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ma come cazzo parla Amorosi?
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a bologna Wednesday, May. 25, 2005 at 1:45 PM |
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Se continua così, diventerà un esempio del "pentitismo" alla Giuliano Ferrara e Sandro Bondi...
AMOROSI ACCUSA: 'DICO NO A QUESTI VERDI' 'COMANDANO I DISOBBEDIENTI, COPRONO IL PRC; PARLI PECORARO' ----------------------------------------------------------- (DIRE) - BOLOGNA- Con una gestione "estremista e suicida" del partito, si sta attuando un disegno "per sovrapporre i Verdi a Rifondazione comunista e farli cosi' sembrare un corpo unico. Si vogliono cioe' coprire i 'buchi' del Prc usando i Verdi, trasformandoli cosi' in una Democrazia Proletaria ante litteram, cioe' riportandoli indietro di 30 anni". Criticato dal suo partito (ma se lo sara' ancora verra' deciso nelle prossime ore) perche' non rappresenterebbe a dovere il Sole che ride nella giunta Cofferati, l'assessore comunale alla Casa, Antonio Amorosi, contrattacca duramente, mettendo nel mirino soprattutto l'attuale responsabile dei Verdi a Bologna, Carmelo Adagio, che ha confermato l'esistenza del problema legato alla rappresentativita' di Amorosi. Gia' qualche giorno fa aveva detto apertamente che il Prc non ha ancora compreso cosa significhi essere forza di governo, oggi Amorosi si rivolge ai Verdi con parole altrettanto dure. "Per coprire i buchi di Rifondazione -spiega- e' stato messo in atto, ormai da molti mesi, un disegno piu' che evidente e profondo in cui si sommano componenti marginali dei Verdi, per lo piu' composte da Disobbedienti, fino a farle sembrare la voce del partito"; questo anche per "coprire e insabbiare vicende gravi e preoccupanti sulla casa", accusa Amorosi. L'assessore non vuole entrare nel dettaglio delle vicende che pur fa balenare ("di questo parlero' poi"), ma intanto annuncia che "non mandero' i miei rappresentanti" al coordinamento del partito di oggi pomeriggio, convocato per fare il punto sui rapporti tra sindaco e coalizione. Amorosi non accetta, cioe', di scendere su un terreno "destabilizzante rispetto all'unita' del centrosinistra, trovata dopo due anni di lavoro. E questo quadro destabilizzante la considero la cosa piu' grave". Cosi' come non accetta di seguire la linea del partito, che si e' schierato a favore delle occupazioni e in difesa dei tre no global arrestati. "I Verdi alle ultime elezioni hanno conquistato 12 mila voti, ma vi pare che questi voti, questi elettori, siano rappresentati dalla solidarieta' dichiarata da Adagio a chi esercita tre arrestati? Sono rappresentati da opzioni estremistiche e demenziali? Io penso di no". Adagio, poi, ricopre una carica istituzionale, e' presidente del quartiere S.Vitale, e "non sapevo -prosegue l'assessore- che chi ha simili responsabilita' dovesse accettare intimidazioni, aggressioni e percosse come strumento di azione politica" (le azioni, cioe', per le quali sono accusati i tre attivisti del collettivo Passepartout per l'occupazione di via del Guasto). Un presidente di quartiere "rappresenta tutti, e'come un mediatore; un mediatore come e' l'agente di polizia tra gli occupanti e i proprietari di case; ma se si fa saltare il mediatore si lancia un messaggio di conflittualita'", che stride, nel pensiero di Amorosi, con il ruolo istituzionale e di governo. Ma l'assessore non si ferma: non dimentica, per esempio, che i Verdi "non hanno mai fatto alcuna dichiarazione sulla commissione comunale di indagine sugli alloggi, ne' sul dossier che ho presentato, anzi Adagio diceva che forse non era opportuno mostrare certe verita' su questo tema". Messi in fila tutti questi elementi, Amorosi trova