INDYMEDIA, FEDERAZIONE STAMPA: «SEQUESTRO SITO È INACCETTABILE»
Omniroma-INDYMEDIA, FEDERAZIONE STAMPA: «SEQUESTRO SITO È INACCETTABILE» (OMNIROMA) Roma, 04 mag - «La decisione del Gip della Procura della Repubblica di Roma di sequestrare il sito di Indymedia per vilipendio alla religione rappresenta un inaccettabile attacco alla libertà di critica e di satira». Lo dichiara in una nota Paolo Serventi Longhi, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. «Si può non condividere la pubblicazione di un fotomontaggio ironico, peraltro non prodotto dalla redazione ma inviato con un messaggio anonimo, raffigurante il Pontefice in divisa nazista - continua Serventi Longhi - Indymedia infatti diffonde senza alcun intervento qualunque tipo di mail, realizzando con ciò la propria linea editoriale, per la quale già in passato ha subito interventi repressivi. In ogni caso non condivido affatto il contenuto del messaggio, anzi lo trovo un grave errore storico, ma la libertà di espressione non può essere messa in discussione. Una magistratura inquirente che continua a perseguire reati di opinione reca un danno oggettivo alla credibilità stessa dell'istituzione. In ogni caso, la decisione di sopprimere un organo di informazione appare assolutamente sproporzionata. Sono convinto che il mondo della comunicazione, anche i giornalisti e gli organi di stampa più sensibili ai valori religiosi, non possano condividere un provvedimento così gravemente lesivo della libertà di espressione. Mi auguro che la magistratura inquirente e giudicante intervenga al più presto per revocare il provvedimento PAPA: SERVENTI LONGHI, SEQUESTO INDYMEDIA È INACCETTABILE (ANSA) - ROMA, 4 MAG - «La decisione del Gip della Procura della Repubblica di Roma di sequestrare il sito di Indymedia per vilipendio alla religione rappresenta un inaccettabile attacco alla libertà di critica e di satira». Lo pensa il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi. «Si può non condividere la pubblicazione di un fotomontaggio ironico, peraltro - continua Serventi - non prodotto dalla redazione ma inviato con un messaggio anonimo, raffigurante il Pontefice in divisa nazista. Indymedia infatti diffonde senza alcun intervento qualunque tipo di mail, realizzando con ciò la propria linea editoriale, per la quale già in passato ha subito interventi repressivi. In ogni caso non condivido affatto il contenuto del messaggio, anzi lo trovo un grave errore storico, ma la libertà di espressione non può essere messa in discussione. Una magistratura inquirente che continua a perseguire reati di opinione reca un danno oggettivo alla credibilità stessa dell'istituzione. In ogni caso, la decisione di sopprimere un organo di informazione appare assolutamente sproporzionata. Sono convinto che il mondo della comunicazione, anche i giornalisti e gli organi di stampa pi— sensibili ai valori religiosi, non possano condividere un provvedimento cos gravemente lesivo della libert… di espressione. Mi auguro - conclude il segretario Fnsi - che la magistratura inquirente e giudicante intervenga al più presto per revocare il provvedimento». (ANSA).
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