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Il re dei trafficanti, l'Achille Lauro e altre storie.
by mazzetta Thursday, Feb. 17, 2005 at 1:26 AM mail:

Qualcuno lo sottovaluta. Spesso.

Il re dei trafficant...
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In questo scorcio di secolo ci stiamo abituando a visioni del mondo pericolose per la loro semplicità. Se non esistessero una complessità e complicità molto più elevate di quanto sia visibile nei rapporti tra i potenti del mondo, molti fatti rimarrebbero inspiegabili. Accontentarsi della lettura degli eventi secondo la scaletta offerta dal mainstream costringe a perdersi gran parte degli eventi stessi e interi pezzi della narrazione che da cronaca si farà poi storia.

Parlando di potenti, o di intoccabili, vengono spesso in mente quei personaggi capaci di muoversi attraverso le frontiere e realizzare business criminali enormi senza alcuna resistenza da parte delle polizie e delle organizzazioni internazionali. La loro pericolosità è spesso inversamente proporzionale a quanto se ne parla sui mass media.

Troviamo ad esempio raccontato ampiamente il successo di Viktor Bout, mercante russo di armi super ricercato che però spedisce armi in Iraq e vive indisturbato a Mosca, ma sappiamo poco o niente dei suoi colleghi. E pensare che Bout si occupa prevalentemente di logistica, fornisce cioè gli aerei e gli equipaggi per il traffico vero e proprio. L'esigenza di un nemico facilmente identificabile per innescare la dinamica della lotta dei buoni contro i cattivi porta a sopravvalutarne alcuni esponendoli oltre i loro meriti, e a dimenticarne completamente altri.

Uno dei pezzi da novanta, o il pezzo da novanta tra questo genere di persone è sicuramente Monzer al Kassar, conosciuto anche come Mansur o Manzir.

Questo signore dall'aspetto che ricorda Omar Sharif è a tutti gli effetti l'erede dell'indimenticato Adnan Khashoggi, una volta il terrestre più ricco del mondo. Al Kassar è un siriano che si dice derivi la sua fortuna dal fatto di essere cognato del capo dei servizi segreti siriani, ma come vedremo è sicuramente una persona dalle doti non comuni. A differenza di Khashoggi però, al Kassar non lo troverete mai sui rotocalchi nostrani, in Spagna invece è famoso.

Soprannominato il principe di Marbella, località spagnola dove ha risieduto per anni anche Khashoggi, al Kassar dispone di un vasto impero economico, pur avendo qualche guaio con la giustizia. Purtroppo per lui si occupa di traffici d'armi, di droga e di rifiuti tossici, non disdegnando di partecipare alle grandi truffe internazionali quando se ne presti l'occasione. Al suo esordio alle cronache lo troviamo impegnato insieme a Khashoggi a mettere in piedi l'affare Iran-Contras con Oliver North e Bush padre.

Affare per il quale verrà inquisito dalle autorità americane che comunque non lo arresteranno, né molesteranno; tanto che fino al 2001 ha potuto far prosperare una società di import-export di armi a Miami, società con un francese; da allora ricercato e in fuga. Il sito internet della società è però ancora attivo, e se volete ordinare on-line un missile Scud o qualsiasi armamento vi servirà con solerzia. La cosa non è strana, al Kassar gestiva sui suoi conti le triangolazioni tra i paesi coinvolti nello scandalo e ha le chiavi dei movimenti di denaro che beneficiarono principalmente la cosca americana raccolta attorno a Bush e North; la sua testimonianza sarebbe ancora imbarazzante per questa amministrazione Bush, madrina del traffico.

Ancora di più se si considera che con una classica truffa nella truffa, i soldi ricavati vendendo droga non finirono mai in armi consegnate ai contras, ma si dispersero tra la Svizzera e Miami, dove Oliver North faceva vita da nababbo. Oliver North ovviamente condannato, ma graziato da Bush figlio nell'esercizio dei suoi poteri. Scorrendo la carriera di al Kassar lo troviamo impegnato nel 1985 come fornitore di armi e logistica per i sequestratori dell'Achille Lauro e per Hezbollah.

Per il sequestro dell'Achille Lauro le prove a suo carico sono pesanti.

Fortunatamente per lui, pur arrestato da Baltazar Garzon in Spagna, il nostro se la cava nonostante abbia tre testimoni a carico; uno di loro, detenuto nelle carceri di Vercelli, ritratta; un altro si butta dal quinto piano in coma etilico, ed il terzo subisce il rapimento del figlio. Il processo non ha potuto provare le accuse. Al Kassar assolto e libero. Nessuna richiesta dal nostro paese in quell'occasione.

