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CIA: 4 marzo 2005, ORDINE DI SERVIZIO: UCCIDETE CALIPARI!
by radioarchimede Monday, Mar. 07, 2005 at 8:52 PM mail: radioarchimede@katamail.com

L'omicidio di Nicola Calipari: La Cia all'aeroporto era stata informata I nostri servizi: segnalati tutti gli spostamenti. Si cerca il satellitare di Calipari, scomparso dopo la sparatoria 6 marzo 2005 "Calipari e' stato colpito alla testa con un colpo d'arma da fuoco che poi e' uscito poco sopra l'orecchio sinistro Un colpo da destra a sinistra lievemente dall' alto in basso."

6 marzo 2005
"Calipari e' stato colpito alla testa con un colpo d'arma da fuoco che poi e' uscito poco sopra l'orecchio sinistro Un colpo da destra a sinistra lievemente dall' alto in basso.".
E' il risultato dell' autopsia, ha detto il dott. Giancarlo Umani Ronchi. ' Un colpo alla testa, che e' stato mortale - ha aggiunto il direttore dell' istituto, Paolo Arbarello - e' stata una morte istantanea, che per pochissimi centimetri poteva essere risparmiata. Calipari e' morto sul colpo'.
Venerdì 4 marzo 2005 Irak sera,
L'auto procede a velocità moderata verso l'aereoporto, ha già superato tre posti di controllo americani, gli americani sapevano della missione, avevano rilasciato il permesso dicircolazione a Callipari, conoscevano il mezzo, una vettura privata irakena, noleggiata sul posto, sapevano dell'aereo italiano che aspettava il ritorno dei nosstri agenti, per riportarli in Italia.
Tre persone sicuramente sulla vettura, Giuliana, Sgrena, un agente italiano,e Nicola Calipari.
Lui, Nicola è sicuramente l'artefice di tutta l'operazione della liberazione di Giuliana,
lui ha trattato, lui ha pagato il riscatto, lui ha contatti giusti, le conoscenze.
L'operazione è stata comunicata ai esrvizi, all'esercito americano, non nei dettagli, gli americani
hanno una strategia diversa, sui rapimente: lasciare che gli ostaggi vengano uccisi, non trattare, la ragione della guerra è più importante delle vita umane.
Improvvisamente, a settecento metri dall'aereoporto, una luce accecante illumina la vettura, ed immediatamente, dal buio, raffiche di proiettili si abbattono sugli italiani.
L'autista viene ferito, Giuliana pure, ad una spalla, Nicola Calipari, ucciso, da un unico proiettile,
sparato dall'alto derso il basso, da destra verso sinistra, a distanza ravvicinata, Calipari, uomo dei Servizi segreti italiani, l'uomo delle trattative, l'uomo della liberazione di Giuliana, l'uomo dai molti contatti con gli insorti e i resistenti iracheni , viene ucciso.
Le sue agende, i sui appunti, i sui contatti, rimasti in memoria sul telefonino satellitare, vengonp sequestrati. dai militari americani, il problema è risolto, i contatti tagliati di netto, le informazioni rubate dalla CIA. l'Obbiettivo, Nicola Calipari annattuto, un solo colpo, preciso, e bastato.
Poi arrivano le menzogne, americane, i silenzi complici, dei TG servili,le falze versioni che raccontano di "Morti nel conflitto a fuoco durante l'oerazione di recupero della sequestra"
Ma la verità questa volta riesce ad uscire fuori, ed i magistrati a Roma aprono l'inchiesta:
Capi di imputazione: omicidio volontario, ora si tratta di trovare gli assassini ed i mandanti.

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E' spaventoso!
by FUORI GLI USA DALL'ITALIA! Monday, Mar. 07, 2005 at 10:29 PM mail:

E' spaventoso che nonostante questo barbaro agguato
l'Italia non abbia ancora rotto i rapporti diplomatici con gli Usa ed espulso tutti i diplomatici USA presenti nel nostro paese.

GIUSTIZIA PER LE VITTIME DELLE STRAGI DI USTICA E DEL CERMIS! GIUSTIZIA PER NICOLA CHE HA DATO LA SUA VITA PER SALVARE GIULIANA!

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scacciare un diplomatico ingrato si pu'o
by CRAXI BETTINO MUSSOLINI Monday, Mar. 07, 2005 at 11:42 PM mail:

Scacciare un diplomatico ingrato si puo' e si deve, nel rispetto della sovranita' nazionale.


