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NICARAGUA - BANANEROS
by Totoro Sunday, Feb. 27, 2005 at 12:55 AM mail: itanica@iol.it

Quasi ci siamo. Mancano poche ore "all'invasione" di Managua da parte dei bananeros afectados por el pesticida. Dal 31 gennaio uomini e donne, per lo più gravemente malati, marciano per chiedere al Governo e al Parlamento del Nicaragua l'appoggio incondizionato in difesa dei propri diritti a ricevere un giusto indennizzo da parte delle multinazionali del banano. Chiederanno soprattutto una presa di posizione decisa contro il tentativo delle tre multinazionali DOLE, Shell e Dow Chemical di denunciarli per truffa, applicando in alcuni casi la famigerata Legge RICO che negli Stati Uniti si applica ai reati legati alla mafia.

Quasi ci siamo. Mancano poche ore "all'invasione" di Managua da parte dei bananeros afectados por el pesticida Nemagòn.
Probabilmente quando leggerete queste righe sarà già martedì 10 febbraio e le più di 4 mila persone si staranno già preparando per formare una lunga fila di quasi due chilometri che raggiungerà l'Ambasciata nordamericana e poi la Asamblea Nacional. Là si accamperanno fino a che riceveranno una ferma e incondizionata dichiarazione di appoggio da parte di tutti i poteri dello stato nicaraguense in difesa della Legge 364 e contro la denuncia introdotta dalle tre multinazionali (DOLE - SHELL - DOW Chemical) contro i bananeros.
Durante la giornata di oggi 9 febbraio, la lunga marcia é arrivata alle porte di Managua e sono cominciati ad arrivare i mezzi informativi nazionali e internazionali. La giornata di domenica 8 febbraio é trascorsa con alcuni problemi alimentari dato che le scorte erano cominciate a scarseggiare. Per questo motivo un gruppo di circa 60 persone si sono sparse per Managua alla ricerca di fondi e per bussare alle porte di alcune imprese alimentarie in cerca di aiuto.
Il comune di Managua ha già garantito una serie di attrezzature nel posto dove i bananeros si accamperanno e dove resteranno a tempo indefinito.
La sessione speciale al Parlamento dovrebbe essere prevista per mercoledì 11 o al massimo per giovedì 12 e saranno più di 300 i rappresentanti che riempiranno i posti riservati al pubblico. Oggi era un lavoro continuo per preparare striscioni e cartelli che verranno esposti durante l'entrata alla capitale e durante la sessione parlamentare.
Il morale sembrava alto, anche se la stanchezza ha chiaramente lasciato i suoi segni sui volti dei bananeros. L'arrivo di qualsiasi persona esterna alla marcia é sempre fattore di interesse e curiosità e immediatamente si forma un capannello di qualche centinaio di persone che ascoltano attentamente qualsiasi parola venga detta.
Nell'aria si respira la determinazione di questo esercito di persone, sempre pronte a un sorriso o a raccontare le proprie storie che si assomigliano tutte e che iniziano in mezzo alle coltivazioni di banane, passano attraverso le disgrazie subite per il mortale pesticida e finiscono con la lotta che ancora una volta stanno intraprendendo, nonostante tradimenti di avvocati, vessazioni delle multinazionali e centinaia di morti che li accompagnano (le ultime stime parlano di circa 720 morti. Nel 2000 quando abbiamo cominciato ad occuparci di questa tragedia erano 110). I numerosi messaggi di solidarietà sono già stati stampati e verranno consegnati domani all'arrivo davanti al Parlamento. Durante il pomeriggio verranno letti al megafono e condivisi con la stampa affinché sia di dominio pubblico l'appoggio solidale che arriva dall'Italia e non solo.

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