Nel 1988 rispunta un suo coinvolgimento nell'esplosione del volo Pan Am nei cieli della Scozia. L'attentato, compiuto dai due libici su ordine di Gheddafi lo avrebbe visto nella consueta veste di regista-organizzatore con ampia facoltà di movimento. Ancora una volta una coincidenza gioca contro di lui, sul volo scelto per l'attentato ci sono proprio due americani: McKee e Gannon, due agenti americani che avrebbero dovuto testimoniare su un incontro avuto da Bush I in medioriente nel quadro dello scandalo Iran-Contras, loro erano con Bush. L'assicurazione della Pan-Am ne è convinta, i parenti delle vittime anche.

Per l'amministrazione Bush i libici agirono da soli.

Continua intanto a gestire un florido business nel campo della droga; fornisce armi ai talebani impegnati contro i russi e ne vende il prodotto. Nel 1990 manda armi ucraine in Sierra Leone, dove sudafricani e britannici della compagnia Executive Outcomes, poi Sandlines poi ancora trasformata, addestrano i soldati-bambino in cambio di concessioni diamantifere. Le indagini dell'Onu e delle agenzie indipendenti non lasciano dubbi in proposito. Il governo della Sierra Leone non lo persegue.

Nel 1991 scoppia il caso della BCCI, definita dal Procuratore americano "one of the biggest criminal enterprises in world history." Si scoprirà poi che la Bcci, banca pakistana divenuta il crocevia mondiale di ogni genere di sporco traffico, aveva in passato finanziato, e poi salvato anche la Arbusto Inc., prima fallimentare impresa di George Bush II. Per la Dea ( l'ente antidroga americano) al Kassar è un trafficante ricercato che controlla in quegli anni il 20% del mercato americano dell'eroina .

Nel Consiglio di Amministrazione della Bcci siede anche un saudita, il capo dei servizi segreti sauditi. Chiaramente le indagini non toccano al Kassar e soci, multati per qualche milione di dollari su qualche miliardo di dollari di truffe e riciclaggio; meno di quanto al Kassar spenda per vestirsi. Attraverso la Bcci passavano i soldi della droga turca, colombiana ed afgana. Negli stessi anni al Kassar si lega al presidente argentino Menem, che è anche lui di origine siriana, dal quale otterrà la cittadinanza argentina in quindici giorni, ed è suo complice nell'esportazione di capitali argentini; crea una banca argentina che poi fallirà.

Impegna il tempo organizzando almeno il secondo dei due attentati contro obbiettivi ebraici del 1992 a Buenos Aires. Attentati che, appurata senza dubbi la sua partecipazione, andrebbero rivisti nell'interpretazione che li vuole di matrice iraniana. In realtà il secondo fu sicuramente portato a termine da siriani provenienti dalla città natale di al Kassar. Anni gloriosi, nei quali si impegna anche a fornire armi alla Croazia, ancora regione Jugoslava, a scaricare rifiuti tossici in Sierra Leone, Mozambico, Haiti.

Ancora armi e rifiuti in Somalia, dove usa le navi da pesca che l'Italia aveva donato alla Somalia per i suoi traffici.

Nella zona controlla i porti di Gibuti e dello Yemen, paese del quale è anche console e mediatore in Svizzera. Curiosamente i falsi Certificati di Destinazione Finale di questi porti, che provano il suo traffico d'armi, sono spariti dal web, persino dai documenti delle associazioni che lo denunciano, restano solo le intestazioni. Una strana pulizia, considerando che si tratta di documenti processuali già noti. Rifornisce abbondantemente il mercato somalo senza distinzioni, per i Kalashnikov polacchi accetta in pagamento anche la droga locale, il Khat, che poi esporta verso i paesi del golfo.

Per i rifiuti si associa a mafiosi ed imprenditori italiani, svizzeri ed argentini.

Al Kassar in Somalia gioca sulla contrapposizione tra italiani, monarchici, piduisti e mafiosi, ed americani desiderosi di ottenere in fretta law & order; contrapposizione chiaramente espressa da una frase del 15 agosto 1993, nella quale il comandante del contingente americano in Somalia, Jonathan Howe, afferma: "Non ci dispiace davvero che gli italiani lascino Mogadiscio: li consideravamo indegni della nostra fiducia, per non dire peggio". La battaglia è senza esclusione di colpi, ma alla fine, dopo che anche Kofi Annan si sarà esprsso duramente, l'Italia è costretta ad abbandonare il paese.

L'Italia avrà la meglio solo sul controllo del commercio delle banane, guadagnato da Bianca De Nadai ( Entusiasta sostenitrice di Tremaglia ed erede della famiglia De Nadai, da sempre monopolista delle banane somale; per anni sussidiate fino al 100% dalla UE) , capace di assicurarsi il sostegno dei signori della guerra costringendo così a battere in ritirata nientemeno che la multinazionale Dole, In questo periodo, il 30 novembre 1994, 150 miglia al largo della Somalia si incendia la Achille Lauro.

