messaggi del genere fai una cosa, portala direttamente davanti al galfer la tua faccia a dire che sono un bambino ignorante.

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inizio a chiedermi
by ma l'autogestione... Sunday, Feb. 13, 2005 at 2:38 AM mail:

ma un'autogestione deve essere un servizio che degli studenti offrono ad altri studenti, o un qualcosa di organizzato collettivamente, anche se da 10 persone, a cui si partecipa slo in maniera attiva e non passiva?
E di conseguenza, se l'ambiente non e' favorevole, ha senso lanciare un'autogestione che deve per forza snaturare la sua carica di disobbedienza, di illegalita', di estremismo e "scorrettezza" per essere partecipata?

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hahahahaha poverino
by piccolo teo Sunday, Feb. 13, 2005 at 12:18 PM mail:

piccolo piccolo teo...dici a me di abbasare i toni??? forse non avresti dovuto alzarli...dici a me di rispondere??? forse avresti dovuto cominciare a farlo tu a me, visto che sono stato io che ti avevo già chiesto di farlo e ti avevo accusato di "glissare elegantemente" le mie domande.

non fare il furbetto....non girare la frittata.

sapevi già chi era il carlo grassi? io dubito e non mi frega un cazzo di quello che potrai dirmi, perchè tu chiacchieri troppo, troppo davvero...

HAHAHAHAHAHAHA venire al galfer? :) povero piccino, sentito schiacciato passi alla minaccia? attento che potrei anche accettare e poi non sai come va a finire.

leggo qua sopra che qualcun'altro comincia a pensarla diversamente, vediamo cosa dici a lui...

insulti? tu parli di insulti? allora forse non ti sei nemmeno reso conto di quello che hai scritto piccolo ipocrita integralista...
perchè cazzo, sei propio un'integralista, ti vedo bene con barbie GC, la pasta è quella.
se te qua sopra finisci sempre per litigare, un motivo ci dovrà pur essere o sono tutti minchioni che non capiscono un cazzo di niente...

in città è piebi di "poverini" sui muri
in questo caso basta e avanza un "poverino"

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vieni ti aspetto
by teo Sunday, Feb. 13, 2005 at 12:57 PM mail:

vieni ti aspetto, vedo che la mentalità ce l'hai.
vieni e riempimi di botte, così a quel punto non avrò più dubbi sul tuo modo di far politica, e tutti protranno constatare quanto sia fraterno il tuo tentativo di critica.
e magari trovo pure la rabbia necessaria per rompermi il cazzo di farmi il culo per cose che non interessano agli studenti e che mi fanno solo insultare dai compagni.


scusa ripetimi un po' quali sarebbero le tue domande...mi pare proprio che tu più che domande tendi a darmi solo giudizi.non c'è una sola domanda che riguardi il galfer e la nostra politica studentesca, non una.probabilmente conosci talmente bene la realtà galferina che non ti pare opportuno approfondire ulteriormente la questione.


ora un po' di citazioni per capirci su chi dei due non ha un atteggiamento costruttivo.

PRIMO MESSAGGIO:
"la soluzione? non fare il rappresentante di tante piccole teste di cazzo..."
"la gente vuole solo cazzeggiare, se vuoi fare politica, falla dova ha senso. in una scuola ormai non ha senso"

qui -nonostante le frasi siano decostestualizzate- mi pare che il significato sia invariabilee chiaro. in una scuola del genere per te non ha proprio senso far politica...questa è l'alternativa che mi proponi?


SECONDO MESSAGGIO.
"io non l'avrei fatta un'autogestione...o almeno, così penso. dato che al galfer a nessuno interessa lottare"
"beh forse il tuo lavoro potrebbe essere impiegato in un modo migliore, no? non sta a me dirti quale, naturalmente, lo sai tu in cosa. "

bene, mi dici cosa secondo te non avrei dovuto fare, ma la prposta alternativa qual'è? impiegare il mio pavoro in altri modi, beh ovvio se non faccio una cosa ne faccio un'altra, ma come? ah tu "naturalmente" non lo sai.


TERZO MESSAGGIO:
"scusa ma l'autogestione E' una protesta"
"se poi tu la usi per far carriera scolasticamente sono problemi tuoi"
"comincia strappando la tessera GC...il resto verrà da se... "
"ps ma al posto che spulciare, parola per parola, cercando di mettere il torto o la ragione da qualche parte, non riesci a fare un discorso costruttivo?"

sull'autogestione son convinto che tu abbia ragione, da questo punto di vista ammetto senza reticenze che continuare ad untilizzare questo termine legittimando l'appropriazione come un'"attualizzazione del termine e del significato" è un'operazione che -ne parlavo ieri con maltese- non si può più fare, il significato iniziale è troppo lontano da quello che si vuole sostituire.comunque ricadi subito nel rozzo, mi accusi di carrierismo senza nemmeno conoscermi.
poi mi dai l'unico consiglio di tutti i tuoi interventi, l'unica proposta che mi fai. grazie chiedevo alternative politiche, spunti per altri progetti, non un gesto che di per se non significa assolutamente nulla.non è una proposta.dopodichè di permetti pure di chiedermi un'atteggiamento più costruttivo.


QUARTO MESSAGGIO:
il quarto messaggio l'ho già commentato prima; ridi e prendi in giro

"HAHAHAHAHAH MUAHAHAHAHA sempre meglio"
"questa me la segno...è fortissima...HAHAHAHAHA "


QUINTO MESSAGGIO:

"dici a me di rispondere??? forse avresti dovuto cominciare a farlo tu a me, visto che sono stato io che ti avevo già chiesto di farlo e ti avevo accusato di "glissare elegantemente" le mie domande."

forse le tue domande sono troppo velate e forbite per la mia comprensione così schematica ed integralista (perchè integralista?ho citato trotzkji? ah già che schifo. così sono ortodosso brrr, buttiamoli via questi vecchi barboni noiosi)

mi ripeti le tue domande per favore? interrogativa diretta.

