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[Droghe] Una settimana su Castelfranco
by Black_Cat da Fuoriluogo Monday, Mar. 21, 2005 at 1:29 PM mail:

Una settimana su Castelfranco Emilia Le Agenzie

CARCERI: TOSSICODIPENDENTI CASTELFRANCO; AUMENTA LA PROTESTA. COMUNE E PROVINCIA MODENA INSODDISFATTI,GOVERNO RIAPRA CONFRONTO
(ANSA) - MODENA, 17 MAR - Si allarga la protesta contro il nuovo carcere a custodia attenuata per tossicodipendenti di Castelfranco Emilia (Modena) che sara' inaugurato lunedi' dai ministri Castelli e Giovanardi.
Oltre al presidio indetto proprio per lunedi' da un coordinamento No Global, al quale hanno aderito Prc, Verdi e Cgil (un gruppo anarchico annuncia che protestera' a Castelfranco gia' domenica pomeriggio), oggi si sono detti ''insoddisfatti e preoccupati'' anche gli Enti locali, dopo una riunione in Prefettura con rappresentanti dell' amministrazione penitenziaria. In una nota congiunta, i sindaci di Modena e Castelfranco (Giorgio Pighi e Sergio Graziosi) e il presidente della Provincia, Emilio Sabattini, sostengono che ''il problema alla base di tutto e' quello dei rapporti tra istituzioni'', che ''devono collaborare'', rilevano, ricordando il Protocollo del 1998 sulla struttura di Castelfranco che stabiliva di ''coinvolgere Regione, Provincia, Comuni, Ausl'', mentre il Governo ''non ha mantenuto rapporto alcuno col sistema territoriale. Noi rifiutiamo - proseguono - una concezione che ci attribuisce il ruolo di meri ufficiali pagatori di politiche e servizi che altri hanno deciso e per i quali ci viene chiesta ora solo una presa d' atto''. Nel documento inviato loro, fanno sapere, sono elencati ''i soggetti che dovrebbero concorrere a far funzionare quella struttura e che, sul piano economico e organizzativo, dipendono da Provincia e Comuni''.
Per ''riaprire il dialogo'' - aggiungono - occorre quindi un'iniziativa del Governo, ''il quale dovrebbe ricostituire quel tavolo di confronto arbitrariamente sottratto al confronto dopo il 2001''. I due Comuni e la Provincia, ringraziando il prefetto e il direttore dell'attuale Casa Lavoro di Castelfranco ''per la disponibilita' dimostrata'', concludono dicendosi ''pronti'' a fare la propria e aspettandosi ''analoga disponibilita' da parte del Governo''.
Il direttore della Casa Lavoro oggi ha anche accompagnato a una visita alla struttura una delegazione del 'Coordinamento provinciale contro il carcere di Castelfranco Emilia': dopo la visita, i No Global hanno mantenuto tutte le proprie riserve, affermando che la disintossicazione deve partire dalla volonta' del tossicodipendenti di affrancarsi dalla sostanza e che non possa invece essere prevista obbligatoriamente in una struttura costrittiva.
La contrarieta' della Cgil di Modena (''inaccettabile l'imposizione del 'modello San Patrignano'', comunita' alla quale sono affidati progetto e gestione della struttura) e' anche contro ''l'ingresso di un soggetto privato che si sostituisce all'amministrazione pubblica nella gestione concreta dell'esecuzione penale. Questo e' un tema di grande rilevanza, che richiederebbe un serio e approfondito dibattito nel Paese''. Critiche anche alla ''dimensione di 140 posti assolutamente incongruente con percorsi di recupero delle singole persone. Il timore e' che si realizzi una struttura con un approccio sostanzialmente repressivo'', in luogo di ''un atteggiamento di prevenzione e recupero''. Sono inoltre ''senza risposte'' le richieste contrattuali avanzate dal sindacato, visti gli attuali 40 agenti penitenziari (per 30 detenuti per reati comuni) e i 140 tossicodipendenti in arrivo.(ANSA).