le conferme al processo di metamorfosi dei Verdi: da quando lui non e' piu' segretario (si dimise per entrare in giunta), "in 10 mesi i Verdi hanno perso 2.300 voti e hanno fatto un congresso fallimentare. Oggi sono piu' simili alla vecchia Democrazia Proletaria; non sono piu' il partito con un progetto, ambientalista ed ecologista, che ha la sua stella polare nella difesa dei diritti dei piu' deboli, votato alle elezioni", bensi' una forza che,come la vecchia Dp, "sostiene l'aggressione e l'intimidazione come strumento politico. Martin Luther King si rivolta nella tomba a sentire il loro concetto di non violenza". E, ai vertici di questo partito ci sono "tutti coloro che si sono mossi contro di me e che hanno collezionato la brutta figura del fallimento del congresso e dopo aver chiesto collocazione negli enti, ora si aggregano tra di loro per sovrapporre i Verdi al Prc". L'assessore, quindi, si prepara a rompere con il suo partito? "Rompere io? Sono loro- risponde Amorosi- a scegliere l'opzione estremista e suicida". In ogni caso, rottura o meno che sia con il partito, Amorosi si sente vincolato alla giunta. Per sostenere Cofferati "abbiamo costruito un partito di livello e di credibilita', abbiamo sottoscritto un programma e lo stiamo portando avanti. Non ci sono possibili opzioni differenti sul programma, non possiamo fare altro che seguire quelle linee per lealta' ai cittadini che hanno votato i Verdi". Amorosi, pero', aspetta ora di sentire cosa ne pensa il leader nazionale dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, che all'indomani del flop congressuale, costitui' una gestione di garanzia del partito in citta' affidata alla figura istituzionale, Adagio appunto. "Spero che Pecoraro parli e siccome ha indicato lui Adagio attendero' quel che dice, per vedere se lo conferma o meno. Spero - continua Amorosi- che il dibattito evolva nel modo piu' chiaro e netto possibile e che si possa assumere una posizione rispetto a cio' che sta accadendo da quando non sono piu' il segretario. Io comunque non ho mai fatto parte del partito dei Disobbedienti e mai ne faro' parte. Amo i Verdi, ma non il partito antagonista e litigioso fino all'esasperazione che sono diventati. Chi rappresentano oggi?". In ogni caso, conclude l'assessore, "spero che ci sia ancora spazio per una mediazione e che si risolva la vicenda in modo positivo". (Mac/ Dire)
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infame
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uno Wednesday, May. 25, 2005 at 2:53 PM |
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"Io comunque non ho mai fatto parte del partito dei Disobbedienti e mai ne faro' parte."
menzogna clamorosa
Antonio Amorosi, che in quel periodo indossava disinvoltamente la tuta bianca e ancora partecipava alle azioni e alle occupazioni disobbedienti, nonche' ai fronteggiamenti e ai piccoli scontri con la forza pubblica, e' entrato nei verdi assieme a una "cordata" studiata a tavolino al Tpo tra il '99 e il 2000 con l'intento di prendere la maggioranza e per una appropriazione del partito con l'intento di fargli assumere una linea analoga a quella di Beppe Caccia e Bettin a Venezia Fu in seguito promosso a portavoce dei Verdi Disobbedienti sempre "a tavolino" dagli stessi "padovani" e tale e' rimasto fino agli scazzi e alla frattura che separo' il gruppone che in seguito cambio' il proprio nome nome in "verdi citta globale"
> Amo i Verdi, ma non il partito antagonista e litigioso fino all'esasperazione che sono diventati. Chi rappresentano oggi?"
??? ma se ha litigato distintamente con tutti i verdi bolognesi sia ex disobbedienti che vecchi verdi che ex "citta' globale
mo' e' assolutamente isolato e chi rappresenta?