Qui si e' detto:
<< E' spaventoso che nonostante questo barbaro agguato
l'Italia non abbia ancora rotto i rapporti diplomatici con gli Usa ed espulso tutti i diplomatici USA presenti nel nostro paese.>>. Giustamente, e non e' necessario ribadirlo.

Ma guardate a pag: http://italy.indymedia.org/news/2005/02/737732_comment.php#737859

Il presidente della Republica Argentina, Nestor Kirchner ha fatto publica ed esplicita richiesta presso l'ambasciata Vaticana, di espulsione di un VESCOVO che a seguito di dichiarazioni polemiche ed offensive È STATO DICHIARATO PERSONA NON GRATA e se ne chiede LA SOSTITUZIONE INMEDIATA !

http://www.clarin.com/diario/2005/02/24/sociedad/s-03501.htm

Come vedi in un paese civile anche un vescovo si puo' rimuovere!

GIUSTIZIA PER LE VITTIME DELLE STRAGI DI USTICA E DEL CERMIS! GIUSTIZIA PER NICOLA CHE HA DATO LA SUA VITA PER SALVARE GIULIANA!

VERSIONE IN IDIOMA INGLESE.
ENGLISH VERSION.


Only two cases of expulsion in history by atheistic Thursday, Feb. 24, 2005 AT 10:02 mail p.m.: The order of removal of a bishop on the part of a president of the Nation does not register antecedents in the life of the country. It has, yes, two cases of expulsion. Most recent it was in 1955, during the conflict between Perón and the Church, when the agent chief executive expelled to the general vicar and auxiliary bishop from Buenos Aires, monsignor Manuel Tato (and to monsignor Ramon Novoa, although this one was not bishop). By that fact the Vatican said that all those that had taken part in the expulsion "have incurred the excomunión". This would open a long debate about if Perón had been excomulgado. Much more back in history, in 1884, then president Argentine Julio Rock expelled during his first mandate the Apostolic Nuncio (ambassador of the Vatican), monsignor Mariano Matera, under the position of interference in the internal subjects. The historian Néstor Auza says that soon he proved himself that such accusation had been infundada. The certain thing is that the relations with Santa Sede were cut until 1897. In its second mandate, Rock worried to have a good relation with the Church. An UNUSUAL GESTURE Kirchner asks Juan Pablo to him II who throws to the military bishop Monsignor Baseotto faced the minister of Health by his opinion hard on the abortion. And it gave to understand that there was to throw to the civil employee to the sea. An excuse tried yesterday, but this one arrived late. Sergio Rubín. srubin@clarin.com In a fact with little antecedents, the Government will request to him to the Vatican that removes monsignor Antonio Baseotto of the military bishopric. The decision was taken yesterday by president Néstor Kirchner "tired by a series of attitudes and declarations" of Baseotto that they had as culminating point the hard letter that the monk sent the week to him last to the minister of Health, Ginés González Garci'a. In the note, the military bishop warned to him -- alluding to an appointment of the Gospel -- which who they scandalized to the small ones (by case, distributing preventive between the young people, according to its interpretation) they deserved "to be thrown to the sea". The drastic presidential decision was announced by the chancellor Rafael Bielsa, whose ministry has to its position the relation with Santa Sede, on whom depends Baseotto, after meeting in the morning solo with Kirchner. Sources of the Chancellery explained that the formula that will be followed is to transmit Rome to him that the Government "does not consider the continuity in the position" of the monk advisable because the Executive authority cannot remove it, but that such measurement is faculty of the Pope. In agreement with the norms decided between the Government and Santa Sede in 1997, the only quick president its agreement for the designation of the military bishop. "there is no restriction on the part of the Government with those manifestations (the sayings of Baseotto), unless who said them is military bishop", said Bielsa in reference to that that is within the military structure. The civil employee emphasized the desire of the president of which "the resignation takes shape and soon there is a military bishop different from the present one". Although it left in clear that "from now on they enter to express the institutions", an elegant way to say that the decision is now into the hands of Rome, where, in principle, does not seem to have ambient favorable to make place to the order. It happens that Baseotto would count on the endorsement of the Secretary of State of the Vatican (virtual number two), cardinal Angelo Sodano, and some other figure of relevance. In fact, president of the Pontifical Council Justicia and Peace (the Social Pastoral) of the Vatican, cardinal Renato Martino, offered to Monday to Baseotto --a him traverse of a letter -- a fort endorsement to the note that this one sent to González Garci'a to him. Martino praised "valentía there and forcefulness" of the sayings of the military bishop and encouraged it to follow in its firm opposition to the abortion and the preservative distribution. Perhaps in a delayed attempt to put cloth cold, the president of the Episcopado, monsignor Eduardo Mirás, spread, shortly before the announcement of Bielsa, an official notice in which revealed the content of a letter that sent Baseotto to him clarifying its controversial ones this. "It clarifies in her whom of no way it loved to encourage a violence act nor to offend the authority of a member of the national Government, everything which is other people's to its intention and it express its grief by the confusion and malaise that the inclusion of the appointment of the gospel produced", says Mirás. In its official notice, Mirás explaya with silk hand. It says that it decided to spread the letter of Baseotto "given the repercussion that had the subject and after consulting it" to the own military bishop. In truth, the conduction of the Episcopado had kept silence as opposed to the controversy, in which it was interpreted like an attempt to circumscribe it to "a problem between a bishop and a minister". But, doors for inside, saw with displeasure the terms that Baseotto used. And it does not seem that it is going to move a finger so that Rome does not remove it. Baseotto sent one week ago a letter to him to González Garci'a before declarations of this one in favor of the legalization of the abortion and the preservative distribution. There it accused it to commit "vindication of the homicide crime to promote the multiplication of abortions".


