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COSA FACEVANO! [Rifondazione Comunista e Verdi sulla Legge Turco Napolitano]
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(A) Monday, May. 30, 2005 at 5:05 PM |
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volantino distribuito alla manifestazione di Sabato 28/5 a Torino)
COSA FACEVANO ?
In tutta Italia migliaia di esseri umani vengono braccati, arrestati ed imprigionati perché colpevoli di essere stranieri e poveri. Sono gli immigrati. Disperati in fuga da guerre e carestie, quando non annegano durante il viaggio vengono accolti con manette e manganelli. Lo Stato ha infatti deciso di rinchiuderli in quei moderni lager chiamati Centri di Permanenza Temporanea. Nella «ricca e benestante» Italia non c’è posto in cui possano vivere, che se ne tornino a morire là dove sono nati. In quest’ultimo periodo, contro i CPT, dentro e fuori i CPT, esplode la rivolta. In rivolta sono i reclusi che a Torino sono scesi in sciopero della fame autolesionandosi per non essere espulsi, in rivolta sono gli internati che a Milano sono saliti sui tetti, dopo aver devastato i locali in cui erano incarcerati. Per tutti: botte, processi, espulsioni. In rivolta sono anche coloro che, pur avendo in tasca il documento giusto, non possono tollerare. Ma anche per chi si batte contro questi lager ci sono solo botte, processi, galera (come dimostra il recente arresto di cinque anarchici a Lecce). Neri incazzati e incazzati neri si trovano entrambi nel mirino dell’apparato repressivo dello Stato. Nel mondo alla rovescia in cui viviamo, mentre a Torino la polizia applica la legge marziale contro gli immigrati, a Kabul viene decretata la pena di morte per chi uccide uno straniero. Nel mondo alla rovescia in cui viviamo, chi è responsabile dell’istituzione dei CPT si vuole unire alla protesta contro i CPT. Questi avvoltoi travestiti da colombe sono i partiti della (estrema?) sinistra – Rifondazione e Verdi — che vengono oggi a piangere le loro lacrime di coccodrillo per tutti gli immigrati, deportati e ammazzati anche grazie a loro. Ciò che molti non sanno, ciò che molti hanno dimenticato, è che tutta la sinistra ha votato a favore della legge Turco-Napolitano che ha istituito i CPT. Anche Rifondazione Comunista e i Verdi hanno contribuito alla costruzione di quei lager la cui esistenza oggi pare indignarli. Oggi, per cercare di racimolare qualche voto, tentano di cavalcare la tigre della rivolta, tingendo le loro sbiadite bandiere col sangue dei migranti versato dalle forze dell’ordine.
Ecco come hanno votato i deputati di Rifondazione Comunista e dei Verdi in quel lontano 1997. VOTAZIONE NOMINALE DEL DDL n. 3240 - DISCIPLINA DELL’IMMIGRAZIONE E NORME SULLA CONDIZIONE DELLO STRANIERO (in relazione alla creazione dei CPT) seduta del 19/11/1997 presieduta da VIOLANTE LUCIANO
RIFONDAZIONE COMUNISTA: BERTINOTTI FAUSTO - Assente BOGHETTA UGO - Favorevole BONATO FRANCESCO - Favorevole CANGEMI LUCA - Assente DE CESARIS WALTER - Favorevole GIORDANO FRANCESCO - Favorevole LENTI MARIA - Favorevole MALAVENDA MARA - Assente MALENTACCHI GIORGIO - Favorevole MANTOVANI RAMON - Favorevole NARDINI MARIA CELESTE - Favorevole PISAPIA GIULIANO - Favorevole ROSSI EDO - Favorevole SANTOLI EMILIANA - Assente VALPIANA TIZIANA - Favorevole VENDOLA NICHI - Favorevole
VERDI: BOATO MARCO – Favorevole CENTO PAOLO – Favorevole CORLEONE FRANCO – Assente DE BENETTI LINO – Favorevole GALLETTI PAOLO – Favorevole GARDIOL GIORGIO – Favorevole LECCESE VITO – Favorevole MATTIOLI GIANNI FRANCESCO – Assente PECORARO SCANIO ALFONSO – Assente PROCACCI ANNAMARIA – Favorevole SCALIA MASSIMO – Favorevole TURRONI SAURO – Favorevole
Tutti i deputati presenti di Rifondazione Comunista e dei Verdi hanno votato a favore dell’istituzione dei CPT. Eccole qua, le anime belle della sinistra, ridicole nella loro costernazione, disgustose nella loro ipocrisia, immonde nel loro opportunismo, infami nelle loro responsabilità. Capaci solo di esigere un po’ di moralità nell’orrore. E mentre questi avvoltoi reclamano “più diritti”, chi lotta direttamente contro i CPT viene accusato di eversione dell’ordine democratico. Proprio così. Quest’ordine che si basa sul denaro e sul potere, quest’ordine che stabilisce la segregazione e la deportazione degli immigrati, noi lo vogliamo far scomparire.