CARCERI: CASTELLI, BASTA CON BUGIE DELLA SINISTRA SU CASTELFRANCO. 'NON E' VERO CHE TUTTA LA STRUTTURA SARA' GESTITA DA SAN PATRIGNANO'
Roma, 17 mar. (Adnkronos) - ''Basta con le bugie della sinistra sulla casa di reclusione di Castelfranco Emilia''. Lo afferma il ministro della Giustizia Roberto Castelli, replicando alle accuse della Cgil di Modena a proposito della struttura che lunedi' sara' inaugurata dallo stesso Guardasigilli e dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi. ''Per pura invidia nei confronti di questo splendido progetto, che non e' nato dalla sinistra, certa stampa -denuncia Castelli- sta cercando di denigrarlo con una serie di menzogne''.
''Non e' vero, infatti, che la struttura sara' gestita per intero dalla comunita' di San Patrignano -sostiene ancora Castelli- Si tratta dell'ennesima bugia detta per i motivi appena spiegati. La sinistra si deve vergognare delle continue falsita' che cerca continuamente di propalare''.

CARCERI:TOSSICODIPENDENTI; CGIL PARTECIPERA' PRESIDIO PROTESTA. NETTA CONTRARIETA' A PROGETTO CARCERE SPECIALE
(ANSA) - MODENA, 17 MAR - Ci sara' anche una rappresentanza della Cgil di Modena lunedi' al presidio di protesta contro il carcere speciale di Castelfranco Emilia che sara' inaugurato in mattinata dai ministri Castelli e Giovanardi.
La Cgil ribadisce, in una nota, la propria posizione di netta contrarieta' ''a questa ipotesi di progetto di carcere speciale per tossicodipendenti. Innanzitutto - spiega - contrarieta' ad una gestione privatistica del carcere, con l'ingresso di un soggetto privato che si sostituisce all'amministrazione pubblica nella gestione concreta dell'esecuzione penale. Questo e' un tema di grande rilevanza, che richiederebbe un serio ed approfondito dibattito nel Paese e che non si puo' far passare con un colpo di mano, tentando di far credere che nulla cambia, perche' il timone e' in mano al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria. Questo progetto - secondo il sindacato - cancella infatti con un vero e proprio colpo di spugna il Protocollo del 1998 tra Regione Emilia-Romagna e Ministero di Grazia e Giustizia che prevedeva un percorso di trasformazione della casa-lavoro di Castelfranco con il coinvolgimento attivo delle Istituzioni Locali e dell'Azienda Usl''.
Non convince inoltre la Cgil ''il modello di carcere classico che rischia di ghettizzare i tossicodipendenti fino alla fine della pena, con una dimensione di 140 posti assolutamente incongruente con percorsi di recupero delle singole persone. Il timore e' che si realizzi una struttura con un approccio sostanzialmente repressivo, in linea con il Disegno di Legge Fini sulle droghe che punta alla criminalizzazione e punizione dei consumatori, in luogo di un atteggiamento di prevenzione e recupero. Inoltre, l'affido del progetto e della gestione alla Comunita' di San Patrignano (comunita' senza alcun legame sul nostro territorio) sembra un modo per escludere la rete dei servizi territoriali - sia il Sert che gli Enti ausiliari - che in questi anni hanno lavorato con efficacia, in stretto contatto con il sistema delle Autonomie locali, sul recupero dei tossicodipendenti''.
Inaccettabile e' poi, per la Cgil, ''l'imposizione del 'modello San Patrignano' come l'unico in grado di risolvere i problemi, ed evitare cosi' il confronto tra diverse idee di recupero e riabilitazione. Ad oggi, sono senza risposte le richieste di ordine contrattuale avanzate dalla Funzione Pubblica/Cgil alla Direzione della Casa Circondariale e al Ministero della Giustizia. Con quali incrementi sul personale di sorveglianza (attualmente 40 agenti di Polizia penitenziaria per 30 detenuti per reati comuni) si pensa di fronteggiare l'arrivo di 140 nuovi detenuti tossicodipendenti? Che tipo di formazione si intende dare al personale di sorveglianza attualmente in servizio, in funzione del diverso impegno che sara' loro richiesto?''.
La Cgil ''rivendica risposte chiare anche a nome della cittadinanza di Castelfranco Emilia, che a breve si trovera' a convivere con una nuova realta' penitenziale, di cui risultano ancora oscuri molti aspetti''. (ANSA).