Affonderà dopo 2 giorni di agonia, la morte di due persone e otto feriti. La nave verrà soccorsa velocemente da almeno una dozzina di navi di stanza di fronte alle coste somale.

Il 10 gennaio 1995 il Pentagono annuncerà l'operazione United Shield, destinata a proteggere il ritiro definitivo delle truppe internazionali dal paese. Sul campo restano vittoriosi i signori della guerra ed i loro fornitori, tra i quali al Kassar. Sul naufragio dell'Achille Lauro si aprirà una strana inchiesta, conclusa con il rinvio a giudizio per incendio colposo del comandante e di due membri dell'equipaggio. La perizia, se così vogliamo chiamarla, ha stabilito che non è possibile indicare le cause dell'incidente. Due interrogazioni parlamentari tra il 2002 ed il 2003, una di G. Russo Spena e una di Nello Formisano sono finite senza alcuna risposta.

L'armatore della Lauro non è nemmeno stato interrogato.

Una strana procedura per un disastro di quelle proporzioni e per le inquietanti coincidenze; occorre ricordare che la motonave non ricorda solo l'episodio del sequestro, ma che il nome di Achille Lauro richiama tutto un mondo di affari e di relazioni che ritroviamo intatto e all'opera in Somalia a quei tempi. Strano che per un disastro dalla natura misteriosa non si trovi di meglio che indagare il maggiordomo; eppure la nave era sopravvissuta ad altri 3 incendi nella sua lunga vita, e aveva subito altrettante profonde revisioni, i motori non erano quelli originali, ma conformi agli standard.

Il nome di al Kassar ricorre negli atti della Commissione parlamentare sui rifiuti, e in quella Alpi-Hrovatin, eppure nessuno ha mai pensato di approfondirne la figura come meriterebbe.

Al Kassar intanto prospera, gode del crack della Imperial di Grenada e gode a rifornire di armi i palestinesi, la guerriglia Liberiana, e almeno altri sette paesi coinvolti nella guerra africana che culminerà con il massacro tra Hutu e Tutsi. Nel 1999 muore bruciato nella sua casa-fortezza di Montecarlo Edmond Safra, banchiere coinvolto nell'affare Iran-Contras e nelle truffe argentine. Anche in questo caso il colpevole è il maggiordomo, una inchiesta stabilirà infatti che il suo infermiere avrebbe millantato l'assalto di uomini armati e vestiti di nero, e avrebbe dato fuoco all'appartamento da solo per apparire come salvatore. Versione che, per esempio, non ha accontentato per nulla la vedova di Safra. L'infermiere sostiene di aver firmato una confessione in francese che non era capace di leggere; alla magistratura di Montecarlo va bene così.

Nel 2001 al Kassar denuncia alla magistratura spagnola di essere stato contattato da Bin Laden per una fornitura di armi, nel frattempo spedisce armi all'Alleanza del Nord in Afghanistan.

Sempre nel 2001 lo raggiunge in Svizzera un ordine di cattura internazionale, proveniente dall'Argentina. Stranamente le autorità svizzere respingono l'atto dicendo che non è corredato di prove sufficienti; normalmente tali ordini -non- portano alcuna prova in allegato. In questi giorni gli uffici di al Kassar rispondono dicendo che è in viaggio per affari. Una condizione difficile da immaginare per chi sia colpito, ormai, da numerosi ordini di cattura internazionale, ma realistica; al Kassar è impegnato a spedire armi in Iraq, usando gli aerei di Viktor Bout, mentre sogna i guadagni che gli porterà il recente boom della produzione del papavero afghano.

E' strano, se si leggono le storie di persone mediorientali catturate in esecuzione del Patriot Act, o quelle dei poveri cristi deportati a Guantanamo, o delle altre vittime qualunque della "war on terror" ci si fa l'idea che gli americani nel perseguire i loro nemici, o meglio i "terroristi", siano spietati e senza alcun riguardo. Poi si incontrano questi personaggi, capaci di essere allo stesso tempo mediorientali, nonché terroristi, nemici, trafficanti spietati e potentissimi inflazionatori di conflitti e disastri ambientali. Si incontrano sui giornali, ma si incontrano anche in un albergo a Ginevra, o sul paseo de mar di Marbella, o seduti sulla banchina di Puerto Banus a parlare del tempo con gli amici del bel mondo.

Si incontrano nelle banche e siedono nei consigli di amministrazione insieme a tanta gente rispettabile. Verrebbe da credere a misteriose coincidenze favorevoli per il cattivone, o da farsi beffe di tanti persecutori incapaci.

