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Presidente Regione Calabia: chiudere i CPT!!!
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sperandolo Thursday, Jun. 09, 2005 at 12:54 AM |
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una notizia "buona" per la lotta ai CPT e all''abrogazione della legge bossi-fini...
CALABRIA/REGIONE: LOIERO, CHIUDERE CPT, CALPESTANO DIGNITA'
(ASCA) - Catanzaro, 8 giu - ''E' odioso vedere tante persone, disperate, approdate sulle nostre coste, confinate in ambienti in cui la dignita' umana viene spesso calpestata, persone segregate dentro un recinto. La Bossi-Fini, col suo rigore, non funziona, non ha mai funzionato ed e' tempo di metterci mano per cambiarla, incominciando dalla chiusura dei Cpt, cartina di tornasole del fallimento della politica fin qui perseguita''. Agazio Loiero, presidente della Regione Calabria, aderisce all'appello del suo collega della Puglia, Nichi Vendola, e si rende disponibile per una azione comune dei presidenti di Regione, affinche' vengano cancellati i centri di permanenza temporanea, cosi' come oggi concepiti e realizzati. ''Io non so se sono piccole Guantanamo, come le definisce Vendola - sostiene il presidente Loiero - ma so che le condizioni di vita, riservate agli immigrati rinchiusi in questi centri, non sono degne di un paese civile come il nostro e non appartengono alla grande tradizione di accoglienza della nostra gente. Ho sentito di drammi che si sono consumati e si consumano all'interno del megacentro di Isola Capo Rizzuto, nei pressi di Crotone, e in quello di Lamezia Terme, che gli stessi gestori della cooperativa 'Malgrado tutto' vorrebbero chiudere. Dobbiamo batterci, tutti assieme, per cambiare la situazione di disagio a cui sono costrette anche le popolazioni locali, per lo stillicidio di fughe da tali centri e l'obiettiva militarizzazione dei luoghi, ma, soprattutto, dobbiamo impegnarci per una politica dell'accoglienza diversa da quella della legge Bossi-Fini, che ha aggravato il problema''. red/sen/lv
(Asca)
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vedremo
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lo Thursday, Jun. 09, 2005 at 1:03 AM |
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Lo sappiamo tutti che Loieri è una faccia di cazzo! Che è stato eletto con i voti di grossi deliquenti tra cui Franco la Rupa che ha fatto tappezzare dagli 'amici degli amici' via popilia e via panebianco (vie note per essere feudo della 'ndrangheta a Cosenza) o gentaccia come Latorre, rettore dell'unical. Senza dimenticare che Loiero è un precario come noi! Credo di aver cambiato meno lavori io che partiti lui. Quindi è un compagno come prodi e ...Rutelli
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le premesse stupiscono
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calabrese doc Thursday, Jun. 09, 2005 at 12:03 PM |
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L'annullamento dele linee guida sull'urbanistica e la convocazione degli ambientalisti per studiare i nuovi piani edilizi, l'avvio immediato di una politica amministrativa ambientale (si afferma in 15 giorni!!!!!)con intervento sulla gestione dei depuratori e pulizia delle spiagge, certe affermazioni come quella riportata fanno sbalordire chi in calabria cè nato e cresciuto. Io non volevo votare per quel faccione democristo, ma tant'è, ho pensato di dare una mano a rifondazione. Adesso alla regione ci sono meno facce di cazzo, almeno, e se la sinistra radicale punta i piedi certe cose potrebbero andare meglio. Aspettiamo critici e disillusi il futuro, sapendo che il futuro non esiste e un presente peggiore di questo potrebbe realizzarsi.
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dal manifesto 09.06.05
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intervista a Loiero Friday, Jun. 10, 2005 at 1:30 PM |
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Loiero: «chiudere i Cpt, sono lager» Il governatore della Regione Calabria accoglie l'appello del presidente della Puglia Nichi Vendola per una mobilitazione nazionale contro i centri di permanenza per immigrati: «Sono luoghi in cui si calpesta la dignità umana» ANTONIO MASSARI E'il primo ad accettare l'invito: «Sediamoci intorno a un tavolo e discutiamone. Sono d'accordo: i centri di permanenza temporanea sono dei lager e in quanto tali devono essere chiusi». Il governatore calabrese Agazio Loiero (Margherita) non ha tentennamenti e tende immediatamente la mano al suo collega pugliese, Nichi Vendola, che due giorni fa, attraverso un'intervista a il manifesto, invitava a una mobilitazione nazionale per la chiusura dei cpt: «Propongo un patto tra governatori perché s'inizi una battaglia politica», aveva dichiarato Vendola, «devono essere chiusi tutti i centri esistenti e si deve impedire che altri centri, come quello appena costruito a Bari, possano essere utilizzati: sono carceri a tutti gli effetti, piccole Guantanamo che violano i diritti umani». E le adesioni cominciano ad arrivare: «Ci sto», replica Agazio Loiero, «sono pronto a intraprendere questa battaglia. E' inaccettabile che gli immigrati, dopo aver sfidato la morte per raggiungere l'Italia, siano sottoposti condizioni di vita inumane: è odioso vedere tante persone disperate approdare sulle nostre coste per essere poi segregate dentro un recinto. La legge Bossi-Fini non funziona: è tempo di cambiarla, incominciando dalla chiusura dei Cpt».
