|
Vedi tutti gli articoli senza commenti
|
fronte orientale-perchè Israele incolpa la Siria
|
|
by
controguerra Sunday, Feb. 27, 2005 at 10:50 AM |
mail:
|
Dai bassifondi di Internet aiutiamo un pò, noi i creativi, a fissare qualche categoria storico politica contemporanea: il fronte orientale.
Con buona pace di Fassino e del TPO e dei loro ordini del giorno : pace, democrazia e reddito, con buona pace cioè dei socialdemocratici, siamo in periodo di guerra e ci resteremo per un pezzo.
Nella guerra è utile fissare delle determinazioni per seguirne gli sviluppi, gli andamenti, il variare dei rapporti di forza. Un metodo che mi pare di dover condividere è quello di suddividere la battaglia generale in fronti sui quali poi operano le varie armate con le loro basi etc.
In questo quadro mi pare di poter tranquillamente fissare che Europa e Medio Oriente (per l'esattezza il Grande Medio Oriente da Istambul a Kabul, dal Cairo a Gerusalemme a Beirut a Damasco a Bagdad a Dunai, a Theran a Samarcamda...) sono il FRONTE ORIENTALE
Perchè orientale? Perchè comunemente i fronti di guerra si definiscono a partire dal centro nazione re imperatore attaccante. Oggi quindi rispetto all'EUrUSA, la NATO il fronte del Medio Oriente è un segmento importante del Fronte Orientale in questo presente in questo presente oramai prolungato conflitto globale seguito all'altro conflitto vinto dalla Nato e chiamato "guerra fredda".
Gli USa, la NATO ha capitalizzato la vittoria su Gorbaciov e la sua fallimentare perestoika avanzando a est, a volte combattendo a Nord in Europa (con vari metodi di lotta, destabilizzazione, scomposizione, soros, outpor,woitila etc) e nel settore sud del fronte orientale dall'Afghanistan all'Iraq. In questo settore forti del loro formidabile bastione con la stella di Davide.
Hanno alternato il combattimento a nord e a sud di questo fronte risolvendo una battaglia per volta e finora vincendole tutte, dall'Iraq alla Jugoslavia all'Afghanistan.
Cambiando alleati locali. Con ras locali che da amici diventano nemici (Bin Laden o Saddam Hussein etc..)Ma ben saldi nella loro direttrice di marcia.
Adesso devono consolidare il fronte affrontare il problema della borghesia nazionale siriana e di quella iraniana. Oltre alle lotte popolari di resistenza palestinese e irachena.
E ciò spiega bene, ad esempio la responsabilità che Sharon e in subordine Abu Mazen gettano sulla Siria e sull'Hezbollah libanese per lo scoppio della discoteca a Tel Aviv.
Bisogna avere sempre in mente l'insieme del fronte per cercare di capire il senso delle azioni e delle dichiarazioni di dettaglio o di bassa intensità. e pian piano siamo convinti che queste idee e definizioni si diffonderanno dai bassifondi di internet ad ambiti più vasti.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/02_Febbraio/26/kamikaze.shtml
Attacco Tel Aviv, Israele accusa la Siria Un dirigente della Jihad islamica da Damasco si addossa la responsabilità dell'attentato di venerdì sera TEL AVIV - Il giorno dopo l'attentato la polemica sulle responsabilità dell'attacco kamikaze di Tel Aviv si sposta sul piano internazionale. Il ministro israeliano della Difesa, Shaul Mofaz, ha accusato infatti la Siria di avere responsabilità nell'attentato compiuto ieri a Tel Aviv da un kamikaze della Jihad islamica. Poche ore prima, sempre sabato, un dirigente della Jihad islamica da Damasco ha rivendicato ufficialmente la responsabilità per l'attentato suicida di venerdì sera a Tel Aviv, che ha provocato la morte di quattro persone e il ferimento di altre cinquanta.
SMENTITA - La Siria ha immediatamente smentito ogni coinvolgimento per bocca del portavoce del Ministero degli Esteri Parlando ai giornalisti il funzionario degli Esteri ha dichiarato che la Siria "non ha nulla a che fare con l’azione di Tel Aviv e che l’ufficio del movimento della Jihad islamica in Siria è chiuso".