CARCERI: CASTELFRANCO; LEONI (FI),SINISTRA VITTIMA IDEOLOGIA
(ANSA) - BOLOGNA, 15 MAR - Per il consigliere regionale Andrea Leoni (Fi), ''la sinistra e' vittima della propria ideologia'' sul carcere per tossicodipendenti che sara' ianugurato a giorni a Castelfranco Emilia (Modena).
''Pur di manifestare contro il Governo - afferma in una nota - la sinistra si oppone anche all'apertura di una struttura che garantira' piu' sicurezza sociale ed un percorso di riabilitazione ai detenuti tossicodipendenti''.
La sinistra - prosegue - ''decide di scendere in piazza, alimentando lo scontro e dimostrando di non essere interessata ad un reale confronto sulle finalita' e sulle modalita' di gestione del carcere. I comunisti dicono di non conoscere nulla sulla nuova struttura e poi, incalzati dalla propaganda sindacale, si lanciano in azzardati e minuziosi calcoli sul dimensionamento del personale. Gli esponenti comunisti parlano inoltre come se, sulla tossicodipendenza, avessero la ricetta perfetta per la risoluzione dei problemi. Oltre che di ideologia - aggiunge Leoni - peccano anche di arroganza e presunzione.
Prima di criticare preventivamente finalita' e gestione di una nuova struttura - conclude - si occupino degli sprechi, dei danni e dei fallimenti provocati dalla sinistra che nel dichiarato tentativo di risolvere i problemi con il solito buonismo di maniera spesso ne ha creato dei nuovi''. (ANSA).

CARCERI: ANTIGONE, CASTELFRANCO EMILIA CI PREOCCUPA. SI APRONO PORTE A PRIVATIZZAZIONE SISTEMA PENITENZIARIO
(ANSA) - ROMA, 14 MAR - ''Il voler affidare il trattamento carcerario dei tossicodipendenti alla comunita' di S. Patrignano nell'istituto di Castelfranco Emilia ci preoccupa fortemente''.
A dichiararlo e' Stefano Anastasia, presidente dell'Associazione Antigone.
''Sono almeno un paio i motivi di preoccupazione: in primo luogo - spiega Anastasia - si rinuncia ad un'applicazione piu' flessibile della pena e, al posto di mandare i detenuti tossicodipendenti fuori a curarsi, si portano dentro le comunita' terapeutiche; in secondo luogo si sceglie come comunita' di riferimento quella che nei modi, nei metodi e nella filosofia di fondo assomiglia di piu' al carcere''.
Inoltre, conclude il presidente di Antigone, ''la scelta dell'amministrazione penitenziaria di affidare la gestione terapeutico-trattamentale dei tossicodipendenti a Castelfranco Emilia ad un soggetto privato, perche' tale e' la comunita' di S. Patrignano, e' un pericoloso precedente che rischia di aprire le porte alla privatizzazione del sistema penitenziario''.
(ANSA).

