qualche mese fa ci fu "lo scandalo" terroristi "nella moschea segreta" di Abbiategrasso-tutto inizio' con un articolo di Libero in cui si faceva riferimento ad un fantomatico dossier della oggi famosa DSSA-allora gia' emerse che sti buffoni erano ex sbirri e destrorsi della zona e gli stessi carabinieri locali dichiararono di non essere al corrente di nulla e che il dossier era stato redatto da "un'agenzia non istituzionale"...
si trattava della cantina di un Kebabbaro dove alcuni Mussulmani si trovavano a pregare.
ecco l'articolo di Libero di allora(la data non la ricordo e non l'ho trovata-cmnq qualche mese fa).
Raduni di terroristi in moschee clandestine Moschee nascoste nei sotterranei dell’hinterland milanese. Impensabili « punti di incontro delle varie cellule islamiche presenti in Italia » fanno scattare un nuovo allarme terrorismo. Esistono infatti, secondo un dossier riservato del Dipartimento studi strategici antiterrorismo ( Dssa) arrivato ai servizi segreti e al Viminale, del quale L i b e ro è giunto in possesso, numerosi luoghi di culto dove « congregazioni di extracomunitari di fede musulmana si riuniscono settimanalmente » per pregare e raccogliere fondi. Uno di questi è ad Abbiategrasso, lungo i Navigli, ad una ventina di chilometri dal capoluogo lombardo, nei sotterranei della pizzeria “ Ok Pizza” di via Mazzini 25, collegati nel sottosuolo a quelli della macelleria attigua, “ El Sahba”, al civico 23. Lo ha ampiamente documentato la IV sezione del Dssa Interforze di Polizia che, appena raccolto materiale a sufficienza, lo ha urgentemente inviato lo scorso 9 novembre a Sismi, Sisde, Cesis e ministero dell’Interno. Il messaggio contenuto nel faldone era chiaro: il prossimo attacco terroristico potrebbe essere a Milano e, secondo gli ultimi campanelli d’allarme percepiti dalle “ orecchie” degli 007, potrebbe arrivare dal sottosuolo.
Il Dssa documenta con fotografie e verbali dei carabinieri l’esistenza di questa moschea ricavata nei sotterranei delle due attività commerciali di Abbiategrasso, entrambe a conduzione islamica. La scelta di realizzare un punto di ritrovo sotto un locale pubblico non è una scelta casuale. Infatti, secondo un altro dossier allegato alla relazione sulle moschee protocollata come “ Relazione su attività svolta in ambito Italia - definita Conoscenza Profonda”, « tali luoghi, poco controllati e poco frequentati dagli occidentali costituiscono un crocevia privilegiato di contatti per le cellule fondamentaliste » .
A tradire i frequentatori della moschea di via Mazzini è stato l’impianto stereo montato su un tavolo in fondo alla stanzetta sotterranea. Lì, infatti, ogni venerdì, tra le 12.30 e le 13.30, si sente sempre un continuo vociare simile ad una litania. Il 16 luglio scorso, esasperati dal rumore, i residenti della zona hanno chiamato i carabinieri. I militari, secondo il rapporto del Dssa, sono piombati in piena funzione religiosa e « per non interrompere la preghiera, nel rispetto dei principi di fede dei presenti » si sono limitati ad « ispezionare il locale senza identificare gli extracomunitari ».
Questa segnalazione, come tante altre, è però arrivata al centro Studi Strategici e gli uomini dell’Antiterrorismo Interforze non hanno lasciato cadere la cosa. Hanno tenuto sotto controllo quella moschea per settimane, finché sono riusciti a ricomporre le fila di una rete di contatti che dal titolare della pizzeria porterebbe a dormitori di clandestini. Nello stesso comune di Abbiategrasso, infatti, secondo il rapporto della IV divisione, ci sarebbero dieci appartamenti ( dei quali sono riportati indirizzo, piano ed interno) nei quali si nasconderebbero eventuali fiancheggiatori di cellule terroristiche. Un aspetto riguardo al quale il dipartimento » si riserva di fornire presto altri particolari » . Perché ulteriori ricerche sono in corso soprattutto sull’obiettivo della raccolta di fondi in questa moschea, se sia denaro destinato a finanziare attacchi terroristici. Nel frattempo, tenendo d’occhio i clandestini nascosti nelle case spiate giorno e notte, gli uomini del DSSA hanno individuato anche altre moschee. Almeno una ventina sparse tra « Varese, Milano, Torino, Bologna » e perfino « Napoli e Caserta » .
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