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
In gran parte è esatto
|
|
by
Freebooter Sunday, Feb. 27, 2005 at 11:08 AM |
mail:
freebooter@anonymous.to |
L'attentato di Tel Aviv è chiaramente una black op che ha lo scopo di inchiodare la Siria. La rivendicazione dice che lo scopo dell'attentato era di 'attaccare l'Autorità Palestinese, che agisce secondo gli interessi americani' (dal nastro di Badran). Se lo scopo è di farsi esplodere per incastrare l'Autorità Palestinese perché lasciare un video che ammette quale era il piano e quindi minare il complotto?
Il tassello mancante all'impero USA nello scacchiere del M.O. sono la Siria ed il Libano, l'Iransul quale stiamo preparando un articolo, è un'altra storia.
freebooter.da.ru/
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
Ciao controguerra
|
|
by
rivoluzionario Sunday, Feb. 27, 2005 at 11:50 AM |
mail:
|
Io la suddivisione dei fronti al farei in altro modo. In primo luogo non ritengo che ci troviamo, ancora, in un conflitto aperto, tipo II guerra mondiale o (III).
Individuerei poi, su scala planetaria, 9 fronti:
1) USA: l'aggregazione imperialista più aggressiva; 2) SUD AMERICA: sotto l'impulso della Rivoluzione bolivariana si sta verificando una lotta di liberazione nazionale a livello continentale (Unione Sudamericana che unisce nelle intenzioni Sud-America, Centro-America e Caribe) guidata dai movimenti popolari in alleanza con le borghesie nazionaliste dei diversi paesi. Dunque una "potenza" in via di formazione; 3) EUROPA(ad esclusione GB): anch'essa in lotta di liberazione nazionale/continentale dal dominio americano ma non completamente contrapposto a questo imperialismo. Processo, questa volta guidato, dalle borghesie nazionaliste in alleanza o in tentativo di alleanza con i movimenti popolari; 4) RUSSIA: che cerca di riconfigurasi come potenza continentale e che deve difendersi dall'attacco USA; 5) CINA: coloro che data la relativa stabilità e forza economica possono fare le "scarpe" agli USA e cercano di penetrare nel sud-est asiatico; 6) INDIA: legata a CINA e RUSSIA nella loro alleanza strategica; dove cercano tramite massicci investimenti di penetrare in Sud America, saldarsi e rafforzare questa nuova "potenza" regionale in formazione; 7) AUSTRALIA: legata agli interessi USA; 8) MEDIO ORIENTE: dove si sta giocando per il momento grossa fetta della partita; 9) AFRICA: ancora grosso "ammasso" di "carne" dove infilare le "unghie", non configurabile ancora come potenza regionale e dove si iniziano a vedere iniziative in tal senso con l'Unione Doganale dell'Africa del Sud(SudAfrica, Zimbawe, Angola...).
Considerazioni rapidissime: Se gli Stati Uniti perdono l'Iraq, il solo Iraq sono spacciati. Dove faranno "rifornimento"? Come faranno a impedire la crescita delle altre potenze continentali? Gli Stati Uniti sono pieni di debiti; cosa accadrà quando i suoi "creditori" non vorranno più sostenerli? E quando i produttori di petrolio(del "poco" petrolio rimasto) decideranno di venderlo in Euro?
Ti saluto cg sto abbandonando il nw, ti risponderò ad una tua eventuale replica nel pomeriggio. CIAO.
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
guerra totale?
|
|
by
indyano preoccupato Sunday, Feb. 27, 2005 at 12:04 PM |
mail:
|
Crisi americana o meno, sembra che USA-Israele vogliano prolungare il conflitto a tutti i costi, anzi, vogliono che si allarghi.
Del resto che ci si può aspettare da questi governi che obbediscono ai dettami neocons di Podhoretz, di Abrams, di Wolfowitz, ecc.
Per certa gente Goebbels e Hitler erano semplicemente dei dilettanti. Loro sanno fare, hanno fatto e faranno di meglio.