SOLIDARIETA’ ATTIVA CON GLI IMMIGRATI RINCHIUSI NEI LAGER DI STATO! CHIUDERE I CPT, SCHIACCIARE TUTTI I PARASSITI DELLA POLITICA!
alcuni Nemici di ogni frontiera
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[Falsa Sinistra] PRIMA CHE TORNINO AL GOVERNO
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Comunista Monday, May. 30, 2005 at 8:07 PM |
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Prima che gli autori di questo bell'esempio di democrazia tornino al governo rimettiamo in bell'evidenza i loro voti in parlamento
Ecco come hanno votato i deputati di Rifondazione Comunista e dei Verdi in quel lontano 1997. VOTAZIONE NOMINALE DEL DDL n. 3240 - DISCIPLINA DELL’IMMIGRAZIONE E NORME SULLA CONDIZIONE DELLO STRANIERO (in relazione alla creazione dei CPT) seduta del 19/11/1997 presieduta da VIOLANTE LUCIANO
Rifondazione Comunista: BERTINOTTI FAUSTO - Assente BOGHETTA UGO - Favorevole BONATO FRANCESCO - Favorevole CANGEMI LUCA - Assente DE CESARIS WALTER - Favorevole GIORDANO FRANCESCO - Favorevole LENTI MARIA - Favorevole MALAVENDA MARA - Assente MALENTACCHI GIORGIO - Favorevole MANTOVANI RAMON - Favorevole NARDINI MARIA CELESTE - Favorevole PISAPIA GIULIANO - Favorevole ROSSI EDO - Favorevole SANTOLI EMILIANA - Assente VALPIANA TIZIANA - Favorevole VENDOLA NICHI - Favorevole
Verdi: BOATO MARCO – Favorevole CENTO PAOLO – Favorevole CORLEONE FRANCO – Assente DE BENETTI LINO – Favorevole GALLETTI PAOLO – Favorevole GARDIOL GIORGIO – Favorevole LECCESE VITO – Favorevole MATTIOLI GIANNI FRANCESCO – Assente PECORARO SCANIO ALFONSO – Assente PROCACCI ANNAMARIA – Favorevole SCALIA MASSIMO – Favorevole TURRONI SAURO – Favorevole
Facciamo dell'Italia un paese Socialista !
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dare a cesare quel che è di cesare
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luther Monday, May. 30, 2005 at 9:00 PM |
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Assistendo ad alcune udienze in tribunale in procedimenti di convalida degli arresti per inottemperanza alle ordinanze di espulsioni e relative imputazioni, ho avuto la gioiosa sorpresa che i maggioranza venivano assolti anche con caldo aiuto da parte del giudice.
Lo stesso PM, prima della requisitoria con richiesta di condanna, così iniziava " so di essere crudele ma il mio ruolo mi imopone di richiedere la condanna ..ecc. ecc.
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processo ai 21 internati di corelli che hanno partecipato alla rivolta
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un nemico di ogni frontiera Monday, May. 30, 2005 at 10:41 PM |
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domani mattina,31 maggio, a partire dalle 9, presso il tribunale di Milano si celebrerà il processo ai 21 internati di via Corelli arrestati la notte tra il 23 ed il 24 di questo mese, in seguito all'ennesima rivolta. Come le altre volte gli internati si sono rifugiati sul tetto dopo che le camerate ed una telecamera erano state danneggiate ed era quindi evidente che la Croce Rossa avrebbe ceduto il posto alla Polizia per permettere la repressione dei rivoltosi. Ancora una volta gli immigrati rinchiusi nel lager si sono ribellati e non hanno esitato a pretendere la propria liberazione, a pretendere di non essere deportati verso i propri paesi d'origine o verso il deserto libico. Nei processi seguenti alle precedenti rivolte la Croce Rossa aveva brillato per particolare infamia... Vedremo se anche domani mattina si presterà al "gioco" della Polizia. Facciamo sentire agli internati la nostra solidarietà e agli aguzzini tutto il nostro odio!
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aggiornamenti processo rivolta di via corelli
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dantedinanni Tuesday, May. 31, 2005 at 7:51 PM |
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Su 21 imputati 13 hanno scelto il dibattimento, uno il patteggiamento e 7 il rito abbreviato. L'udienza per chi ha scelto il rito ordinario è il 23 giugno, il patteggiamento dovrebbe essere stato celebrato in giornata mentre per quanto riguarda i riti abbreviati sono stati rinviati a (domani???)... Degli imputati alcuni sono detenuti a San Vittore ed altri nel cpt bolognese ma l'arresto non ha fermato la loro determinazione. Continuare a portare loro solidarietà, come stamattina in tribunale, è fondamentale per vincere l'isolamento a cui sono sottoposti.
