ore 10 al Ministero dell'istruzione - nel corso del giorno iniziative diffuse, per comunicare con la città nonostante il divieto della questura a manifestare

COMUNICATO 16 MARZO 2005
mobilitazione studenti e divieto questura a manifestare

L'incontro cittadino di oggi degli studenti, in merito al divieto della questura, a manifestare domani nel previsto percorso da Porta S.Paolo al Ministero dell'Istruzione denuncia che:

le motivazioni addotte dalla Questura sono assolutamente pretestuose, trattandosi di un percorso in cui quest'anno gli studenti sono sfilati già due volte – difficile pensare che la siano sorti nuovi ospedali, o che sia previsto più traffico proprio in un giorno di targa alterne – è del resto ancora più pretestuoso il riferimento al “protocollo di intesa”, che non solo interessa solo i sottoscrittori ma che peraltro non è vincolante neppure per loro

l'atteggiamento della Questura di Roma sembra "stranamente coerente al continuo attacco alle mobilitazioni" studentesche di roma – dopo le mobilitazioni a Gennaio e Febbraio, si sono in pochi giorni sommati i provvedimenti disciplinare ad oltre cinquanta studenti del Virgilio, gli interrogatori degli indagati dell'Enriquez ed infine persino il divieto a manifestare

la responsabilità del Comune di Roma e del “democratico” sindaco Veltroni, che è intervenuto con una lettere alla Prefettura richiedendo si limitassero le manifestazioni

L'incontro cittadino ha deciso di rifiutare che la possibilità di comunicare con la città sia determinata dagli umori della Questura di Roma, e quindi non intende accettare il ridicolo percorso “alternativo” imposto (neppure duecento metri).

L'incontro cittadino di oggi invitati tutti gli studenti e le studentesse a sviluppare, nella giornata di domani, iniziative di comunicazione e lotta nella città, nelle scuole, nei quartieri per ribadire che la città è di chi la vive tutti i giorni.

L'incontro invita inoltre tutti gli studenti a concentrarsi alle 10 sotto al Ministero dell'Istruzione in viale Trastevere per un presidio cittadino.

Ricordiamo che la mobilitazione del 17 marzo – decisa dall'assemblea cittadina del 5 febbraio sotto al Ministero dell'istruzione, al termine di un periodo di mobilitazione che ha visto migliaia di studenti scendere in piazza, autogestire ed occupare – è nata dalla volontà di portare avanti la mobilitazione delle scorse settimane, contro il decreto attuativo della riforma moratti e contro le politiche governative, in solidarietà agli studenti oggetto di episodi repressivi (ricordiamo, fra i vari casi, i provvedimenti disciplinari al virglio ed i processi agli occupanti di righi ed enriquez) e per pretendere un cambio di gestione da parte dell'ufficio Scolastico Regionale del Lazio, per portare avanti la mobilitazione sulle strutture scolastiche (chiedendo il rispetto degli impegni assunti dalla Provincia) e la sugli spazi autogestiti nelle scuole (oltre venti istituti hanno in corso mobilitazioni per ottenere un'aula degli studenti).

Incontro autorganizzato degli studenti – 16 marzo 2005