CARCERI: TOSSICODIPENDENTI; GRUPPO PDCI INTERROGA LA REGIONE 'EVITARE ENNESIMO GRAVE CASO SCONFINAMENTO COMPETENZE'
(ANSA) - BOLOGNA, 14 MAR - Il consigliere regionale PdCi Rocco Giacomino ha interrogato la Giunta per sapere quale sia il giudizio in merito alla vicenda dell'imminente inaugurazione del 'carcere sperimentale a detenzione leggera' per il recupero dei tossicodipendenti di Castelfranco Emilia (Modena) ''e quali azioni intenda intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per evitare l'ennesimo grave caso di sconfinamento nelle competenze della Regione Emilia-Romagna''.
La nuova struttura - rileva Giacomino nell'interrogazione - ''gia' soprannominata dalla stampa locale 'la nuova San Patrignano', sara' gestita dal Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria, in collaborazione con la comunita' di San Patrignano e altre comunita' terapeutiche locali''. Gia' in passato, come evidenziato da Giacomino ''in precedenti atti ispettivi, il percorso che ha portato alla creazione di questa nuova struttura era stato al centro di polemiche in quanto la Regione non e' stata coinvolta ed anzi e' stato disatteso il protocollo del 1998 sottoscritto tra il Governo e la Regione per la creazione di un istituto a custodia attenuata''.
''Con questo atto del Governo - rileva ancora il consigliere - ''si affida, nei fatti, una struttura penitenziaria alla gestione di privati, ed in particolare alla comunita' di San Patrignano, gia' oggetto nel passato di accese polemiche e creando un precedente oltremodo grave''. (ANSA).

CARCERI: MUCCIOLI, PRIGIONE 'SPERIMENTALE' FARA' DA FILTRO VERSO LA COMUNITA'. IL COORDINATORE DI S. PATRIGNANO, CHIUNQUE CONDIVIDA LO SPIRITO DELL'INIZIATIVA PUO' CONTRIBUIRE
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - ''E' una casa di reclusione utile come filtro intermedio verso la comunita''', e' quanto afferma Andrea Muccioli, coordinatore della comunita' di S. Patrignano, in un'intervista al 'Quotidiano Nazionale' sulla prossima apertura del carcere sperimentale per tossicodipendenti di Castelfranco Emilia.
Sul chi gestira' la nuova struttura Muccioli spiega ''naturalmente il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria dell'Emilia Romagna e la direzione del carcere. S. Patrignano e altre comunita' forniranno la loro collaborazione. L'esperimento e' aperto a tutti coloro che condividono lo stesso spirito educativo che contraddistingue da sempre Sanpa''.
Obiettivo dell'operazione, chiarisce il coordinatore di S.
Patrignano, e' ''dimostrare che, attraverso un piano di educazione e reinserimento sociale, si puo' dar vita ad una struttura intermedia tra carcere classico e comunita' - e conclude - ci sono detenuti che scelgono di lasciare il carcere per Sanpa solo perche' credono di espiare la pena in modo piu' facile. Ma si sbagliano, se notiamo comportamenti che diventano destabilizzanti gli autori vengono rispediti in cella''.
(Lle/Rs/Adnkronos) 14-MAR-05 10:17 NNNN

CARCERI:TOSSICODEPENDENTI; PDCI,NON TRASFORMARE CASTELFRANCO. 'NO A GHETTO GESTITO DA PRIVATI', LUNEDI' RIUNIONE COORDINAMENTO
(ANSA) - MODENA, 12 MAR - ''Le scarse e contraddittorie notizie su quale sara' il destino del carcere di Castelfranco Emilia confermano sempre piu' la nostra contrarieta' alla trasformazione della Casa di lavoro di Castelfranco in un carcere-ghetto per tossicodipendenti gestito da privati''. Lo afferma in una dichiarazione il segretario provinciale del PdCi di Modena, Sergio Palazzini, in merito al 'carcere a custodia attenuata' che sara' inaugurato il 21 marzo.
''Su questa delicata questione di civilta' - prosegue - sta nascendo un Coordinamento di associazioni, partiti e cittadini impegnati contro la trasformazione del carcere di Castelfranco. La Federazione di Modena del PdCi, condividendo gli obiettivi del nascente Coordinamento, partecipera' all'incontro che si terra' nella serata di lunedi' a Castelfranco. Confermiamo quindi l'impegno ad operare affinche' questo progetto venga subito fermato e si proceda ad attivare una sede di confronto tra il Ministero, le Autonomie locali, il Sert e tutti i soggetti che a vario titolo lavorano efficacemente da anni sul territorio modenese per il recupero e il reinserimento sociale delle persone con problemi legati alla tossicodipendenza''.

Fonte: http://www.fuoriluogo.it/speciali/guerraitaliana/2005/rassegna12.htm

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