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
FRONTE o fronti? GUERRA o guerre?
|
|
by
controguerra Sunday, Feb. 27, 2005 at 8:44 PM |
mail:
|
DA UNA CRISI GLOBALE UNA GUERRA GLOBALE, UNA GUERRA, CIOE' UN CONFLITTO, UNA CONTRADDIZIONE TRA DUE CONTENDENTI
Intanto, rivoluzionario, vorrei sottolineare che anche l'arabmonitor è arrivato alle stesse mie conclusioni per quanto riguarda l'azione della discoteca di tel aviv http://www.arabmonitor.info/news/dettaglio.php?idnews=8863&lang=it
In secondo luogo ribadisco che ci troviamo già dentro un conflitto, una GUERRA (maiuscola) di carattere generale. La guerra io la intendo come guerra interimperialistica.
Come ho già espresso non condivido per niente le ideee degli attuali pope Gapon, Vitaliano, Bertinotti don Verde Arcobaleno etc etc. Non condivido per niente neanche gli ordini del giorno di Fassino o del TPO, della socialdemocrazia moderna e dispiegata diciamo che recitamo reddito, pace e democrazia. Illusioni di pace o peggio. Ci porteranno tutti dove ci ha già portati il pope Gapon : al massacro!
La guerra non solo è inevitabile, ma la stanno già combattendo. Certamente i neocons attuali sono peggio di Goebbels e di Hitler, certamente sono disposti ad andare ed andranno più avanti. Perfino un democratico come Chomsky le ribadisce 'ste cose. Quindi bando alle pagliacciate virtuali concordate col ministro...Del resto il movimento vero ha già cominciato ad andare ben oltre le pagliacciate virtuali...siamo dentro una guerra e dobbiamo predisporci ad una resistenza...
RIVOLUZIONARIO I TUOI FRONTI SONO TROPPI!
GLI USA AD ESEMPIO, IL PRIMO FRONTE CHE CITI, NON E' UN FRONTE (MAGARI LO FOSSE!!)GLI USA SONO UNA FORTEZZA DA CUI PARTE IL PRIMO CAVALLEGGERI
Una guerra vera, un conflitto vero non differisce molto da una partita di scacchi: si gioca in due.
Almeno per chi fa propria una visione DIALETTICA della storia. LA CONTRADDIZIONE E' UNA CONTRADDIZIONE TRA UNA TESI E UN'ANTITESI. E vero che ci sono molte contraddizioni e che molte contraddizioni parziali possono concorrere. MA SE IL CONFLITTO E' UN VERO CONFLITTO GENERALE E CIOE' DERIVA DA UNA CRISI DA UNA CONTRADDIZIONE GENERALE, IL CONFLITTO SI GIOCA TRA DUE BLOCCHI!
IN QUESTA EPOCA NOSTRA SI STANNO DANDO DUE BLOCCHI IMPERIALISTI ANTAGONISTI: TRA QUESTI C'E' E SI DISPIEGHERA' FINO ALLL'ACME IL CONFLITTO, CIOE' LA GUERRA.
LA GUERRA QUINDI NON E' UNA CATEGORIA DELLO SPIRITO, UNA MALATTIA DELL'UMANITA' DA ALLONTANARE CON LE PROCESSIONI, LA GUERRA E' UN CONTRASTO STRATEGICO DI INTERESSI TRA DUE BLOCCHI IMPERIALISTI INCENTRATI ORA SULLA CINA E SUGLI USA. TERTIUM NON DATUR.
( A SCANSO DI EQUIVOCI DICO SUBITO CHE ESSERE CONTRO LA GUERRA E' ESSERE CONTRO ENTRAMBI I CONTENDENTI IN SENSO IL PIU' POSSIBILE ATTIVO, FINO AD OPERARE IL ROVESCIAMENTO DELLA GUERRA NELLA RIVOLUZIONE, LA QUALE NON CADRA' DAL CIELO, TANTOMENO DALLE URNE, NON CADRA' DA UNO SCIOPERO GENERALE, NON CADRA' DA MANIFESTAZIONI,DA DEI PROCLAMI O DELLE PUBBLICAZIONI MA DA UNA RESISTENZA E DA UNA INSURREZIONE GLOBALE)
D'ACCORDO CHE LO SCONTRO NON E' ANCORA DISPIEGATO AL MASSIMO, MA TU STESSO COGLI I LEGAMI TRA LE BORGHESIE LOCALI O REGIONALI (SUDAMERICANE O ASIATICHE O EUROPEE) ED I CONTENDENTI STRATEGICI USA E CINA.