PER UN MONDO SENZA GALERE, LIBERI TUTTI!!!
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ehi
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Umile Friday, Jun. 10, 2005 at 11:52 PM |
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beh , però son poveri . Almeno gli diamo un tetto e da mangiare . Certo che però nessuno si mai messo a fare manifestazioni contro le ambasciate dei paesi di origine . Troppo scomodo? o troppo pericoloso? Facile andare contro il governo italiano . Ma perchè non andiamo a fare na bella manifestazione contro le ambasciate libiche ? Perchè questi signori paesi non fanno nulla per prevenire l' emigrazione dai loro paesI?
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proposte
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io Wednesday, Jun. 15, 2005 at 10:26 AM |
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se secondo voi i cpt debbano essere chiusi, cosa pensate di fare dopo? lasciamo che gente che non essendo riconoscibile non risponde a nessuna legge, circoli libera per le strade? è giusto controllare le persone che ospitiamo sul nostro territorio. al limite si potrebbe discutere sulla durezza della detenzione, ma i centri di accoglienza devono rimanere
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CHE LA PAURA CAMBI DI CAMPO
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GUERRA SOCIALE Friday, Jun. 17, 2005 at 10:44 PM |
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CHE LA PAURA CAMBI DI CAMPO
Ci terrorizzano costringendo molti di noi a emigrare alla ricerca di condizioni di vita meno odiose.
Ci terrorizzano costringendo molti di noi alla clandestinità: con il fiato della polizia sul collo e con la paura delle espulsioni, lo Stato e i padroni spingono migliaia di individui nell'ombra, rendendoli ancora più docili allo sfruttamento.
Ci terrorizzano con il ricatto del lavoro salariato: o ti vendi ad un padrone o non mangi.
Ci terrorizzano con l'immagine dello Straniero “barbaro e integralista” per farci accettare più restrizioni, più controlli, più precarietà; oppure per farci amare un'identità nazionale vuota e fasulla - se il capitalismo non riconosce confini, perché mai devono farlo gli sfruttati?
Ci terrorizzano con la polizia nei quartieri, con le ronde fasciste, con i rastrellamenti. Il pretesto è quello della criminalità (in fondo cosa la crea, questa criminalità, se non la necessità del denaro?), l'obiettivo reale è far abbassare la testa a tutti quanti.
Ci terrorizzano con il carcere o con le espulsioni, con le caserme o i lager per i clandestini.
Più i poveri si odiano, più i ricchi si ingrassano...
Ci terrorizzano facendoci credere che "terrorista" è chi lotta contro lo Stato e contro i padroni, e non chi bombarda intere popolazioni, chi colonizza le terre e le menti, chi rade al suolo le case con i bulldozer.
È ora che la paura cambi di campo.
È ora che all'odio tra le “razze” si sostituisca la solidarietà di classe, la guerra degli sfruttati contro gli sfruttatori.
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CHIUDERE I LAGER !!!
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PMLI Thursday, Jun. 23, 2005 at 11:26 PM |
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La battaglia per la chiusura dei lager per i migranti è giusta.
Noi la appoggiamo
"I Cpt sono strutture indispensabili per il controllo dell'immigrazione clandestina. Chi li vuole chiudere deve allora dire anche che vuole la libera circolazione sul proprio territorio degli immigrati clandestini". Con questa secca nota del Viminale emessa il 9 giugno il ministro dell'Interno, il forzista Giuseppe Pisanu, ha messo una pietra tombale sopra la richiesta di chiudere i Centri di permanenza temporanea (Cpt) per i migranti, ormai ritenuti da più parti dei veri e propri lager in cui si vive in condizioni disumane e vengono violati gravemente i più elementari diritti. La nota del Viminale seguiva a poche ore di distanza e smentiva una precedente dichiarazione dello stesso Pisanu, che pressato dai giornalisti aveva dichiarato: "Non apriremo più Centri di permanenza temporanea. Il nostro problema è evitare che i clandestini partano e quindi continueremo a lavorare con accordi bilaterali con i paesi di origine e transito", lasciando quindi intendere che sarebbe stata sospesa la costruzione dei 7 nuovi Cpt che si andrebbero ad aggiungere ai 14 già esistenti e sparsi su tutto il territorio italiano, dal Piemonte fino alla Sicilia. Quindi, non solo si continuerà a tenere aperti i lager per migranti e a costruirne di nuovi, ma il ministro di polizia ha ribadito la linea governativa del pugno di ferro qualche giorno dopo, prendendo spunto dai gravi episodi razzisti di Varese seguiti all'uccisione di un barista da parte di un immigrato albanese: "L'immigrazione clandestina è un grave, crescente pericolo per la sicurezza e l'ordine pubblico in Italia", ha detto Pisanu, aggiungendo che quei governatori di regione (come quelli di Puglia, Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Calabria, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Abruzzo) che propongono un forum interregionale contro i Cpt, "si comportano da irresponsabili". Inutile dire che la linea dura di Pisanu è spalleggiata entusiasticamente dalla Lega Nord razzista e fascista e dai fascisti di AN. Per questi ultimi occorre prendere "decisioni non più procrastinabili", tra cui la trasformazione in reato penale dell'immigrazione clandestina, con processo per direttissima, espulsione immediata e definitiva dopo la condanna, espiazione della pena nel paese d'origine e, naturalmente, il potenziamento dei Cpt nelle "aree di maggiore tensione sociale". Anche per il ministro delle "riforme", il leghista Calderoli, "è il momento di passare dalla carota al bastone", mentre il suo compare di partito nonché sottosegretario alle infrastrutture Federico Bricolo chiede "un piano d'attacco contro i clandestini", e addirittura "retate in tutte le nostre città".