Con i due centri di Crotone e Lamezia Terme, la Calabria è la terza regione italiana per numero di cpt, a pari merito con l'Emilia Romagna e dopo Puglia e Sicilia che ne contano, rispettivamente, quattro e cinque. I casi di autolesionismo, sia a Lamezia Terme sia a Crotone, in questi anni sono stati numerosissimi. Altrettanto numerosi i tentativi di fuga repressi con la forza dalle forze dell'ordine. Nel rapporto di Medici senza frontiere il cpt di Lamezia Terme è giudicato tra i peggiori d'Italia e, nel 2003, un nutrito gruppo di parlamentari del centrosinistra ha presentato un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno per chiarire le circostanze della morte di Sai Zigoui, un cittadino marocchino rinchiuso nel cpt. «So bene che si sono consumati dei drammi all'interno del megacentro di Isola Capo Rizzuto, nei pressi di Crotone, e in quello di Lamezia Terme», continua Loiero, «sono luoghi che non hanno nulla a che spartire con l'accoglienza e con la giustizia: una presa di posizione è giusta e necessaria. Ha ragione Vendola quando dice che sono maturi i tempi per una mobilitazione generale. Non dovrebbe essere compito della Corte costituzionale ricordarci che le persone hanno dei diritti, in quanto persone, a prescindere dal paese di provenienza. E mi sembra chiaro che i diritti, nei cpt, siano violati».
Eppure è la legge a prevederne l'esistenza e a disciplinarne l'utilizzo. «Se discutendo dei cpt vogliamo davvero riferirci alle leggi, allora propongo a tutti di partire dalla sua fonte principale, e cioè dalla nostra Costituzione: l'articolo 10 ci obbliga a concedere asilo agli stranieri ai quali sia impedita, in patria, l'esercizio delle libertà democratiche. Bene: da noi arriva gente in fuga dalle guerre, dalle malattie, dalla povertà, da luoghi in cui non sono più garantiti i livelli minimi della sopravvivenza. L'articolo 10 rappresenta un caposaldo della nostra cultura giuridica, e non solo giuridica, poiché fu scritto negli anni in cui, dall'Italia, partiva un esodo biblico: gli italiani fuggivano verso paesi dei quali non sapevano nulla e purtroppo, bisogna ammetterlo, a mala pena sapevano qualcosa del paese da cui partivano, cioè il nostro, poiché erano vittime di un enorme analfabetismo. La loro unica consapevolezza era quella di lasciarsi alle spalle una grande lacerazione: questa era la loro unica certezza. Vorrei che oggi lo ricordassimo».
E ricordando il passato, dopo aver raccolto l'invito di Vendola, rilancia l'offensiva, chiedendo che alla battaglia politica si uniscano gli altri governatori: «Dovremmo batterci tutti assieme. Anche per cambiare la situazione di disagio a cui sono costrette le popolazioni locali, sia per lo stillicidio di fughe da tali centri, sia per l'obiettiva militarizzazione dei luoghi. E soprattutto dobbiamo impegnarci per una politica dell'accoglienza diversa da quella della legge Bossi-Fini che, senza ombra di dubbio, ha solo aggravato il problema».
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LOIERO A PISANU, BENE SU CPT, MA NON BASTA!
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lui Friday, Jun. 10, 2005 at 2:14 PM |
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CALABRIA/REGIONE: LOIERO A PISANU, BENE SU CPT, MA NON BASTA (ASCA) - Catanzaro, 9 giu - ''L'annuncio del ministro degli Interni Pisanu, che esclude l'apertura di nuovi Cpt e' un passo avanti importante e sono soddisfatto della decisione. Ma non basta. Il ministro deve occuparsi dell'esistente, deve fare verificare le indecenti condizioni di vita nei Cpt, indegna di un paese civile, deve intervenire con immediatezza per eliminare quei lazzaretti in cui vengono rinchiusi, con una severita' sproporzionata, decine di disperati, che sbarcano sulle nostre coste''. E' quanto sostiene il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che, in una intervista a ''Il Manifesto'', aveva gia' sostenuto che i centri di permanenza temporanea per gli immigrati sono veri e propri lager e, pertanto, sono da chiudere. ''Venga il ministro a vedere di persona - ha aggiunto Loiero - quel che sono i due Cpt, realizzati in Calabria, e visiti anche gli altri centri nelle altre regioni. Si accorgera' che si tratta di luoghi dai quali l'umanita' e' stata bandita, luoghi in cui la dignita' degli 'ospiti' e' stata cancellata. Non potra', allora, ne sono certo, decidere di tenerli ancora aperti cosi' come sono''. red/cam/rs
(Asca)
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COMUNICATO STAMPA
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Nuccio Iovene Friday, Jun. 10, 2005 at 4:39 PM |
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IMMIGRAZIONE: IOVENE, BENE LOIERO SU CHIUSURA CPT
Dichiarazione del Sen. Nuccio Iovene
"Ho trovato molto positiva la posizione del Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, sui Centri di Permanenza Temporanea (CPT). Da tempo parlamentari e associazioni lavorano per cambiare radicalmente la politica sull'immigrazione cominciando con la chiusura dei CPT. Bene quindi il Presidente della Regione Calabria che, rispondendo all'appello del suo collega pugliese Vendola, ha dichiarato che la Bossi-Fini non funziona, anzi non ha mai funzionato, e che è ora di cambiarla. Spero che questo possa essere un primo passo verso una politica ed una attenzione maggiori ai temi dell'immigrazione da parte della Regione Calabria. Attenzione al fenomeno che la passata Giunta non ha mai avuto. Ora dobbiamo mettere in campo tutte le azioni per trovare una soluzione positiva al fenomeno migratorio, per una vera e seria politica dell'accoglienza, per una legge organica sul diritto di asilo che ormai manca solo all'Italia. Una riforma quindi che promuova e protegga i diritti umani fondamentali di chi scappa da situazioni di guerra, fame e miseria."
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