perso l'incarico dovra' cambiare citta' perche' chiunque lo dovesse incrociare per strada non potra' esimersi dallo sputargli addosso con estremo disprezzo
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non dite balle
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una che si ricorda Wednesday, May. 25, 2005 at 5:03 PM |
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Tra il '99 e il 2000 non esisteva il gruppo dei disobbedienti, che è nato dopo Genova, a fine 2001 (novembre, mi pare) prendendo il nome dal corteo del Carlini, che si era definito "corteo dei disobbedienti". Le tute bianche erano un'altra cosa, soprattutto a Bologna. Molte ex-t.b. non sono entrate nei disobbedienti, e Amorosi è tra questi. ANzi, Amorosi fu tra quelli che ruppero in modo più clamoroso. Quindi, quando dice di non aver fatto parte dei disobbedienti, dice il vero. poi, si può discutere su tutto il resto (ad esempio, ion non credo proprio che Amorosi abbia detto che DP erano violenti, secondo me quello è un taglia e incolla del giornalista), ma su questo che ho appena detto non ci piove.
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Per la cronaca...
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Roman Polansky Wednesday, May. 25, 2005 at 5:30 PM |
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luther1.jpg, image/jpeg, 682x555
Per la cronaca Antonio Amorosi è stato disobbediente fino alla primavera del 2002, e in quanto tuta bianca (dopo il g8 disobbediente) entrò nei verdi circa un anno prima. Ora dichiara che non ha mai fatto parte del partio dei disobbedienti e forse è vero nella misura in cui i disobbedienti formalmente sono sempre stati un movimento, che in alcuni casi ha fatto entrismo nei verdi. Comunque queste dichiarazioni mi sembra dettate dal cinese e riportate dall'assessore ex tuta bianca, ex disobbediente, ex verde disobbediente, ex verde città globale e in un futuro prossimo ex assessore
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vi spiego io
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o' professore Wednesday, May. 25, 2005 at 6:26 PM |
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QUello della foto è ""Luther Blisset"". Non il calciatore, ma il personaggio immaginario. luther blisset è un nome liberamnete utilizzabile, un nick molto usato in rete qualche anno fa, soprattutto, ma qualcuno riprende in mano il nome ogni volta che c'è un po' di bordello. Blisset era un fenomeno diffuso negli anni novanta, ha influenzato tante cose, pensate alla sfilata della Serpica Naro a MIlano, mesi fa, sono cose sulla scia della guerriglia che faceva blissett. anche i wuminghi stavano in luther blisset, il loro primo romanzo era firmato così, poi sono diventati ricchi e famosi e hanno fondato un gruppo più tradizionale e meno guerrigliero, e hanno fatto un filmetto sul '77. qualche giorno fa su Repubblica Berselli diceva che forse il tentativo di fare un secondo '77 aveva loro come "consulenti storici". una battuta, chiaro, visto che la "ricostruzione" che c'è nel loro film è di pura fantasia.
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precisiano
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keoma Wednesday, May. 25, 2005 at 6:34 PM |
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"i disobbedienti formalmente sono sempre stati un movimento"
diciamo un gruppo, una rete, una delle parti di un movimento. per essere un movimento bisogna avere i numeri e contenere tante anime. quello pacifista, è un movimento. quello "no global" nel suo complesso, è un movimento. tuttalpiù quello dei centri sociali, un movimento. ma una sola corrente del movimento non è da sola un movimento, perché allora anche io e mio fratello possiamo decidere di essere un movimento.
e forse pure io da solo, se scazziamo...
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help!
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ex-elettore di amorosi e adagio Wednesday, May. 25, 2005 at 7:00 PM |
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è evidente che questi che sanno tutto del percorso di AMorosi, date comprese, possono solo essere i suoi ex-compagni incazzati. allora, se qui ci sono dei verdi, venite fuori, per favore ci spiegate che cazzo sta succedendo dentro quel partito a bologna? non si capisce una mazza.
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beh....
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mazzetta Wednesday, May. 25, 2005 at 7:22 PM |
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quello te lo posso dire io, è stranoto da quando è stato eletto, Amorosi non lo hanno più visto, ne i verdi ne tantomeno i ragazzi del tpo
i verdi, anche quelli non-tpo o della sua corrente, sono ovviamente incazzatissimi, tantopiù che nemmeno versa la sua quota al partito, che essendo modesto ne avrebbe bisogno come l'aria ( pare cmq che non sia il solo in questo)
Amorosi si è chiaramente nascosto dietro Cofferati, tanto da farmi sospettare che l'infamata a Monteventi sulla questione del suo appartamento ( infamata perchè Monteventi ha dimostrato carte alla mano di essere pulitissimo) sia stata solo la prima mossa dei Coff contro rifcom.