Le denunce internazionali Eppure da tempo le organizzazioni umanitarie, anche internazionali, criticano il governo italiano per le condizioni di vita disumane in cui è costretto chi è rinchiuso nei Cpt. Anche la Corte europea dei diritti ha censurato il governo italiano per la politica dei rimpatri coatti e senza garanzie verso la Libia effettuati da Lampedusa e giudicati illegali da Strasburgo. Persino il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Gil Robles, di passaggio il 15 giugno a Roma in concomitanza con le dichiarazioni di Pisanu sulla "pericolosità dei clandestini", le ha criticate avvertendo che "fare degli stranieri irregolari un pericolo per la sicurezza e dire che sono tutti criminali sono generalizzazioni pericolose". Recentemente un rapporto sul "Diritto d'asilo in Italia: accesso alle procedure e trattamento delle domande", presentato al parlamento europeo dalla Federazione internazionale della lega dei diritti dell'uomo (Fidh), un'associazione che raccoglie 141 organizzazioni presenti nei cinque continenti, ha criticato pesantemente i Cpt e i Centri di identificazione (Cdi) italiani, perché "offrono meno garanzie del regime penitenziario". Il rapporto è frutto di un'ispezione internazionale svoltasi nel dicembre scorso nei centri di Lampedusa, Trapani, Caltanissetta e Roma. Claire Rodier, coautrice dell'inchiesta, ha espresso preoccupazione perché "in Italia i diritti dell'uomo non vengono rispettati". Sono state registrate infatti "violazioni gravi di leggi nazionali e anche principi del diritto internazionale e norme europee". Le violazioni sono sparse in tutta la filiera dell'asilo. "L'Italia - sottolinea Rodier - è l'unico paese in Europa che non ha una legge ad hoc per i richiedenti asilo, vengono inseriti nella legge sull'immigrazione il che crea disfunzioni". La legge in questione è la Bossi-Fini, mentre le disfunzioni si riferiscono sia alle espulsioni collettive, senza valutare correttamente le singole condizioni delle persone espulse, sia la permanenza nei Cpt e Cdi, vere e proprie detenzioni in contrasto con il diritto internazionale in materia d'asilo. Per la Fidh questi centri obbediscono a una logica che punta "tutto sulla sicurezza" e mira "a criminalizzare il migrante e il richiedente asilo". In precedenza, un rapporto del tutto simile presentato il 26 gennaio 2004 dall'organizzazione umanitaria Medici senza frontiere (Msf), aveva rilevato nei Cpt italiani visitati "edifici inadeguati, scarsi contatti con il Servizio sanitario nazionale, insufficiente assistenza legale e psicologica, abuso della somministrazione di psicofarmaci, eccessi negli interventi delle forze dell'ordine". Il 29 maggio scorso Amnesty International ha chiesto al ministro Pisanu di autorizzare l'accesso agli inviati dell'associazione nei centri di accoglienza per gli immigrati, invitandolo a riconsiderare la decisione presa qualche tempo fa, perché Pisanu, ha detto il responsabile della sezione italiana di Amnesty, Gabriele Eminente, "non ha mai ritenuto opportuno incontrarci". L'associazione chiede tra l'altro di conoscere il contenuto degli accordi di cooperazione Italia-Libia in materia di immigrazione. "Sono trattati che incidono profondamente sui diritti umani fondamentali", ha detto Eminente. "Ogni fine settimana - ha spiegato - forse sperando in una minore attenzione delle agenzie internazionali e delle organizzazioni non governative partono voli pieni di immigrati da Lampedusa per la Libia. L'Italia, inoltre, ha finanziato di recente 34 voli, a bordo dei quali c'erano 670 cittadini, in partenza dalla Libia per destinazioni sconosciute".
