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BOLIVIA RIBOLLE: post dinamico
by (((i))) italy Sunday, Jun. 12, 2005 at 11:18 AM mail:

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CONTRIBUTI AUDIO
un cuadro per comprendere la situazione boliviana(ES)
carrellata sui movimenti boliviani(ES)

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dopo la battaglia di Sucre
by rodu e Sauro Sunday, Jun. 12, 2005 at 11:40 AM mail:

audio: MP3 at 8.0 mebibytes

I movimenti boliviani protagonisti delle manifestazioni che hanno costretto alle dimissioni il presidente Carlos Mesa attueranno oggi assemblee a La Paz, El Alto, ed altre città del paese per decidere se continuare le proteste o concedere al nuovo capo dello stato tempo per organizzare la sua azione di governo. Il nuovo presidente Eduardo Rodriguez non piace ai movimenti sociali che nelle ultime tre settimane hanno bloccato il paese chiedendo la nazionalizzazione degli idrocarburi e l’assemblea costituente. Dura la presa di posizione del massimo dirigente della Centrale operaia boliviana (Cob), Jaime Solares che ha denunciato Eduardo Rodriguez come un uomo degli americani, che è stato assessore dell'ambasciata e vicepresidente della Corte dei conti boliviana durante la presidenza di Gonzalo Sanchez de Lozada. La Cob spinge per continuare le mobilitazioni e rovesciare il potere statale, mentre il movimento al socialismo, diretto da Evo Morales, non è d’accordo sul fatto che sia in corso un processo rivoluzionario, e di conseguenze ha una posizione più attendista e riformista, sembra attendere le elezioni che verranno convocate nei prossimi mesi. Morales è intervenuto oggi chiedendo di sospendere le manifestazioni antigovernative per lasciare al capo dello stato il tempo di organizzare il suo governo e il suo programma.

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LE QUESTIONI DI CUI NON SI PARLA
by rodu intervista Giovanna Vitrano Sunday, Jun. 12, 2005 at 12:36 PM mail:

audio: MP3 at 4.0 mebibytes

Insieme a Giovanna Vitrano, analista per http://www.selvas.org, affrontiamo ed analizziamo questioni legate alla crisi boliviana di cui poco si parla. Questioni riguardanti fattori economici strettamente collegati alla gestione degli idrocarburi, la difficolta' del commercio dei piccoli produttori boliviani a causa la concorrenza delle multinazionali alimentari USA, la matanza dei campesinos Sin Tierra e la loro lotta per il diritto alla terra.

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Verso l'Assemblea Popolare Nazionale Originaria
by comunicato Sunday, Jun. 12, 2005 at 2:32 PM mail:

Questa la traduzione della risoluzione che lancia lo slogan
dell'assemblea popolare approvata due giorni fa a El Alto, in una riunione dove erano presenti 150 delegati di sessanta organizzazioni diverse. Il significato di tale risoluzione non può essere sottovalutato: rappresenta il primo passo vero la creazione di organismi di potere alternativi da parte dei lavoratori


Le multinazionali del petrolio, l'imperialismo nord americano e i falsi governanti di turno dello stato boliviano hanno sprofondato il paese intero in una profonda crisi politica, economica e sociale, lasciandolo attualmente sull'orlo della distruzione totale. Per questo i settori mobilitati nella città di El Alto e nel paese in generale
non che porsi il proposito di salvare il paese, alla guida di un governo popolare, eletto dalla base e con vera rappresentatività organica.
Per questo la prima riunione generale della Assemblea Popolare Nazionale Originaria di Bolivia risolve quanto segue:

Costituire la città di El Alto come QUARTIER GENERALE DELLA
RIVOLUZIONE BOLIVIANA NEL SECOLO XXI°;

Costituire una Direzione Unica della Assemblea Popolare Nazionale Originaria come strumento di potere alla guida dalla Federacion de Juntas Vecinales de El Alto (FEJUVE) della Centrale Operaia Regionale di El Alto, della Centrale Operaia Boliviana (COB), della Confederazione Sindacale Unica dei Lavoratori Contadini di Bolivia (CSUCTB), della Confederazione Sindacale dei Lavoratori dell'Artigianato, Piccoli Commercianti e Portavivande di Bolivia, della Federazione Sindacale dei Minatori di Bolivia (FSMTB), della
Federazione del Trasporto Interprovinciale di La Paz e delle altre organizzazioni sociali mobilitate all'interno del paese;

Formare Comitati di Autorifornimento, Autodifesa, Stampa e Politica allo scopo di garantire il successo delle organizzazioni popolari organizzate;Confermare la nostra lotta incrollabile per la NAZIONALIZZAZIONE e la
INDUSTRIALIZZAZIONE DEGLI IDROCARBURI; Istruire la formazione di Assemblee Popolari regionali sotto la
direzione della COB, delle COD (feerazionii regionali della COB -NdT)* e di delegati di base eletti nelle assemblee e nei cabildos *(assemblee di piazza-NdT) ;
Rifiutare tutte le manovre della classe dominante attraverso la successione costituzionale o elezioni tra gli stessi politicanti.