Perchè una cosa è chiara: e' Coff che ha mosso guerra a parte della sua stessa giunta. "Nessun nemico a sinistra" ricordate? E ormai sono giunto alla conclusione che non l'abbia fatto per caso, ma per togliersi dalle balle quelli che ha sempre odiato.
Il partito è stato commissariato in seguito alle conseguenti baruffe e al tentativo di cammellare il loro congresso locale (non so di chi, direi una stronzata, non mi ricordo), e anche in questi giorni i pezzi grossi del partito vengono a bologna a vedere cosa/come fare. Di certo c'è che Amorosi è irraggiungibile per chiunque, come Coff, e che i suoi compagni di giunta hanno aderito ad un intergruppo con rifcom ed il Cantiere (occhettiani, 1 solo in relatà) Se questo gruppo molla, Coff rimane con una maggioranza di 1 solo voto, il suo.
Che succeda pare comunque difficile, e legato, credo, alle decisioni che prenderanno da Roma.
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smazz su spettrodellabolognesita
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ripporter Wednesday, May. 25, 2005 at 8:52 PM |
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salve, sono mazzetta io sarei un no-global, o un altermondista, uno di quegli strani esseri che non appaiono sui giornali (luckily) e non hanno diritto di tribuna se non sul web. Ho deciso di scrivere questo intervento perchè mi pare che grande sia la confusione sotto il cielo. Una premessa necessaria, io mi occupo di informazione; disperato dalla situazione dell'informazione nel nostro paese mi sono messo a produrla in prima persona; sui risultati qualitativi non tocca a me esprimermi, ma una cosa ve la posso assicurare: non appartenendo a nessun gruppo in particolare, non avendo alcun interesse economico (si, lavoro gratis), posso permettermi il lusso delle mie opinioni e il vezzo di poter sembre dire come stanno le cose; o almeno come riesco a capirle.
Ora, tutta la città è coinvolta in questa discussione cittadina, ma vi vorrei prima dare alcuni dati generali. Negli ultimi anni, nel nostro paese, sono stati denunciati oltre 15.000 attivisti, negli ultimi mesi decine di loro sono stati arrestati ed incarcerati con pretesti. Il fenomeno è noto, lo riassumo solo a beneficio di chi non alza lo sguardo da Bologna. Il ministro Pisanu attacca ogni protesta sollevando accuse di terrorismo; alquanto infondate e pretestuose, se teniamo conto che ancora a dicembre parlava di contiguità tra Br (arrestati quasi tutti pare), anarcoinsurrezionalisti e NTA (Nuclei territoriali antimperialisti: per anni autori di piccoli attentati e rivendicazioni in puro Br-style), senza neppure considerare che le forze dell'ordine avevano stroncato le NTA mesi prima; non ve ne eravate accorti? Forse perchè le NTA altro non erano che il sig. Luca Razza, un mitomane con un passato vicino al neofascismo veneto; arrestato a settembre e scarcerato dopo poco. Si vede che a Pisanu non l'avevano detto. Questo piccolo esempio, ma potrei citare anche le centinaia di -finti-islamici bruticativi- prima arrestati ed indicati dalle prime pagine come oggetti di "brillanti operazioni antiterrorismo", poi scarcerati in sordina dopo mesi di detenzione; caso strano, molte delle prove a loro carico sono risultate -inventate- dagli investigatori; per esempio traducendo le intercettazioni senza alcuna attinenza al testo originale, inventando. Restano le prime pagine e l'effetto che hanno avuto sui cittadini, questo è quello che importa.
Non è un caso se molti tra voi, per esempio, non sono stati raggiuntoìi dalla notizia che il Pakistan ha ceduto tecnologie atomiche a Iran, Corea del Nord e Libia, il buon Bush quando si è scoperto il traffico si è congratulato con il dittatore Nusharraf per averlo interrotto. Musharraf è un alleato, può detenere realmente armi di distruzione di massa e anche venderle agli stati canaglia, l'importante è che le opinioni pubbliche non lo sappiano.