IL FRONTE, LA LINEA DEL FRONTE E' UNA LINEA DI GUERRA TRA QUESTI BLOCCHI IMPERIALISTI, L'OCCIDENTALE E L'ORIENTALE. Un paesaggio reale, fatto di monti, deserti basi aeronavali, flotte mari concreti!!!
CERTO LE ALLEANZE SONO ANCORA INCERTE, CI SONO DELLE BORGHESIE OSCILLANTI (guarda la piccola borghesia palestinese ad esempio, o le borghesie sudamericane o quella indiana)Ma il grosso è definito oramai e sono definiti i luoghi dello scontro. E già sono cominciate le battaglie!
Ho nominato il fronte partendo dalla potenza attaccante, che anche tu concordi essere quella USA (and friends).
Quello in cui concordiamo e mi pare molto importante è guardare senza illusioni ad una realtà di guerra mossa dai contrasti interimperialistici. Però a mio avviso bisogna andare più giù, cercare di essere più aderenti alla realtà dello scontro. Bisognerebbe sapere meglio come è organizzata, ad esempio la forza militare imperialista, come sono organizzate le armate americane. Quali giurisdizioni hanno i loro comandi. Allora si capirebbe meglio come sono connessi i territori, le zone, le regioni, i continenti.
E contro questa forza dispiegata e che si dispiegherà certamente (perchè gli usa, se potevano perdere il Vietnam oggi non possono assolutamente perdere l'Iraq) le bandierette alle finestre non servono e ancor meno serve votare per chi come D'Alema vola poi a portare aiuto a Bush.
abbiamo tempo, ma non troppo; cerchiamo di non sprecarlo in inutilissime cagate soggettiviste cercando di mettere alle poche iniziative presenti dei capellini ideologici desueti...lasciamo perdere tutti i gruppettini, per quanto possiamo distruggiamoli...è ben altro quello che occorre adesso, nei pressi oramai di un grande sviluppo della contraddizione di classe. la storia non è affatto finita. il meglio deve ancora tutto venire.
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
Sono d'accordo con te
|
|
by
rivoluzionario Monday, Feb. 28, 2005 at 11:19 AM |
mail:
|
Condivido sia la tua opinione che l'attentato a Tel Aviv e opera della Cia e del Mossad, sia sulla ovvia natura interimperialista dello scontro in atto.
Parlando di 9 fronti o aggregazioni volevo sommariamente mettere in risalto quelli che sono i personaggi di questo "romanzo". Volevo disegnare la "scacchiera" planetaria. E cogliere i movimenti interni e di sviluppo del "gioco".
LA CRISI GENERALE DELL'CAPITALISMO SEGNA L'AVVIO DELLO SCONTRO INTERIMPERIALISTA.
Gli Stati Uniti, l'imperialismo più aggressivo e più in crisi, sta scatenando il conflitto.
Per fare un paragone storico è come se ci trovassimo all'epoca dell'annessione della Cecoslovacchia e dell'Austria.
Queste 9 aggregazioni si polarizzano o così sembra in tendenza in due blocchi principali: 1) Gli anglosassoni da una parte; 2) RUSSIA,CINA,INDIA che tendono ad aggregare a loro blocco il SUD-AMERICA in via di liberazione; 3) L'AFRICA è un posto dove andare a prendere risorse; 4) L'EUROPA farebbe bene a non immischiarsi in queste "beghe", continuare ad avere rapporti di buon "vicinato" con i produttori di petrolio e puntare sulle energie alternative; 5) Il MEDIO-ORIENTE è un pò come STALINGRADO: bisogna impedire alla armata nazista di prendere il controllo dei pozzi petroliferi.
LA GUERRA INTERIMPERIALISTA E' IL LIMITE DOPO IL QUALE C'E' LA RIVOLUZIONE SOCIALISTA. (LENIN)
CHE FARE? Cosa possiamo fare noi per rispondere adeguatamente agli eventi?
Dobbiamo ricostruire il partito Bolscevico!
Ne siamo capaci, ne siamo stati capaci?
No, i fatti ci dicono che non ne siamo stati capaci!
Questo è il nostro problema.
Tuttavia la storia, nonostante i nostri ritardi e le nostre "incapacità", marcia comunque in quella direzione, nella direzione della rivoluzione.
Sono d'accordo con te, il bello deve ancora venire.
Ti saluto, rivoluzionario.
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|