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In Movimento per fare della Vittorio Emanuele
by Rete per l'Utilizzo sociale della Vittorio Em Thursday, May. 26, 2005 at 1:13 PM mail:

Documento della Rete per l'Utilizzo sociale della Vittorio Emanuele




Il prossimo trasferimento del Comando dei Vigili Urbani dalla attuale sede all’interno dell’ex colonia marina alla nuova caserma di via Capo delle Armi sta riaprendo, nei fatti, la necessità di scegliere e definire l’utilizzo complessivo delle Vittorio Emanuele. Come rete delle realtà che da anni operano e cooperano in attività e progetti di carattere sociale e culturale all’interno della struttura e complessivamente come rete territoriale, siamo allo stesso tempo sconcertati e preoccupati per il fatto che le istituzioni locali preferiscono manovrare nell’ombra piuttosto che aprire un dibattito pubblico sulla destinazione degli spazi “dei vigili” e dell’intera struttura. E lo sconcerto è ancora più forte di fronte a proposte di utilizzo che nulla hanno a che fare con la destinazione sociale della struttura. Apprendiamo, infatti, della volontà di realizzarvi una sede decentrata per alcuni corsi di laurea, o peggio di una possibile assegnazione alla sezione distaccata (di Ostia) del Tribunale di Roma. In un territorio dove tutte le risorse sono state messe nelle mani di pochi, non è accettabile che i progetti delle realtà sociali vengano ancora una volta soffocati da proposte stravaganti e poco sensate che non tengono conto delle reali priorità sociali e con esse della progettualità e della voglia di protagonismo di tante realtà di base e di tanti cittadini che da anni si battono per la costruzione di un polo socio-culturale integrato all’interno della struttura. Non solo siamo decisi a riportare “alla luce” il dibattito sulla destinazione della Vittorio Emanuele, ma non intendiamo prescindere dalla necessità di consolidare ed estendere la funzione di polo socio- culturale integrato della ex colonia marina a partire dalle importanti realtà ed esperienze che vi lavorano ormai da anni: Biblioteca Elsa Morante , Centro di ascolto e mensa popolare Caritas, Centro socio-abitativo, Teatro del Lido, Centro anziani, Dipartimento di Salute Mentale della ASL.
Ci piacerebbe che, almeno per una volta, si ritrovasse la capacità di “volare alto”, di non risolvere tutto in una bieca spartizione, neppure nella realizzazione di interventi sociali fra loro disgregati e privi di un progetto complessivo e quindi di una capacità di operare in rete.

Il nostro ambizioso progetto è quello di attivare un grande laboratorio sociale, terreno di cooperazione fra esperienze e realtà diverse, spazio di alternativa concreta e visibile a solitudine, precarietà, competizione, esclusione sociale. Un vero e proprio polmone in grado di dare respiro a meccanismi di ricomposizione del tessuto sociale, di ricostruire legami di solidarietà, di riaffermare spazi di partecipazione diretta in grado di indicare un modello di sviluppo diverso dalle logiche “usa e getta” che rischiano di trasformare Ostia in un grande Luna Park ad uso e consumo degli interessi forti di pochi.
Per questo siamo convinti della necessità di aprire un dibattito pubblico che sappia partire da una analisi seria dei bisogni e delle priorità sociali, ma che soprattutto dia spazio al fermento, alla voglia di confrontarsi, decidere, progettare, che anima i tanti circuiti dell’associazionismo, della cooperazione, del volontariato, dell’autorganizzazione sociale, dei movimenti, e che attraversa e coinvolge una composizione sociale estremamente eterogenea e sempre più ampia.

Chiediamo che la destinazione della struttura e degli spazi “dei vigili” che si libereranno fra poco, venga definito all’interno di una conferenza pubblica e partecipata, nel quale focalizzare e costruire un progetto di utilizzo complessivo e funzionale a partire da alcune proposte chiave:

- Una Ludoteca pubblica che sappia coniugare spazi di gioco libero ad attività e laboratori espressivi; spazio dove garantire a bambini e bambine la possibilità di crescere giocando attraverso percorsi educativi e di qualità, che escano dalle logiche di concorrenza e competizione; uno spazio di contatto e quindi di relazione ed intervento nei confronti delle madri, dei genitori, delle famiglie; un luogo che potrebbe essere aperto anche la notte e quindi strumento d’intervento rispetto alle situazioni maggiormente a rischio.
- una struttura di accoglienza per donne con bambini, in grado di attivare percorsi di tutela ed inserimento (cosa distinta da una “casa di fuga” proposta di cui sente comunque la necessità me che deve essere localizzata in altro luogo).
- Una Sala prove registrazione pubblica, un luogo di riferimento per giovani e meno giovani, struttura in grado di garantire gli spazi di espressione spesso negati dai costi e dalle leggi di mercato, in grado di stimolare percorsi di comunicazione dal basso. Uno spazio dove provare e registrare, dove sostenere l’autoproduzione musicale, dove attivare laboratori e corsi musicali e di formazione ai “mestieri della musica ( tecnico del suono, tecnici per le riparazioni ela manutenzione degli strumenti, della luci etc…).
- Una casa famiglia per portatori di Handicap, necessità forte considerata l’emergenza derivante dalla grande carenza di strutture sul territorio.
- Un archivio visuale dell’arte nel sociale come luogo di raccolta dati, documentazione e ricerca legata alla valorizzazione dell’arte nei percorsi di inclusione sociale;
- Laboratori artistico espressivi e di formazione nei mestieri dell’arte. Intendiamo promuovere dei processi di integrazione socio-culturale attraverso percorsi esperienziali e formativo - professionalizzanti in grado di attivare meccanismi di inclusione sociale dei soggetti svantaggiati ( disabili, cittadini stranieri, donne vulnerabili, tossicodipendenti, persone con disagio mentale, minori a rischio etc..). Immaginiamo non laboratori fini a se stessi ma in grado di stimolare l’attivazione di un circuito integrato, aperto e partecipativo anche mediante studios per la realizzazione di Work shop, prove e performance e spettacoli;
- Un Osservatorio e Camera del Lavoro Precario strumento di inchiesta a disposizione delle reti sociali; punto di riferimento e strumento di tutela rispetto alle nuove forme del lavoro flessibile e precario in grado di operare, in sinergia con l’Osservatorio Comunale sul mercato del lavoro, nell’ottica della ri-determinazione di un quadro di garanzie e diritti.
- Centro di aggregazione giovanile: uno spazio progetto volto a favorire dinamiche di socializzazione, confronto, crescita fra giovani; spazio di ascolto, educazione alla politica , all’impegno sociale, ma anche punto di riferimento in grado di sotenere adolescenti e ragazzi nella loro crescita attivando percorsi di riflessione, auto–riflessione, consapevolezza.
- Uno Sportello per un Consumo Critico: sportello in grado di offrire informazioni utili per modificare i nostri comportamenti rispetto all’utilizzo delle risorse energetiche, allo sviluppo di progetti sulle energie rinnovabili, di formazione ed educazione al risparmio energetico ed alla salvaguardia delle risorse ambientali. Sportello in grado anche di offrire informazioni utili alla tutela autotutela rispetto ai consumi alimentari, luogo dove sostenere l’organizzazione (mettendo in comunicazione le persone) , gruppi d’acquisto di prodotti biologici, motore di percorsi di formazione ed auto-formazione al consumo critico.
- La riqualificazione dei cortili come spazi di socialità, incontro, espressione e fruizione culturale. Pensiamo che i cortili ( in modo particolare quello di via Cozza ) debba essere ridefinito come parco pubblico ed attrezzato con una area giochi per bambini, con un campo di bocce ed una pista da ballo all’aperto per gli anziani e per tutti, con strutture sportive popolari multifunzionali ( campi da Basket, pallavolo, calcetto etc.), con spazi adatti alla realizzazione di concerti, spettacoli e performance teatrali, arene cinema all’aperto ed altre attività sociali e culturali;
- Da tempo, inoltre, da più parti si chiede “uno sbocco al mare” del polo socio-culturale della ex colonia, una spiaggia attrezzata come spazio di animazione sociale e culturale a disposizione di un tessuto di cooperazione territoriale; trasversale alle realtà giovanili, alle strutture che gestiscono servizi per l’handicap, la salute mentale, per gli anziani…una spiaggia anch’essa laboratorio di incontro, contaminazione, espressione e ricomposizione sociale.
- Sportello Anti-Usura: si tratta di un servizio già esitente ed attivo, di cui crediamo non sfugga a nessuno l’importanza in un territorio come quello del XIII Municipio perticolarmente bersagliato dai fenomeni del racket e dell’usura. Crediamo sempmlicemente che un servizio così prezioso debba essere collocato all’interno di una struttura pubblica abbattendo gli esosi costi d’affitto e valorizzandolo all’interno di una rete integrata di servizi.




Sulla destinazione sociale della ex colonia Neppure un Passo Indietro

Caritas XXVI Prefettura Diocesana
Centro socio-abitativo Vittorio Occupato
Centro Anziani ex colonia Vittorio Emanuele
Cooperativa Sociale B612
Biblioteca Elsa Morante – Sezione Intercultura
Cobas Scuola XIII
A.RE.SA.M Onlus
Cooperativa Futura
Associazione Malati di Reni
Coordinamento “Le Associazioni della Torretta”
Gruppo Sociale Studentesco – Liceo Labriola
Rete della speranza - Caritas
Risorse Insieme Onlus
Coordinamento Operatori della Salute Mentale
Associazione “ L’ allegra banderuola”
Associazione “Affabulazione”
Associazione “Temperamenti”
Associazione “Note di colore”
Associazione “Prima materia”
Associazione “A.I.E.C.”
Cooperativa sociale integrata Mar dei Coralli
T.A.M. Associazione Teatro Arte in Movimento
Comitato Cittadino Ostia Ponente
Cooperativa Sociale Multiservizi Ostia Ponente
Associazione La Talpa ( centro polivalente Casal Bernocchi)
P.R.C. Circolo “Rosa Luxemburg”

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Ma chi vi dà il diritto..... Mario Monday, Jul. 18, 2005 at 4:19 PM
anvedi l'ammucchiata de firme stupito Thursday, May. 26, 2005 at 4:35 PM
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