Emesso nella città di El Alto il giorno 8 giugno 2005.

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rivoluzione in atto
by marco Sunday, Jun. 12, 2005 at 2:47 PM mail:

http://www.italy.indymedia.org/forum/viewtopic.php?t=51443

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Comunicado de la Coordinadora de Defensa del Gas
by Gissel Gonzales (da narconews) Sunday, Jun. 12, 2005 at 2:47 PM mail:

La Coordinadora de Defensa del Gas y los Hidrocarburos envia un comunic ado al pueblo de Bolivia y a la Comunidad internacional.

A LOS COMPAÑEROS Y COMPAÑERAS MOVILIZADOS DE COCHABAMBA Y DE BOLIVIA:
A LA OPINIÓN PÚBLICA NACIONAL E INTERNACIONAL:

La Coordinadora de Defensa del Agua y el Gas hace conocer a ustedes nuestro balance del momento actual:

• Con la gigantesca movilización del pueblo boliviano y de los pueblos indígenas de todo el territorio nacional hemos esquivado temporalmente la más grande maniobra de las corporaciones transnacionales, el gobierno estadounidense, la oligarquía cruceña y los partidos políticos tradicionales bolivianos.

• Ayer, con el esfuerzo de miles de hombres y mujeres, y con la vida del cooperativista minero Juán Coro, impedimos que retornara al gobierno la Mega-coalición de la mano de Vaca Díez, lo cual hubiera significado un baño de sangre sobre el pueblo boliviano y la continuación del saqueo de nuestros recursos naturales

• Esto, compañeros, no es poca cosa: todo el poder del capital del mundo estaba volcado hasta ayer en una maniobra contra nosotros y la hemos logrado parar. Por ese motivo, es mucho lo que hemos logrado, aunque no hemos conseguido exactamente lo que nos hemos propuesto como objetivos estratégicos de la población boliviana sencilla y trabajadora en su conjunto. Estos objetivos siguen siendo:

* 1) La NACIONALIZACIÓN, la reapropiación social de los hidrocarburos bolivianos hoy, de facto, en manos de las transnacionales y
* 2) La realización de una ASAMBLEA CONSTITUYENTE soberana y con presencia mayoritaria de la población boliviana -y no de los partidos-, que diseñe una nueva forma de convivencia interna y de regulación social para todos nosotros, que construya una nueva voluntad colectiva desde abajo.

• En los siguientes días debemos comenzar una amplia discusión acerca de cómo podemos llevar adelante estos dos objetivos.

• Consideramos que después de 3 semanas de agitados enfrentamientos y movilización es conveniente decretar un cuarto intermedio a la movilización para que la población en su conjunto pueda aprovisionarse de alimentos y combustible; y también para escuchar la posición que el nuevo presidente, Sr. Rodríguez, asumirá de cara a la población boliviana. Al Sr. Rodríguez le decimos claramente que entienda que los objetivos de la población son los dos puntos señalados anteriormente y que el está en el palacio de gobierno porque sus antecesores no nos escucharon, no tomaron en cuenta nuestras opiniones y nuestras propuestas, no gobernaron obedeciendo a la gente, no aceptaremos que se nos pretendan organizar nuevas maniobras porque ya ha visto la fuerza que el pueblo es capaz de desplegar.

• Es importante hacer, también, la siguiente reflexión. En esta movilización de mayo-junio hemos visto dos cosas. Por un lado, la gigantesca fuerza que los Movimientos Sociales somos capaces de paralizar el territorio nacional y de evitar las maniobras de los empresarios y los malos gobernantes. Por otro lado: no hemos sido capaces de imponer nuestras decisiones y objetivos a esos mismos gobernantes que hoy están en la peor crisis que pueden confrontar. Con base en estas dos consideraciones hemos de abrir una amplia reflexión y debate en todos los barrios y comunidades de Cochabamba y del país, acerca de la necesidad de construir poco a poco nuestra propia capacidad de AUTOGOBIERNO, para impulsarla en la siguiente movilización.

• A nuestra inmensa fuerza de paralización del país, debe corresponder una grande y creativa capacidad de llevar a cabo nuestras decisiones más allá de las instituciones oficiales y de los partidos tradicionales que nos conducen una y otra vez al despeñadero. En esta ocasión esto ha comenzado a suceder con la ocupación de los pozos de hidrocarburos, de las plantas de Gas, de las Refinerías, la siguiente ocasión debemos ser capaces, también, de ponerlos a operar para bien de nosotros.
• Seguiremos de manera invariable, irreversible en ese horizonte colectivo trazado desde hace años por el pueblo, construir un país para nosotros, para nuestros hijos y los hijos de nuestros hijos.