Testimonianze da incubo D'altra parte, anche senza contare queste denunce, sono sempre più numerose le testimonianze che descrivono le condizioni infernali in cui si vive nei Cpt-lager. A parte le condizioni igieniche da incubo, caratterizzate da sovraffollamento, sporcizia, materassi per terra, lenzuola (di carta) riusate più volte, cibo di pessima qualità, insufficiente o nulla assistenza medica, ecc., ci sono da considerare i maltrattamenti e le percosse, l'uso intensivo degli psicofarmaci per tenere "calmi" i reclusi, le umiliazioni infinite a cui sono sottoposti i migranti, considerati in generale come delinquenti o animali senza diritti. Da quando sono stati istituiti nel 1998 dal governo di "centro-sinistra" D'Alema, con la legge Turco-Napolitano (votata anche da Rifondazione trotzkista), i Cpt si sono subito meritati la triste fama di lager, fin da quando l'incendio e la strage di reclusi del 28 dicembre 1999 al Cpt "Serraino Vulpitta" di Trapani mise in evidenza le gravi carenze di vita, di sicurezza e di rispetto dei diritti in queste strutture. Da allora non si contano le rivolte, i tentativi di fuga disperati, i suicidi, i casi di abusi e maltrattamenti denunciati: come quello particolarmente emblematico e scandaloso del "Regina Pacis" di San Foca (Lecce), gestito dal famigerato prete-kapò Cesare Lodeserto, accusato di abusi e torture insieme ad altri 7 collaboratori e 11 carabinieri e la complicità di due medici. O come il caso del Centro di prima identificazione di Borgo Mezzanone (Foggia), dove sono stati denunciati casi di marchiatura a pennarello dei detenuti sulle braccia, anche bambini, che rimandano sinistramente ai metodi usati nei campi di sterminio nazista per l'identificazione dei prigionieri. Lager per migranti come quello di via Corelli a Milano, quello già ricordato di San Foca, di Torino, di Trapani, di Lampedusa, sono ormai diventati tristemente famosi per le notizie sulle condizioni e gli episodi da incubo che continuamente trapelano, pur se con molta fatica per via del ferreo black-out mediatico imposto dal Viminale, anche grazie alle lotte che sempre di più stanno montando per chiudere i Cpt-lager e porre fine a questa intollerabile vergogna nazionale. Noi appoggiamo risolutamente questa lotta per la chiusura immediata dei Cpt, che deve essere unitaria e di massa, con la partecipazione dei migranti, di tutti i partiti, i gruppi, i movimenti antirazzisti, antifascisti e democratici, le associazioni e le Ong umanitarie, condannando e respingendo allo stesso tempo le provocazioni terroristiche che fanno solo il gioco del governo, dei leghisti e dei fascisti, come le bombe inviate ai Cpt di Modena e Torino. In questo quadro appoggiamo anche l'iniziativa dei governatori di alcune regioni ospitanti i Cpt per un incontro per discutere della loro chiusura, e ci aspettiamo che siano conseguenti fino in fondo con questo irrinunciabile obiettivo. Anche se sarebbe doveroso che il suo promotore, il governatore della Puglia Nichi Vendola, facesse autocritica per essere stato a suo tempo tra i votanti a favore della Turco-Napolitano, che ha istituito per prima i lager per i migranti. Cosiccome dovrebbe farla in generale tutto il "centro-sinistra", che con quella legge ha spianato la strada all'infamia della Bossi-Fini, la quale ha fatto del nostro Paese uno dei più intolleranti, razzisti e xenofobi nei confronti dei migranti.
(Articolo de "Il Bolscevico", organo del PMLI")
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risposta al bolscevico...
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mo ti racconto Saturday, Jul. 30, 2005 at 7:15 PM |
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Forse tu non sai che quando fu istituita la legge TurcoNapolitano ci ha messo pure lo zampino l'amico tuo casarini.Da quella "consulenza del cazzo" si è fregato 700,000,000 milioni delle vecchie lire,e se ne è allegramente sbattuto le palle degli immigrati.Altri fondi,si parla di parecchi soldi(ma tanti!!!!)gli sono stati dati dalla regione,quando c'era ancora l'altro amico suo sindaco di venezia per i centri sociali di cui ne è il "presidente".Se li avesse spesi per rimodernare i centri,non vibrebbero ancora nella merda i suoi occupanti. Morale..... il pifferaio magico riesca ancora a farsi seguire dai suoi cialtroni.Aspetta te quando si svegieranno,e si accorgeranno della manfrina.....
