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NESSUNA BANCHINA PER CAMP DARBY
Non è bastato il clamore suscitato due anni fa con il porto di Livorno militarizzato e centinaia di poliziotti a presidiare le banchine dove venivano caricate le armi.
Non è bastata una guerra illegittima, intrisa di bugie e di sangue, inutile e dannosa che ha dimostrato la fallimentare strategia politico-militare americana.
Non è bastato aver moltiplicato gli adepti di Al Qaeda anche dove non c’erano.
Gli USA rilanciano e lo fanno proprio sul nostro territorio chiedendo l’allargamento della base militare e del Canale dei Navicelli e la possibilità di avere una propria banchina in porto.
I servi de “Il Tirreno” hanno subito accolto questa notizia con entusiasmo paventando un boom economico dovuto a questa commessa militare da 40 milioni di euro.
Noi rispondiamo:
1. Un terreno come quello dove è situato Camp Darby, racchiuso tra un porto, un aeroporto, una ferrovia e un autostrada ha un valore di mercato e una opportunità di sviluppo sicuramente superiore sia alle commesse militari prima enunciate sia al totale dei movimenti creati dai militari americani (vedi tabaccai o locali di Tirrenia). Una riconversione a uso civile della zona non significa licenziamenti e crisi, anzi dopo ogni guerra riconversione ha sempre significato nuove opportunità in un ottica non militare ma di vantaggio per la popolazione civile (servizi, turismo, università………).
2. Il carico militarizzato in porto due anni fa con strade bloccate da centinaia di camionette e poliziotti e l’incidente del 2001 nei bunker sotterranei riportato dal “Corriere della Sera” solo 2 anni più tardi dimostrano come le amministrazioni locali non abbiano il benchè minimo controllo di ciò che accade dentro quella base (vedi la presenza di uranio impoverito).
3. Il ruolo geopolitico e le strategie militari americane sono profondamente mutate dopo il crollo dell’URSS e la fine della guerra fredda. Quegli anni erano rinchiusi nello stallo della minaccia nucleare in cui il concetto di sicurezza era individuato all’interno di conseguenze apocalittiche. Oggi il ruolo degli USA è quello di una potenza che fa della guerra permanente lo strumento di egemonia nel mondo e le basi militari all’estero sono diventate un soggetto attivo in questa strategia (prima le basi avevano un ruolo più strategico di posizionamento antisovietico). Il loro strapotere, le guerre asimmetriche (il nemico ha la possibilità di difendersi solo in un quadro di guerriglia “sporca” dovuta alla sproporzione dei mezzi) alimentano il terrorismo e con esso una visione della sicurezza che è mutata radicalmente.
Noi pensiamo che le città di Livorno e Pisa non devono prestare il fianco a questa strategia della morte e nemmeno devono correre il rischio di essere obiettivo sensibile di chi vuole colpire l’esercito americano.
Il Consiglio comunale e la CGIL hanno dato un parere negativo al progetto di una banchina esclusiva per la base di Camp Darby, tuttavia non bisogna abbassare la guardia visto che già in passato a fronte di dichiarazioni forti abbiamo assistito nella pratica a tentennamenti e dissimulazioni. Ricordiamo quando nella prima Guerra del Golfo (1990) la CGIL manifestava contro la guerra nelle strade e sulle banchine si faceva gli straordinari per caricare le navi USA.

CSA GODZILLA

www.nocampdarby.org