Vertenza AST-Terni

La vertenza AST, con una lotta iniziata per scongiurare la chiusura del
comparto magnetico, si chiude fra l' entusiasmo generale di politici e
sindacalisti...con la chiusura del (solo) magnetico!!!

La messa in libertà di 600 lavoratori del reparto pix (acciaio inossidabile),
ora ritirata, ha messo la Thyssen Krupp nelle condizioni di attuare un
vecchio stratagemma dai tanti nomi:
una calda una fredda, avanti tutta indietro mezza, ecc..

La promessa di investimenti e di varie garanzie è chiaramente fasulla, oggi
come lo è stata a Giugno dello scorso anno.

L'unico vero risultato della classe politica è stato di rimandare lo sfacelo a
dopo le elezioni, e di offrire la costruzione di una fantomatica centrale
elettrica a beneficio dell'azienda.
Quest'ultima prospettiva riecheggia il progetto (giustamente contestato dagli
abitanti della zona e quindi accantonato) di costruire in un terreno prossimo
a Terni una megacentrale termica da 800 Megawatt, cosa che appesterebbe
ancora di più l'aria della conca ternana senza scongiurare il progressivo
smantellamento delle acciaierie.

Non so ancora di preciso qual'è l'umore fra gli operai.
Contenti e coglionati, suppongo.

Per fortuna c'è Serpica Naro a disegnarci un'altro mondo!!!

Krukko_radiodurito

*Terni*
25/2 Convocati finalmente i sindacati
< http://www.ondarossa.info/newsman/art_2005_02_25_5422.html >
26/2 Intesa alla Thyssen Krupp
< http://www.liberazione.it/giornale/050227/LB12D693.asp >
Verso il referendum tra i lavoratori
< http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=52683 >

è vero. niente di nuovo sotto il sole. la prima volta fa sempre male ma la seconda è già una farsa. qualcosa che ha ormai perso la tonalità tragica con cui si è presentata dapprincipio e che continua a ripetersi sempre più stancamente.
l'eterno ritorno dell'identico. il tempo piatto e omogeneo del progresso. la risacca ricorsiva degli interessi e delle passioni.
non che tutto ciò non sia poi così defatigante anche per gli ultimi residui dell'aristocrazia operaia di tk-ast. ma a quanto pare talvolta appare molto più facile cedere alle sirene del sindacato che agli allarmi della propria coscienza.
mai quanto oggi la cina è vicina. da qui alla dismissione definitiva dell'intero sito siderurgico ternano ne vedremo delle belle. crisi lotte ristrutturazione. un arretramento complessivo di tutto il dibattito politico istituzionale e non solo istituzionale intorno alla riproposizione di inesistenti centralità operaie. politiche sociali tutt'altro che innovative ma spacciate come tali e improntate alla stretta osservanza del mito sempiterno della piena occupazione. un offuscamento progressivo della complessità e della ricchezza di articolazioni del bacino del lavoro precario in nome della difesa ad oltranza della propria precipua base elettorale.
forse la saggezza non verrà mai. ma le condizioni politiche economiche e sociali per provare a costruire anche a terni una grande alleanza precaria quelle sì ci sarebbero già tutte....