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AO
by AO Sunday, Feb. 13, 2005 at 2:18 PM mail:

AO e mo basta...hai rotto...è pieno di punti interrogativi nei miei messaggi trovali e rispondi...se non vuoi e continui a glissare fa come ti pare...ci sarà fior di gente che si sarà rotta la palle di leggere noi 2...

uff, risponderti ancora per cosa? tanto capisci quello che ti pare e vuoi solo dimostrare di avere ragione te. per quanto mi riaguarda tienitela la ragione...potevamo intavolare un discorso invece te hai subito dovuto fare l'integralista tirando fuori le unghie, hai subito sentito la necessità di "difenderti"...

starno modo, il tuo, più che altro piuttosto fastidioso e qua su indy te l'han già detto più e più volte...

tornerò a leggere, me cercherò di ignorarti, vediamo se ci riesco.

ah, ultima cosa, non mi invitare a venire a trovarti al galfer con quel tono di sfida (o di minaccia) poi facendo la parte della vittima indifesa...se dici una cosa assumitene la responsabilità non girare ancora la frittata, facendomi passare per il picchiatore che ti viene a cercare, perchè aò massimo sono un ospite invitato da te...è molto ma molto diversa la cosa....

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tra l'latro
by okkio Sunday, Feb. 13, 2005 at 2:41 PM mail:

che il primo messaggio che mi attribuisci non è in realtà il mio primo post, ho scritto anche prima...okkio

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risposta
by teo Sunday, Feb. 13, 2005 at 3:59 PM mail:

frasi con punti interrogativi dal messaggio "hahaha teo" by incredibile.
ho tralasciato domande retoriche e non riferite a me.

------------------------------------------------------

- la soluzione? non fare il rappresentante di tante piccole teste di cazzo.

mi pare di aver già commentato.

- l'idea di non farla, non ti sfiora propio?

mi pare di aver già commmentato

- ma il risultato è quello di cui stiamo parlando? appunto un autogestione "istituzionalizzata" dal consiglio d'istituto che come dici tu serve
<...a creare in una piccola parte ci persone l'interesse su un argonento>?
una protesta(?) in cui non si protesta, ma si informa una piccola èlite...mentre il grosso degli studenti non ne viene toccata se non per l'aspetto ludico, perchè questa cosa è lontana dal loro mondo ed è lo stare fuori dall'aula la cosa che li interessa maggiormente?

ho già risposto in più messaggi ma rispondo nuovamente.
si il risultato è quello di cu stiamo parlando, interessa seriamente una minoranza non perchè è proposta e realizzata da una minoranza (in questo caso si parlarebbe di elitarismo) ma perchè è una minoranza a decidere di voler approfittare dell'occasione, è una minoranza a decidere di proporre contenuti, di organizzare laboratori, di sfruttare questo spazione per partecipare. l'istituzionalizzazione è inevitabile in quanto un'iniziativa slegata e non instituzionalizzata non sarebbe fattibile. se quindi l'alternativa è non fare nulla ti ripeto che non ci sto, che a qualcosa questa inziativa è servita, che pèer quanto pochi ne approfittino un po' di gente nuova al collettivo poi verrà.

- queste sono solo le mie idee, maturate sul mio lavoro e sulle mie esperienze a scuola. in teoria potrebbe anche bastare così no? eh invece no!! servono le referenze...se no io non so per nulla di cosa stiamo parlando, quindi non vale nemmeno la pena prendere in considerazione cosa uno dice...rappresenti gli studenti della tua scuola con lo stesso ragionamento?

non servono le "referenze" serve il metodo di analisi, ovvero la capacità di CONTESTUALIZZARE i fatti, di conoscerli ed informarsi (non una domanda sul galfer mi hai fatto) prima di giudicarli e di giudicarli secondo parametri COSTESTUALI.

- teo, massimo massimo puoi avere 19 anni...ma ti sembra normale esprimerti in un modo così sfarzoso?

non mi pare una domanda di gran costirbuto alla discussione. comunque ti ho risposto.

- li hai presente nelle interviste?
si.

- posso permettermi un consiglio? comincia strappando la tessera GC...il resto verrà da se...

ti ho risposto.

- vuoi fare a gara a chi è più capace a usare i paroloni?

non mi pare una domanda di gran cotributo alla discussione.

- tu critichi qualcuno tacciandolo di avere la ragione in tasca e poi ti comporti allo stesso modo?

ho risposto.

- nessuno ha parlato di folklore o di parolacce...hai sempre l'abitudine di girare le parole in bocca agli altri?

oh quello l'ho aggiunto io, ho comunque fatto una domanda, bastava che mi rispondessi "no non ne ho intenzione".

- tu tacci gli altri di essere gente che spara critiche a zero?

non "gli altri". tu.

- non riesci a fare un discorso costruttivo?

mi pare che, alla luce di tutte le domande che mi hai fatto ed alla loro natura, possa tranquillamente affermare che se c'è qualcuno di non costruttivo qui sei proprio tu. inoltre ti avevo già risposto.

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mmmm
by che bella Sunday, Feb. 13, 2005 at 9:07 PM mail:

una discussione che finisce in due che si minacciano e provocano...
ora basta please.
Diamoci delle risposte vere sui problemi generali, che qui non ne ho ancora viste...

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forse
by teo Monday, Feb. 14, 2005 at 11:48 AM mail:

forse perchè qualcuno ha "domandato" alle persone sbagliate.

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