VERSIONE IN IDIOMA ITALIANO.

Soltanto due casi dell'espulsione nella storia entro giovedì atheistic, 24 febbraio 2005 alla posta p.m. di 10:02: L'ordine di rimozione di un bishop da parte di un presidente della nazione non registra gli antecedenti nella durata del paese. Ha, sì, due casi dell'espulsione. Il più recente aveva luogo in 1955, durante il conflitto fra Perón e la chiesa, quando l'esecutivo principale dell'agente espulso al vicar generale e bishop ausiliario da Buenos Aires, il monsignor Manuel Tato (ed al monsignor Ramon Novoa, anche se questo non era bishop). Da quel fatto il Vatican ha detto che tutto quelli che avevano partecipato all'espulsione "hanno subito il excomunión". Ciò aprirebbe un dibattito lungo circa se Perón fosse stato excomulgado. Molto di più sostenga nella storia, dentro 1884, quindi roccia del presidente Argentina Julio espulsi durante il suo primo mandato il Nuncio apostolic (ambasciatore del Vatican), il monsignor Mariano Matera, sotto la posizione di interferenza negli oggetti interni. Lo storico Néstor Auza dice che presto si è dimostrato che tale accusation era stato infundada. La determinata cosa è che i rapporti con Santa Sede sono stati tagliati fino al 1897. Nel relativo secondo mandato, la roccia si è preoccupata per avere un buon rapporto con la chiesa. Un GESTURE INSOLITO Kirchner chiede a Juan Pablo lui II chi i tiri al bishop militare Monsignor Baseotto hanno posto all'assistere di salute dal suo parere duro sull'aborto. Ed ha dato per capire che ci doveva gettare all'impiegato civile al mare. Una giustificazione ha provato ieri, ma questa è arrivato in ritardo. Sergio Rubín. srubin@clarin.com in un fatto con gli antecedenti piccoli, il governo chiederà a lui al Vatican che rimuove il monsignor Antonio Baseotto dei militari bishopric. La decisione è stata presa ieri dal presidente Néstor Kirchner "stancato da una serie di atteggiamenti e dichiarazioni" di Baseotto quello hanno avuti come punto di culminazione la lettera dura che il monk ha trasmesso l'ultima volta la settimana lui all'assistere di salute, Ginés González Garci'a. Nella nota, il bishop militare ha avvertito a lui -- alludendo ad un appuntamento del Gospel -- che chi scandalized a quei piccoli (dal caso, distribuente preventivo fra i giovani, secondo la relativa interpretazione) si sono meritati "di essere gettati al mare". La decisione presidenziale drastica è stata annunciata dal cancelliere Rafael Bielsa, di cui il ministero deve la relativa posizione il rapporto con Santa Sede, da quale dipende Baseotto, dopo avere venuto a contatto alla mattina l'assolo con Kirchner. Le fonti del Chancellery hanno spiegato che la formula che sarà seguita deve trasmettere Roma a lui che il governo "non considera la continuità nella posizione" del monk consigliabile perché l'autorità esecutiva non può rimuoverla, ma che tale misura è facoltà del papa. In accordo con le norme ha deciso fra il governo e la Santa Sede in 1997, l'unico presidente rapido il relativo accordo per l'indicazione del bishop militare. "non ci è limitazione da parte del governo con quelle manifestazioni (i detti di Baseotto), a meno che chi ha detto che loro sono bishop militare", ad esempio Bielsa nel riferimento a quello che è all'interno della struttura militare. L'impiegato civile ha dato risalto al desiderio del presidente di cui "la rassegnazione si definisce e presto ci è un bishop militare differente da quello attuale". Anche se ha lasciato in radura che "d'ora