La stampa italiana si adegua. Il I maggio a Milano si è tenuta la mayday, la più grande manifestazione per i diritti del precariato e dei lavoratori d'Europa; è finita sui giornali stranieri, su liberazione e Manifesto, in un trafiletto dell'Unità e in nulla sugli altri giornali. Alla mattina in piazza i sindacati avevano portato neanche 5.000 persone. La mayday è da anni organizzata da attivisti 8quelli che han creato s. precario, che è un marchio copyleft e per questo lo trovate adottato da diverse realtà)
Questo per introdurvi alla mia opinione, secondo la quale anche in Italia, e a Bologna, la stampa ci rende un pessimo servizio, soffiando sui riflessi più provinciali ed immediati (chi sarà mai contro la legalità???), al fine di sostenere i propri interessi; che non sono quelli dei cittadini, ça va sans dire.
Ed eccoci a Bologna. A Bologna si giocano diverse partite su diversi piani.
Una partita coinvolge gli attori nella corsa al potere nel nuovo governo nazionale, che la sinistra stupidamente da già per acquisito, e su questo sorvolerei, pur tenendolo a mente. Non a caso la giunta si è scatenata solo dopo le elezioni regionali.
Poi esiste una partita squisitamente interna alla giunta, ove Cofferati sbaglia di grosso, o almeno "si comporta male" a mio avviso.
Dov'è l'errore di Coff? L'errore risiede nel fatto che dopo esser stato baciato da Bologna, che a questo giro avrebbe eletto anche un paracarro, il buon sindaco si è dileguato e si è eretto a principe, e ha mandato a far delle pugnette tutti i cittadini (e sottolineo cittadini e non gruppi etc.) che si erano sbattuti per farlo eleggere.
Ha pinocchiato gli immigrati, ai quali, per esempio aveva promesso una forte azione contro il lavoro nero, sul tipo di quelle a favore delle prostitute (permesso di soggiorno a chi denuncia il lavoro nero) e ora si è dileguato e per di più non dice una parola sulla questura bolognese; che unica in italia applica la bossi-fini pretendendo pure che gli immigrati dimostrino di avere una condizione abitativa sconosciuta anche a gran parte degli italiani (tot. mq per persona). Gli immigrati sono incazzati con Coff. Se non lo sapete il 50% dei cantieri usa manodopera irregolare, in nero o addirittura clandestina, è per quello che siamo pieni di rumeni, è per quello che lungo la via emilia (pontelungo ad esempio) potete osservare gruppetti di strana gente in attesa del caporale che passi a prelevarli per "venderli" ai cantieri. E' comprensibile, a questo punto, che qualcuno si incazzi; anche perchè se mai qualcuno si prendesse la briga di stanare e denunciare uno a uno i cantieri illegali, si troverebbe di fronte a questo scenario; piccola multa al titolare del cantiere, Cpt ed espulsione per i lavoratori; perchè, se non lo sapete, se un immigrato resta senza lavoro lo espellono, senza considerare i clandestini.
Anche Rifondazione è incazzata con Coff, non solo perchè ha contribuito alla sua vittoria e ora viene emarginata, ma perchè è chiaro che la self-promotion di Cofferati passa attraverso la dimostrazione di essere in grado di schienare rifcom (nessun nemico a sinistra- è un vecchio trip del Coff e di certa sinistra). Non è un caso se Amorosi (assessore verde che sarà forse sfiduciato dagli stessi verdi) ha fatto quello che ha fatto. Amorosi ha voltato le spalle a chi lo ha votato (anche ai verdi con i quali dall'elezione non parla più, e ai quali neppure versa la quota tradizionale) e non parla più con nessuno. Amorosi si è assunto il compito di killer, le sue boutade sulla commissione casa sono state solo una maldestra accusa a Monteventi (del quale tutto si potrà dire, tranne che che sia una persona disonesta o in malafede, o che abbia approfittato della cosa pubblica anche solo per cinquanta centesimi), e alle giunte precedenti. Dopo aver tirato la bomba davanti ai giornali Amorosi è sparito; ha detto che parlerà quando sarà ora, ma intanto ha calunniato (nessuno lo sostiene, nessuno, nemmeno la procura dopo aver ricevuto i documenti ha ancora detto bao) e consegnato Monteventi all'area di quelli che non sono onesti. I documenti che questi ha esibito a riprova della sua innocenza, non sono neppure stati commentati, ne dal baldo verde, ne dal sindaco-mandante. La richiesta di un pubblico confronto non ha neppure ricevuto risposta.