no
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geopolitica.info
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silvio Friday, Sep. 23, 2005 at 7:20 PM |
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Grazie ad un’informazione multimediale sempre più accessibile, riceviamo in tempo reale notizie da tutti gli angoli del globo, che però, troppo spesso, si limitano al nudo resoconto dei fatti, senza far luce sulle cause reali che li determinano. geopolitica.info offre un servizio a chi vuole approfondire, conoscere e studiare le dinamiche sottese ai processi di politica internazionale e di globalizzazione che incidono sulla nostra società. Nella galassia di siti del settore geopolitica.info nasce con l’ambizione di essere chiaro e minuzioso al tempo stesso. Il portale è articolato in otto aree tematiche, di cui sette divise geograficamente, dove vengono inseriti articoli di taglio giornalistico facilmente fruibili tramite un archivio sempre aggiornato. Per facilitare chi non è esperto della materia è stato previsto anche un glossario con oltre 130 tra vocaboli e sigle ed un bottone dedicato alle recensioni di film e libri che trattano, in modo meno ortodosso, le tematiche del settore. Per scendere più nel dettaglio, ogni mese viene pubblicato un dossier su un argomento per cui si ritiene necessaria una trattazione più approfondita, senza rinunciare al principio della facile consultazione, al quale è ispirato tutto il sito. geopolitica.info inoltre, nell’intenzione dei giornalisti, dei ricercatori e di tutti i protagonisti che hanno intrapreso questa iniziativa, vuole essere uno strumento per superare la superficialità e la faziosità che alterano le analisi dei più importanti avvenimenti della nostra epoca. Una finestra di riflessione per tutti coloro che avvertono i rischi derivanti dall’internazionalizzazione delle crisi.
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Conrtinua la campagna torinese contro la GTT
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Noespulsioni Friday, Oct. 07, 2005 at 9:18 PM |
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Contro le espulsioni, contro tutte le galere, e contro i centri di permanenza temporanea... La GTT è complice delle espulsioni, a noi la multa, agli irregolari espulsione immediata... Questa mattanza deve finire !
DISTRUGGI LE OBLITERATRICI !
FUOCO AI CPT !
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MA QUALE TREGUA QUA SI E' ROTTA LA PACE SOCIALE !!!!
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punk to Tuesday, Oct. 11, 2005 at 11:13 PM |
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SENZA TREGUA CONTRO SGOMBERI E CITTA’ GALERE.
L’inverno olimpico incombe su Torino. Politicanti e imprenditori si ingrassano, devastando l’ambiente e saccheggiando le risorse. Tutti gli altri, depredati e presi in giro, sono costretti al silenzio dalla TREGUA OLIMPICA, un ignobile ricatto che nessuno ha firmato.
In una società in guerra stretta tra precarietà e paura, Torino diventa così un vero e proprio laboratorio di repressione, avanguardia di quella militarizzazione della società in atto ovunque. Ogni giorno, gli immigrati vengono rastrellati, internati, deportati; la polizia spara nelle strade; gli stadi divengono campi di concentramento per la domenica; i lavoratori, sfruttati, ricattati e gettati via dopo l’uso; i territori e le popolazioni martoriati per progetti inutili e nocivi come il TAV.
Su tutto, il tentativo di cancellare chi non si allinea, i recenti sgomberi di Alcova e RRosalia, sono l’ultimo capitolo di una campagna di arresti, denunce, e attacchi polizieschi e fascisti, contro gli spazi autogestiti e il “movimento antagonista”. Nella democrazia totalitaria il dissenso diventa un “nemico interno” da schiacciare.
Le esercitazioni antiterrorismo e le restrizioni della libertà sancite dal “decreto Pisanu” vogliono assuefarci alla catastrofe, a vivere terrorizzati e sotto assedio. Noi non ci stiamo! Non ci abitueremo mai a vivere in trincea, all’ombra dei gipponi e delle telecamere ad ogni angolo di strada! Nessuna tregua contro guerra e repressione! Per una città viva, libera e solidale. All’assalto dell’Olimpo!
CORTEO NAZIONALE TORINO - SABATO 22 OTTOBRE 2005
- dettagli a breve -
intanto tieniti informato !
http://diciannove.net:8000/blackout
oppure : http://radio.autistici.org/
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tutti a gradisca e a bari il 22 ottobre
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www.retimigranti.org Sunday, Oct. 16, 2005 at 2:22 PM |
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Manifestazione nazionale il 22 Ottobre a Bari e a Gradisca per la chiusura di tutti i cpt e la non apertura di nuovi centri di detenzione dei migranti.
- abrogare la legge Bossi-Fini senza tornare alla Turco-Napolitano
- contro la precarietà, per la rottura del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro
- per l’abrogazione dei reati connessi alla clandestinità, amnistia per i reati legati alle lotte sociali
VERSO UN GRANDE 3 DICEMBRE 2005 PER LA LIBERTA' E I DIRITTI DEI MIGRANTI.