VIVA EL PUEBLO BOLIVIANO UNIDO!!! MUERAN LAS TRANSNACIONALES!!!

Cochabamba, junio 10 de 2005

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Comunicato de la Coordinadora por la defensa de Agua y del Gas
by traduzione italiana Ass.A SUD Tuesday, Jun. 14, 2005 at 9:14 AM mail:

Ai compagni e alle compagne che si stanno mobilitando in questi giorni in Bolivia
All’opinione pubblica nazionale ed internazionale
La Coordinadora de Defensa del Agua y el Gas comunica all’opinione pubblica il bilancio sull’attuale situazione boliviana:
Attraverso l’enorme mobilitazione del popolo boliviano e dei popoli indigeni di tutto il territorio nazionale siamo riusciti a schivare momentaneamene la più grande manovra delle multinazionali, del governo statunitense, dell’oligarchia di Santa Cruz e dei partiti politici tradizionali boliviani.
Ieri, grazie allo sforzo di migliaia di uomini e di donne, e con la vita del fratello minatore Juan Coro, abbiamo impedito che tornasse al governo la Mega-coalizione di Vaca Diaz, che avrebbe significato un bagno di sangue sul popolo boliviano e il continuo saccheggio delle nostre risorse naturali.
Questo, compagni e compagne, non è una cosa da niente: tutto il potere del capitale mondiale era concetrato fino a ieri in una manovra contro di noi e siamo riusciti a fermarla. Per questo motivo dobbiamo considerare che ciò che abbiamo ottenuto è davvero tanto, anche se non abbiamo raggiunto esattamente tutti gli obiettivi strategici che la popolazione boliviana, semplice e lavoratrice, si era proposta collettivamente.
Questi obiettivi strategici continuano ad essere i seguenti:
1) la NAZIONALIZZAZIONE, la riappropriazione sociale degli idrocarburi boliviani, che sono oggi di fatto nelle mani delle multinazionali

2) la realizzazione di una ASSEMBLEA COSTITUENTE sovrana e con una rappresentanza maggioritaria della popolazione boliviana - e non dei partiti - che progetti una nuova forma di convivenza interna e di regolamentazione sociale per tutti noi, che costruisca una nuova volontà collettiva dal basso.
Nei prossimi giorni dobbiamo cominciare il dibattitto popolare su come realizzare concretamente questi obiettivi.
Consideriamo opportuno che dopo 3 settimane di agitazioni, scontri e mobilitazioni si decreti una pausa affinchè la popolazione possa aprovigionarsi di alimenti e combustibile; inoltre questo periodo sarà necessario per ascoltare la posizione che il nuovo presidente, Sr. Rodriguez, assumerà di fronte alla popolazione boliviana. Abbiamo detto al Sr. Rodriguez chiaramente che consideri gli obiettivi della popolazione sono i due punti esposti prima, e che lui stà nel Palazzo del Governo solo perchè i suoi predecessori non ci hanno voluto ascoltare, non hanno tenuto conto delle nostre opinioni e delle nostre proposte, non hanno governato ubbidendo alla gente. Non accetteremo che si organizzino altre manovre contro di noi perchè è già nota la forza che siamo capaci di mettere in campo.
E’ importante fare inoltre la seguente riflessione. In questa mobilitazione di maggio-giugno abbiamo potuto vedere due cose: da una parte l’enorme forza che siamo capaci di dispiegare: siamo in grado, in quanto differenti e numerosi movimenti sociali, di paralizzare l’intero territorio nazionale e di evitare le manovre degli imprenditori e dei cattivi governanti. Dall’altra parte non siamo stati in grado di imporre le nostre decisioni e i nostri obiettivi strategici ai governanti che oggi si trovano nella peggiore delle crisi. Tenendo conto di queste due considerazioni dobbiamo aprire un’ampia riflessione e un dibattito in tutti i quartieri e in tutte le comunità di Cochabamba e del paese, sulla necessità di costruire poco a poco la nostra capacità di AUTOGOVERNO, per promuoverla durante le prossime mobilitazioni.
Alla nostra forza immensa di paralizzare il paese deve corrispondere una grande e creativa capacità di realizzare le nostre proposte al di là delle istituzioni ufficiali e dei partiti politici tradizionali. In questa occasione questo processo è iniziato con l’occupazione dei pozzi di idrocarburi, delle centrali del gas, delle raffinerie. Alla prossima occasione dovremmo essere capaci di metterli in funzione per il bene di tutti noi.
Andremo avanti con la stessa forza, in maniera invariata e irreversibile in questo orrizzonte collettivo tracciato da anni per il popolo, costruendo un paese per noi, per i nostri figli e i figli dei nostri figli.

VIVA IL POPOLO BOLIVIANO UNITO!!
A MORTE LE MULTINAZIONALI!!

Cochabamba, 10 giugno del 2005

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