Poi potremmo parlare delle associazioni che hanno fatto campagna per lui; sono stato alla loro ultima riunione e a quelli che proponevano di rimettersi in pista per Prodi è stato dato l'alt: prima -tutti- vogliono parlare del sindaco paccaiolo e delle sue promesse mancate. Prima tra tutte quelle di un confronto con loro. Non a caso alla prima riunione del forum "Bologna città che cambia" i partecipanti hanno respinto le modalità presentate dalla giunta, volte ad escludere i singoli a favore di poche associazioni. E notare che si tratta di una partecipazione puramente -consultiva- Democrazia partecipata, una bella parola che Coff. ha sbandierato e poi riposto appena eletto.
Ma Cofferati non è un semplice paccaiolo, è un politico che fa i suoi interessi (e quanto questi coincidano con quelli della città non lo sa nessuno); un politico di levatura nazionale che da Bologna muove guerra alla sua sinistra, non è difficile da capire.
Non è difficile da capire come il richiamo alla legalità sia un semplice escamotage populista (avete mai sentito un amministratore pubblico emiliano dichiararsi contro la legalità?), una tautologia utile solo a tirare una riga tra se -legale- ed oppositori -illegali-
Ci sarebbe molto da discutere se la legalità sia rappresentata dall'evoluzione della vicenda Parmalat, o dei bond argentini, o dei diritti dei comsumatori, oppure sia in chi si occupa una casa per non dormire per strada e concorrere così al tanto temuto "degrado"; le prime sono tutte vicende giocate -entro la legalità- (in tribunale e nei CDA), ma che premiano comportamenti assolutamente -illeciti-, ma sorvoliamo sulla filosofia e èassiamo oltre.
Il buon Coff, che dovrebbe essere di sinistra come chi lo sostiene, ultimamente apprezza l'opera della procura. Come procede la procura? Dalle parole di De Nicola la procura inventa accuse (lui stesso, che ha concorso al provvedimento dice di non credere all'ipotesi eversiva -???-) al fine di -dare una lezione- a cittadini che quella lezione, a norma di codice penale, non la meritavano. Vi suona poco bello? Anche ad altri.
Sarebbe il famoso "uso politico dell'azione penale" contro il quale decine di nostrani garantisti a gettone si sono scagliati per decenni; a Bologna non desta alcuno scandalo, anzi il sindaco applaude.
Il brutto è che non suscita alcuno scandalo neanche nella cittadinanza, convinta dai media e dai furboni che si tratti di una faccenda di birrini e pankabbestia. Come per gli sgomberi del ferrhotel o di via Roveretolo, quando ad essere colpiti sono i "rifiutati" dalla società, nessuno si indigna se ci si va giù pesante. Molto ha contribuito l'inutile ordinanza Mura, ma la spiegazione è più semplice; a Bologna, nel 2005, la capacità della cittadinanza di esprimere analisi politica si ferma ai birrini e ai pankabbestia. Tutti sono in grado di dire la loro sui birrini, per insultare Monteventi non occorre la scienza di Marconi, e neanche occorre un gran studio per eccitare le folle contro i pankabbestia, o al limite contro quell'altro babau che sono i Disobbedienti (che per chi non lo sapesse hanno dichiarato la fine della disobbedienza a novenbre). Un inciso, è ormai da anni che qualsiasi iniziativa di protesta è "dei disobbedienti", anche quando non è loro, anche quando non partecipano; per la pubblica opinione sono -cattivi- e sono ottimi per sputtanare qualsiasi iniziativa.