PER INFORMAZIONI SULLE MANIFESTAZIONI: http://www.retimigranti.org
www.retimigranti.org
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Un'altra allucinante storia di immigrazione
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Doriana Sunday, Apr. 23, 2006 at 8:20 PM |
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Vidalencia Maria Batista Brito una ragazza dominicana che, fino all’8 marzo scorso, viveva a Livorno. Aveva un lavoro come badante presso una famiglia e come domestica presso un’altra. Aveva anche un fidanzato italiano e con questi progettava di sposarsi a settembre, una volta trovata una casa abbastanza grande e confortevole per entrambi.
Nel frattempo Maria viveva assieme a sua sorella ed al marito italiano di questa.
Maria aveva casa e lavoro, conviveva con suo cognato cittadino italiano, ma la Bossi - Fini le impediva egualmente di poter richiedere un permesso di soggiorno.
L’8 marzo, mentre si stava recando al lavoro veniva fermata da due agenti della Questura di Livorno e, una volta accompagnata in Questura veniva prima espulsa e poi tradotta al CPT di Modena per essere riaccompagnata a Santo Domingo.
Il Giudice di Pace di Modena convalidava, nonostante tutto, il trattenimento disponendo, perche l’espulsione non fosse eseguita prima del 5 aprile, costa consentire a Maria ed al suo fidanzato di poter chiedere la pubblicazioni di matrimonio e celebrare il rito.
Nel mentre, si impugnava anche il provvedimento di espulsione comminato a Maria dal Prefetto di Livorno: il Giudice di Pace di Livorno, per nonostante esplicita istanza del difensore, non riteneva opportuno concedere la sospensione del provvedimento che disponeva l’allontanamento di Maria dall’Italia.
In tutta fretta si preparavano le tante "carte" necessarie per la celebrazione del matrimonio di un cittadino straniero in Italia.
Il 4 aprile, finalmente, il comune di Livorno affiggeva le pubblicazioni di matrimonio.
Con un nuovo ricorso, quindi, si chiedeva al Giudice di Pace di Modena di rimettere in libertaria, costa consentirle di sposarsi e, quindi, di ottenere finalmente anche un permesso di soggiorno per motivi di famiglia.
Questa volta, per il Giudice rigettava il ricorso.
In tutta fretta si chiedeva, quindi, alla Curia modenese di celebrare il matrimonio senza il rispetto dei termini delle pubblicazioni in quanto l’espulsione sarebbe potuta essere stata eseguita in qualsiasi momento.
Il Vescovado rispondeva negativamente non riscontrando nel caso reali motivi d’urgenza.
Si chiedeva, quindi al Comune di Modena di attivarsi per celebrare il matrimonio all’interno del CPT.
Il Prefetto comunicava solo ieri il proprio benestare all’ingresso dell’Ufficiale di stato civile nel Centro.
La cerimonia si sarebbe dovuta tenere oggi, alle 11 e 30.
Oggi, però non si è celebrato nessun matrimonio perchè ieri sera Maria è stata trasferita a Malpensa ed imbarcata su un aereo per Santo Domingo.
Mancavano 14 ore e 30 minuti alla celebrazione del suo matrimonio.
Avv. Erika Vivaldi del foro di Livorno
Avv. Gian Andrea Ronchi del foro di Bologna
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Che fare?
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MidNightExpress Tuesday, Jun. 06, 2006 at 11:55 AM |
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E' vero vengono da paesi disastrati, nei quali le condizioni di vita sono simili a quelle dei paesi occidentali moltissimo tempo fa, meritano comprensione.Ma a differenza di noi occidentali che l'attuale benesseere e le attuali libertà ce li siamo conquistati con il sudore della fronte, con il coraggio, l'intelligenza, la voglia di fare, l'amore per la nostra terra, e spesso anche col sangue, bisogna riconoscere che questi non fanno altro che scappare, cercare di andare a godere di vantaggi che un'altra civiltà, con tantissimi difetti e ingiustizie, è stata comunque in grado di raggiungere. Vengono soprattuto da paesi islamici. Da paesi nei quali regna una civiltà che in 1.500 anni di storia o giù di lì,pur vivendo a stretto contatto e godendo delle innovazioni scientifiche e tecnologiche di una civiltà indubbiamente superiore,non ha saputo fare altro che creare miseria materiale,intellettuale, morale ed etica, e che nonostante ciò si sente prediletta dal suo dio,e quindi superiore a tutte le altre. E ciò, nonostante il suo fallimento, la sua inettitudine, siano sotto gli occhi di tutti.Ecco spiegata l'arroganza e la prepotenza con la quale i musulmani in Italia e nel resto d'Europa avanzano le loro pretese. Ecco spiegata la noncuranza con la quale stuprano le nostre donne, ci ammazzano. Loro sono la vera razza eletta, noi infedeli da convertire alla loro religione e ai loro lerci usi e costumi. Perciò, altro che centri di permanenza temporanea. Quando arrivano coi loro barconi, li si accoglie, li si rimette in sesto, gli si mette in mano un libro di storia, la nostra storia, gli si dice "signori: qui sta scrittto come si costruisce una società un poco più efficiente", si gira la prua della barca e, consapevoli di avergli fatto un piacere che non meritano, li si rimanda a costruire detta società lì da dove sono venuti.
