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Nuovo acuirsi di tensione oggi alla frontiera a sud del Libano a confine con lo stato ebraico, con scambi a fuoco fra l'esercito israeliano e i miliziani degli Hezbollah (Partito di Dio) che di fatto controllano l'area meridionale del paese dei cedri.

E' entrate in azione per la prima volta dell'anno 2005 sia l'artiglieria sia l'aviazione dell'esercito con la stella di David. Gli israeliani hanno bombardato e distrutto (secondo la radio militare israeliana) quattro postazioni Hezbollah nel Libano meridionale, di fronte all'area del Monte Dov, nota anche come le Fattorie di Shabą.

Una zona contesa in quanto ricca di risorse idriche, controllata ed occupata da Israele. Gli Hezbollah contendono a Israele l'area che secondo le risoluzioni ONU apparterrebbe alla Siria. Il bombardamento delle postazioni Hezbollah č giunto, stando a fonti di Tel Aviv in risposta all'attacco sferrato poco prima da miliziani libanesi contro un fortino militare israeliano situato alle pendici del Monte Dov. Circa dieci colpi di mortaio e forse dei razzi katyuscia sono stati esplosi contro il fortino. In un comunicato l'Hezbollah ha affermato invece di avere colpito il fortino in risposta ai bombardamenti israeliani.

Non si hanno perdite da una parte o dall'altra. Le postazioni del Hezbollah distrutte erano state probabilmente abbandonate poco prima in previsione di un possibile bombardamento israeliano, e il fortino attaccato dispone di spesse protezioni esterne. In serata una calma relativa sembra essere tornata nel settore.

Israele ha indicato che chiederą l'intervento dell'ONU dopo gli attacchi venuti nei giorni scorsi dal Libano, e il ministro della difesa Shaul Mofaz ha detto di ritenere il governo di Beirut responsabile della sicurezza alla sua frontiera sud. Cosģ Israele rientra prepotentemente in gioco su una politica interna libanese che dimostra in questi giorni il suo precario equilibrio. Ieri, Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite aveva espresso "profonda preoccupazione" per la situazione nell'area e aveva invitato il governo libanese a prendere effettivamente il controllo dell'area sud, ponendo fine agli attacchi contro Israele, come vorrebbe la risoluzione 1559 passata a maggioranza risicata in consiglio di sicurezza nei primi mesi del 2004. La risoluzione 1559 che oltre all'avvenuta ritirata delle truppe siriane nel paese dei cedri pretenderebbe lo scioglimento delle milizie che non siano l'esercito nazionale libanese. Un chiaro riferimento agli Hezbollah come alla poca resistenza palestinese che risiede in Libano. La nuova fiammata di tensione al confine fra Israele e Libano interviene a due settimane dalle elezioni politiche a Beirut, le prime dopo il ritiro militare della Siria.

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