Aggiornamenti nel newswire di <a href="http://www.indymedia.ch/it">((i)) svizzera italiana</a>
Bruciano una sinagoga e il Buon Mercato, da sempre gestito da una famiglia di confessione ebraica, uno dei negozi più vecchi di Lugano,
che ha il sapore della storia di una città che mai, nemmeno durante il
periodo nazi-fascista visse quanto è accaduto durante la notte di
domenica 13 marzo.
Nessuno può permettersi di relativizzare. Quanto é successo è un atto gravissimo. Le "ragazzate" che in questi ultimi anni sono diventate ricorrenti nella Svizzera italiana, formano ormai un triste quanto lungo elenco.
L'ebreo, l'altro per antonomasia viene colpito nel suo vivere quotidiano. Come colpiti furono i nomadi, presi a fucilate mentre un alone di complicità si riversava ricco di pregiudizi contro chi di quella stessa aggressione fu la vittima. Non passò un anno che ad essere presa di mira fu la comunità islamica, capro espiatorio per un occidente impaurito, ignorante e razzista. Vite
quotidiane spezzate da un'intolleranza divenuta normalità, pensiero
comune capace di riproporre le peggiori menzogne del passato. Revisionismi imperanti e pamphlet ricchi di odio nei confronti di tutto ciò che non è occidentale e/o cristiano.
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