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Immigrazione, il Vaticano contro i Cpt "Ledono diritti fondamentali"
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reporter Friday, Jun. 16, 2006 at 6:49 PM |
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Il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace cardinale Martino accusa: "I centri di permanenza violano la dignità umana" Immigrazione, il Vaticano contro i Cpt "Ledono i diritti fondamentali"
CITTA' DEL VATICANO - I centri di detenzione per immigrati e rifugiati (cpt) sparsi nel mondo, sono gravemente immorali perché ledono i diritti fondamentali dell'uomo e la dignità della persona umana. E' l'accusa del cardinal Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace: "I centri di permanenza temporanea - ha detto il cardinale Martino - sono ridotti ormai a vere prigioni dove si violano sistematicamente i diritti dell'uomo. Occorre trovare soluzioni alternative".
Parlando a margine della presentazione della Coalizione internazionale sulla detenzione di rifugiati richiedenti asilo, organizzata presso la sede della Radio Vaticana dal Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS), il cardinal Martino si è detto convinto che "i cpt italiani sono luoghi dove viene umiliata la dignità umana".
Secondo il porporato si tratta di "una soluzione che va scoraggiata" pensando, invece, a scelte alternative dal punto di vista legislativo: "la Chiesa - ha spiegato il cardinale - proclama i diritti umani e quindi se c'è offesa a questi ultimi, le leggi non possono che apparire ingiuste. I rifugiati e gli immigrati rinchiusi in questi centri non hanno commesso nessun crimine se non quello di arrivare in Italia per una speranza di salvezza; la reclusione per loro non mi sembra una pena meritata, il quadro normativo va ripensato".
Martino ha poi ricordato che gli sbarchi di clandestini sulle coste italiane e la realtà dei cpt "sono solo la 'punta dell'iceberg', la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per correre in soccorso a questa gente nei loro Paesi d'origine, esercitando carità cristiana e quella 'globalizzazione della solidarieta a cui ha fatto spesso riferimento Giovanni Paolo II, in modo di dotare questi popoli delle capacità tecnologiche, economiche e culturali per diventare protagonisti del proprio stesso sviluppo".
(15 giugno 2006)
www.repubblica.it
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Chiesto il finanziamento per l'apertura di nuovi cpt a Milano
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heelens Thursday, Sep. 21, 2006 at 3:18 PM |
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Il Vice Sindaco annuncia l'intenzione di chiedere fondi al Governo per aprire nuove strutture di premanenza dei clandestini in Lombardia.
Milano, 18 settembre 2006 - "Chiederò al Governo nuovi fondi per aprire nuovi cpt in Lombardia e a Milano". Lo annuncia il deputato di Alleanza Nazionale e Vice Sindaco di Milano, Riccardo De Corato, (nella foto) che condivide le dichiarazioni del vice Presidente della Commissione Europea Franco Frattini sul fatto che i Cpt non possono essere chiusi in quanto ci sono dei vincoli per i paesi dell'area Shenghen, a cui viene imposta la realizzazione di queste strutture di accoglienza. De Corato sottolinea poi la necessità "quanto mai impellente, di potenziare le strutture esistenti e costruirne di nuove su aree del Demanio dello Stato, anche riconvertendo strutture obsolete e in disuso, come vecchie scuole o caserme. I centri devono essere situati nei punti più caldi, come la città di Milano, dove si concentrano maggiormente i clandestini in cerca di lavoro dopo gli sbarchi. Senza un numero adeguato di Cpt manca un efficace strumento per contrastare una situazione che sta diventando sempre più complessa". "Nel nord d'Italia ci sono solo tre centri, a Milano, Torino e Gorizia, - precisa il Deputato di Alleanza Nazionale - con una capienza complessiva di circa 350 posti. Quello di Milano inVia Corelli può ospitare circa 140 persone alla volta, un numero irrisorio rispetto alla reale necessità se pensiamo che in questi giorni le Forze dell'Ordine insieme all'amministrazione comunale hannoeffettuato 3 sgomberi: ex-area Falck, ex-istituto Marchiondi e via Cavezzali da cui sono stati messi in fermo per non essere in regola 210 clandestini". "Chiederò con un'interrogazione - conclude De Corato - un intervento del Governo perchè si attivi quanto prima a chiedere all'Unione Europea i fondi destinati al finanziamento di queste iniziative, che permetteranno di continuare a dare segnali fermi e decisi ai cittadini, utilizzando a pieno la funzione di questi Centri che servono a custodire i clandestini prima del loro rimpatrio".
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