Da qui ci si mette poco a dire che la manifestazione di sabato fosse partecipata da qualche frikkettone e da unni d'importazione. La realtà è che la manifestazione di sabato era una manifestazione nazionale contro la repressione, convocata all'indomani degli arresti illegali, non solo dei tre bolognesi, ma anche di alcuni leccesi e sardi; gli ennesimi arresti di una lunghissima catena. Sicuramente tenerla a Bologna ne ha provocato l'inquinamento con i problemi locali, e gli attori bolognesi non si sono tirati indietro sovvertendone il senso, almeno presso l'opinione pubblica. A proposito degli unni, la manifestazione ha raccolto dalle 3 alle quattromila persone, non più di 600 da "fuori"; questa è la realtà facilmente desumibile dai video della stessa.
Concludo questo intervento invitando tutt*, ma proprio tutt* ad aprire mente occhi ed orecchie, perchè quasi nessuno la sta contando giusta, e perchè ridurre quesitioni gravissime alla lotta sui birrini ed i pankabbestia serve solo a prendersi per il culo da sol*.
Stranamente il sindaco non agisce e non si esprime contro il lavoro nero o contro gli affitti in nero (una piaga in città, milioni di euro di tasse evase), ma criminalizza senza grossa fatica studenti ed immigrati; loro non votano. Stranamente il sindaco, ex sindacalista, non fa nulla contro il precariato, ma esternalizza i servizi comunali a mediatori d'opera che assicurano un risparmio alla giunta ed il loro guadagno, utilizzando manodopera meno tutelata e meno pagata di quella comunale; poco importa che poi i presunti risparmi vadano reinvestiti per soccorrere quegli stessi lavoratori che poi non arrivano a fine mese, e mangiati in parte dalla minor tassazione su tali rapporti contrattuali.
Con questo vi saluto e vi chiedo scusa di eventuali errori o imprecisioni, scrivo di getto, sono un pò di fretta, ma giustamente mi hanno fatto notare che "non ci siamo spiegati bene", ed allora eccomi qui. Se qualcuno vuole rendersi conto di come nel nostro paese viene esercitata l'azione penale nei confronti delle proteste (Melfi, Scanzano, i ferrotranvieri, i cpt etc etc etc) può fare un giro su indymedia ed andare in categoria -controllo e repressione- magari scopre un mondo sconosciuto.
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Corrotti
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Mazzone Saturday, May. 28, 2005 at 4:37 PM |
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Esisteva una commissione di politici comunali che assengava le case alla gente. Amorosi la ha abolita Da qui tutto il casino. I politici si assegnavano le case oltre che al proprio enturage a se stessi Tutto il resto e storia presente. Un circolo di traffici e "relazioni convenienti" teneva in piedi il rapporto tra organizzazioni e comune.
La giunta attuale le sta smontando. Nelle ordinanze che emette ci sono però punti deboli. Vedi l'ordinananza contro la birra. E' li' che le diverse organizzazioni o i "singoli Mangiatoti" colpiscono, cercando di destabilizzare la situazione. E tornare finalmente al passato. Tutti coloro che "ci mangiavano prima" o tutti i nuovi che pensavano di poterci "mangiarci adesso" sono inviperiti. E si scatenano nel porcaio.
Monteventi tra i diversi locali del comune di Bologna che ha in assengazione o in gestione a prezzi ridicoli, (avendoli avuti non si sa come) che un normale cittadino non può permettersi, abita in una casa del comune, assegnata non si sa bene da chi e come.
Monteventi faceva parte della commissione di politici che assegnavano case a gogò. Monteventi sognava il posto di assessore alla casa. Cosa anche dichiarata in campagna elettorale.