in poi entrano per esprimere le istituzioni", un senso elegante dire che la decisione è ora nelle mani di Roma, in cui, in linea di principio, non sembra avere favorevole ambientale per fare il posto all'ordine. Accade che Baseotto conterebbe sull'approvazione del ministro del Vatican (numero virtuale due), di Angelo cardinale Sodano e di una certa altra figura di importanza. Infatti, presidente del Consiglio Justicia e pace (il pastoral sociale) di Pontifical del Vatican, Renato cardinale Martino, offerto trasversalmente a lunedì al --a di Baseotto lui di una lettera -- un'approvazione del fort alla nota che questa ha trasmesso a González Garci'a lui. Martino ha elogiato "il valentía là ed il forcefulness" dei detti del bishop militare e gli ha consigliato seguire nella relativa opposizione costante all'aborto ed alla distribuzione preservativa. Forse in un tentativo in ritardo di mettere freddo del panno, il presidente del Episcopado, monsignor Eduardo Mirás, diffusione, poco prima l'annuncio di Bielsa, un avviso ufficiale in cui ha rivelato il contenuto di una lettera che ha trasmesso Baseotto lui che chiarisce relativi discutibili questo. "chiarisce in lei quale di nessun senso amava consigliare ad un atto di violenza né offendere l'autorità di un membro del governo nazionale, tutto che sia la gente alla relativa intenzione ed esprime il relativo dolore dalla confusione ed il malaise che l'inclusione dell'appuntamento del gospel ha prodotto", ad esempio Mirás. Nel relativo avviso ufficiale, explaya di Mirás con la mano di seta. Dice che ha deciso spargere la lettera di Baseotto "dato la ripercussione che ha avuta l'oggetto e dopo il consulto esso" al per possedere il bishop militare. Nella verità, la conduzione del Episcopado aveva mantenuto il silenzio in contrasto con la polemica, in cui è stato interpretato come un tentativo di circoscriverlo "un problema fra un bishop e un assistere". Ma, i portelli per all'interno, hanno visto con fastidio i termini che Baseotto ha usato. E non sembra che sta andando spostare una barretta in modo che Roma non la rimuova. Baseotto ha trasmesso ad una settimana fa una lettera lui a González Garci'a prima delle dichiarazioni di questa per la legalizzazione dell'aborto e della distribuzione preservativa. Là lo accusa per commettere "la rivendicazione del crimine di homicide per promuovere la moltiplicazione degli aborti".


QUE SE VAYAN TODOS (LOS YANKEES DE LA N.A.T.O.!) QUE NO QUEDE NI UNO SOLO (DE GREENGOO!)

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per radioarchimede
by fonti? Tuesday, Mar. 08, 2005 at 12:05 AM mail:

NEl titolone del post c'è il coinvolgimento della cia ma non ho notato nessuna fonte o nessuna prova che lo attesti.

Puoi essere più preciso o in alternativa tacere?

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dov'è la verità
by tony Tuesday, Mar. 08, 2005 at 7:00 PM mail: internap75@libero.it

...chissà se un giorno verrà fuori tutta la verità su questa gurra "portapace" !!!
E chissà quanta gente innocente dovrà ancora morire, senza poter dare un contributo vero e sincero alla causa pacifista...mi chiedo se davvero il nostro tanto amato governo delle libertà riuscirà a venir fuori da questo servilismo verso Bush e US, e dimostrare di essere un paese democratico e pacifista!!!
Sono indignato e spero che lo siano anche le migliaia di persone che come me credono nella parola PACE e DEMOCRAZIA!!!

Saluti

Tony

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