INTTANTO AL SODO CON QUESTO LINK
http://ilcaso.altervista.org/index.htm
Intervento dell' Avv. Prof. Carlo Taormina :
«La struttura che faceva capo a Saya - afferma Taormina- forniva ai ministeri dell'Interno e della Difesa, al Sismi, al Sisde e alla Digos informazioni attraverso atti formali. Non è credibile, perciò, che fosse estranea alle istituzioni dello Stato e che agisse addirittura contro di esso. I contatti ufficiali dimostrano, oltre ogni ragionevole dubbio che il Dssa operava in stretto collegamento con organi dello Stato e quindi in piena legalità».
Per Taormina, «bisogna essere grati a chi, in spirito di collaborazione, ha inteso sopperire alle incapacità, non intenzionali o intenzionali, delle strutture statali che non hanno saputo prevenire la vasta penetrazione delle basi del terrorismo islamico, alle quali, anzi, la magistratura guarda con consapevole benevolenza, scarcerando terroristi o persone altamente pericolose. La debolezza poi nel contrasto dell'immigrazione clandestina, che da 10 anni ammorba il paese, sia a livello di prevenzione che di repressione, è alla fonte della richiesta di sicurezza che sale in maniera crescente dai cittadini ed è naturale che l'assenza dello Stato determini la supplenza dell'iniziativa privata».
«Potrebbe essere più che probabile, lo ritengo anzi certo - aggiunge l'esponente di Forza Italia - che il Dssa sia a conoscenza di verità scottanti come quelle riguardanti la vicenda Quattrocchi, la vera storia dei sequestri delle due Simona e di Clementina Cantoni e, più in generale, della storia dei sequestri iracheni, con particolare riferimento alla loro gestione in accordo con frange dell'eversione rossa italiana. Soprattutto ancor più probabile è che il Dssa conosca la verità sull'uccisione di Nicola Calipari e sulle ragioni per le quali si salvò Giuliana Sgrena».
Per Taormina «sarebbe grave se al fondo dell'operazione giudiziaria genovese nella inconsapevolezza della stessa magistratura, i destinatari delle informazioni provenienti dal Dssa coltivassero l'intento di criminalizzare il Dssa per screditare le informazioni al fine di occultare verità scomode e destabilizzanti. È augurabile - conclude - che la magistratura genovese prenda in considerazione la posizione delle istituzioni destinatarie delle informazioni oppure che a ciò attenda la magistratura romana presso la quale non poche di quelle informazioni sono in giacenza». http://www.destranazionale.org/home.html
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