Purtroppo per tutti, invece, la loro intoccabilità non ha nulla misterioso.

mazzetta
redazione@reporterassociati.org





una manata di link

http://portland.indymedia.org/en/2004/06/291229.shtml
http://www.american-buddha.com/bcci.affair.23.htm
http://www.spitfirelist.com/f277.html

De nadai
http://www.grtv.it/1997/21otto97/dini21.html
1997 banane sussidiate
Relazione bcci
http://www.bicc.de/publications/papers/paper39/paper39.pdf


savoia
http://www.wema.it/art.asp?id=30

http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/savoia/savoia_2.html

http://hermes.mfn.unipmn.it/~fantom/male/male.htm

http://web.tiscali.it/gicis/savoia.htm

http://italy.indymedia.org/news/2004/12/695458.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/12/139707.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/08/75327.php
p2
http://italy.indymedia.org/news/2002/08/75327.php
monarchici
http://www.lastampa.it/_web/_rubriche/accadde_oggi/archivio/
novembre/0611/061147.asp
http://fleet.inmarsat.com/safety.htm

flotta
http://digilander.libero.it/achillelauro/capitolo19.htm

domanda Di Pietro

http://www.antoniodipietro.it/attivita_politiche/istituzionali_risposte.php?interrid=14

contatti con Binladen
http://www.pbs.org/frontlineworld/stories/sierraleone/alkassar.html

Imad-Fayez-Mughniyeh
http://www.grandinotizie.it/dossier/019/fatti_perche/025.htm
hezbollah
http://www.rainews24.rai.it/ran24/speciali/obiettivo_usa_nuovo/t_diffusione.htm
testimoni cagionevoli, in questo caso un'argentina
http://www.periodicotribuna.com.ar/Articulo.asp?Articulo=890
http://www.tio.ch/common_includes/pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=180342&idtio=2
http://www.pbs.org/frontlineworld/stories/sierraleone/alkassar.html
http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2001/08/13/05,ESTERO/T7.html
http://www.pbs.org/frontlineworld/stories/sierraleone/alkassar.html
http://www.meib.org/articles/0003_s1.htm

http://www.spitfirelist.com/f109.html
http://www.carpenoctem.tv/cons/pan.html

http://www.lossless-audio.com/usa/index0.php?page=911341112.htm

http://www.kycnews.com/imperial_consolidated_group.asp
http://www.kycnews.com/images/kassar.jpg

http://www.antoniodipietro.it/attivita_politiche/interrogazione_risposta1.php?interrid=14
http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed118/bt11.htm

la Lauro
http://www.istrianet.org/istria/navigation/sea/immigrant/achlle-fire.htm
http://www.istrianet.org/istria/navigation/sea/immigrant/achille.htm
video
http://news.bbc.co.uk/onthisday/hi/dates/stories/november/30/newsid_2525000/2525643.stm
foto
http://www.ssmaritime.com/achillelauro.htm
sos
http://www.ssmaritime.com/achillelaurosos.htm
n 1981, when the ship suffered yet another fire. The blaze did not send the ship to the scrapp
http://planeta.terra.com.br/lazer/Navigazione/Achille%20Lauro.htm
http://www.greatoceanliners.net/willemruys.html

il rapporto americano sull’affondamento
http://64.233.183.104/search?q=cache:FVZjlvYzQ3UJ:http://www.chinfo.navy.mil/navpalib/
news/navywire/nwsa94/nwsa1205.txt+somalia+%22achille+lauro%22&hl=it&lr=lang_en|lang_
it%20target=nw

http://digilander.libero.it/achillelauro/nave.htm


ancora fetecchie
http://www.tibereide.it/articoli_dettaglio.asp?articolo_id=336&articolo_categoria=1

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al Kassar
by mazzetta Thursday, Feb. 17, 2005 at 1:26 AM mail:

al Kassar...
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E poi.... antiSion Monday, Oct. 24, 2005 at 1:37 PM
ma anche... >>>>> Monday, Oct. 24, 2005 at 12:01 PM
Dato che Mazzetta.... Proto Monday, Oct. 24, 2005 at 11:26 AM
ha cambiato il sito novità Tuesday, May. 31, 2005 at 1:24 AM
chiamate il mossad! che fa Israele? Wednesday, Mar. 16, 2005 at 5:23 PM
x i fantasionisti e il mossad che fa? Monday, Feb. 28, 2005 at 8:50 PM
CDF Certificato di destinazione finale sono fatti così Thursday, Feb. 17, 2005 at 4:14 PM
e qui volendo comprate gli Scud.... mazzetta Thursday, Feb. 17, 2005 at 3:39 PM
pikkoli kassar crescono dimenticavo....... Thursday, Feb. 17, 2005 at 3:33 PM
complimenti a mazzetta mazfan Thursday, Feb. 17, 2005 at 9:35 AM
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