Se fate due calcoli il risultato e semplice da intuire
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non personalizziamo
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basta pettegolezzi! Saturday, May. 28, 2005 at 11:33 PM |
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Su Repubblica di oggi c’è pure l’altro piccolo Cesare del Settantsette, Diego Benecchi, che, in difesa dei tantissimi locali chic & salati dei suoi amici e compagni di un tempo, dopo la mitica operazione “Cin cin” (con manifesti listati a lutto perché non ci si può più fare lo spumantino serale sotto i portici), ora si offre anche ipocritamente per attività di ordine pubblico nelle strade di Bologna (basta allargare l’area d’influenza dei buttafuori = “tavoli di mediazione sociale”, un po’ come le prigioni per migranti sono i “centri di permanenza temporanea”...). D’altra parte, sembra che i problemi a Bologna siano solo l’impossibilità di farsi una birra al chiaro di luna. A una manifestazione nazionale contro le aberrazioni legali che in questi giorni stanno conducendo ad arresti pretestuosi in tutta Italia, l’unico lampo di creatività è... la “Birra Peron”... fedeli alla linea... percorsi di mobilitazioni verso... il Rave... datemi lo sballo e vi solleverò il mondo... Insomma, volevo dire: non personalizziamo sempre con insinuazioni e pettegolezzi; non è un singolo, né una serie di singoli, ma un sistema clientelare e consociativo che forse costava troppo mantenerlo e, finalmente!, lo sta smantellando il potere, anche perché non rappresentavano ormai altro che loro stessi e i soldi che sono stati capaci di ammassare con cooperative sovvenzionate, prebende, locali gratis o quasi, compravendite, edilizia varia ecc. Se poi qualcuno di loro, guardandosi allo specchio, si vuole riciclare nelle lotte sociali, ben venga se è sincero e non strumentale!
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chiamate gli Alcolisti Anonimi
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x Sunday, May. 29, 2005 at 4:22 AM |
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Non capisco perché vi sorprendete se quel che resta del movimento bolognese si indigna quasi solo per i birrozzi e parla parla ti va sempre a finire sugli alcolici... Non l'avete notato che sono rimasti solo gli avvinazzati all'ultimo stadio? da quanto tempo non fate un salto al tpo? da quanti anni non sostenete una conversazione con un disobba sobrio? ormai hanno il naso rosso come teomondo scrofalo, sono distrutte dalle ombre e dai goti de vin. Il mio consiglio è: cliccate qui http://www.alcolisti-anonimi.it/aa.htm
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grazie
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om Sunday, Jun. 05, 2005 at 7:41 PM |
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la seconda che hai detto secondo me
Cofferati è sicuramente, e infinitamente, più furbo e potente dei disobba
tanto che Amorosi se lo è fatto in 5 secondi netti, e lo ha posseduto meglio di un poltergeist se potessero i 2 li avrebbero gia mandati, ma hanno troppi amici da sistemare, credono di aver gia vinto, quelli furbi.
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tirapacchi sfruttatore
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orecchie d'asino Wednesday, Dec. 14, 2005 at 2:46 AM |
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é passato un pò di tempo ma la memoria resta: quello che è ancora l'assessore alla casa degli studenti.. dei bisognosi.. ecc,, altro non è che uno sfruttatore di chi ha di fianco (io lo so bene purtroppo), altro che legalità! chissà che storie si tirano a palazzo!? Chi è che sa di chi cosa! Tra l'altro il "signorino" è diventato assessore senza essere stato votato: ci sarebbe da indagare chi è che gli sta dietro e lo copre; la questione è più che seria; è vero che gli si può solo sputare in faccia ma ho il timore che abbia già accumulato abbastanza e continuerà a farlo riciclandosi in chissà quale altra forma "eroica". Personaggi come questi sono quelli che diventano intoccabili , ma, l'Omm è mmerd puzza.. e prima o poi i nodi vengono al pettine. Si sta rovinando da solo
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almeno questo
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messo Wednesday, Dec. 14, 2005 at 11:01 AM |
mail:
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il 90% degli assessori di Bologna non è stato votato, visto che la carica è incompatibile con quella di consigliere comunale: l'unico votato se non erro e' stato paruolo della margherita, che ha dovuto infatti dimettersi da consigliere (ed è stata un'eccezione sofferta, dovuta agli strani equlibri interni di quel partito)...
almeno saperle le cose invece che sparar cazzate...
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